ARGENTINA 46 Holdouts ICSID TFA Griesa Singer Default Scioli Macrì Massa Kirchner

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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La Grecia non è l'Argentina: se lascia l'euro non crescerà grazie all'export


La Grecia non è l'Argentina: se lascia l'euro non crescerà grazie all'exportHo sentito dire, fra il serio e il faceto, che il rischio maggiore per l’Eurozona non è che la Grecia esca dalla moneta unica e coli a picco, ma che esca e vada a gonfie vele!


di Redazione Soldionline 25 giu 2015 ore 10:38

A cura di Jim Leaviss, Head of Retail Fixed Interest M&G

Ho sentito dire, fra il serio e il faceto, che il rischio maggiore per l’Eurozona non è che la Grecia esca dalla moneta unica e coli a picco, ma che esca e vada a gonfie vele!

In questo scenario Atene ricomincerebbe da zero, libera dai debiti, pronta ad allentare la politica fiscale e con una “nuova dracma” svalutata che farebbe prosperare il turismo e sosterrebbe l’esportazione di prodotti agricoli e manifatturieri.

Gli altri Stati membri, oberati dai debiti e oppressi dall’austerità, vedendo i vantaggi dell’uscita dall’euro, seguirebbero subito l’esempio greco, venendo meno ai propri impegni e provocando la completa rottura dell’Unione Europea così come la conosciamo (e la seconda Grande Crisi Finanziaria in un decennio?). Spesso si fa il parallelo fra la svalutazione argentina del 2002 e la successiva ripresa del Paese latinoamericano. Anche noi, un paio di anni fa, abbiamo analizzato le analogie fra le due economie.

Tolta la camicia di forza al peso, l’Argentina tornò a crescere dell’8-9% l’anno per cinque anni, dopo quattro anni di PIL negativo (nel peggiore dei casi oltre -10% l’anno). È pensabile che la Grecia, una volta uscita dall’euro, viva un momento di slancio simile a quello conosciuto dall’Argentina dopo.

argentina-forte-rimbalzo-crescita.gif


Argentina: PIL reale (annuo a/a)



La crisi argentina e quella greca presentano aspetti simili: una moneta sopravvalutata a causa del cambio fisso, un debito pubblico insostenibile e il coinvolgimento del FMI, un sistema di riscossione delle imposte inefficiente, dubbia correttezza dei dati statistici e una disoccupazione elevata.


In seguito all’iperinflazione degli anni 1980, l’Argentina decise di agganciare il peso al dollaro. L’inflazione crollò e, grazie a una valuta più forte e più stabile, le condizioni di vita migliorarono e le importazioni aumentarono notevolmente, ma ci fu anche una fuga di capitali perché molti si resero conto che le cose potevano cambiare. Il deficit delle partite correnti si ampliò. Nel 1999, quando l’economia rallentò dopo un periodo di espansione, la disoccupazione raggiunse il 15% e il debito pubblico cominciò a lievitare in modo allarmante.


Il debito estero arrivò al 50% del PIL e il FMI impose al governo l’adozione di misure di austerità per accedere ai finanziamenti. I tassi di interesse di mercato quasi raddoppiarono, toccando il 16%, e l’Argentina si vide abbassare il rating alla categoria di junk bond (in seguito si procedette a una ristrutturazione del debito).


Alla fine il FMI negò la concessione di nuovi fondi in quanto il governo non aveva rispettato gli obiettivi di deficit di bilancio. Entro fine 2001 i rendimenti obbligazionari superavano del 42% quelli dei Treasury USA e i conti correnti furono quasi congelati (il “corralito”) per fermare l’assalto agli sportelli bancari.


Fra caos politico e disordini sociali (un’altra caratteristica dell’economia era la crescente disuguaglianza) – e mancanza di dollari in circolazione – emersero valute alternative di tipo “pagherò” emesse dai comuni.

A gennaio 2002 il cambio fisso dollaro-peso fu abbandonato e la moneta argentina cominciò a svalutarsi e a fluttuare liberamente. I conti bancari e gli investimenti in dollari furono convertiti forzosamente in peso.

