BTP ITALIA, tutte le emissioni, caratteristiche, pregi e difetti Vol.12

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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BTP ITALIA, tutte le emissioni, caratteristiche, pregi e difetti Vol.11

Il primo Titolo di Stato indicizzato all'inflazione italiana

MEF - Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro - Comunicazioni Emissioni BTP Italia

Coefficienti di indicizzazione BTP Italia - Dipartimento del Tesoro

I valori del numero indice FOI nell'ultimo anno.
Tabella ISTAT pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

FAQ BTP ITALIA

Cos’è il BTP Italia?
E' un titolo di stato italiano che fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani.
Il BTP Italia garantisce un interesse costante in termini reali, ovvero in termini di potere di acquisto, fissato al momento dell’emissione (il cosiddetto tasso cedolare reale annuo).
Sia le cedole, pagate semestralmente, che il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, sono rivalutati in base all’inflazione italiana, misurata dall’Istat attraverso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi.

Come funziona il meccanismo d'indicizzazione?
Ogni 6 mesi è riconosciuto al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto. Inoltre, le cedole, anch’esse pagate semestralmente, garantiscono un rendimento minimo costante in termini reali. Infatti, l’ammontare di ciascuna cedola è calcolato moltiplicando la metà del tasso di interesse reale cedolare annuale fisso, stabilito all’emissione, per il capitale sottoscritto rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale. Alla scadenza finale, il BTP Italia garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto.
Il meccanismo di indicizzazione si basa sul Coefficiente d'Indicizzazione.

Cos'è il Coefficiente d'Indicizzazione?
La rivalutazione del capitale nominale sottoscritto e delle cedole avviene attraverso il Coefficiente di Indicizzazione (CI). In particolare, CI è calcolato sulla base dell’inflazione rilevata dall’indice FOI, con esclusione del tabacco, elaborato e pubblicato mensilmente dall’Istat. Tale coefficiente permette di conoscere ad una generica data (giorno “d” del mese “m”), il valore del capitale nominale rivalutato sulla base dell’andamento dei prezzi.
Il CI è calcolato mediante la seguente formula: CId,m = numero indiced,m/numero indice based,m
dove il numero indice si intente al giorno d del mese m di pagamento della cedola, mentre per il numero indice base, si intende il numero indice alla data di pagamento della cedola precedente (6 mesi prima). Il valore del Coefficiente di Indicizzazione così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta. Nel caso di pagamento della prima cedola, quando la data di godimento della cedola coincide con la data di godimento del titolo, allora si prende come numero indice base del CI quello alla data di godimento del titolo.
I valori valori giornalieri dei Coefficienti di Indicizzazione sono pubblicati mensilmente sul sito Internet del Debito Pubblico (MEF Dipartimento del Tesoro), nella sezione BTP Italia.

Come si calcola il numero indice di riferimento?
Poiché l’indice dei prezzi FOI ex tabacchi viene pubblicato dall’Istat nella seconda metà del mese successivo a quello di riferimento, per calcolare il numero indice dei prezzi ad una generica data (giorno d del mese m) si procede con la seguente modalità di calcolo per interpolazione: Numero Indiced,m = NIfoim-3 + (d-1)/gg * (NIfoim-2 - NIfoim-3)
dove:
il numero indice è riferito del giorno d del mese m;
NIfoim-3 è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 3 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
NIfoim-2 è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 2 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
d è il giorno del mese per cui si sta effettuando il calcolo;
gg è il numero di giorni effettivi del mese m.
Il numero indice alla data di pagamento della cedola è quindi calcolato a partire dagli Indici Istat FOI ex tabacchi relativi a tre mesi e due mesi precedenti il mese per cui si effettua il calcolo. Il valore così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta.
Qualora l’indice dei prezzi dovesse subire revisioni successivamente alla sua iniziale pubblicazione, per i calcoli si continuerà ad utilizzare l’indice pubblicato prima della revisione.
Qualora l’indice dei prezzi per il mese “m” non dovesse essere pubblicato in tempo utile, si utilizzerà il numero indice sostitutivo (NIS), calcolato mediante la seguente formula:
NISm = NIfoim-1 * (NIfoim-1 / NIfoim-13)^1/12
Il Numero Indice Sostitutivo è applicato per la determinazione dei pagamenti per interessi e per il calcolo della rivalutazione del capitale effettuati precedentemente alla pubblicazione dell’indice definitivo. Eventuali pagamenti effettuati sulla base dell’indice sostitutivo non sono rettificati.

