Valutazioni acquisto appartamento anno 60

Okin

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Ciao a tutti, scrivo per chiedervi un parere in merito all'acquisto di appartamenti in costruzioni tra gli anni 60 e 70.

Nella mia zona, provincia di Milano, come credo in molte altre di Italia purtroppo la maggior parte delle abitazioni in posizioni "utili" risale a quegli anni ed oltre a non essercene molte in vendita le "migliori" spariscono in pochi giorni, se non ore e volevo quindi qualche consiglio, essendo anche prima casa, da chi magari ha più esperienza di me. L'età delle costruzioni non mi fa impazzire, però ci sono indubbi vantaggi, dalla posizione vicina a dove lavoro, dalla presenza di tutti i servizi, fino ad arrivare a cose che prediligo come tripla esposizione, metratura notevole e soprattutto altezza del soffitto. Volevo però capire come muovermi e quali potrebbero essere gli svantaggi, o eventuali altri vantaggi, di soluzioni di questo tipo ed eventualmente cosa controllare.
Ci sono altre considerazioni utili?
Posto che quasi tutti necessitano di ristrutturazioni interne, quali lavori dovrei sostenere e quali magagne potrebbero saltare fuori?
Lascio qualche foto tipo di queste costruzioni, magari un occhio attento potrebbe già far notare qualche dettaglio in più.

:)

20220220_131455.jpg20220220_131626.jpg20220220_131545.jpg
 
Le questioni sono su più livelli.

Primo problema filosofico: quanto dureranno effettivamente i palazzi in cemento armato visto che in altri paesi la regola è 50 anni e poi si butta giù e si ricostruisce? L'argomento è stato sviscerato mille volte, qui trovi il rimando ai vari topic: Condomini anni 60...quanto possono reggere?.

Secondo problema, filosofico ma un po' meno: posto che più o meno direttamente quasi tutta Italia è zona sismica (Milano ad esempio non direttamente ma il terremoto di Brescia del 1222 aveva buttato giù molto anche a Milano), si è disposti ad accettare il rischio decennale/secolare/millenario di un terremoto vivendo in palazzi non antisismici?

Il resto sono problemi puramente economici/rottura di scatole: costo di acquisto + spese riscaldamento / condominiali + manutenzione di un appartamento vecchio, quanto sarà sconveniente alla lunga rispetto ad un appartamento nuovissimo fatto con i criteri di oggi?


Detto tutto ciò, poi uno si prende un appartamento antisismico classe A4+++++ domotico ecc, e poi si ritrova una famiglia di buzzurri sopra che gli rovinano l'esistenza e non desidera altro che scappare, mentre uno si compra un colabrodo energetico degli anni 60 magari ci vive da Dio e non cambierebbe per nulla al mondo. E il terremoto che butterà giù quel palazzo sarà tra 250 anni...
 
Secondo problema, filosofico ma un po' meno: posto che più o meno direttamente quasi tutta Italia è zona sismica (Milano ad esempio non direttamente ma il terremoto di Brescia del 1222 aveva buttato giù molto anche a Milano), si è disposti ad accettare il rischio decennale/secolare/millenario di un terremoto vivendo in palazzi non antisismici?
Ma lo sai che prendendo un qualsiasi mezzo (auto, bus, treno, aereo) sei a rischio incidente e della vita? :o
Lo sai che se cammini sotto ad un balcone potrebbe cascarti un vaso di fiori in testa? :o
Lo sai che c'è sempre il rischio che tu possa beccarti un cancro?:o
 
Il succo dei vari thread è che si ipotizza una durata sui 100 anni, ma abbiamo parecchie case di quell'età in giro e sono ancora tutte li. Personalmente non mi preoccuperei della stabilità di un palazzo anni 60, specie se tenuto bene come vedo in quelle foto.
Gli impianti interni sono un'altra cosa. Idraulica, impianto elettrico, pavimenti, infissi, salvo precedenti interventi sono mediocri. L'isolamento fa schifo, quindi le spese per il riscaldamento sono notevoli. Ecc. Alla fine è tutta una questione di quanti soldi hai e di quanto costa qualcosa di meglio nella zona. C'è un motivo se a volte ci sono 50-70mq a prezzi incredibili: sono case vecchie e maltenute. Chi può, si prende qualcosa di meglio.
 
ma che poi scusate, ancora con sta storia che "negli altri paesi dopo 50 anni si tirà giu tutto"... ma dove???

ogni tanto guardo su Real Time o quei canali là le trasmissioni made in USA in cui ristrutturano le case in 10 giorni per poi far scegliere ai proprietari se tenerla o comprarne una nuova.
in 10 giorni tirano giù tutto prendendo a calci pareti e muratura in cartongesso, al posto del cemento armato hanno il legno, e gli spazi interni li tiri giù con lo sputo.
poi passa un uragano...
se facciamo i paragoni con quella roba là...

e intanto nei nostri centri storici le palazzine di inizio 900 vanno avanti da oltre 100 anni e le paghi a peso d'oro...e hanno i muri spessi 3 volte quello delle nuove costruzioni...
 