Il tasso di cambio passò da 1:1 a 4:1. Tornò l’inflazione, i beni importati divennero scarsi, tante imprese fallirono e il 25% della popolazione attiva rimase senza lavoro, mentre un altro 19% era sottoccupato.



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Anche la Grecia può uscire dalla depressione grazie all’export? Forse, per quanto la scarsa qualità della terra (per lo più inadatta all’agricoltura) non aiuti. Carne e altri generi alimentari rappresentano appena il 12% delle esportazioni elleniche, contro oltre un terzo di quelle argentine. La voce più importante dell’export greco è il petrolio raffinato, un prodotto intermedio quotato in valuta forte e quindi escluso dai vantaggi della svalutazione. Il primo importatore di merci greche, inoltre, è la Germania, un aspetto forse problematico dopo un default…



Per concludere, quindi, le economie prosperate dopo una svalutazione monetaria (Argentina, Canada, Svezia) hanno beneficiato della contemporanea forte crescita dei loro partner commerciali. La Grecia non ha questa fortuna, né è in grado di reagire tempestivamente a una maggiore concorrenza nelle esportazioni. Non dimentichiamo inoltre che l’Argentina è cresciuta molto dopo la svalutazione e la ristrutturazione del debito, ma oggi il tasso di espansione del PIL reale si attesta appena allo 0,5% ed i rendimenti dei titoli di Stato in valuta forte si aggirano intorno all’8%. L’abbandono del cambio fisso e la ristrutturazione del debito non sono stati certo un’eterna panacea, ma non si può neppure affermare che lo status quo fosse sostenibile o auspicabile. Forse anche i politici greci la pensano così.
 
CRISI GRECIA/ Il referendum "mette nei guai" l'Europa

[...]

I greci si troverebbero in pieno caos monetario e politico. La perdita di valore della ricchezza è difficilmente calcolabile (secondo il Fmi almeno il 50%). Si dice che una nuova dracma svalutata darebbe impulso alle esportazioni. Ma quali? La Grecia non è l’Italia che ha una economia tirata dall’export, la bilancia con l’estero greca è strutturalmente in rosso. Senza contare l’impatto sui prezzi. L’Argentina che esporta soprattutto derrate agricole ha aumentato le vendite di soia in Cina. Ma oggi, a quindici anni dal default, nessuno è in grado di calcolare il suo livello d’inflazione e il Paese resta uno dei più scassati in un’America latina che, pur con alti e bassi, ha rialzato la testa.

Tsipras avrà rubli dalla Russia? Difficile che avvenga, in ogni caso non basteranno. Mentre ciò provocherebbe una frattura insanabile. C’è da chiedersi se Atene potrebbe restare nella Nato, mentre qualcuno già dubita che la Nato possa consentirlo

[...]


... scassati e ladri!!! ... :angry::angry::angry:
 
COORDINAZIONE DEL MINISTERO DI ECONOMIA E LA BANCA CENTRALE PER CONTROLLARE LA SPECULAZIONE CON IL DOLLARO


La strategia per scoraggiare avventure


Senza motivi economici che provocassero incertezza :wall::wall::wall: circa il percorso di variabili sensibili, il dollaro blue girò ai mezzi. La squadra economica è preparata per affrontare movimenti di destabilizzazione cambiaria in mesi elettorali.


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"I controlli ed appianamenti delle ultime settimane nella city sono preventivi", notano in Economia.


Per Tomás Lukin e
Cristian Carrillo


L'operatoria nel segmento illegale del dollaro rimase quasi paralizzata durante la settimana scorsa coi controlli spiegati nel microcentro abitante di Buenos Aires per la Sovrintendenza di Entità Finanziarie della Banca Centrale. Di tutte forme, i prezzi che si diffondono registrarono una scalata.


La quotazione si sgonfiò col correre dei giorni ma i movimenti raggiungono per svegliare preoccupazioni e malesseri che, come si intendono della squadra economica, devono placarsi in maniera contundente.