Come vengono calcolate le cedole semestrali e la rivalutazione del capitale su base semestrale?
L’importo variabile delle cedole semestrali è calcolato moltiplicando il tasso annuo di interesse cedolare reale, diviso due, per il capitale nominale rivalutato alla data di pagamento della cedola (pari al capitale nominale sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione modificato alla data di pagamento della cedola).
Cedolat= Tasso cedolare reale annuo /2 * Capitale nominale * Max(CIt, 1)
dove CIt rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione riferito alla data di stacco cedolare, mentre Max(CIt, 1) rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione modificato a 1 nel caso in cui il Coefficiente di Indicizzazione semestrale risultasse inferiore all’unità, ovvero nel caso in cui si verifica una riduzione dei prezzi su base semestrale, a cui corrisponderebbe in teoria una svalutazione del capitale, si assume che il numero indice dei prezzi sia uguale a quello del periodo precedente (meccanismo cosiddetto del floor sulla cedola). Di conseguenza, il Coefficiente di Indicizzazione diventa uguale a uno (Coefficiente di Indicizzazione modificato), e quindi viene corrisposto il tasso cedolare reale, che costituisce il rendimento minimo garantito. Nel periodo successivo, qualora il Coefficiente di Indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il numero indice dei prezzi del semestre precedente, purché quest’ultimo sia superiore all’ultimo valore massimo rilevato nei semestri precedenti. Altrimenti la base continuerà ad essere costituita dall’ultimo valore massimo.
Oltre al pagamento della cedola semestrale, è prevista anche la corresponsione della quota di rivalutazione del capitale nominale sottoscritto, maturata nel semestre di riferimento:
Rivalutazione Capitaler= Capitale Nominale * Max(CIt-1, 0)
Nel caso in cui il Coefficiente di Indicizzazione semestrale sia inferiore all’unità, non viene corrisposta alcuna rivalutazione (meccanismo cosiddetto del floor sul capitale). Nel periodo successivo, qualora il Coefficiente di Indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il numero indice dei prezzi del semestre precedente, purché quest’ultimo sia superiore all’ultimo valore massimo rilevato nei semestri precedenti. Altrimenti la base continuerà ad essere costituita dall’ultimo valore massimo.
Ai fini del pagamento, il risultato ottenuto da ciascuna delle predette operazioni (calcolo cedola e calcolo rivalutazione del capitale), comprensivo di un numero di cifre decimali non inferiore a dieci, è arrotondato al secondo decimale.
La remunerazione totale semestrale è data quindi dalla somma della cedola più la quota di rivalutazione del capitale del periodo di riferimento:
Remunerazione semestralet=Cedolat+ Rivalutazione capitalet