Si ipotizza una durata di 100 anni ma anche molto di più per una casa in cemento armato, risposte esatte non ne troverai in merito, ma di sicuro dopo 50 anni non serve assolutamente buttarle giù.

Quello che appare evidente è che molto dipende da quanto e come viene fatta la manutenzione delle case datate. Se fatta bene e regolarmente non ci saranno problemi.

Detto questo, sarei anche io curioso di sapere quanto ci sarebbe da spendere per ristrutturare una casa di 60 anni fa, posto che impianto elettrico e idraulico saranno da cambiare senza se e senza ma, inoltre dipende da quanto profonda deve essere la ristrutturazione: immagino che cambierai anche tutte le finestre e persiane e magari anche i pavimenti.

Inoltre rischi che ci saranno da fare lavori straordinari al condominio, ad esempio il rifacimento del tetto è spesso una spesa non indifferente.

Aggiungo, sarebbe da capire se possa convenire di più una casa nuova/recente in classe A, rispetto ad una anni 60 ristrutturata profondamente. Intendo dire, magari il nuovo ha un prezzo di acquisto più alto ma, di contro, la casa vecchia magari costa molto meno ma poi, con la ristrutturazione, rischi di pagare uguale. Chiaramente sto solo ipotizzando.:)
 
Premesso che lì non ci andrei mai ad abitare (soprattutto ai piani inferiori pare un carcere)
magari prova ad intervistare i condòmini e senti cosa ti dicono...
 
io mi preoccuperei più del vicinato, valutare % stranieri e qualità residenti. tranquilli che se arriva il terremoto giusto resta in piedi forse il 15% dell'Italia.
le case nuove costano uno sproposito, e in genere sono in cul0nia.
 
Come vicinato, sono tutti italiani, nonostante siano abitazioni tra i 60 e 70 sono in zona centrale molto richiesti e con prezzi tendenzialmente molto alti, almeno esteticamente sono comunque tenuti bene. In particolare l'appartamento che ho adocchiato ha già persiane elettriche ed infissi in alluminio doppio vetro. Sicuramente andrà rifatto il bagno, pavimenti originali d'epoca dove aldilà del gusto personale sono anche pieni di dislivelli. Non ho visto crepe di nessun tipo internamente.
L'altezza del soffitto di queste soluzioni comunque continua ad essere, a mio avviso, un bel plus che apre a tante modifiche.
 
Questa dove l'avresti letta?

E' una regola tipicamente asiatica, Filippine (ma non per ragioni strutturali), Giappone... Housing in Japan - Wikipedia

Però non è che se ha 50 anni allora ti buttano giù il condominio in cemento armato in cui vivi, ci sono di mezzo deprezzamenti di mercato indotti, tassazioni, ecc. che forzano l'abbandono e la ricostruzione (Doomed to depreciate: The limited life span of a Japanese home explained | REthink Tokyo) e dopo tot anni lì è normalissimo che la stragrandemaggioranza della gente molla e se ne va (la ristrutturazione è fortemente disincentivata con aumento di tasse).

In sostanza in Giappone: casa = auto che si svaluta dal momento stesso in cui l'acquisti e, a seconda del materiale di cui è fatta, ha una data di scadenza già scritta. Non che io sia d'accordo con questa idea di mercato immobiliare, che è totalmente aliena alla nostra cultura.
 
Come vicinato, sono tutti italiani, nonostante siano abitazioni tra i 60 e 70 sono in zona centrale molto richiesti e con prezzi tendenzialmente molto alti, almeno esteticamente sono comunque tenuti bene. In particolare l'appartamento che ho adocchiato ha già persiane elettriche ed infissi in alluminio doppio vetro. Sicuramente andrà rifatto il bagno, pavimenti originali d'epoca dove aldilà del gusto personale sono anche pieni di dislivelli. Non ho visto crepe di nessun tipo internamente.
L'altezza del soffitto di queste soluzioni comunque continua ad essere, a mio avviso, un bel plus che apre a tante modifiche.

Nelle zone non signorili, guarderei anche all'età media degli inquilini. Se ci sono per lo più anziani, questi verranno rimpiazzati in breve tempo e quindi non devi fare riferimento a chi ci abita ora ma a chi ci andrà ad abitare. Molti condomini non da ricchi ma comunque "normali" sono degenerati o stanno degenerando in pochissimi anni per questo motivo.
 