"È indispensabile che la Banca Centrale dimostri che mantiene il controllo del mercato cambiario. Storicamente nei momenti previ alle elezioni sono settori che cercano di condizionare ai governi con colpi di mercato", spiegò a Página/12 il presidente dell'autorità monetario Alejandro Vanoli. La diagnosi è simile nel Ministero di Economia. "La stabilità economica fastidiosa, per quel motivo incominciano a motorizzare le famose corride cambiarie ed ad ingannare la gente affinché si rovesci all'acquisto di dollari", affermò Axel Kicillof davanti ai viavai della quotazione blue.

Sanzioni milionarie ad uffici di cambio e banche, la promessa di nuovi appianamenti in grotte e l'ampliazione del rubinetto di valute per importare parti, pezzi ed input furono gli ultimi movimenti nella strategia ufficiale per disarticolare le pressioni preelettorali sui differenti mercati e strumenti finanziari esistenti per accedere a moneta straniera. Quegli elementi si sommano ad altri meccanismi vigenti come la vendita di moneta straniera per tesaurizzazione, un attrezzo costoso in materia di valute, e l'uso di strumenti monetari tradizionali per assorbire almeno parzialmente pesi che collabora attualmente per limitare, la dolarización della mancia di Natale nel mercato blue.



"Prima di ognuna delle elezioni si coniugarono giocato desestabilizadoras, lanciarono corse perfino quando c'erano 50 mille milioni di dollari nelle riserve e non esistevano le misure di amministrazione per l'accesso all'acquisto di valute come oggi", illustrò un dirigente della Banca Centrale consultata per questo diario. "Le riserve non cadono non solo ma stanno in un livello elevato, non ci sono dubbi sulla capacità di pagamento delle scadenze di debito, oltre il permanente reclamo devaluatorio di alcuni settori non è rumore cambiario grave", spiegò a Página/12 un collaboratore del ministro Kicillof.



Lo stock di valute della Banca Centrale terminerà il primo semestre attorno ai 34 mille milioni di dollari, 5 mille milioni più che un anno dietro quando in mezzo al peggiore momento nella disputa col fondi avvoltoio arrivava a 29 mille milioni. Differenti decisioni come lo swap con la Banca Popolare della Cina e l'emissione del buono in dollari Bonar 2024 sorteggiando il blocco imposto per il giudice statunitense Thomas Griesa, tra altre, spiegano il maggiore agio.


Tuttavia, il deficit nel conto corrente rivela le storiche limitazioni strutturali che affronta l'economia argentina in materia di disponibilità di valute. La radiografia del fronte esterno accampamento lanciò un rosso di 3700 milioni di dollari il primo trimestre più che compensato per il surplus finanziario.

"I controlli delle ultime settimane nella city sono preventivi, giorno per giorno continuiamo a decidere in forma coordinata come agire, ma è innegabile che ci sono un componente politico e comunicacional quando cercano di generare una psicosi per il dollaro", lanciano dalla squadra economica per ricordare i movimenti speculativi di settembre di 2014 "quando portarono la quotazione del mercato illegale fino a 16 pesi". Con gli ultimi appianamenti ad otto grotte finanziarie si sequestrarono 2,5 milioni di pesi. Ma, perfino senza lanciare grandi sequestri, quegli operativi raggiunsero per richiamare l'attenzione di uffici di cambio, corridori di cambiamento, mutui, società di borsa e cooperative di credito.

Uno degli ispettori del BCRA che stette a carico dei controlli in grotte di San Isidro fu minacciato di morte il venerdì. Ricevè una busta con ritagli di diari incollati dove può leggersi la frase ingiuntiva: "Qua tenés tutti i dollari per tua figlia". L'autorità monetaria realizzò già la denuncia penale (vedere a parte nota). Gli appianamenti e controlli coordinati tra i distinti organismi continueranno, e si intensificheranno, confermarono a questo diario dalla Sovrintendenza di Entità Finanziarie del BCRA. Da quella dipendenza valutano modificazioni regulatorias per attività deregolate come i corridori di cambiamenti che arbitrano uno dei canali di finanziamento del segmento blue. Quello lavoro si sta realizzando insieme all'Inaes, l'organismo che controlla a cooperative e mutui.

