Sta arrivando la recessione, vendete tutto sul mercato azionario (Vol 23)

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Di fatti la felicità sul lavoro è una cosa per pochi privilegiati, visto che il 90% dei lavoratori è disengaged.

Poi non ne parliamo oggi, dove la maggior parte dei lavori di ufficio rientrano prepontemente nella casistica dei bullshit jobs , di cui consiglio il libro qui sotto.

Amazon.fr - Bullshit Jobs - Graeber, David, Roy, Elise - Livres

In tutto questo da notare come le generazioni odierne di nati intorno al 2000 e che si stanno affacciando al mondo del lavoro sono molto meno propense alla rat race di come lo eravamo (almeno all'inizio di carriera) noi millenials. Dove lavoro (ancora per poco :D), facciamo un immensa fatica a trovare junior motivati o anche solo CV, ormai si è diffuso il credo che per vivere basta investire in Cripto, Gamestop o anche andare a fare il contadino in qualche nuovo progetto eco/green washing. Che è anche quella una stortura (cioè non avere proprio una carriera dopo aver studiato 20 anni), un po come quella dei boomers che hanno dedicato una vita a scaldare delle sedie nei loro bullshit jobs.

Un approccio bilanciato è quello che ci vuole, lavori qualche anno, investi, e poi sei FIREd. Il lavoro inoltre ti insegna tanto a livello personale, ti rende piu maturo e anche pezzo di *****, quando ce n'è bisogno.

Senza voler essere offensivo, questa e' da Alice in wonderland
 
volevo aggiungere un elemento che sfugge forse ai più attempati: ho iniziato a lavorare nel 2005. Naturalmente ero fomentatissimo e ipermotivato da montagne di false idee inculcatemi dal sistema formativo e dai boomers (anche se non volevo fare il ratto ma semplicemente lavorare in un'azienda). siccome il mio primo impiego era di consulente informatico ho avuto la fortuna di fare progetti in varie aziende (tutte grandi) sia private, ex-pubbliche, multinazionali etc.
in particolare mi colpì, parlando con persone di 50 anni o anche di più, come stava cambiando la situazione in continuo peggioramento. certo c'era stato lo sboom delle dot com ma c'era qualcosa di più. la grande multinazzzionale munifica che pagava macchine aziendali, viaggi con rimborsi a piè di lista illimitati, asilo per i figli dei dipendenti, assicurazioni di ogni tipo ogni anno tagliava qualcosa. il processo era anche abbastanza veloce.
Ebbi la fortuna di lasciare la baracca nel 2007 prima del GFC. Quei pochi che ancora sono in contatto che non sono scappati all'estero mi dicono di situazione terrificante con decurtazioni di tutto e di tutti, licenziamenti e ritmi infernali. Neanche i bei uffici di una volta ci sono più, sono stati sostituiti da openspace che sembrano pollai. e pensare che parliamo di un'azienda che ha sempre fatto un vanto della sua responsabilità sociale etc. etc. e sicuro ha il marchio ESG 5 stelle.

quindi almeno quello che ho visto io è la tendenza impressionante e veloce di perdita di prestigio del lavoro (ben supportato dalle statistiche dei redditi crollati), peggioramento delle condizioni a fronte di mercato bullish decennale che triplica valori e distribuisce oro incenso e mirra. al di la quindi di discussioni filosofiche idealistiche il mio è un discorso opportunistico.
aggiungo che poi siccome in Italia esiste solo carriere gerontocratiche e quindi le persone che furono assunte ai tempi delle vacche grasse continuano a rimanere managgger e lo stipendio non glielo tagliano, tutta la merxx se la prendono i neoassunti.
penso che oggi la situazione sia ulteriormente peggiorata o stia per farlo dopo pandemia
 
