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Venezuela: Maduro rieletto presidente del Partito socialista unito del Venezuela
Caracas, 24 apr 14:41 - (Agenzia Nova) - Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, è stato confermato sabato alla guida del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv), ruolo che occupa dal 2014. La candidatura di Maduro, presentata dal primo vicepresidente, Diosdado Cabello, è stata approvata a chiusura del V congresso del partito, dopo aver ricevuto il sostegno unanime del oltre 2000 delegati in rappresentanza di tutto il territorio nazionale. "Grazie alle delegate e a i delegati del V congresso del Psuv per il loro voto di fiducia", ha detto Maduro promettendo di "prendere le redini" del partito "con la massima umiltà e lo spirito di duro lavoro". Cabello, una delle figure più rilevanti e polemiche dell'universo "chavista", ha rivendicato "quattro anni di successi" sottolineando che dopo la Costituente del 2017 "ogni volta che siamo andati a una sfida elettorale, la Rivoluzione Bolivariana è uscita vincitrice". Un successo "legato al lavoro che ha portato avanti la gente", ha chiosato Cabello in dichiarazioni rilasciate a "Venezolana de Television".
 
Parla di quelli che festeggiano il loss realizzato...nella speranza che per altri ce ne sarà uno più grande 😂😂😂

ecco cosa succede la sera a festeggiare il NON LOSS in certi posti ...si fanno previsioni meteo :D:p
 

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ecco cosa succede la sera a festeggiare il NON LOSS in certi posti ...si fanno previsioni meteo :D:p

un posto cosi, con tutte le piastrelle al pavimento mica se lo possono permettere tutti...
 
Chi non si rilassa neanche il 25 aprile non è recuperabile....come il loss realizzato sui bonos. Te capì:D:D:DIMG_20220425_210528.jpg
 
dopo il conflitto in Ucraina , nulla sarà come prima ...intanto L'europa si sta dimostrando priva di iniziative che non siano quelle USA.


Rosneft non riesce a vendere petrolio dopo aver chiesto pagamento in rubli - trader Da Reuters

(Reuters) - La compagnia petrolifera Rosneft non è riuscita a vendere il petrolio nell'ambito di una maxi-offerta dopo aver chiesto il pagamento anticipato in rubli, il che significa che il principale produttore di greggio del Paese dovrà riuscire a indirizzare maggiori vendite verso acquirenti asiatici, attraverso accordi privati.

Lo hanno reso noto cinque trader.

Rosneft non è stata in grado di piazzare 6,5 milioni di tonnellate di petrolio di qualità di tipo Ural, Siberian Light, Sokol e Espo Blend in partenza dai porti russi nei carichi di maggio-giugno, perché non ci sono state offerte da parte degli acquirenti, secondo i trader.
 
A= FARE CAUSA

B= RICORRERE AL GIUDICE

C= INTERROMPERE PRESCRIZIONE

SECONDO Luisd:

B ===> C

WAIT A MINUTE...ma A = B

ERGO:

(ANCHE) A ===> C



Quando fai un ricorso in tribunale occorre precisare la domanda.
Cosa domandi al giudice?
Vuoi solo chiedere al giudice di interrompere la prescrizione?
Questa è una domanda inammissibile perchè puoi solo chiedere al giudice che ti riconosca un diritto.
Puoi allora chiedere il rimborso dei bonos.
In questo caso la domanda è valida e automaticamente la prescrizione si interrompe.
Spero di essere stato chiaro
 
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Articolo di fondo e di spalla

:D

Manca solo : gli obbligazionisti chiedono la rinegoziazione del debito estero Venezuela :D


Tempo al tempo :D

Si va a 100 di capitale + interessi maturati secondo contratto + interessi di mora al 2% + interessi aggiuntivi al 2% + altro :D

Il Venezuela è la più bella storia dei mercati emergenti :D

Viva Aran2 :D

:p
 
Riguardo alle riprese relazioni Usa (Casa Bianca) e Venezuela (Maduro)
penso che il pallino sia soprattutto nelle mani dell'amministrazione Biden.
Del resto e' il governo US responsabile delle sanzioni ed é sostanzialmente l'attore che può rimuoverle.
D'altro canto però si trova in una posizione scomoda: da un lato la spinta - causa guerra - a trovare soluzioni alternative all'offerta russa per
neutralizzarla del tutto. Dall'altro peró incontra tre problemi importanti:
1. l'opposizione che c'è sia nel suo partito, ma soprattutto nei repubblicani al regime di Maduro;
2. come comportarsi con Guaidò? Perché interfacciarsi direttamente con Maduro vorrebbe significare delegittimare (per quanto conti ancora...) Mr G.;
3.Non può mica non chiedere nulla in cambio a Maduro! E cosa? E soprattutto cosa Maduro sarebbe disposto a concedere?
 