Mi preoccupa "che ingannino la gente. Incominciano ad agitare. L'anno scorso dicevano la temperatura e la quotazione del dollaro del giorno. È un tema altamente politico", enfatizzò Kicillof. "Da ottobre dell'anno scorso torniamo a coordinazione con altri organismi di regolazione finanziaria quella sorta di panca centrale parallela che cercarono di stabilire gli speculatori", spiegò Vanoli a questo diario. La maggiore celerità nella definizione degli espedienti sanzionatori che dormivano in quella dipendenza è un attrezzo complementare nella rinnovata strategia di disciplinamiento del settore finanziario.


Dieci giorni dietro la Banca Centrale dispose multe per più di 45 milioni di pesi ad uffici di cambio e banche. Quelle sanzioni che raggiunsero anche 28 direttori e soci di entità come Eves S.A. A., Ponte Fratelli Ufficio di cambio, attualmente Cambiamenti ALPE, París Cambio, BICA, Globale Exchange, HSBC Usa, HSBC ti Privi Bank (Suisse), Scatola di Credito Cuenca, Davatur e l'estinta Banca Privata di Investimenti, tra altre. Con quelle ultime sanzioni, le multe applicate da settembre passato superarono i 500 milioni di pesi. La normativa vigente esige che gli individui ed entità paghino le multe e dopo, se così lo decidono, discutano la dosata davanti alla Giustizia.

I controlli coordinati si coniugano coi distinti attrezzi di politica monetaria ed amministrazione del commercio esterno spiegate per la squadra economica. I maggiori tassi di interesse per i depositi e le emissioni di differenti buoni e strumenti in moneta locale sono alcuni degli strumenti tradizionali utilizzati. Con quelli meccanismi la Banca Centrale ed Economia assorbirono 52.765 milioni di pesi in quello che va dell'anno, una cifra significativa. Dalla squadra economica affermano che quella strategia, analizzata con maggiore precisione nel supplemento Cash di questa edizione, collabora per evitare la dolarización delle eccedenze.




L'ultimo movimento della strategia fu l'incremento a partire dal 1º di Luglio nelle valute destinate all'importazione di input, parti e pezzi che l'industria nazionale richiede per operare. Il Ministero di Economia pretende che si usino per finanziare importazioni e rilanciare l'attività manifatturiera. Un esempio è il settore di assemblaggio di prodotti elettronici radicato in Terra del Fuoco il cui disponibilità di valute per acquisire componenti asiatici passerà da 233 a 300 milioni di dollari per mese.


Gli impresari sperano di potere destinare parte di quelli dollari a cancellare debiti accumulati coi suoi fornitori dell'esterno. "Perfino col maggiore agio riuscito nel fronte finanziario abbiamo essere molto attenti per disarticolare movimenti speculativi nel mercato cambiario", notano dalla squadra economica.




... una stupida guerra al dollaro ... scatenata da degli stupidi che pretendono che tutto il sistema si adegui alla loro stupida economia disastrata ... :wall::wall::wall: NeLLE LORO MENTI DELIRANTI SI TRASFORMA IN UNA GUERRA SANTA ... :wall::wall::wall:
 
27/06/15

Kicillof ammise che l'Argentina è più cara di altri paesi

Gettò la colpa all'industria. "È un tema di industrializzazione", disse. Ammise che "costa" controllare il blue.



Il ministro di Economia, Axel Kicillof, disse ieri che ci sono temi strutturali complicati" nell'economia attuale e riconobbe, tale e come pubblicò ieri Clarino che i prezzi degli alimenti a Buenos Aires sono più cari che in Parigi ed a Londra.