volevo aggiungere un elemento che sfugge forse ai più attempati: ho iniziato a lavorare nel 2005. Naturalmente ero fomentatissimo e ipermotivato da montagne di false idee inculcatemi dal sistema formativo e dai boomers (anche se non volevo fare il ratto ma semplicemente lavorare in un'azienda). siccome il mio primo impiego era di consulente informatico ho avuto la fortuna di fare progetti in varie aziende (tutte grandi) sia private, ex-pubbliche, multinazionali etc.
in particolare mi colpì, parlando con persone di 50 anni o anche di più, come stava cambiando la situazione in continuo peggioramento. certo c'era stato lo sboom delle dot com ma c'era qualcosa di più. la grande multinazzzionale munifica che pagava macchine aziendali, viaggi con rimborsi a piè di lista illimitati, asilo per i figli dei dipendenti, assicurazioni di ogni tipo ogni anno tagliava qualcosa. il processo era anche abbastanza veloce.
Ebbi la fortuna di lasciare la baracca nel 2007 prima del GFC. Quei pochi che ancora sono in contatto che non sono scappati all'estero mi dicono di situazione terrificante con decurtazioni di tutto e di tutti, licenziamenti e ritmi infernali. Neanche i bei uffici di una volta ci sono più, sono stati sostituiti da openspace che sembrano pollai. e pensare che parliamo di un'azienda che ha sempre fatto un vanto della sua responsabilità sociale etc. etc. e sicuro ha il marchio ESG 5 stelle.

quindi almeno quello che ho visto io è la tendenza impressionante e veloce di perdita di prestigio del lavoro (ben supportato dalle statistiche dei redditi crollati), peggioramento delle condizioni a fronte di mercato bullish decennale che triplica valori e distribuisce oro incenso e mirra. al di la quindi di discussioni filosofiche idealistiche il mio è un discorso opportunistico.
aggiungo che poi siccome in Italia esiste solo carriere gerontocratiche e quindi le persone che furono assunte ai tempi delle vacche grasse continuano a rimanere managgger e lo stipendio non glielo tagliano, tutta la merxx se la prendono i neoassunti.
penso che oggi la situazione sia ulteriormente peggiorata o stia per farlo dopo pandemia

Questo peggioramento delle condizioni (qualità degli uffici, benefit, corsi di formazione, ecc.) che descrivi l'ho vissuto anche io, nella mia esperienza lavorativa. Credo che in buona parte sia dovuto alla globalizzazione e alla concorrenza (sleale) dei paesi low cost che non rispettano gli stessi standard occidentali (diritti del lavoro, rispetto dell'ambiente) e la conseguente riduzione dei margini. Però, quando i clienti premium auditavano i fornitori cinesi gli assegnavano il punteggio massimo, anche dal punto di vista etico e sociale, che ora va di moda, tanto quanto ai fornitori europei :D
 
volevo aggiungere un elemento che sfugge forse ai più attempati: ho iniziato a lavorare nel 2005. Naturalmente ero fomentatissimo e ipermotivato da montagne di false idee inculcatemi dal sistema formativo e dai boomers (anche se non volevo fare il ratto ma semplicemente lavorare in un'azienda). siccome il mio primo impiego era di consulente informatico ho avuto la fortuna di fare progetti in varie aziende (tutte grandi) sia private, ex-pubbliche, multinazionali etc.
in particolare mi colpì, parlando con persone di 50 anni o anche di più, come stava cambiando la situazione in continuo peggioramento. certo c'era stato lo sboom delle dot com ma c'era qualcosa di più. la grande multinazzzionale munifica che pagava macchine aziendali, viaggi con rimborsi a piè di lista illimitati, asilo per i figli dei dipendenti, assicurazioni di ogni tipo ogni anno tagliava qualcosa. il processo era anche abbastanza veloce.
Ebbi la fortuna di lasciare la baracca nel 2007 prima del GFC. Quei pochi che ancora sono in contatto che non sono scappati all'estero mi dicono di situazione terrificante con decurtazioni di tutto e di tutti, licenziamenti e ritmi infernali. Neanche i bei uffici di una volta ci sono più, sono stati sostituiti da openspace che sembrano pollai. e pensare che parliamo di un'azienda che ha sempre fatto un vanto della sua responsabilità sociale etc. etc. e sicuro ha il marchio ESG 5 stelle.

quindi almeno quello che ho visto io è la tendenza impressionante e veloce di perdita di prestigio del lavoro (ben supportato dalle statistiche dei redditi crollati), peggioramento delle condizioni a fronte di mercato bullish decennale che triplica valori e distribuisce oro incenso e mirra. al di la quindi di discussioni filosofiche idealistiche il mio è un discorso opportunistico.
aggiungo che poi siccome in Italia esiste solo carriere gerontocratiche e quindi le persone che furono assunte ai tempi delle vacche grasse continuano a rimanere managgger e lo stipendio non glielo tagliano, tutta la merxx se la prendono i neoassunti.
penso che oggi la situazione sia ulteriormente peggiorata o stia per farlo dopo pandemia

