vince61
Iper Uranio
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Disclaimer: il testo seguente inquadra uno specifico tipo di investitore, il cui atteggiamento nei riguardi dei Bonos venezuelani è semplicemente incosciente. Tale descrizione non è un invito agli acquisti, anzi, tutt’altro, si invita chi si avvicina a questo tipo di investimenti ad usare sempre estrema cautela e moderazione, consapevoli che si opera con strumenti estremamente critici.
La Mattanza
La giornata era calda ma gli occhi del Rais erano freddi di ghiaccio nello scrutare il mare. Ecco, a un tratto le palombelle si scorgono in lontananza, qualcosa di buono sta per succedere. Un fischio e un cenno fanno muovere all’unisono la decina di barche sballottate dalle onde. Le reti già sono state gettate nella notte, adesso occorre stringere la presa, incanalare la marea di carne guizzante e spingerla nella camera… quella della morte.
Le bestie si avvicinano, il passaggio è quello, da secoli seguono sempre quella strada, anche stavolta ci cadranno. Oggi la mattanza sarà buona e noi ne potremo godere.
Adesso la schiuma ribolle, tutta colorata di rosso, si sentono colpi attutiti di arpione che colpiscono gli sciagurati tonni il cui unico peccato è stato quello di seguire l’istinto e utilizzare le vie vecchie tracciate dai loro avi. Nulla di più sbagliato ovviamente, ma che ne sa una bestia di ciò che sarà il suo futuro, ecco l’arpione che entra nel ventre e strappa in su facendo roteare il tozzo corpo all’aria, mentre i raggi disegnano riflessi dorati sulla pinna caudale. Ecco tutto è compiuto, un ultimo colpo ben assestato e la bestia non si muove più, la barca è carica, piena dell’odore del mare e del sangue che colora tutto tranne il cielo. Adesso si può tornare a terra, adesso anche le donne potranno ricavare la loro paga, e il Rais di questo è compiaciuto: ha servito bene il suo padrone e anche lui riceverà una grossa paga.
Enrico Accattino: Mattanza
La pesca grossa
La mattanza si sa è un antico, tradizionale metodo di pesca del tonno rosso. In questi anni anche noi abbiamo lanciato le reti come il Rais, cercando di pescare più tonni possibili. Le reti sono di diverse dimensioni, reti piccole per chi ha pochi operai e non può permettersi un grande peschereccio o grandi reti, per chi vuole rischiare una grossa pesca, in tutti i casi grossi sacrifici, grossi dispendi di energie, si è dormito poco la notte, abbiamo studiato le carte nautiche, l’equipaggio è stato ben indottrinato per essere sempre pronti per gli inconvenienti……
Ma non va sempre bene, ci sono giornate no, giornate in cui le reti si spezzano, giornate in cui i tonni sono piccoli, non si riesce a coprire le spese e si divincolano in un’acqua torbida e resa rossa dal sangue che si mischia con il rosso del cielo, da nubi cariche di sabbia provenienti da sud.
E la sera si ritorna a casa con pochi spiccioli, con la voglia di mollare, di cambiare lavoro, di non rischiare altro capitale, consapevoli che la prossima pesca è distante e non si è certi di riuscire a guadagnare.
Rais o tonni, noi cosa siamo? Basta una tirata di reti e finiamo a fondo, un incresparsi di piu’ delle onde ed ecco che rischiamo di naufragare con le nostre barchette. Si è pericoloso andare a caccia di tonni, ma questo è il nostro mestiere, per questo si rischia. Altrimenti ci si accontenterebbe delle sardine, più semplici da pescare anche in giornate in cui la tempesta sembra da poco passata.
Quante volte si è presi dalla tristezza, dall’ansia, dalla voglia di mollare, specialmente quando la barca si è rovesciata e il magro pescato è finito in fondo al mare che si è ripreso ciò che è suo. Tanti hanno abbandonato, consapevoli che questo stress non fa per loro. Chi resta invece sa a cosa andrà incontro: nottate insonni passate a studiare i venti, scorgere i segni del prossimo passaggio, perché si, la testardaggine è la compagna fedele di chi si ostina a seguire le oscure vie del mare pur di portare a casa una buona paga. Non si ricordano più le ferite recenti, si ricomincia.
Ultima cosa, vediamo di non finire così:
Postilla: Si lo sappiamo, di mattanze nella vita ce ne sono tante e tante ne vediamo, lungi dal voler affrontare il tema in quanto OT, rivolgiamo comunque un pensiero affinche' ci possa essere un Mondo piu' Giusto (Vince in anteprima Navidad).
azzzalora…… stavo dimenticando i credits odierni
…. chiedo umilmente venia al cooperante FRANZ980 il cui contributo al suggerimento del soggetto e’ stato fondamentale
Musica:
TIZIANO FERRO - ROSSO RELATIVO
PRINCE - PURPLE RAIN
Lettura consigliata:
si parla di quanto è duro guadagnarsi il pane, i Malavoglia
http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_9/t350.pdf
Veniamo da qui: http://www.finanzaonline.com/forum...ol-79-le-profezie-di-michael-nostrobonos.html
notizie sulle VVV di qua: http://www.finanzaonline.com/forum/...-valutazioni-di-mercato-regole-1a-pagina.html
Link alla Opera Omnia Locandiera sul Venezuela Venezuela Volume Unico
La Mattanza
La giornata era calda ma gli occhi del Rais erano freddi di ghiaccio nello scrutare il mare. Ecco, a un tratto le palombelle si scorgono in lontananza, qualcosa di buono sta per succedere. Un fischio e un cenno fanno muovere all’unisono la decina di barche sballottate dalle onde. Le reti già sono state gettate nella notte, adesso occorre stringere la presa, incanalare la marea di carne guizzante e spingerla nella camera… quella della morte.