Dopo che l'INDEC facesse conoscere che la produzione industriale girò a cadere in maggio ed accumula così 22 mesi di bassi interanuales consecutivi, il titolare del Palazzo del Fisco ammise che ci sono problemi nel settore "industriale", benché aggregasse che "non è che non lo troviamo il giro, è che ci sono moltissimi cose per fare."



"Leggo Clarino, e da quando assunsi non feci niente buono feci male tutto, e può essere… o accetto la mia fallibilità, i miei errori", disse il ministro in una frase più che eloquente in mezzo all'intervista in radio La Rete.

Alcuni minuti prima l'INDEC aveva pubblicato che l'economia era cresciuta nel primo trimestre mentre i privati dicono il contrario, vedere pagina 30. E, per la prima volta da quando assunse, riconobbe l'inflazione benché dicesse: "Clarino riconosce una caduta di 15 punti dell'inflazione, parlava di un'inflazione del 40 percento ed ora stiamo nel 25 percento."

Nonostante riconoscesse una salga nei prezzi del 25 percento, si riferì all'informazione edita per questo diario sul valore degli alimenti nelle gondole a Buenos Aires che stanno già al di sopra di quelli di Parigi e Londra. "Quello che essi vogliono è che ci siano svalutazione ed apertura delle importazioni", disse in primo luogo, per dopo riconoscere: "come in Argentina c'è amministrazione di commercio, i prodotti escono più cari che in quelle città."

Secondo l'analisi di Kicillof, la porti su continua dei prezzi in Argentina che ubica alle gondole dei supermercati al di sopra delle capitale più care del mondo, si rimette a "un tema di industrializzazione". "Se vos in un momento di crisi internazionale aprite l'importazione di maniera irrestricta scopi con molte industrie, come ci ha passati". "Io capisco che in questo processo ci sono prezzi che possono disallinearsi del prezzo ma economico che podés ottenere fuori, ma questo ha a che vedere con l'industrializzazione. È un bilancio complicato", aggregò.



Quindi il titolare del Palazzo del Fisco si riferì al dollaro blue, al che qualificò di "semi-mercato" "perché non posso sapere quale è il vero prezzo e la quantità che si opera". costa loro controllarlo?, domandò Alejandro Fantino, chi gli fece l'intervista radiale. "Assolutamente", ammise Kicillof.


Secondo il ministro il dollaro nelle grotte scalò negli ultimi giorni "perché non piacque loro la formula, Scioli-Zannini, e si guardarono i dollari". "L'altra interpretazione è che mettemmo più controlli. Nei due casi non deve vedere né col livello di riserve, né con la situazione economica".

... adesso si cerca di far passare che il combustibile è rappresentato dalla scintilla che ha innescato l'incendio ... :wall::wall::wall: e subito dopo passa a dire che del blue a lui non frega un ca.... :o:o:o volumi irrisori e blablabla ... :p:p:p

"Come non posso misurare il volume del blue, è un dato irrilevante, perché se si negoziarono due manici può essere una manovra dei venditori per portarla su. È come dire nel mercato, del bestiame, di Liniers, non ci sono vacche ma sono care", affermò Kicillof.

... se anche al mercato del bestiame di Liniers mancano le vacche ... :o:o:o vuol dire che le vacche sono estinte!!! ... :p:p:p il meschino manco ha capito che il mercato di Liniers vende le vacche fornite dalla BCRA ... :wall::wall::wall: mica piovono dalla luna le vacche ... :o:o:o sono lui e Vanoli gli addetti alle vacche ... :p:p:p e se a Liniers vendono care vacche che non ci sono ... E' A CAUSA DEL FATTO CHE IL PAESE E' FINITO IN VACCA!!! ... :p:p:p
 
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"Come non posso misurare il volume del blue, è un dato irrilevante, perché se si negoziarono due manici può essere una manovra dei venditori per portarla su. È come dire nel mercato, del bestiame, di Liniers, non ci sono vacche ma sono care", affermò Kicillof.