Come vengono calcolati i ratei di compravendita?
La quotazione dei prezzi dei BTP Italia sul mercato secondario è effettuata in termini “reali”: il prezzo di quotazione, e quindi potenzialmente di scambio, non tiene conto della componente di indicizzazione. Il controvalore a cui lo scambio viene regolato è invece ottenuto moltiplicando il prezzo di quotazione/scambio per il Coefficiente di Indicizzazione relativo alla data di regolamento della transazione a cui vanno aggiunti i dietimi di interesse anch’essi rivalutati per il Coefficiente di Indicizzazione (senza modifiche per tenere conto di una potenziale deflazione nel semestre). La somma del controvalore indicizzato e dei dietimi rivalutati corrisponde alla somma del prezzo “reale” (clean real price) e dei ratei di rivalutazione del capitale (valutato al prezzo “reale” di quotazione sul mercato) e degli interessi cedolari, che vengono illustrati qui di seguito. Per il calcolo dei ratei negoziati sul mercato secondario si segue la convenzione di mercato giorni effettivi/giorni effettivi.
Il calcolo del rateo cedolare è effettuato in due passi successivi:
1. Si calcola la quota percentuale della cedola maturata fino alla data di regolamento (AC%):
AC%=Tasso cedolare reale annuo/2 * giorni competenza/giorni del semestre di godimento
dove per giorni di competenza si intende il numero di giorni tra la data di pagamento dell’ultima cedola e il giorno di regolamento dell’operazione (giorno “d” del mese “m”).
2. Si moltiplica il valore ottenuto per il capitale nominale sottoscritto rivalutato alla data di regolamento (pari al Capitale Nominale Sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione):
RCd,m = AC% * Capitale nominale * CId,m
Il rateo della rivalutazione del capitale nel giorno di regolamento dell’operazione (giorno “d” del mese “m”) si calcola nel seguente modo:
RRCd,m= Capitale Nominale * Pr/100 * (CId,m -1)
dove Pr indica il prezzo di quotazione sul mercato al momento dello scambio.

Che cos'è il premio fedeltà CUM?
Agli investitori non istituzionali che hanno sottoscritto il BtpItalia al collocamento conservandolo fino a scadenza, viene riconosciuto un premio a scadenza pari allo 0,4% lordo del capitale nominale.
Il BtpItalia dotato di premio fedeltà CUM viene identificato con un codice isin differente dal codice isin standard del medesimo Btp Italia non dotato di premio fedeltà CUM.
Al collocamento i privati ottengono l'assegnazione automatica del titolo dotato di premio fedeltà CUM. Se il sottoscrittore decide di vendere, totalmente o parzialmente, sul mercato secondario, la quantità nominale che viene venduta subisce la perdita del premio fedeltà e la riassegnazione del codice isin standard.

Quali sono i BtpItalia attualmente in circolazione?
Ecco l'elenco in ordine di scadenza. Tra parentesi l'isin del CUM ossia del titolo dotato di bonus a scadenza.
BTP ITALIA 2014/2020 23/04 1,65% IND IT0005012783 (CUM IT0005012775)
BTP ITALIA 2014/2020 27/10 1,25% IND IT0005058919 (CUM IT0005058901)
BTP ITALIA 2018/2022 26/11 1,45% IND IT0005351678 (CUM IT0005351660)
BTP ITALIA 2015/2023 20/04 0,5% IND IT0005105843 (CUM IT0005105835)
BTP ITALIA 2017/2023 22/05 0,45% IND IT0005253676 (CUM IT0005253668)
BTP ITALIA 2017/2023 20/11 0,25% IND IT0005312142 (CUM IT0005312134)
BTP ITALIA 2016/2024 11/04 0,4% IND IT0005174906 (CUM IT0005174898)
BTP ITALIA 2016/2024 24/10 0,35% IND IT0005217770 (CUM IT0005217762)
BTP ITALIA 2018/2026 21/05 0,55% IND IT0005332835 (CUM IT0005332827)
BTP ITALIA 2019/2027 28/10 0,65% IND IT0005388175 (CUM IT0005388167)
 
Ultima modifica:
Ci siamo, per chi intende vendere il mag-26 oggi potrebbe esserci l'occasione. La quotazione è a 101,28 e il mio FV si è mosso pochissimo, è a 101,33.
Dopodichè, a chi intende rimanere investito nei BtpItalia, consiglio il mag-23 che quota a 101,52 ma, a mia opinione, oggi sarebbe conveniente da comprare fino a 101,72.
Grazie della disponibilità..

