Strategie per l'investimento obbligazionario

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

alobar

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Fatevi coraggio ed aprite un 3D ... "Strategie per l'investimento obbligazionario" ... mal che vada non risponderà nessuno... e invece magari qualcuno si sente stimolato a scrivere qualcosa...

Apro questa discussione su suggerimento di mark, magari anche solo per mettere alla prova la sua previsione!:)
Per facilitare l'avvio riporto stralci dallo spunto nato su altro thread:
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=916252&page=16

Esistono testi che aiutano a capire come (citando samantaaa) "avere una strategia di investimento" e non solo a "essere bravi calcolatori"? Mi rendo conto che è qualcosa che si impara soprattutto con l'esperienza, ma ugualmente... Non so se qualcuno dei più esperti del forum ha ad esempio voglia di condividere il suo modo di operare, cosa fa nel tempo che ogni giorno dedica ai suoi investimenti... So bene infatti che bisogna dedicare tempo ogni giorno e sono disposto a farlo, ma sono anch'io al momento nell'"interregno cognitivo" di martinweg (complimenti per come l'hai spiegato!) tra sapere più o meno ciò che non devo fare (che non è affatto poco!) e non sapere ancora realmente che fare...

Parlare di strategie di investimento (ce ne sono tante) è sempre interessante ... il punto è che non ce n'è una sola: è come giocare a tennis... ognuno ha il suo stile... e poi c'è una gran varietà di colpi ... :D ;)
Per paradosso, qualche sprazzo di tecnica su due tipologie specifiche di investimento obbligazionario (in bond in valute HY e in bond che perdono lo status di investment grade) è venuta fuori nel discorso che si faceva qui, nato da tutt'altre premesse...
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=922756

Avevo già letto e apprezzato molto (grazie per i tuoi interventi e per quello di Pierluigi!) il recente thread a cui ti riferisci. In queste ultime settimane, infatti, per farmi un quadro più chiaro possibile di cosa comporti investire in obbligazioni sto "rovistando" fruttuosamente il Forum, dedicando a volte anche qualche ora al giorno ad assemblare "pezzi" presi da una parte e dall'altra. E a volte, soprattutto nella stanchezza e nell'impazienza, sale il pensiero "ma possibile che non ci sia qualcosa/qualcuno che mi può spiegare queste cose in modo completo, chiaro e lineare?". Che ne so: un libro, un corso, un essere umano (che non sia un promotore finanziario di qualche banca!:)), che mi prenda per mano e mi "svezzi"?
La mia impressione, ad esempio, è che in rete circolino soprattutto guide che sono molto utili a capire cosa sono le obbligazioni ma che non spiegano tanto come poi operare giorno per giorno. Mi sbaglio?:confused:

Non ti sbagli, però è vero che insegnare a pescare è meglio (per il beneficiato) che ricevere un pesce. Con il secondo ci mangi un giorno, mentre se sai pescare ti puoi approvvigionare di pesce tutti i giorni...
Tuttavia - dal punto di vista del beneficiante - dare un pesce è piuttosto facile, insegnarti a pescare è già più complicato.
Se poi tu chiedi che ti siano insegnati i trucchi del mestiere, è quasi come chiedere al pescatore di portarti sopra la buca delle ombrine che conosce solo lui, sempre per restare in metafora... ;)

E' senz'altro la cosa PIU' INTERESSANTE che manca a questo forum .. il poter condividere e scambiare opinioni se qualcuno ha un operatività sulle obbligazioni forse occorre sbilanciarsi un po'.. forse non tutti vogliono farlo (per carità non è una critica) ma per uscire un po' dalla monotonia potremmo aprire questo discorso e capire come muoversi

Beh, io c'ho provato, vediamo se qualche pesce abbocca...:)
Buona giornata a tutti!
 