Riguardo alle riprese relazioni Usa (Casa Bianca) e Venezuela (Maduro)
penso che il pallino sia soprattutto nelle mani dell'amministrazione Biden.
Del resto e' il governo US responsabile delle sanzioni ed é sostanzialmente l'attore che può rimuoverle.
D'altro canto però si trova in una posizione scomoda: da un lato la spinta - causa guerra - a trovare soluzioni alternative all'offerta russa per
neutralizzarla del tutto. Dall'altro peró incontra tre problemi importanti:
1. l'opposizione che c'è sia nel suo partito, ma soprattutto nei repubblicani al regime di Maduro;
2. come comportarsi con Guaidò? Perché interfacciarsi direttamente con Maduro vorrebbe significare delegittimare (per quanto conti ancora...) Mr G.;
3.Non può mica non chiedere nulla in cambio a Maduro! E cosa? E soprattutto cosa Maduro sarebbe disposto a concedere?
Proprio così…per questi motivi la situazione è ingarbugliata e richiede del tempo per districarsi. Una volta sciolti tali nodi politici si procederà alla rinegoziazione del debito che ci riguarda. Un altro po’ di pazienza e saremo premiati…del resto ne abbiamo avuta tanta sin qui. L’alternativa è rappresentata dai lamenti dei frettolosi che han venduto…come la gatta frettolosa che fece i gattini ciechi OK!
 
Riguardo alle riprese relazioni Usa (Casa Bianca) e Venezuela (Maduro)
penso che il pallino sia soprattutto nelle mani dell'amministrazione Biden.
Del resto e' il governo US responsabile delle sanzioni ed é sostanzialmente l'attore che può rimuoverle.
D'altro canto però si trova in una posizione scomoda: da un lato la spinta - causa guerra - a trovare soluzioni alternative all'offerta russa per
neutralizzarla del tutto. Dall'altro peró incontra tre problemi importanti:
1. l'opposizione che c'è sia nel suo partito, ma soprattutto nei repubblicani al regime di Maduro;
2. come comportarsi con Guaidò? Perché interfacciarsi direttamente con Maduro vorrebbe significare delegittimare (per quanto conti ancora...) Mr G.;
3.Non può mica non chiedere nulla in cambio a Maduro! E cosa? E soprattutto cosa Maduro sarebbe disposto a concedere?

a parte i conflitti interni che ha biden, qui c'è chi è convinto che Russia e Cina lasceranno che maduro cambi tranquillamente sponda, come se loro non avessero interessi in Venezuela e soprattutto a tenere gli USA fuori dal Paese
Intanto ieri putin, dopo aver rotto con l'ISS, ha siglato con maduro un accordo per il nuovo programma spaziale che, tra le altre cose, prevede che il Venezuela da ora in poi usi il russo GLONASS, ad oggi l’unico sistema di navigazione globale satellitare completamente operativo.
Sto aspettando di vedere come i milionari in bonos riusciranno a commentare la notizia coi soliti toni trionfalistici
 
Ultima modifica:
Proprio così…per questi motivi la situazione è ingarbugliata e richiede del tempo per districarsi. Una volta sciolti tali nodi politici si procederà alla rinegoziazione del debito che ci riguarda. Un altro po’ di pazienza e saremo premiati…del resto ne abbiamo avuta tanta sin qui. L’alternativa è rappresentata dai lamenti dei frettolosi che han venduto…come la gatta frettolosa che fece i gattini ciechi OK!

mi sembra di averlo letto cento volte ... un classico copia e incolla :o
 
Riguardo alle riprese relazioni Usa (Casa Bianca) e Venezuela (Maduro)
penso che il pallino sia soprattutto nelle mani dell'amministrazione Biden.
Del resto e' il governo US responsabile delle sanzioni ed é sostanzialmente l'attore che può rimuoverle.
D'altro canto però si trova in una posizione scomoda: da un lato la spinta - causa guerra - a trovare soluzioni alternative all'offerta russa per
neutralizzarla del tutto. Dall'altro peró incontra tre problemi importanti:
1. l'opposizione che c'è sia nel suo partito, ma soprattutto nei repubblicani al regime di Maduro;
2. come comportarsi con Guaidò? Perché interfacciarsi direttamente con Maduro vorrebbe significare delegittimare (per quanto conti ancora...) Mr G.;
3.Non può mica non chiedere nulla in cambio a Maduro! E cosa? E soprattutto cosa Maduro sarebbe disposto a concedere?

La vedo più semplice la situazione. Dopo le due serie di incontri falliti a Mexico City , ora con la proposta di cooperare per produrre più petrolio per compensare quello russo che non viene comprato, ancora una volta Maduro ha avuto la chance di poter riallacciare i rapporti. Cosa gli si chiedeva anche questa volta? Forse non molto: il minimo per poter giustificare la rimozione di qualche sanzione. Malauguratamente Maduro non è disposto a mollare un bel nulla. E tutto rimane come al solito.
( Guaido, o qualsiasi altro gruppo di opposizione, in questo momento non conta)
 
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Il CNE ha ricevuto raccomandazioni dal panel di esperti delle Nazioni Unite (Dettagli)
25 aprile 2022 in Internazionale , Nazionale , Top News

Le autorità del Consiglio elettorale nazionale (CNE) del Venezuela hanno ricevuto questo lunedì le raccomandazioni del panel di esperti delle Nazioni Unite, dopo il sostegno che il gruppo ha fornito durante le elezioni regionali e locali del 21 novembre, conclusioni che non sono state rivelate.