Non è una preropagativa solo italiana, anche all'estero la situazione sta diventando abbastanza deprimente. I benefits stanno sparendo un po ovunque, l'overworking (per chi non ha il carattere per opporsi) è una prassi ormai ovunque, gli uffici scintillanti qui in Lux sono solo per le istituzioni europee (nella Big 4 dove ero prima misero in open space pure i partners, stavano diventando matti - immagina farsi il **** 15 anni e poi ti mettono in open space), un lavoratore su 3 qui è in burn out. Il Belgio spende 5 volte di piu per chi sta in burn out che per la disoccupazione.
Con una tendenza sempre piu conclamata, cioè andare a reperire manodopera qualificata nei paesi piu disperati, Sud America ed Est Europa (sopratutto i piu disgraziati, Ucraina) stanno invadendo il Lux.

L'unico conveniente è il salario sicuramente piu alto di quello italiano (e i benefits migliori per chi ha figli), ma il costo delle case a Nord di Milano aumenta del 10% all'anno (parlo di Lux, Parigi, Francoforte, Monaco etc.). Per non parlare di tutto il resto di fattori che rende la vita a nord di milano uno schifo: meteo, vite troppo schedulate, cibo del ***** tutto standardizzato e globalizzato etc.

Da un certo punto di vista l'altro giorno pensavo su un punto: lavorare in italia con contratto indeterminato forse ad oggi in Europa è il massimo perchè sei di fatto illicenziabile e quindi poco ricattabile, contrariaremente alla vulgata che ci dice che dobbiamo andare tutti fuori. Di fatti non capisco chi in Italia si deprime se viene trattato male a lavoro con un contratto a tempo indeterminato, se lavorassi in italia e qualcuno mi farebbe girare i ******** farei fioccare certificati di malattia come se non ci fosse un domani e poi vediamo se il galletto di turno non abbassa la testa.

Guardate questo paper sotto, e capirete quanto potere contrattuale il lavoratore italiano ha ancora rispetto agli altri schiavetti dei Paesi occidentali. Di fatto 60k lordi in Italia per me intrinsecamente valgono 4 volte rispetto ad uno che lavora a Londra, Monaco o Lussemburgo che è costretto a dire sempre di si al capetto pena licenziamento - che nella maggior parte dei casi vuol dire avere grossi problemi , dato che i mutui da queste parti sono a svariati zero.
The International Dismissal Survey 2018 | Deloitte Legal
 
Questo peggioramento delle condizioni (qualità degli uffici, benefit, corsi di formazione, ecc.) che descrivi l'ho vissuto anche io, nella mia esperienza lavorativa. Credo che in buona parte sia dovuto alla globalizzazione e alla concorrenza (sleale) dei paesi low cost che non rispettano gli stessi standard occidentali (diritti del lavoro, rispetto dell'ambiente) e la conseguente riduzione dei margini. Però, quando i clienti premium auditavano i fornitori cinesi gli assegnavano il punteggio massimo, anche dal punto di vista etico e sociale, che ora va di moda, tanto quanto ai fornitori europei :D

La globalizzazione ha abbassato i margini in praticamente tutti i settori.
Una volta il tuo concorrente era americano, francese, tedesco ed inglese oggi devi aggiungerci koreani, cinesi, thai, indonesiani, indiani e brasiliani.

Abbassi i margini quindi devi abbassare la spesa, ma e' la scoperta dell'acqua calda.
 
Questo peggioramento delle condizioni (qualità degli uffici, benefit, corsi di formazione, ecc.) che descrivi l'ho vissuto anche io, nella mia esperienza lavorativa. Credo che in buona parte sia dovuto alla globalizzazione e alla concorrenza (sleale) dei paesi low cost che non rispettano gli stessi standard occidentali (diritti del lavoro, rispetto dell'ambiente) e la conseguente riduzione dei margini. Però, quando i clienti premium auditavano i fornitori cinesi gli assegnavano il punteggio massimo, anche dal punto di vista etico e sociale, che ora va di moda, tanto quanto ai fornitori europei :D