che vuoi riempire tutta la rete di pesce ? :D
bisogna sapersi accontentare
bisogna operare e fare quello che si comprende bene
un portafoglio ben diversificato e flessibile aiuta
sul cosa fare e quando se segui ogni giorno il forum puoi avere diversi spunti
certo le certezze non te le può dare nessuno
non penso che esista una strategia infallibile per fare quanti + soldi
a quest'ora saremo tutti miliardari :D
 
che vuoi riempire tutta la rete di pesce ? :D
bisogna sapersi accontentare
bisogna operare e fare quello che si comprende bene
un portafoglio ben diversificato e flessibile aiuta
sul cosa fare e quando se segui ogni giorno il forum puoi avere diversi spunti
certo le certezze non te le può dare nessuno
non penso che esista una strategia infallibile per fare quanti + soldi
a quest'ora saremo tutti miliardari :D

Però in effetti qualcosa fra Piergiorgio ed il sottoscritto abbiamo già cominciato a tirare fuori dal cilindro ... chissà che il Negus o Maino o Balcarlo o Cricket o S8audi quando tornerà o Ricpast o uno dei tanti che hanno fornito 100 spunti (non solo operativi) negli anni non siano solleticati a dire qualcosa ... ;)
 
Se hai una buona conoscenza teorica delle obbligazioni e conosci l'inglese puoi iniziare leggendoti questo: http://it.wikipedia.org/wiki/The_Intelligent_Investor.

Questo libro presuppone una conoscenza teorica di obbligazioni e azioni, ma dà moltissimi consigli pratici sull'investimento in questi strumenti.
 
Alcune strategie obbligazionarie. (dall'archivio personale)

" BOND LADDERING ( ladder = scala a pioli )
Una strategia di differenziazione che può aiutare gli investitori ad equilibrare sia il rischio che il rendimento di un portafoglio obbligazionario ( riducendo la sensibilità del portafoglio al rischio di variazione del tasso di interesse) consiste nell' usare una tecnica denominata "laddering". La costruzione di un portafoglio "laddered" significa acquistare una serie di bonds con differenti maturità distribuite lungo tutto l'intervallo di tempo dell' investimento.
Per esempio, in un portafoglio di dieci anni- laddered , si potrebbero comprare bonds che scadono a 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 anni.
Quando il primo bond scade , cioè dopo un anno, lo si reinveste in un bond di dieci anni di durata, conservando la scaletta ed il time frame prefissati (e così via per ogni anno di anno in anno).
La spiegazione razionale che sostiene il laddering non è complicata. Quando si comprano bonds di breve durata, si ha un alto grado di stabilità -- ma poiché questi bonds non sono molto sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse , si deve accettare un rendimento più basso. Comprando bonds di più lunga durata, si ricava un maggior rendimento, ma occorre anche accettare il rischio che i prezzi dei bonds possano cambiare.
Con un portafoglio "laddered", si realizzano ritorni più elevati rispetto al mantenere soltanto bonds di breve durata, però con un rischio più basso rispetto al caso di avere soltanto obbligazioni a lungo termine.
Distribuendo le durate dei bonds in portafoglio , si ottiene quindi protezione dal rischio dovuto a cambiamenti di tasso di interesse. Se i tassi cadessero al momento in cui dovete reinvestire, dovrete comprare un bond con cedola più bassa, ma il resto del vostro portafoglio sta generando ritorni superiori a quelli di mercato. Se i tassi invece aumentassero, avrete dal portafoglio un ritorno inferiore ai valori di mercato , ma potrete cominciare a sostituire i bonds che il vostro portafoglio "laddered" porta al rimborso con altri a cedola maggiore

BARBELL

Questa strategia implica l'investimento in titoli con più di una duration per limitare il rischio di fluttuazione dei prezzi. Ma anzichè dividere l'ammontare totale del capitale su una serie di bonds di duration distribuita , come in un portafoglio "laddered" , ci si concentra solo sulle durations ai due estremi del time-frame prefissato : solo i più corti ed i più lunghi
Per esempio solo semestrali/annuali e 20- or 30-year bonds.