Questa è classe
 
Ci siamo, per chi intende vendere il mag-26 oggi potrebbe esserci l'occasione. La quotazione è a 101,28 e il mio FV si è mosso pochissimo, è a 101,33.
Dopodichè, a chi intende rimanere investito nei BtpItalia, consiglio il mag-23 che quota a 101,52 ma, a mia opinione, oggi sarebbe conveniente da comprare fino a 101,72.

grazie anche da parte mia a ENCADENADO per le info date
 
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Il primo Titolo di Stato indicizzato all'inflazione italiana

MEF - Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro - Comunicazioni Emissioni BTP Italia

Coefficienti di indicizzazione BTP Italia - Dipartimento del Tesoro

I valori del numero indice FOI nell'ultimo anno.
Tabella ISTAT pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

FAQ BTP ITALIA

Cos’è il BTP Italia?
E' un titolo di stato italiano che fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani.
Il BTP Italia garantisce un interesse costante in termini reali, ovvero in termini di potere di acquisto, fissato al momento dell’emissione (il cosiddetto tasso cedolare reale annuo).
Sia le cedole, pagate semestralmente, che il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, sono rivalutati in base all’inflazione italiana, misurata dall’Istat attraverso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi.

Come funziona il meccanismo d'indicizzazione?
Ogni 6 mesi è riconosciuto al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto. Inoltre, le cedole, anch’esse pagate semestralmente, garantiscono un rendimento minimo costante in termini reali. Infatti, l’ammontare di ciascuna cedola è calcolato moltiplicando la metà del tasso di interesse reale cedolare annuale fisso, stabilito all’emissione, per il capitale sottoscritto rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale. Alla scadenza finale, il BTP Italia garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto.
Il meccanismo di indicizzazione si basa sul Coefficiente d'Indicizzazione.

Cos'è il Coefficiente d'Indicizzazione?
La rivalutazione del capitale nominale sottoscritto e delle cedole avviene attraverso il Coefficiente di Indicizzazione (CI). In particolare, CI è calcolato sulla base dell’inflazione rilevata dall’indice FOI, con esclusione del tabacco, elaborato e pubblicato mensilmente dall’Istat. Tale coefficiente permette di conoscere ad una generica data (giorno “d” del mese “m”), il valore del capitale nominale rivalutato sulla base dell’andamento dei prezzi.
Il CI è calcolato mediante la seguente formula: CId,m = numero indiced,m/numero indice based,m
dove il numero indice si intente al giorno d del mese m di pagamento della cedola, mentre per il numero indice base, si intende il numero indice alla data di pagamento della cedola precedente (6 mesi prima). Il valore del Coefficiente di Indicizzazione così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta. Nel caso di pagamento della prima cedola, quando la data di godimento della cedola coincide con la data di godimento del titolo, allora si prende come numero indice base del CI quello alla data di godimento del titolo.
I valori valori giornalieri dei Coefficienti di Indicizzazione sono pubblicati mensilmente sul sito Internet del Debito Pubblico (MEF Dipartimento del Tesoro), nella sezione BTP Italia.

Come si calcola il numero indice di riferimento?
Poiché l’indice dei prezzi FOI ex tabacchi viene pubblicato dall’Istat nella seconda metà del mese successivo a quello di riferimento, per calcolare il numero indice dei prezzi ad una generica data (giorno d del mese m) si procede con la seguente modalità di calcolo per interpolazione: Numero Indiced,m = NIfoim-3 + (d-1)/gg * (NIfoim-2 - NIfoim-3)
dove:
il numero indice è riferito del giorno d del mese m;
NIfoim-3 è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 3 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
NIfoim-2 è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 2 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
d è il giorno del mese per cui si sta effettuando il calcolo;
gg è il numero di giorni effettivi del mese m.
Il numero indice alla data di pagamento della cedola è quindi calcolato a partire dagli Indici Istat FOI ex tabacchi relativi a tre mesi e due mesi precedenti il mese per cui si effettua il calcolo. Il valore così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta.
Qualora l’indice dei prezzi dovesse subire revisioni successivamente alla sua iniziale pubblicazione, per i calcoli si continuerà ad utilizzare l’indice pubblicato prima della revisione.
Qualora l’indice dei prezzi per il mese “m” non dovesse essere pubblicato in tempo utile, si utilizzerà il numero indice sostitutivo (NIS), calcolato mediante la seguente formula:
NISm = NIfoim-1 * (NIfoim-1 / NIfoim-13)^1/12
Il Numero Indice Sostitutivo è applicato per la determinazione dei pagamenti per interessi e per il calcolo della rivalutazione del capitale effettuati precedentemente alla pubblicazione dell’indice definitivo. Eventuali pagamenti effettuati sulla base dell’indice sostitutivo non sono rettificati.