Le bestie si avvicinano, il passaggio è quello, da secoli seguono sempre quella strada, anche stavolta ci cadranno. Oggi la mattanza sarà buona e noi ne potremo godere.
Adesso la schiuma ribolle, tutta colorata di rosso, si sentono colpi attutiti di arpione che colpiscono gli sciagurati tonni il cui unico peccato è stato quello di seguire l’istinto e utilizzare le vie vecchie tracciate dai loro avi. Nulla di più sbagliato ovviamente, ma che ne sa una bestia di ciò che sarà il suo futuro, ecco l’arpione che entra nel ventre e strappa in su facendo roteare il tozzo corpo all’aria, mentre i raggi disegnano riflessi dorati sulla pinna caudale. Ecco tutto è compiuto, un ultimo colpo ben assestato e la bestia non si muove più, la barca è carica, piena dell’odore del mare e del sangue che colora tutto tranne il cielo. Adesso si può tornare a terra, adesso anche le donne potranno ricavare la loro paga, e il Rais di questo è compiaciuto: ha servito bene il suo padrone e anche lui riceverà una grossa paga.
Enrico Accattino: Mattanza
La pesca grossa
La mattanza si sa è un antico, tradizionale metodo di pesca del tonno rosso. In questi anni anche noi abbiamo lanciato le reti come il Rais, cercando di pescare più tonni possibili. Le reti sono di diverse dimensioni, reti piccole per chi ha pochi operai e non può permettersi un grande peschereccio o grandi reti, per chi vuole rischiare una grossa pesca, in tutti i casi grossi sacrifici, grossi dispendi di energie, si è dormito poco la notte, abbiamo studiato le carte nautiche, l’equipaggio è stato ben indottrinato per essere sempre pronti per gli inconvenienti……
Ma non va sempre bene, ci sono giornate no, giornate in cui le reti si spezzano, giornate in cui i tonni sono piccoli, non si riesce a coprire le spese e si divincolano in un’acqua torbida e resa rossa dal sangue che si mischia con il rosso del cielo, da nubi cariche di sabbia provenienti da sud.
E la sera si ritorna a casa con pochi spiccioli, con la voglia di mollare, di cambiare lavoro, di non rischiare altro capitale, consapevoli che la prossima pesca è distante e non si è certi di riuscire a guadagnare.
Rais o tonni, noi cosa siamo? Basta una tirata di reti e finiamo a fondo, un incresparsi di piu’ delle onde ed ecco che rischiamo di naufragare con le nostre barchette. Si è pericoloso andare a caccia di tonni, ma questo è il nostro mestiere, per questo si rischia. Altrimenti ci si accontenterebbe delle sardine, più semplici da pescare anche in giornate in cui la tempesta sembra da poco passata.
Quante volte si è presi dalla tristezza, dall’ansia, dalla voglia di mollare, specialmente quando la barca si è rovesciata e il magro pescato è finito in fondo al mare che si è ripreso ciò che è suo. Tanti hanno abbandonato, consapevoli che questo stress non fa per loro. Chi resta invece sa a cosa andrà incontro: nottate insonni passate a studiare i venti, scorgere i segni del prossimo passaggio, perché si, la testardaggine è la compagna fedele di chi si ostina a seguire le oscure vie del mare pur di portare a casa una buona paga. Non si ricordano più le ferite recenti, si ricomincia.
Ultima cosa, vediamo di non finire così:
Postilla: Si lo sappiamo, di mattanze nella vita ce ne sono tante e tante ne vediamo, lungi dal voler affrontare il tema in quanto OT, rivolgiamo comunque un pensiero affinche' ci possa essere un Mondo piu' Giusto (Vince in anteprima Navidad).
azzzalora…… stavo dimenticando i credits odierni
…. chiedo umilmente venia al cooperante FRANZ980 il cui contributo al suggerimento del soggetto e’ stato fondamentale Musica:
TIZIANO FERRO - ROSSO RELATIVO
PRINCE - PURPLE RAIN
Lettura consigliata:
si parla di quanto è duro guadagnarsi il pane, i Malavoglia
http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_9/t350.pdf
Veniamo da qui: http://www.finanzaonline.com/forum...ol-79-le-profezie-di-michael-nostrobonos.html
notizie sulle VVV di qua: http://www.finanzaonline.com/forum/...-valutazioni-di-mercato-regole-1a-pagina.html
Link alla Opera Omnia Locandiera sul Venezuela
Venezuela Volume Unico
!che dire, speriamo di nn essere noi i tonni nella camera della morte, ma con le giuste conoscenze e la dovuta fortuna di essere noi a fare la mattanza di cedole e profitti 