BOND SWAP
Gli investitori usano la tecnica del bond swap per realizzare molteplici benefici. Uno swap, cioè la simultanea vendita di un titolo e l'acquisto di un altro , può essere fatto per modificare la duration , migliorare la qualità (rating) del portafoglio , incrementare il rendimento o ottenere numerosi altri scopi
Il motivo più comune è quello di realizzare il rinvio/risparmio/credito di imposta
Ogni detentore di bonds che vende sotto il prezzo di carico , se dispone di capital gains o altri redditi che possono essere parzialmente o totalmente compensati potrebbe trarre vantaggio (fiscale) attraverso una operazione di tax swap . Mediante un processo in due fasi , l'investitore potrebbe vendere un titolo che quota sotto il proprio prezzo di carico per acquistarne uno simile approssimativamente allo stesso prezzo di vendita del precedente .
Per mezzo dello swap tra due titoli , l'investitore ha convertito la perdita potenziale in perdita reale che può essere usata per ridurre o annullare l'ammontare delle tasse da pagare su altri guadagni in conto capitale
Fondamentalmente, uno swap è uno scambio tra due o più emissioni di obbligazioni. In effetti si scambia un cash-flow con un'altro.
Un semplice tipo di scambio (o possibilmente, miglioramento di portafoglio) implica la vendita di un titolo sopravvalutato per sostituirlo con uno che è correttamente se non addirittura sottovalutato.
In un generale, quando le differenze di rendimento fra titoli di diverso rating sono strette, i gestori di portafoglio cercano di migliorarne la qualità passando ad emissioni di miglior rating poiché le emissioni di miglior rating sono relativamente più attraenti rispetto a quelle di rating inferiore. Quando invece le differenze di rendimento si allargano molto ,si vendono titoli di migliore qualità per acquistarne altri con minor rating ma con rendimente decisamente superiori. Si noti che non tutti swaps portano miglioramenti di portafoglio : a volte possono avvantaggiare soltanto il gestore e la sua società.
Altri tipi di swaps possono implicare lo spostamento da bonds lunghi a meno lunghi e viceversa , miglioramenti di qualità, anticipazione di revisioni del merito di credito -downgrades or upgrades, etc., . Più complesso è l'interest rate swap usato dalle società e dagli investitori sofisticati: tale operazione permette agli investitori, agli emittenti ecc. di scambiarsi due differenti future strutture di flussi di cassa . Swaps sono usati spesso dai mutuatari quando scambiano flussi a tasso fisso con flussi a tasso variabile e viceversa. "
 
Giusto, mi ero dimenticato di Scoglio24 ... ;) :bow:
 
Vi ringrazio per le vostre risposte, ognuna contenente spunti di riflessione (anche quella di negusneg, che promette un lunedì interessante!:)) :bow:
E' bello vedere in un forum di finanza tanta generosa solidarietà, anche verso gli ultimi arrivati...

Il libro indicato da Capirex sembra davvero un must, in particolare per operare in campo azionario, lo leggerò sicuramente. Il testo sulle strategie obbligazionarie postato da Scoglio mi ha aiutato a mettere a fuoco vaghe idee che mi ero creato "rastrellando" il forum, che è davvero fonte di molti spunti. E infatti in questi giorni arrivo a leggerne i contenuti anche diverse ore al giorno, per cominciare a capire.

Mi immagino però che strada facendo non passerò tutto il tempo che dedico alla finanza leggendo il forum, giusto (con tutto il rispetto!)?!:) E allora questo è un po' il cuore della mia domanda: come impiegate il tempo che dedicate alla gestione delle vostre finanze? Non so, tanto per fare un esempio, è utile leggere il Sole24ore o è una perdita di tempo? E se è utile, che parti conviene leggerne (per ora a volte lo compro quasi per scaramanzia, poi non ci capisco quasi niente...:()? Dove è meglio andarsi a cercare in rete notizie sui titoli e i loro andamenti? E con quali criteri vanno seguiti? Tenendo dei grafici o dei fogli comparativi? ...

Comprendo che la base restano le sagge parole di cricket:
bisogna sapersi accontentare. bisogna operare e fare quello che si comprende bene.