Come vengono calcolate le cedole semestrali e la rivalutazione del capitale su base semestrale?
L’importo variabile delle cedole semestrali è calcolato moltiplicando il tasso annuo di interesse cedolare reale, diviso due, per il capitale nominale rivalutato alla data di pagamento della cedola (pari al capitale nominale sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione modificato alla data di pagamento della cedola).
Cedolat= Tasso cedolare reale annuo /2 * Capitale nominale * Max(CIt, 1)
dove CIt rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione riferito alla data di stacco cedolare, mentre Max(CIt, 1) rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione modificato a 1 nel caso in cui il Coefficiente di Indicizzazione semestrale risultasse inferiore all’unità, ovvero nel caso in cui si verifica una riduzione dei prezzi su base semestrale, a cui corrisponderebbe in teoria una svalutazione del capitale, si assume che il numero indice dei prezzi sia uguale a quello del periodo precedente (meccanismo cosiddetto del floor sulla cedola). Di conseguenza, il Coefficiente di Indicizzazione diventa uguale a uno (Coefficiente di Indicizzazione modificato), e quindi viene corrisposto il tasso cedolare reale, che costituisce il rendimento minimo garantito. Nel periodo successivo, qualora il Coefficiente di Indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il numero indice dei prezzi del semestre precedente, purché quest’ultimo sia superiore all’ultimo valore massimo rilevato nei semestri precedenti. Altrimenti la base continuerà ad essere costituita dall’ultimo valore massimo.
Oltre al pagamento della cedola semestrale, è prevista anche la corresponsione della quota di rivalutazione del capitale nominale sottoscritto, maturata nel semestre di riferimento:
Rivalutazione Capitaler= Capitale Nominale * Max(CIt-1, 0)
Nel caso in cui il Coefficiente di Indicizzazione semestrale sia inferiore all’unità, non viene corrisposta alcuna rivalutazione (meccanismo cosiddetto del floor sul capitale). Nel periodo successivo, qualora il Coefficiente di Indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il numero indice dei prezzi del semestre precedente, purché quest’ultimo sia superiore all’ultimo valore massimo rilevato nei semestri precedenti. Altrimenti la base continuerà ad essere costituita dall’ultimo valore massimo.
Ai fini del pagamento, il risultato ottenuto da ciascuna delle predette operazioni (calcolo cedola e calcolo rivalutazione del capitale), comprensivo di un numero di cifre decimali non inferiore a dieci, è arrotondato al secondo decimale.
La remunerazione totale semestrale è data quindi dalla somma della cedola più la quota di rivalutazione del capitale del periodo di riferimento:
Remunerazione semestralet=Cedolat+ Rivalutazione capitalet