EFE

“Le autorità del CNE hanno ricevuto, dai membri del collegio elettorale di esperti delle Nazioni Unite, le raccomandazioni generate dalla loro partecipazione come compagni internazionali alle elezioni regionali e municipali del 2021, tenutesi il 21 novembre”, ha riferito l'ente elettorale nel suo resoconto ufficiale del social network Twitter.
 
?Una flexibilizacion de sanciones economicas favoreceria a Maduro?

Un allentamento delle sanzioni economiche favorirebbe Maduro


Il governo dell'unico Paese che ha imposto sanzioni economiche al Venezuela, gli Stati Uniti , ha ribadito che la revoca di queste misure è subordinata ai progressi compiuti sulla base della negoziazione politica.


Tuttavia, un gruppo di opposizione propone l' allentamento di queste sanzioni con l'obiettivo di mitigare i danni collaterali che provocano alla popolazione venezuelana, come sostengono in una lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Cocuyo Effect ha intervistato economisti pro e contro la proposta di indagare sulle conseguenze che tale flessibilità potrebbe avere e se ciò andrebbe a vantaggio del governo di Nicolás Maduro , accusato di aver commesso crimini contro l'umanità.

“licenze umanitarie”
L'economista e direttore di Oil for Venezuela , Francisco Rodríguez, spiega che i firmatari della lettera non chiedono la revoca delle sanzioni ma un allentamento delle misure coercitive che sono state emanate sul settore petrolifero al fine di generare risorse per occuparsi di l'emergenza umanitaria nel Paese.

Secondo i dati che gestisce, il 25% della popolazione è malnutrita e il 94% vive in povertà, per cui si dubita che la dirigenza dell'opposizione non cerchi di soccorrere i settori più indifesi mentre non realizza una transizione politica nel Paese.

Lo specialista parla di "licenze umanitarie" e della creazione di meccanismi che impediscano al governo Maduro di accedere alle entrate ricavate dalle esportazioni di petrolio.

La critica più comune tra i critici della lettera è che il governo chavista ha sperperato risorse pubbliche in passato e riempire nuovamente le casse dello Stato non si tradurrebbe in miglioramenti nella qualità della vita dei venezuelani, ma piuttosto in più corruzione .

“Le risorse derivanti dalle vendite che risultano dall'allentamento delle sanzioni devono essere depositate in un apposito fondo che deve essere gestito da un consiglio di amministrazione nominato, di comune accordo politico, ed è pienamente controllato e vigilato dalle Nazioni Unite con criteri di trasparenza”, argomenta.

In questo senso, Rodríguez crede che la flessibilità non favorirebbe Nicolás Maduro, anche se ammette che la sua popolarità potrebbe aumentare quando si percepisce un miglioramento economico.

“Quello che ha favorito Maduro è stato l' impoverimento del Paese, lo ha aiutato a rafforzare i meccanismi di dominio e di controllo sociale. Un fenomeno che vediamo nei paesi poveri con dittature è che, man mano che l'economia inizia a crescere, le persone iniziano a diventare indipendenti, emerge una classe media che può essere più ribelle e aumenta la mobilitazione politica”, spiega.

Eccezioni umanitarie
Le sanzioni contemplano eccezioni per l'importazione di cibo e medicinali , nonché qualsiasi input connesso all'attenzione umanitaria.

Tuttavia, Rodríguez sostiene che sono insufficienti. "Queste eccezioni umanitarie non vanno proprio a fondo del problema che è la generazione di reddito che ha il Paese, queste eccezioni consentono di importare cibo e medicine senza restrizioni, ma con quali risorse si pagano questi beni?"

L'economista calcola che il Paese sia passato da ricevere 94 miliardi di dollari nel 2012 a meno di 8 miliardi di dollari nel 2020. Un calo che è direttamente correlato alla distruzione dell'industria petrolifera a causa di cattive politiche pubbliche e corruzione, ma aggravato dalle sanzioni.

Altri effetti delle sanzioni evidenziati dal direttore di Oil for Venezuela sono quelli di “ overcompliance ” o overcompliance , ovvero l'inibizione di soggetti pubblici e privati ​​dal compiere qualsiasi tipo di operazione che possa essere considerata dagli Stati Uniti come un'azione di cooperazione con il regime di Maduro per paura di essere anche sanzionato.

Ciò ha influito sul lavoro delle organizzazioni non governative . L'Ufficio per gli affari latinoamericani di Washington (Wola) ha stimato, nel 2021, che sei ONG avevano avuto problemi bancari a causa dell'eccesso di conformità.

L'internazionalista Geoff Ramsey, che è stato direttore di Wola nel 2021, ha sottolineato che le sanzioni economiche hanno scarsa efficacia nel provocare transizioni politiche.

Basandosi sulla ricerca del Peterson Institute for International Economics e del professore di scienze politiche Robert Pape, Ramsey ha osservato che le sanzioni economiche hanno avuto un tasso di successo compreso tra il 10% e il 34% dei casi.
 
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