Sento di sapermi accontentare su un piano economico ma un po' meno su quello della conoscenza. Vorrei poter agire sempre più in modo consapevole, non limitandomi (come fatto fin qui) a mettere i titoli in ordine di rendimento su TradingLab!:)

Vi auguro una felice giornata!
 
Ieri avevo già quasi finito di inserire un lungo post, dove elencavo diverse strategie, alcune trovate in rete, altre apprese ad un corso di trading organizzato da una nota banca on-line a Milano, e un paio di ideazione personale...:)

Però, sapendo che le strategie d'investimento sono per definizione un campo minato, mi sono reso conto che mi sarei pericolosamente esposto al rischio di divenire oggetto di critiche non costruttive, insulti o sfottò, da parte del solito professorone...:'( Per cui, per non innescare le solite inutili polemiche, ho preferito desistere.KO!
Ma non rammaricatevi, non avete perso niente, le mie strategie sarebbero risultate insulse, inutili, o poco serie.bannato
 
Ieri avevo già quasi finito di inserire un lungo post, dove elencavo diverse strategie, alcune trovate in rete, altre apprese ad un corso di trading organizzato da una nota banca on-line a Milano, e un paio di ideazione personale...:)

Però, sapendo che le strategie d'investimento sono per definizione un campo minato, mi sono reso conto che mi sarei pericolosamente esposto al rischio di divenire oggetto di critiche non costruttive, insulti o sfottò, da parte del solito professorone...:'( Per cui, per non innescare le solite inutili polemiche, ho preferito desistere.KO!
Ma non rammaricatevi, non avete perso niente, le mie strategie sarebbero risultate insulse, inutili, o poco serie.bannato

Veramente sei tu che definisci del tutto inutili gli studi e le analisi. :rolleyes:

Sapere che leggi, che studi, che approfondisci, a me non può far altro che piacere. OK!

Vittimismo e giramento di frittate, questo sì che se ne farebbe anche volentieri a meno
 
Perchè dici così? A me sarebbe interessato molto, e penso anche ad altri, poi logicamente puoi essere soggetto ad approvazioni come a critiche, come tutti del resto....anche se io alla teoria preferisco le tue/vostre analisi dei singoli titoli che, molto gentilmente, mettete a disposizione sul forum, sempre molto precise e dettagliate. Non mi vergogno, anzi mi vanto, che la maggior parte dei titoli che ho in pf li ho conosciuti su questo forum, grazie al lavoro dei più esperti. Se aspettavo suggerimenti dalla mia banca.......stavo fresco.


Ciao.
 
Penso che qualunque idea, argomentata, non possa che far crescere la sezione. Poi, il confronto può essere anche molto serrato, sui contenuti, ma per quella che è la mia esperienza, ho avuto le occasioni migliori di crescita confrontandomi con amici che vedevano la vita in modo diametralmente opposto al mio: anche se ognuno restava della propria idea, mi rimaneva dopo il confronto una consapevolezza nuova, datami dal confronto stesso.
Non vedo perché anche in campo finanziario questo non possa essere vero. Come spesso si dice, nessuno ha la palla di vetro e anche le migliori analisi possono essere brutalmente smentite dai fatti. L'importante è che le teorie vengano poste per quel che sono - teorie appunto, non leggi o rivelazioni divine. Poi, starà ad ognuno di noi elaborarle con la propria testa al momento di inoltrare l'ordine OK!
 
Penso che qualunque idea, argomentata, non possa che far crescere la sezione. Poi, il confronto può essere anche molto serrato, sui contenuti, ma per quella che è la mia esperienza, ho avuto le occasioni migliori di crescita confrontandomi con amici che vedevano la vita in modo diametralmente opposto al mio: anche se ognuno restava della propria idea, mi rimaneva dopo il confronto una consapevolezza nuova, datami dal confronto stesso.
Non vedo perché anche in campo finanziario questo non possa essere vero. Come spesso si dice, nessuno ha la palla di vetro e anche le migliori analisi possono essere brutalmente smentite dai fatti. L'importante è che le teorie vengano poste per quel che sono - teorie appunto, non leggi o rivelazioni divine. Poi, starà ad ognuno di noi elaborarle con la propria testa al momento di inoltrare l'ordine OK!
Quoto al 100%OK! Putroppo le cose non vanno mai così... c'è sempre qualcuno (pochi a dire il vero) incline all'intolleranza dialettica.
 