... se anche al mercato del bestiame di Liniers mancano le vacche ... :o:o:o vuol dire che le vacche sono estinte!!! ... :p:p:p il meschino manco ha capito che il mercato di Liniers vende le vacche fornite dalla BCRA ... :wall::wall::wall: mica piovono dalla luna le vacche ... :o:o:o sono lui e Vanoli gli addetti alle vacche ... :p:p:p e se a Liniers vendono care vacche che non ci sono ... E' A CAUSA DEL FATTO CHE IL PAESE E' FINITO IN VACCA!!! ... :p:p:p
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La domanda è sempre quella:

in Argentina scoppierà tutto prima che fra 3 mesi e mezzo ci saranno le elezioni presidenziali oppure no????? :mmmm:

Se non scoppiano sta crescendo il rischio che alla Casa Rosada ci vada Scioli-pupazzoK :mad: (che per le mie tasche sarebbe molto male e sarebbe una magra consolazione vedere l'opposizione argentina, il mondo imprenditoria argentino e gli Scambisti rimanere pure fregati dopo che han fatto niente per cacciare in emergenza la Rataladrona & Co. dal governo :(:rolleyes: ) ... se scoppiano ... prima di pagarmi i miei Tangobond qualcuno in Argentina dovrà rimettere insieme i brandelli di Ladronia e non so proprio quanto ci vorrà. :(
 
La grecia è diventata come ladronia ... gli stessi babbei le stesse pallate.

Populisti ricattatori che prendono per i fondelli il popolino sciocco con le teorie complottiste.

Ma quando mai faremo un referendum Europeo dove mezzo miliardo di cittadini butta fuori il paesino ribelle e fallito, entrato truffando e barando i conti pubblici e che ora minaccia di dar fuoco alla casa se non gli paghiamo lo stipendio.
 
Divertente ... la cronaca della disfatta ...

Salir del default, la pulseada que le tocará librar al sucesor de CFK - Los Andes Diario

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“No hay ningún otro precedente como el de la Argentina”, enfatiza. Según el abogado experto en reestructuraciones, “si la Argentina hubiera derogado la ley cerrojo, junto a otras medidas y una estrategia judicial distinta, se podría haber evitado que el problema del pari passu pase de U$S 1.700 millones a U$S 8.000 millones” y actualmente “hay que evitar que el problema pase de U$S 8.000 millones a U$S 25.000 millones".

“La situación argentina de haber llegado a un default es inédita”, enfatiza Luciano Cohan, economista jefe de Elypsis, quien destaca que, en el caso argentino, “no se trata de una mera reestructuración de deuda, sobre la que hay muchísimos casos para comparar, sino de holdouts que hicieron juicio y lo ganaron”.


Le palle della scema sono terminate ed ora arriva il conto.
 
Sentito in TN un attimo fa:

"ORDINANO SEQUESTRI DI NAVI INGLESI PER LE FALKLAND"

Spirito della Tatcher vieni e fai giustizia!
 
Ordenan embargo millonario a petroleras por exploraciones ilegales en Malvinas

Las firmas sobre la que recayó el embargo fueron las empresas transnacionales Falkand Oil and Gas Limited (FOGL), Edison International SPA, Noble Energy Inc. y su filial Noble Energy Falkland Limited, Premier Oil y Rockhopper Exploration, las cuales habían sido imputadas penalmente el pasado abril por la presunta comisión de "actividades ilícitas de exploración, búsqueda y eventual extracción de hidrocarburos en proximidades a las Islas Malvinas".

Al no contar con "autorización, concesión o permiso alguno otorgado por la autoridad competente argentina", el trabajo coordinado de fiscales federales fueguinos, la Procelac y la Unidad de Recupero de Activos derivó en el embargo por 156.432.000 dólares dictado por la jueza Herraez.

Asimismo, la medida también incluye el "secuestro y embargo preventivo" de cinco buques, una plataforma de perforación semisumergible y un dique flotante utilizados para realizar las actividades ilegales de exploración y explotación.

Follia totale dei ladrones!!!