In sostanza in Giappone: casa = auto che si svaluta dal momento stesso in cui l'acquisti e, a seconda del materiale di cui è fatta, ha una data di scadenza già scritta. Non che io sia d'accordo con questa idea di mercato immobiliare, che è totalmente aliena alla nostra cultura.

appunto...mercato differente e economie differenti, in Italia una casa di 40-50-70 anni, se ben tenuta, ha ovviamente ancora valore residuo, anche solo in termini volumetrici e di terreno.
la palazzina in oggetto non sarà bellissima ma è decorosa e ben abitata, oltre che in buona location, quindi per me ha senso l'acquisto.
 
E' una regola tipicamente asiatica, Filippine (ma non per ragioni strutturali), Giappone... Housing in Japan - Wikipedia

Però non è che se ha 50 anni allora ti buttano giù il condominio in cemento armato in cui vivi, ci sono di mezzo deprezzamenti di mercato indotti, tassazioni, ecc. che forzano l'abbandono e la ricostruzione (Doomed to depreciate: The limited life span of a Japanese home explained | REthink Tokyo) e dopo tot anni lì è normalissimo che la stragrandemaggioranza della gente molla e se ne va (la ristrutturazione è fortemente disincentivata con aumento di tasse).

In sostanza in Giappone: casa = auto che si svaluta dal momento stesso in cui l'acquisti e, a seconda del materiale di cui è fatta, ha una data di scadenza già scritta. Non che io sia d'accordo con questa idea di mercato immobiliare, che è totalmente aliena alla nostra cultura.

Ah ok, ora sei stato più chiaro.
 
Nelle zone non signorili, guarderei anche all'età media degli inquilini. Se ci sono per lo più anziani, questi verranno rimpiazzati in breve tempo e quindi non devi fare riferimento a chi ci abita ora ma a chi ci andrà ad abitare. Molti condomini non da ricchi ma comunque "normali" sono degenerati o stanno degenerando in pochissimi anni per questo motivo.

E considera pure l'inerzia dei condomini anziani a fare lavori di manutenzione o miglioria, pur essendo generalmente dei buoni pagatori del condominio.
 
Si, spesso i condòmini anziani (meglio mettere l'accento per una lettura più immediata), sono abbastanza tirchi, anche se, ad onor del vero, non di rado anche famiglie relativamente giovani non è che abbiano chissà quanta voglia di spendere.

Nel mio condominio ci sono circa 60 proprietari, ma quando ci sono da fare lavori seri e utili (che non vuol dire che debbano essere sempre e per forza dispendiosi) sono sempre tutti o a dire no o a rinviare.

Se faccio la somma sono comprese tutte le fasce di età. Secondo me oltre al non voler spendere soldi (per i motivi più disparati che vanno dall'avarizia al fatto che non si hanno tanti soldi a disposizione) si aggiunge anche una buona percentuale di "menefreghismo".
 
Ultima modifica:
Si, spesso i condòmini anziani (meglio mettere l'accento per una lettura più immediata), sono abbastanza tirchi, anche se, ad onor del vero, non di rado anche famiglie relativamente giovani non è che abbiano chissà quanta voglia di spendere.

Nel mio condominio ci sono circa 60 proprietari, ma quando ci sono da fare lavori seri e utili (che non vuol dire che debbano essere sempre e per forza dispendiosi) sono sempre tutti o a dire no o a rinviare.

Se faccio la somma sono comprese tutte le fasce di età. Secondo me oltre al non voler spendere soldi (per i motivi più disparati che vanno dall'avarizia al fatto che non si hanno tanti soldi a disposizione) si aggiunge anche una buona percentuale di "menefreghismo".

anche nel mio condominio dove ho da poco finito di ristrutturare l'appartamento.
la zona è bella, l'appartamento è venuto bene, da fuori non fa schifo, ma necessita di rifacimento tinteggiatura facciata, le terrazze alcune sono scrostate...classico dopo 50 anni di vita.
12 condomini, di cui 8 sono gli stessi che hanno acquistato 50 anni fa....tutti tra 1945-1949 come anni di nascita, e NESSUNO che voglia fare nulla....e alcuni stanno pure bene...semplicemente a sta gente non gliene frega nulla...mi fa una rabbia....d'altro canto è bene abitato e tutti vanno d'accordo, ma aver perso il treno del 90% è assurdo...solo io più l'altra coppia di giovani saremmo per ammodernare un po'....
siamo sempre lì..che magari noi ragioniamo anche in ottica di "rivalutazione" dell'immobile.....ai lor signori non gliene frega niente di rivalutare un immobile dove ci vogliono morire....
 
Questo purtroppo è il problema di molti condomìni, dove magari alcuni lavori sarebbero necessari ma la maggioranza ritiene si possa andare avanti finchè non c'è qualche cedimento strutturale (esagero ma più o meno è la realtà dei fatti) e, peggio, come giustamente dici, nemmeno prendono in considerazione l'esistenza dei bonus.