Come vengono calcolati i ratei di compravendita?
La quotazione dei prezzi dei BTP Italia sul mercato secondario è effettuata in termini “reali”: il prezzo di quotazione, e quindi potenzialmente di scambio, non tiene conto della componente di indicizzazione. Il controvalore a cui lo scambio viene regolato è invece ottenuto moltiplicando il prezzo di quotazione/scambio per il Coefficiente di Indicizzazione relativo alla data di regolamento della transazione a cui vanno aggiunti i dietimi di interesse anch’essi rivalutati per il Coefficiente di Indicizzazione (senza modifiche per tenere conto di una potenziale deflazione nel semestre). La somma del controvalore indicizzato e dei dietimi rivalutati corrisponde alla somma del prezzo “reale” (clean real price) e dei ratei di rivalutazione del capitale (valutato al prezzo “reale” di quotazione sul mercato) e degli interessi cedolari, che vengono illustrati qui di seguito. Per il calcolo dei ratei negoziati sul mercato secondario si segue la convenzione di mercato giorni effettivi/giorni effettivi.
Il calcolo del rateo cedolare è effettuato in due passi successivi:
1. Si calcola la quota percentuale della cedola maturata fino alla data di regolamento (AC%):
AC%=Tasso cedolare reale annuo/2 * giorni competenza/giorni del semestre di godimento
dove per giorni di competenza si intende il numero di giorni tra la data di pagamento dell’ultima cedola e il giorno di regolamento dell’operazione (giorno “d” del mese “m”).
2. Si moltiplica il valore ottenuto per il capitale nominale sottoscritto rivalutato alla data di regolamento (pari al Capitale Nominale Sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione):
RCd,m = AC% * Capitale nominale * CId,m
Il rateo della rivalutazione del capitale nel giorno di regolamento dell’operazione (giorno “d” del mese “m”) si calcola nel seguente modo:
RRCd,m= Capitale Nominale * Pr/100 * (CId,m -1)
dove Pr indica il prezzo di quotazione sul mercato al momento dello scambio.

Che cos'è il premio fedeltà CUM?
Agli investitori non istituzionali che hanno sottoscritto il BtpItalia al collocamento conservandolo fino a scadenza, viene riconosciuto un premio a scadenza pari allo 0,4% lordo del capitale nominale.
Il BtpItalia dotato di premio fedeltà CUM viene identificato con un codice isin differente dal codice isin standard del medesimo Btp Italia non dotato di premio fedeltà CUM.
Al collocamento i privati ottengono l'assegnazione automatica del titolo dotato di premio fedeltà CUM. Se il sottoscrittore decide di vendere, totalmente o parzialmente, sul mercato secondario, la quantità nominale che viene venduta subisce la perdita del premio fedeltà e la riassegnazione del codice isin standard.

Quali sono i BtpItalia attualmente in circolazione?
Ecco l'elenco in ordine di scadenza. Tra parentesi l'isin del CUM ossia del titolo dotato di bonus a scadenza.
BTP ITALIA 2014/2020 23/04 1,65% IND IT0005012783 (CUM IT0005012775)
BTP ITALIA 2014/2020 27/10 1,25% IND IT0005058919 (CUM IT0005058901)
BTP ITALIA 2018/2022 26/11 1,45% IND IT0005351678 (CUM IT0005351660)
BTP ITALIA 2015/2023 20/04 0,5% IND IT0005105843 (CUM IT0005105835)
BTP ITALIA 2017/2023 22/05 0,45% IND IT0005253676 (CUM IT0005253668)
BTP ITALIA 2017/2023 20/11 0,25% IND IT0005312142 (CUM IT0005312134)
BTP ITALIA 2016/2024 11/04 0,4% IND IT0005174906 (CUM IT0005174898)
BTP ITALIA 2016/2024 24/10 0,35% IND IT0005217770 (CUM IT0005217762)
BTP ITALIA 2018/2026 21/05 0,55% IND IT0005332835 (CUM IT0005332827)

sottoscrivo il nuovo 3d
 
dopo che borghi / selfini si sono auto-tacitati e dimmaio è alle prese con le ripetizioni di inglese, dovrebbero riprendere regolarmente con le emissioni dei btp italia -- vista l'aria che tira ci starebbe bene un 8 anni con cedola super- mini allo 0,xx

potrebbe essere un'opportunità di questi tempi - vedremo
 
Ci siamo, per chi intende vendere il mag-26 oggi potrebbe esserci l'occasione. La quotazione è a 101,28 e il mio FV si è mosso pochissimo, è a 101,33.
Dopodichè, a chi intende rimanere investito nei BtpItalia, consiglio il mag-23 che quota a 101,52 ma, a mia opinione, oggi sarebbe conveniente da comprare fino a 101,72.