Non esiste ALCUN dubbio sul fatto che operassero legalmente in acque britanniche.
Un'altra futura causa definitivamente persa all'ICSID con pesanti ripercussioni legali.
 
Se la lasciano nella sua casa!

Cristina se prepara para un retiro temporal de la política con su familia - 28.06.2015 - lanacion.com  

Domingo 28 de junio de 2015 | Publicado en edición impresa
Elecciones 2015

Cristina se prepara para un retiro temporal de la política con su familia

En los primeros meses se apartará de la actividad diaria y delegará funciones en Máximo y en Zannini; en el Gobierno dicen que no se ocupará del armado político, como hizo Néstor
Por Mariana Verón | LA NACION
 
SEGUIAMO CON I "CONTROLLI"

Militontos denuncia una cospirazione del mercato 'blue' (...!)

Non potrebbero riconoscere mai che l'economia si trova fuori di controllo. Che lo Stato argentino si sente traboccato, quasi in fallimento. Che la parità cambiaria si trova recontra 'disegnato'. No. Essi sostengono fino alla sciocchezza che le riserve della Banca Centrale sono US$34.000 milioni. Bugia valorosa.


I K deve cercare di inventare una cospirazione. Ma una cospirazione per $2,5 milioni? "Imberbi" direbbe il Generale.... Secondo essi, militontos pericolosi, il mercato del dollaro libero, male chiamato 'blue', ha comandanti che tramano, minaccia, preparano imboscate. Non sarebbe più semplice cominciare a preparare alcuni correttivi inevitabili?

L'ambiguo presidente della Banca Centrale, Alejandro Vanoli, dà già redine sciolta alla sua isteria conoscente dei suoi giorni nella Commissione Nazionale di Valori, ed alla stampa K l'affascina quello scenario:




28/06/2015 | 11:38

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Saranno gli Illuminati ordendo contro Kicillof e Vanolie? (...) ... CI HANNO SCOPERTI ... :D:D:D

Tomás Lukin y Cristian Carrillo en el diario Página/12:

"(...) "Le riserve non solo non cadono ma stanno in un livello elevato, non ci sono dubbi sulla capacità di pagamento delle scadenze di debito, oltre il permanente reclamo devaluatorio di alcuni settori non è rumore cambiario grave", spiegò a Página/12 un collaboratore del ministro Kicillof.

Lo stock di valute della Banca Centrale terminerà il primo semestre attorno ai 34 mille milioni di dollari, 5 mille milioni più che un anno dietro quando in mezzo al peggiore momento nella disputa col fondi avvoltoio arrivava a 29 mille milioni. Differenti decisioni come lo swap con la Banca Popolare della Cina e l'emissione del buono in dollari Bonar 2024 sorteggiando il blocco imposto per il giudice statunitense Thomas Griesa, tra altre, spiegano il maggiore agio. Tuttavia, il deficit nel conto corrente rivela le storiche limitazioni strutturali che affronta l'economia argentina in materia di disponibilità di valute. La radiografia del fronte esterno accampamento lanciò un rosso di 3700 milioni di dollari il primo trimestre più che compensato per il surplus finanziario.

"I controlli delle ultime settimane nella city sono preventivi, giorno per giorno continuiamo a decidere in forma coordinata come agire, ma è innegabile che ci sono un componente politico e comunicacional quando cercano di generare una psicosi per il dollaro", lanciano dalla squadra economica per ricordare i movimenti speculativi di settembre di 2014 "quando portarono la quotazione del mercato illegale fino a 16 pesi".

Con gli ultimi appianamenti ad otto grotte finanziarie si sequestrarono 2,5 milioni di pesi. Ma, perfino senza lanciare grandi sequestri, quegli operativi raggiunsero per richiamare l'attenzione di uffici di cambio, corridori di cambiamento, mutui, società di borsa e cooperative di credito.

(...) Gli appianamenti e controlli coordinati tra i distinti organismi continueranno, e si intensificheranno, confermarono a questo diario dalla Sovrintendenza di Entità Finanziarie del BCRA. Da quella dipendenza valutano modificazioni regulatorias per attività deregolate come i corridori di cambiamenti che arbitrano uno dei canali di finanziamento del segmento blue. Quello lavoro si sta realizzando insieme all'Inaes, l'organismo che controlla a cooperative e mutui.