Nel caso del mio condominio almeno era stato preso in considerazione il "bonus facciate", salvo poi scoprire che il condominio si trovava in una posizione tale che lo faceva rientrare in uno dei pochi casi dove NON era applicabile tale bonus.

PS: Come mai NON hanno accettato la possibilità del bonus? Possibile che sono tanto menefreghisti/tirchi da non averlo preso in considerazione??:confused: Capisco che lì ci moriranno però a me personalmente vedere degradare l'immobile non farebbe assolutamente piacere, nemmeno se andassi dal presupposto che ci rimarrei fino a fine vita..
 
Questo purtroppo è il problema di molti condomìni, dove magari alcuni lavori sarebbero necessari ma la maggioranza ritiene si possa andare avanti finchè non c'è qualche cedimento strutturale (esagero ma più o meno è la realtà dei fatti) e, peggio, come giustamente dici, nemmeno prendono in considerazione l'esistenza dei bonus.

Nel caso del mio condominio almeno era stato preso in considerazione il "bonus facciate", salvo poi scoprire che il condominio si trovava in una posizione tale che lo faceva rientrare in uno dei pochi casi dove NON era applicabile tale bonus.

PS: Come mai NON hanno accettato la possibilità del bonus? Possibile che sono tanto menefreghisti/tirchi da non averlo preso in considerazione??:confused: Capisco che lì ci moriranno però a me personalmente vedere degradare l'immobile non farebbe assolutamente piacere, nemmeno se andassi dal presupposto che ci rimarrei fino a fine vita..

concordo con te sul fatto che anche si ci dovessi morire lo vorrei tenuto bene.

fondamentalmente non hanno preso in considerazione i bonus per due motivi:

- amministratore con poca voglia di fare che ha utilizzato il deterrente del "se ci sono irregolarità urbanistiche poi sono guai se si fa il 110%". questo da quello che mi hanno detto i condomini giovani, io non ero ancora presente all'epoca dell'assemblea in cui parlarono del 110%. ma me ne son reso conto all'ultima assemblea...non ha voglia di smazzarsi le rotture di un eventuale 110% e la butta sulle potenziali derive di eventuali difformità...
io ero appena arrivato, avevo altre grane da risolvere, ma sarebbe stato da dirgli "ma scusa, intanto fai un accesso agli atti, si scoprono eventuali difformità urbanistiche, e poi se del caso decidiamo se sanarle e procedere, oppure rinunciare del tutto".
peraltro all'ultima assemblea avevo quantomeno proposto il 90%...si era ancora in tempo......ma anche li con la storia delle irregolarità urbanistiche ha spaventato tutti.....e tra l'altro in quella sede non ero certo se era come dicesse lui (che anche per il bonus facciate richiedessero conformità urbanistica...) e non ho spinto sull'acceleratore.

e nel 2020 avevano proceduto alla sostituzione della caldaia condominiale (20mila e passa euro...per dei tirchioni così fu una mazzata), quindi non erano neanche sicuri di riuscire a fare il salto energetico di 2 classi con il solo cappotto del 110%.....e quindi con il mix di questi due fattori il 110% è stato abbandonato

2) tirchiaggine assoluta. quando ho ventilato il 90% mi son sentito dire "eh ma noi (noi = clan dei pensionati) abbiamo appena rifatto le verande....9 mila euro a famiglia....basta spendere per un po.."
questo è pazzesco....in 5 di quegli 8 si sono fatti verandare tutti i terrazzi.... (quindi in caso di rivendita devono o smontare tutto o fare scia in sanatoria)....verandati ancora 50 anni fa. nel 2021 hanno voluto rifarsele tutte e tutti...quindi in 5 di questi hanno speso 45mila euro in tutto per rifarsi le loro oscene verande!!! 9mila euro per la veranda si, 2 mila euro forse a testa con il 90% per TUTTA la facciata invece no!
VERAMENTE ASSURDO!!
cosa vuoi fare....la maggioranza vince...

comunque nella prossima assemblea lo dirò che loro sono fuori dal mondo attuale, che che sappiano che ormai rifare una facciata di un condominio di 12 unità come il nostro, ora ti chiedono anche sopra i 100mila euro.....e prima o poi andrà rifatta...idem il tetto....prima o poi se succede qualcosa va rifatto...altri 100mila euro....
che ora hanno rinunciato a spendere magari 4/5k, ma che prima o poi per sti lavori, con questi prezzi, con questo mercato drogato, con questa inflazione, senza bonus e dovendo ipotizzare di farli nello stesso momento, sarebbero 20mila euro a famiglia....vediamo se cosi capiscono..
è che sta gente non ha chiaro cosa ti chiedono ora le imprese edili per rifare le facciate....
 
Assurdo veramente quanto racconti.:(
 
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