Ciao e quello di nov 22 che dici, oggi circa a 105
Grazie se vorrai rispondere
 
anche per me il nov 22 è in rampa di lancio.....ma il maestro Enca che dice....????
 
Follower
 
Secondo voi il Mg 26 conviene venderlo per il prezzo raggiunto o continuare a tenere con la speranza di crescita inflazione anche se non nel breve periodo. Preciso che non ho necessità della somma investita. Ogni vostra analisi è ben gradita. Grazie a tutti e scusate se insisto con la stessa domanda.
 
Secondo voi il Mg 26 conviene venderlo per il prezzo raggiunto o continuare a tenere con la speranza di crescita inflazione anche se non nel breve periodo. Preciso che non ho necessità della somma investita. Ogni vostra analisi è ben gradita. Grazie a tutti e scusate se insisto con la stessa domanda.
Conviene vendere,almeno che tu credi possa salire di qualche altro tick.Considera che la cedola lorda è lo 0,55%,che ci paghi il 12,50% sulla cedola,e che paghi anche lo 0,2% di imposta di bollo annuale.In questo momento quota 101,25.L'inflazione,alla luce del nuovo Qe e delle proiezioni future,è ancora lontana dal target del 2%.Se con la plusvalenza maturata ti parcheggi su un contodeposito che ti dà l'1% lordo (netto 0,74%) comunque ottieni un ulteriore rendimento e ti preservi da un rischio (remoto attualmente) di eventuale selloff.Io l'avevo acquistato in asta e l'ho venduto sulle parole di Draghi a 100,66.E sono contento perchè comunque mi sono ritrovato ad avere quasi il 13% di perdita virtuale,e avere chiuso in guadagno dopo 1 anno e 4 mesi la posizione,è comunque per me un successo:tra cedole e gain da vendita ci ho fatto circa il 2,50% netto,che non è poco,visto che ne avevo parecchi in portafoglio_Ognuno poi valuta con la propria testa e col proprio take profit.Sicuramente nessuno scommetteva che in meno di 3 mesi saremmo usciti da un incastro durato più di un anno.Buon gain a tutti OK!
 
stessa tua posizione ed opinione, ho avuto solo qualche giorno più di pazienza e sono uscito a101,08

e se ho perso un 0,20 , dal meno 13 in cui ero piombato,.......
 
Conviene vendere,almeno che tu credi possa salire di qualche altro tick.Considera che la cedola lorda è lo 0,55%,che ci paghi il 12,50% sulla cedola,e che paghi anche lo 0,2% di imposta di bollo annuale.In questo momento quota 101,25.L'inflazione,alla luce del nuovo Qe e delle proiezioni future,è ancora lontana dal target del 2%.Se con la plusvalenza maturata ti parcheggi su un contodeposito che ti dà l'1% lordo (netto 0,74%) comunque ottieni un ulteriore rendimento e ti preservi da un rischio (remoto attualmente) di eventuale selloff.Io l'avevo acquistato in asta e l'ho venduto sulle parole di Draghi a 100,66.E sono contento perchè comunque mi sono ritrovato ad avere quasi il 13% di perdita virtuale,e avere chiuso in guadagno dopo 1 anno e 4 mesi la posizione,è comunque per me un successo:tra cedole e gain da vendita ci ho fatto circa il 2,50% netto,che non è poco,visto che ne avevo parecchi in portafoglio_Ognuno poi valuta con la propria testa e col proprio take profit.Sicuramente nessuno scommetteva che in meno di 3 mesi saremmo usciti da un incastro durato più di un anno.Buon gain a tutti OK!