Nel thread sui btp indicizzati all’inflazione ho proposto una strategia molto semplice e, secondo me, difensiva per l’investimento obbligazionario.
Riassumo alcuni punti:
il portafoglio sarebbe così suddiviso: 1/3 CCT + 1/3 BTP brevi +1/3 BTPi medio- lunghi.
I cct dovrebbero essere almeno due con cedole distribuite durante l’anno (ad es. marzo-settembre e giugno-dicembre) per non dover aspettare troppo l’aggiornamento della cedola in caso di rialzo tassi.
Almeno due btp con scadenze residue di tre e cinque anni circa e infine due btp indicizzati all’inflazione con scadenze residue di otto e dodici anni circa.
La presenza di almeno quattro titoli con scadenze diverse non è fine a se stessa (vedere la descrizione sul “BOND LADDERING ( ladder = scala a pioli )” di scoglio24 nel post n. 5

...
" BOND LADDERING ( ladder = scala a pioli )
Una strategia di differenziazione che può aiutare gli investitori ad equilibrare sia il rischio che il rendimento di un portafoglio obbligazionario ( riducendo la sensibilità del portafoglio al rischio di variazione del tasso di interesse) consiste nell' usare una tecnica denominata "laddering". La costruzione di un portafoglio "laddered" significa acquistare una serie di bonds con differenti maturità distribuite lungo tutto l'intervallo di tempo dell' investimento.
Per esempio, in un portafoglio di dieci anni- laddered , si potrebbero comprare bonds che scadono a 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 anni.
Quando il primo bond scade , cioè dopo un anno, lo si reinveste in un bond di dieci anni di durata, conservando la scaletta ed il time frame prefissati (e così via per ogni anno di anno in anno).
La spiegazione razionale che sostiene il laddering non è complicata. Quando si comprano bonds di breve durata, si ha un alto grado di stabilità -- ma poiché questi bonds non sono molto sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse , si deve accettare un rendimento più basso. Comprando bonds di più lunga durata, si ricava un maggior rendimento, ma occorre anche accettare il rischio che i prezzi dei bonds possano cambiare.
Con un portafoglio "laddered", si realizzano ritorni più elevati rispetto al mantenere soltanto bonds di breve durata, però con un rischio più basso rispetto al caso di avere soltanto obbligazioni a lungo termine.
Distribuendo le durate dei bonds in portafoglio , si ottiene quindi protezione dal rischio dovuto a cambiamenti di tasso di interesse. Se i tassi cadessero al momento in cui dovete reinvestire, dovrete comprare un bond con cedola più bassa, ma il resto del vostro portafoglio sta generando ritorni superiori a quelli di mercato. Se i tassi invece aumentassero, avrete dal portafoglio un ritorno inferiore ai valori di mercato , ma potrete cominciare a sostituire i bonds che il vostro portafoglio "laddered" porta al rimborso con altri a cedola maggiore
...

Con un po' di calma e tempo cercherò di spiegare i punti a favore (e anche a sfavore) del portafoglio proposto.
 
Però, sapendo che le strategie d'investimento sono per definizione un campo minato, mi sono reso conto che mi sarei pericolosamente esposto al rischio di divenire oggetto di critiche non costruttive, insulti o sfottò, da parte del solito professorone...

Le critiche se ben argomentate non sono mai inutili e poi il punto di forza dei forum è proprio l'opportunità di leggere un contraddittorio tra utenti ferrati su un argomento!!
Gli insulti e gli sfottò li risolvi con l'ignore list... :cool:
 
Il principio guida, nell’investimento obbligazionario, non dovrebbe essere l’andamento dei prezzi, almeno per quel che riguarda i titoli di stato, ma il flusso di interessi atteso.