Effettivamente sta tutto li. La globalizzazione per la classe media occidentale è stata una catastrofe, i no global nel 2001 a Genova avevano detto la verità. Abbiamo risolto parzialmente la fame in Cina o in Vietnam, ma abbiamo il 20% di disoccupazione e il Sud Europa in spopolamento/depressione economica. Mi sa che non è andata proprio bene.
 
esatto :D è questa la chiave. Con la balla dei liberi mercati hanno infinocchiato i lavoratori, ma in realtà anche le aziende non asian alla fine ci hanno perso (da questo punto di vista il film com tom hanks "aspettando il re" anche se sullo sfondo, è rivelatore del grande errore di offshoring).
Paradossalmente, se oggi un giovane mi chiedesse cosa fare direi agraria o edilizia (oltre che studiare kyosaki :D) perchè sono settori protetti, in particolare la PAC europea ha permesso di salvare la produzione continentale in un settore strategico (questo più grazie ai francesi che per altro). Sicuramente meglio fare l'imprenditore agricolo che il criceto da ufficio.
invece altri settori sempre strategici ma lasciati liberalizzare come siderurgico, elettronica e ICT l'Europa non conta più niente ed è totalmente dipendente dalle produzioni estere, le ditte europee sono state comprate o sono fallite. Errore che pagheremo gravissimo per il futuro.
poi figurati nel paesello a forma di stivale si sono accorti ora che esiste il lavoro da remoto, quando sono anni che le aziende assumono gente in India per lavorare in EMEA, sicuramente fenomeno ora destinato ad accentuarsi.
 
Effettivamente sta tutto li. La globalizzazione per la classe media occidentale è stata una catastrofe, i no global nel 2001 a Genova avevano detto la verità. Abbiamo risolto parzialmente la fame in Cina o in Vietnam, ma abbiamo il 20% di disoccupazione e il Sud Europa in spopolamento/depressione economica. Mi sa che non è andata proprio bene.

Paradossalmente i no global si stavano battendo per mantenere lo status quo borghese contro i veri poveri che morivano di fame :confused:
 
Elrond Elrond Elrond.. :eek::eek:
sveglia Unexist .. :o
 
Senza voler essere offensivo, questa e' da Alice in wonderland

In effetti anche io l’ho trovata mooooolto ottimistica.

Soprattutto se i rendimenti del decennio 2020/2030 saranno più simili a quelli del 2000/2010 rispetto a quelli successivi.
 
esatto :D è questa la chiave. Con la balla dei liberi mercati hanno infinocchiato i lavoratori, ma in realtà anche le aziende non asian alla fine ci hanno perso (da questo punto di vista il film com tom hanks "aspettando il re" anche se sullo sfondo, è rivelatore del grande errore di offshoring).
Paradossalmente, se oggi un giovane mi chiedesse cosa fare direi agraria o edilizia (oltre che studiare kyosaki :D) perchè sono settori protetti, in particolare la PAC europea ha permesso di salvare la produzione continentale in un settore strategico (questo più grazie ai francesi che per altro). Sicuramente meglio fare l'imprenditore agricolo che il criceto da ufficio.
invece altri settori sempre strategici ma lasciati liberalizzare come siderurgico, elettronica e ICT l'Europa non conta più niente ed è totalmente dipendente dalle produzioni estere, le ditte europee sono state comprate o sono fallite. Errore che pagheremo gravissimo per il futuro.
poi figurati nel paesello a forma di stivale si sono accorti ora che esiste il lavoro da remoto, quando sono anni che le aziende assumono gente in India per lavorare in EMEA, sicuramente fenomeno ora destinato ad accentuarsi.

Sull'imprenditore agricolo mi permetto di dissentire: concorrenza spietata da tutti i Paesi del Mediterraneo. O fai un vino speciale che poi vendi in tutto il mondo via internet, o è meglio lasciar perdere. Tutta l'ortofrutta è massacrata da Spagna, Grecia e Nord Africa. Mele e pere dal Nord Europa. Grano importato dal Canada. Il pomodoro se non fosse per lo sfruttamento in schiavitù di immigrati irregolari potremmo scordarci di produrlo. Produzione della barbabietola da zucchero (e lo zucchero è contenuto in praticamente qualsiasi cibo processato che comprate) azzerata quindi si importa zucchero di canna. Carenza cronica di manodopera (che in agricoltura serve eccome) in tutti i settori. La produzione biologica è forse l'unica che si salva, quando non è fatta solo sulla carta. Davvero, o si riesce davvero a produrre una "eccellenza", o è meglio non addentrarsi in agricoltura.
 