IT0005332835 A luglio sotto i 92 quello a cui abbiamo assistito è stato un miracolo ;)
 
si ma a novembre 2018 ha toccato 87,76.....:bow::bow::bow::bow:
 
una domanda soprattutto per enca allo stato attuale c'è qualcosa su cui valga la pena swicciare 40k dal mg26 con analoga scadenza? ieri per prendere un po di ivs ho mollato un po di cdp ora mi chiedo se vale la pena smontare anche questa posizone
 
Io il maggio 26 preso a novembre scorso a 88,38, l'ho venduto pochi giorni fa a 101,28 commissioni comprese.

Piuttosto mi chiedo a che tasso emetteranno il prossimo BTP Italia, per garantire una resa netta non negativa dovranno fare come minimo uno 0,23%, probabilmente allungheranno la durata 8 o 10 anni per garantire un minimo di resa, altrimenti chi glieli compra? A novembre scorso l'asta è andata poco più che deserta a 1,45!

E' plausibile che per un po' non emettano più BTP Italia? I privati non sono banche o assicurazioni investono se hanno un ritorno.
Ci vorrebbe una bella crisi di governo… :D
 
Novembre 22

Nessuno che mi sa dire cosa conviene fare con novembre 2022? Oggi arrivato quasi a 105? Thanks 🙏
 
IT0005332835 A luglio sotto i 92 quello a cui abbiamo assistito è stato un miracolo ;)
Ne parlavo con molti miei amici e trader: quello che è successo dal 7 giugno 2019 in poi ha dell'incredibile.Chiunque fosse entrato da quella settimana in poi avrebbe guadagnato tra il 10% (scadenze corte) e il 30-35% scadenze lunghe.Nessuno si immaginava che dessero vita a un nuovo Qe,e che sulle indiscrezioni di un nuovo Qe poi ripartisse effettivamente un nuovo Qe :confused:
Non ti nascondo che quando a novembre 2018 mi quotava 87,76 avevo una perdita virtuale superiore a 10k,per cui ti puoi immaginare avendoli presi alla pari quanto ne avessi in pancia,e che giramento di p***e.Si poteva mediare al ribasso,vero;si poteva incrementare al rialzo,vero;si poteva comprare il novembre 22 in asta e farci un 5% dopo che tutta la stampa e i tg italiani hanno buttato m***a sull'asta del 2022 che andò malissimo,se non erro un miliardo di btp emessi.Evidentemente anche in quel caso c'era un pessimismo sull'Italia,che neanche la buonanima di Leopardi che decantò il pessimismo cosmico,avrebbe fatto pensare agli speculatori benpensanti,che fosse solo una cosa momentanea,piuttosto che una bolla di sapone :confused:.A posteriori abbiamo visto che chi ha comprato a novembre e sellato a settembre ha fatto il secondo gain più importante e corposo di tutta la storia dei btp italiani:apparte quello avvenuto quando eravamo con lo spread a 560.
Mi resta il rammarico non averci creduto quando stava sui 90 e non avere incrementato.Tuttavia,come detto sopra ci ho fatto un 2,50% in un anno e 3 mesi OK!Vendi e pentiti.
Per il resto credo che non aderirò a un'eventuale asta di btp Italia,visto la cedola misera che offriranno,pari si pensa allo 0,2%-0,3% annuo.
Lascio alle banche e ai fondi pensione di acquistarli.Tanto li comprano con i soldi dei loro risparmiatori :D
 
Ha già ampiamente risposto Encadenado in merito: vendilo e incassati la plusvalenza.Se l'inflazione resta ferma non ha senso tenerlo in portafoglio quando ci stai facendo,ammesso che lo hai preso a 100 in asta,più del 5% di gain :D
 
Ha già ampiamente risposto Encadenado in merito: vendilo e incassati la plusvalenza.Se l'inflazione resta ferma non ha senso tenerlo in portafoglio quando ci stai facendo,ammesso che lo hai preso a 100 in asta,più del 5% di gain :D

Encandenado ha risposto sulla scadenza a 2026, mi riferisco a quello di 2022, 1,45% lordo annuo garantito
 
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