Consigli per gli acquisti

gubellina

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20/3/12
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Buongiorno,

desidero aprire questa nuova discussione par raccogliere e condividere, con coloro che lo riterranno utile, consigli, esperienze e suggerimenti sul modo in cui i vari artisti/archivi si rapportano al mondo del collezionismo e alle sue esigenze (rilascio di pareri di autenticità, dichiarazioni di autenticità, archiviazioni, costi, tempistiche, modalità per ottenere tali certificazioni).*

Il mio vuole essere solamente un vademecum per i collezionisti che si approcciano a un determinato artista per sapere, prima di un eventuale acquisto, cosa comporta acquisire un'opera sprovvista di autentica o ancora cosa occorre mettere in conto in caso di tentata vendita.

Il mio scopo non è quello di giudicare se le pratiche di un archivio siano giuste o sbagliate, così come non mi importa di essere giudicato per parlare di aspetti che esulano dall'arte e dalla creatività intese in senso stretto.

Inizio con alcune mie esperienze personali:

- Paolo Maggis: l'artista ha più volte vietato che sue opere fossero riprodotte all'interno di cataloghi d'asta, sia nei cataloghi cartacei che nelle versioni online. La tentata vendita di un'opera dell'artista deve quindi tenere conto dell'eventualità di non poter presentare l'immagine dell'opera.
L'artista non è più trattato dalla casa d'aste Meeting Art

- Gina Pane: alcuni lavori provenienti dalla galleria Luciano Inga Pin, pur presentando etichette della stessa al retro, non sono ritenuti autentici dalla compagna-vedova dell'artista che ne cura l'archivio. Nel mio caso la vendita mi è stata impedita, informandomi che l'opera, acquisita e descritta dal cartiglio di Inga Pin come pezzo unico, era in realtà parte di un installazione e di una tiratura, non vendibile singolarmente.

- Michelangelo Pistoletto: la fondazione non rilascia archivi sulla serie di opere denominata 'Frattali'. Tali opere non sono più trattate dalla casa d'aste Meeting Art.

- Tino Stefanoni: dopo aver acquistato sul mercato un'opera sprovvista di autentica, una volta contattato, l'artista non solo ha risposto via mail con estrema celerità ma mi ha anche inviato autentica via posta senza alcun costo.

- Nunzio: l'artista, contattato per verificare lo stato di conservazione di un'opera, non solo ha risposto ma si è anche adoperato in prima persona per riportarla allo stato iniziale, il tutto gratuitamente.

- Hsiao Chin: l'artista, contattato per verificare l'autenticità di un'opera, ha risposto celermente e ha manifestato disponibilità a redigere certificato di autenticità al costo di € 500. Penso trattasi del nuovo listino prezzi visto che fino a poco tempo fa mi risultava una richiesta inferiore.

- Maurizio Galimberti: l'artista ha recentemente pubblicato un avviso in cui dichiara che molte opere sono state da lui regalate a terzi ed altre ancora rubate da un suo ex assistente. Tali opere, tra cui tutte quelle presentate attraverso la piattaforma 'ebay' non verranno mai autenticate.
Qualsiasi opera acquistata senza autentica deve dunque tener conto dell'eventualità di rientrare in una delle condizioni sopra citate.
Il costo di ciascuna autentica è di € 300.

- Gianfranco Baruchello: la fondazione, contatta in merito ad un'opera e alle procedure per ottenere l'archiviazione, non mi ha mai risposto.
 
Buongiorno,

desidero aprire questa nuova discussione par raccogliere e condividere, con coloro che lo riterranno utile, consigli, esperienze e suggerimenti sul modo in cui i vari artisti/archivi si rapportano al mondo del collezionismo e alle sue esigenze (rilascio di pareri di autenticità, dichiarazioni di autenticità, archiviazioni, costi, tempistiche, modalità per ottenere tali certificazioni).*

Il mio vuole essere solamente un vademecum per i collezionisti che si approcciano a un determinato artista per sapere, prima di un eventuale acquisto, cosa comporta acquisire un'opera sprovvista di autentica o ancora cosa occorre mettere in conto in caso di tentata vendita.

Il mio scopo non è quello di giudicare se le pratiche di un archivio siano giuste o sbagliate, così come non mi importa di essere giudicato per parlare di aspetti che esulano dall'arte e dalla creatività intese in senso stretto.

Inizio con alcune mie esperienze personali:

- Paolo Maggis: l'artista ha più volte vietato che sue opere fossero riprodotte all'interno di cataloghi d'asta, sia nei cataloghi cartacei che nelle versioni online. La tentata vendita di un'opera dell'artista deve quindi tenere conto dell'eventualità di non poter presentare l'immagine dell'opera.
L'artista non è più trattato dalla casa d'aste Meeting Art

- Gina Pane: alcuni lavori provenienti dalla galleria Luciano Inga Pin, pur presentando etichette della stessa al retro, non sono ritenuti autentici dalla compagna-vedova dell'artista che ne cura l'archivio. Nel mio caso la vendita mi è stata impedita, informandomi che l'opera, acquisita e descritta dal cartiglio di Inga Pin come pezzo unico, era in realtà parte di un installazione e di una tiratura, non vendibile singolarmente.

- Michelangelo Pistoletto: la fondazione non rilascia archivi sulla serie di opere denominata 'Frattali'. Tali opere non sono più trattate dalla casa d'aste Meeting Art.