Rimarrebbe l’edilizia ma veramente ti capita un anno come questo con materie prime per speculazione alle stelle e se hai già firmato i preliminari rischi di andare a gambe all’aria.

Senza contare solito problema dei 9 milioni di immobili vuoti contro decremento demografico.

L’unica che vedo reggere è il campo ristrutturazioni sovvenzionato dallo stato.

Alla fine lo dicevano già i professori di architettura 20 anni fa: fate indirizzo conservazione/restauro piuttosto che sognare di costruire alla Rem Koolhas in Italia.
 
Sta arrivando :(


Following today’s Wall Street Journal article citing Federal Reserve officials preparing for a “November reduction,” we are increasing our subjective odds of a November taper announcement. We now see 70% odds of a November announcement (vs. 45% previously) and 10% odds of a December announcement (vs. 35% previously); we continue to see a 20% chance that growth risks related to the Delta variant delay the tapering announcement into 2022. The article also confirmed that a September taper announcement is “unlikely.” The article also referenced “plans taking shape” that involve a taper that could end in mid-2022. Accordingly, we believe a $15bn monthly pace of tapering that concludes next July is the most likely alternative to our standing forecast—of a $15bn per meeting pace that concludes next September.

GS
 
Rimarrebbe l’edilizia ma veramente ti capita un anno come questo con materie prime per speculazione alle stelle e se hai già firmato i preliminari rischi di andare a gambe all’aria.

Senza contare solito problema dei 9 milioni di immobili vuoti contro decremento demografico.

L’unica che vedo reggere è il campo ristrutturazioni sovvenzionato dallo stato.

Alla fine lo dicevano già i professori di architettura 20 anni fa: fate indirizzo conservazione/restauro piuttosto che sognare di costruire alla Rem Koolhas in Italia.

non è cosi
 
Meno ermetico ? :)

i preliminari li firmi dopo i contratti di appalto

gli immobili vuoti e il calo demografico non sono un problema per chi sa fare il suo lavoro

in realtà quello che regge è il nuovo

la sovvenzione più importante che ha concesso lo stato poi è proprio sul nuovo....sisma bonus e sisma acquisti....si sono sprecate fiume di parole per gli ecobonus al 110 per i condomini e cavolate del genere che praticamente non è stato fatto nulla quando la vera svolta è stato permettere di abbattere ruderi e fare alzare palazzi di 6 piani e farlo costruire quasi gratis al costruttore o regalando 90k a chi lo comprava.
 
In effetti anche io l’ho trovata mooooolto ottimistica.

Soprattutto se i rendimenti del decennio 2020/2030 saranno più simili a quelli del 2000/2010 rispetto a quelli successivi.

Si, forse dimenticavo di aggiungere che si puo fare il FIRE in pochi anni solo vivendo come uno "studente" in pochi paesi selezionati (Svizzera, Lussemburgo, Olanda in Europa, Dubai, Singapore, US nel resto del mondo etc.). In questo caso, si vive come criceti per 4-5 anni e si puo facilmente (investendo) accumulare 250-300k, che sono per me una somma dignitosa almeno per non farsi piu mettere piedi in testa da padruncoli e ambienti tossici. Ovvio che forse oggi con la everything bubble sarà piu difficile, ma non impossibile.

Come dico ad amici e familiari, questi non sono tempi normali, ma è una guerra, solo che al posto di trincee e fucili le armi che abbiamo sono solo quelle della resilienza e dell'ingegno per capire dove il sistema ci lascia quelle quattro briciole di opportunità. In 20 anni hanno depauperato il Sud Europa peggio di una guerra, ci sono intere zone del Sud Europa che si reggono solo grazie a trasferimenti fiscali, pensioni pubbliche e turismo. Una volta che le pensioni pubbliche saranno finite, il Sud Europa sarà come la Turchia. E per Sud Europa intendo tutta quella "garlic belt" che va dal sud di Roma e Madrid, l'area del Nord Italia sarà un pochino piu avanzata, ma vivranno sempre come criceti.
 
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