Ritornando al portafoglio costituito da 1/3 CCT + 1/3 BTP brevi +1/3 BTPi medio- lunghi i vantaggi di un tale portafoglio sono:

1) copertura dell’inflazione per la parte lunga del portafoglio

2) Le scadenze brevi del tasso fisso avranno presumibilmente variazioni (negative) di prezzo relativamente contenute in caso di rialzo tassi.

3) Aggiornamento rapido dei tassi con i due cct.

Aggiungo che questo potrebbe benissimo essere un portafoglio di “partenza” nel senso che dovendo ristrutturare un portafoglio o dovendo investire ex novo si può adottare la ripartizione indicata.
Allo scadere dei btp brevi questi possono essere reinvestiti in parti uguali in cct e btp indicizzati all’inflazione.
Allo scadere del secondo btp breve infatti, i due btpi di durata residua originariamente medio-lunga, avranno ora una durata residua medio-breve e, di nuovo, per la parte lunga del portafoglio si preferiranno btpi, sempre con scadenze scaglionate nel tempo.
A regime quindi il portafoglio sarà composto per metà da cct e per metà da btpi.
A loro volta i cct dovrebbero essere almeno due o tre con scadenze cedole scaglionate durante l’anno per non dover aspettare troppo l’adeguamento delle cedole; mentre per i btpi le scadenze dovrebbero essere “scalettate” sulle durate residue (ad es. 2, 4, 6 e 8 anni).
Nel dire che il principio guida dovrebbe essere dato dai flussi di interesse attesi mi riferisco per esempio al calo dei prezzi dei cct delle ultime settimane: se si sono comprati correttamente per avere l’aggiornamento in caso di rialzo tassi, il ribasso dei prezzi non dovrebbe preoccupare, infatti le cedole dei cct con godimento primo luglio 2008 sono aumentate di 50 centesimi su base annua.
La strategia sottostante per un portafoglio obbligazionario (o per la parte obbligazionaria di un portafoglio più complesso) dovrebbe essere, secondo me, la ragionevole copertura contro gli eventi sfavorevoli, che in questo periodo sono il rialzo tassi e l’inflazione.
La presenza iniziale di 1/3 di btp con una breve durata residua è motivata dal fatto che l’andamento dei tassi (e quindi dei prezzi) non è lineare.
Saluti a tutti
 
Alobar, grazie davvero a te e agli altri promotori di questo thread, che mi pare riempia una lacuna e venga incontro alle esigenze di tanti. A volte, oltre a sapere fornire le risposte (come fanno gli esperti, e io non sono tra questi), è importante formulare le domande giuste!
Vorrei condividere alcune riflessioni in ordine sparso.

Siccome il tema è vasto, è possibile, secondo me, affrontarlo su tre livelli:
1) come la strategia deve essere definita in base a elementi generali quali le finalità perseguite, l'orizzonte temporale, il profilo di rischio;
2) quali strumenti e metodi è possibile associare alla propria strategia individuale per costruire il portafoglio;
3) l'attuazione della strategia attraverso esempi concreti ed esperienze individuali.

Sul primo punto non sono in grado di offrire spunti che non siano tutto sommato scontati. Sul secondo punto, alcuni hanno già iniziato a fornire indicazioni; sarebbe interessante, ad esempio, approfondire come i metodi richiamati da Scoglio24 e da Bragadin siano utilizzabili a seconda delle finalità e dell'orizzonte temporale. Sul terzo punto, sarebbe davvero utile se qualcuno volesse condividere il proprio portafoglio (le informazioni, intendo :D ), al contempo fornendo un esempio pratico e forse ricevendo commenti utili.

Mi permetto, proprio a questo riguardo, di ricordare il lavoro di iuessei (http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=888366)

Perdonate possibili stupidaggini, sono alle prime armi.
Sono ansioso di leggere le riflessioni di Encadenado e Negusneg!