- Tino Stefanoni: dopo aver acquistato sul mercato un'opera sprovvista di autentica, una volta contattato, l'artista non solo ha risposto via mail con estrema celerità ma mi ha anche inviato autentica via posta senza alcun costo.

- Nunzio: l'artista, contattato per verificare lo stato di conservazione di un'opera, non solo ha risposto ma si è anche adoperato in prima persona per riportarla allo stato iniziale, il tutto gratuitamente.

- Hsiao Chin: l'artista, contattato per verificare l'autenticità di un'opera, ha risposto celermente e ha manifestato disponibilità a redigere certificato di autenticità al costo di € 500. Penso trattasi del nuovo listino prezzi visto che fino a poco tempo fa mi risultava una richiesta inferiore.

- Maurizio Galimberti: l'artista ha recentemente pubblicato un avviso in cui dichiara che molte opere sono state da lui regalate a terzi ed altre ancora rubate da un suo ex assistente. Tali opere, tra cui tutte quelle presentate attraverso la piattaforma 'ebay' non verranno mai autenticate.
Qualsiasi opera acquistata senza autentica deve dunque tener conto dell'eventualità di rientrare in una delle condizioni sopra citate.
Il costo di ciascuna autentica è di € 300.

- Gianfranco Baruchello: la fondazione, contatta in merito ad un'opera e alle procedure per ottenere l'archiviazione, non mi ha mai risposto.

Solo per ricordare, filosoficamente, che di tutte queste isteriche volubilità, proibizioni, complicazioni, tra cento anni non rimarrà memoria alcuna e il tempo passerà su tutto ciò come uno schiacciasassi sulle arance.
Detto ciò, fai benissimo a promuovere questo 3d. :yes:
 
Della serie spendi un sacco di soldi e poi ti prendono anche per i fondelli, salvo rare eccezioni. Poi se un artista cresce i condor ti portano via anche quel poco che ti rimane. E' proprio vero che il collezionismo non paga;)
 
Altro ottimo motivo per fare acquisti solo presso i canali più "in chiaro": Gallerie e distributori ufficiali, Mostre ufficiali, Aste di buon livello che provvedono alle necessarie verifiche. Tutti gli acquisti "avventurosi" (trafficanti, mercanti arruffoni, confusionisti vari, galleristi bottegai, aste che non verificano un bel niente) presentano margini di rischio anche riguardo la corretta (ahimè sempre più necessaria) documentazione.
 
Buongiorno,

desidero aprire questa nuova discussione par raccogliere e condividere, con coloro che lo riterranno utile, consigli, esperienze e suggerimenti sul modo in cui i vari artisti/archivi si rapportano al mondo del collezionismo e alle sue esigenze (rilascio di pareri di autenticità, dichiarazioni di autenticità, archiviazioni, costi, tempistiche, modalità per ottenere tali certificazioni).*
Ciao Gubellina
proprio oggi ad una fiera ho chiesto informazioni su 2 stampe: una di C. Mattioli e l'altra di Scanavino. In risposta ad una mia richiesta di certificazione o autentica, entrambi i venditori ( trattasi di commercianti occasionali) mi hanno detto che la certificazione l'avrebbero sottoscritta loro e, in risposta ad una mia obiezione sul valore di un tale documento, che non potevo pretendere che ogni multiplo di 100 o più esemplari possa essere accompagnato da certificazione. E' così? vorrei un tuo parere. grazie
 
Ciao Gubellina
proprio oggi ad una fiera ho chiesto informazioni su 2 stampe: una di C. Mattioli e l'altra di Scanavino. In risposta ad una mia richiesta di certificazione o autentica, entrambi i venditori ( trattasi di commercianti occasionali) mi hanno detto che la certificazione l'avrebbero sottoscritta loro e, in risposta ad una mia obiezione sul valore di un tale documento, che non potevo pretendere che ogni multiplo di 100 o più esemplari possa essere accompagnato da certificazione. E' così? vorrei un tuo parere. grazie

Beh certo, mica i multipli a più esemplari possono essere archiviati.
Se vengono acquistati in galleria rilasciano un certificato di autenticità e molte volte la stessa fattura rappresenta un certificato di ''garanzia'';)
 
Ciao Gubellina
proprio oggi ad una fiera ho chiesto informazioni su 2 stampe: una di C. Mattioli e l'altra di Scanavino. In risposta ad una mia richiesta di certificazione o autentica, entrambi i venditori ( trattasi di commercianti occasionali) mi hanno detto che la certificazione l'avrebbero sottoscritta loro e, in risposta ad una mia obiezione sul valore di un tale documento, che non potevo pretendere che ogni multiplo di 100 o più esemplari possa essere accompagnato da certificazione. E' così? vorrei un tuo parere. grazie

Guarda questo credo sia il centro del problema.. Da quel che so la legge stabilisce che ogni opera debba essere corredata da certificato di autenticità ma non indica, anche in caso di artisti viventi, se questo debba essere prodotto dell'artista o dalla galleria. Nel caso delle grafiche penso che la fattura e eventualmente la certificazione del venditore vada più che bene.. Ma più in generale il discorso diventa relativo perchè ciò che conta è poi la credibilità e la reputazione di cui gode quel determinato venditore.
 
Nel caso di grafica e multipli la cosa molto importante ( in caso non si riesca a far risalire la provenienza certificata con fattura o altro dello stampatore) e' che sia catalogata e pubblicata in modo serio.
 
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