Ciao
 
Francamente è un periodo che sto postando molto di meno in sezione, in parte perchè sono troppo impegnato di giorno ad operare, in parte perchè quando rileggo 3D come questo un po' mi passa la voglia di intervenire (non certo per colpa di chi l'ha proposto, con cui anzi mi scuso :bow: perchè avevo promesso un intervento che non ho mai avuto la forza di concretizzare).

D'altronde tutte le volte che recentemente ho provato a riflettere su temi "strategici", come quello proposto da questo utile 3D, mi sono trovato invischiato in discussioni talmente bislacche da farmi preferire il silenzio per evitare di "contagiare" il rumore di fondo del forum, abbassandone ancor di più il livello qualitativo.

Noto con piacere che da quando ho deciso di comportarmi in questo modo molte polemiche si sono spente di incanto, segno ulteriore che talvolta il silenzio può essere più utile alla causa.

Molte delle riflessioni con cui avrei voluto contribuire alla discussione si possono comunque trovare in questi due vecchi 3D (soprattutto il primo):

http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=646327&highlight=siegel dal post #64 in poi e

http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=639345&highlight=siegel dal post #95 in poi.
 
Probabilmente con questo intervento mi attirerò qualche critica, ma fa parte del gioco e quindi andiamo avanti.

...
1) come la strategia deve essere definita in base a elementi generali quali le finalità perseguite, l'orizzonte temporale, il profilo di rischio;
...

ritengo che questi tre argomenti siano molto, come dire … “di moda” ma di scarso interesse per definire una strategia razionale. E mi spiego:
a meno che non si abbiano esigenze particolari per cui si necessita di uno specifico strumento ad hoc (e questi casi sono molto più rari di quanto comunemente si pensa) ritengo che qualsiasi sia la finalità questa sia indipendente dagli strumenti. Beninteso occorre essere razionali (le emozioni è meglio viverle in altri campi non in finanza) e quindi se, per esempio, ci si propone che il risparmio sinora accantonato più la probabile quota di reddito futuro risparmiato servirà per comprare casa tra, poniamo cinque anni, ci si deve comportare di conseguenza e sarà quindi inutile se non dannoso comprare titoli trentennali. Proseguendo sull’esempio del portafoglio da me proposto nel post n. 17 la scadenza massima sarà in questo caso di cinque anni.
Se non è ancora chiaro, io tendo a privilegiare la sicurezza, almeno quella ragionevolmente prevedibile in campo finanziario.
E quindi anche il profilo di rischio diventa a questo punto praticamente irrilevante dato che si investe in strumenti privi di rischio per definizione.
L’unico elemento tra i tre citati che ha una qualche rilevanza è solo l’orizzonte temporale, ma solo per stabilire appunto la scadenza massima di un titolo in portafoglio.
Secondo me, più che strumenti diversi, occorre stabilire diverse “quote” dello stesso portafoglio in base alle diverse probabili destinazioni. Lo stesso portafoglio (facciamo pari a 100) sarà dunque così suddiviso: 50 per l’acquisto della casa tra tot anni, 25 per la copertura degli studi dei figli quando andranno all’università, 15 per sostituzione autovettura, 10 per varie ed eventuali.
Ovviamente questo è solo un esempio, ognuno lo può (se vuole) adattare alla sua situazione, ma quello che voglio sottolineare è che queste finalità tra loro diverse, sono soddisfatte dagli stessi strumenti.
Da questo punto di vista non ha nessun senso sottoscrivere, ad esempio, una unit-linked di durata decennale per quando i figli andranno all’università (mettiamo che ciò accada appunto tra dieci anni), in questo modo ci si sottopone solo ad un’inutile serie di costi e penali varie di uscita il cui unico scopo è … vabbè, ci siamo capiti.
Quindi prima si definiscono gli scopi, sulla base di questi si stabiliscono le “quote” di cui sopra poi si acquistano i titoli.
Ripeto ancora una volta che sto parlando di un portafoglio esclusivamente obbligazionario, o della parte obbligazionaria di un portafoglio più complesso.
Saluti a tutti
 
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