Mi preoccupa "che ingannino la gente. Incominciano ad agitare. L'anno scorso dicevano la temperatura e la quotazione del dollaro del giorno. È un tema altamente politico", enfatizzò Kicillof. "Da ottobre dell'anno scorso torniamo a coordinazione con altri organismi di regolazione finanziaria quella fortuna di panca centrale parallela che cercarono di stabilire gli speculatori", spiegò Vanoli a questo diario. (...) ".

Dopo, un riquadro di Cristian Carrillo:

"Qua tenés tutti i dollari per tua figlia." La frase armata con frammenti di diari incollati in una foglia bianca di carta fu lasciata due sere fa ad un funzionario della direzione della Banca Centrale. Il dirigente che appartiene all'area legale dell'organismo, stette a carico il martedì scorso di due appianamenti in San Isidro.

In uno di questi stabilimenti illegali che funzionava socio ad una gioielleria dentro la Galería Queen Village, aveva pignorato un arma automatico Glock vicino a grandi volumi di denaro. L'investigazione vincola la minaccia con questa grotta finanziaria. Non è la prima minaccia che ricevè questo dirigente chi non si dà il nome per ragioni di sicurezza, da quando si intensificarono i controlli sul mercato illegale di valute, disse una fonte della direttiva del BC a Página/12. Il presidente della Banca Centrale, Alejandro Vanoli, e la sua famiglia riceverono anche per questi giorni questo tipo di messaggi mafiosi via telefonico.

Non diamo tregua all'illegalità", sostenne Vanoli a questo diario dopo di conoscersi questo nuovo "stringa". La settimana scorsa, Vanoli, vicino al titolare della Sovrintendenza di Entità Finanziarie e Cambiarie (Sefic), Germán Feldman, e suo vice, Pedro Biscay, realizzarono una riunione coi quasi settanta ispettori dell'area per trasmetterloro l'appoggio dell'istituzione nel suo lavoro di fiscalizzazione. "Riceviamo buon coraggio per il compito ed un forte compromesso di tutti", raccontò alcuni dei dirigenti presenti. Nel Centrale anticiparono a momenti difficili in mezzo ad una lite con le grotte finanziarie e tutta la catena che li sostenta, la quale include a banche, mutue, cooperative società di Borsa e fino a grandi supermercati.

La busta di carta legno che ricevè il dirigente la notte di venerdì, in momenti in che si giocava il partita tra Argentina e Colombia per il Bicchiere l'America, fu lasciato al portinaio dell'edificio. Aprendolo si trovava il messaggio al quale accedè Página/12, può verta nella foto, con una minaccia alla figlia. Nella foglia può vedersi le distinte quotazioni per il dollaro, euro e reale-legali ed illegali-che normalmente si pubblicano nei diari con l'immagine di un biglietto di un dollaro stampato nella tavola. (...) ".



... :wall::wall::wall:
 
WebINDEC - Sociedad / Trabajo e ingresos / Distribución del ingreso


... in questo sito sono riportate le distribuzioni della popolazione per fasce di reddito (per individuo, nucleo familiare ecc...)


... andiamo sul quadro. Población total según escala de ingreso individual


... dal file excel possiamo ricavare valore medio del reddito per gli anni che vanno dal 2003 al 2014 (valore del 4° trimestre ... :o:o:o


... in tabella riporto i valori i valori ottenuti:

enrate mensili.jpg



... come si vede l'entrata mensile individuale va dai 631 pesos del 2003 ai 6210 del 2014 ... cioè il valore si è decuplicato ... :eek::eek::eek:


... perè se andiamo ad analizzare l'inflazione abbiamo che in questo stesso arco di tempo si è avuta un'inflazione tale per cui i prezzi si sono ottuplicati!!! ... :p:p:p e quindi il reddito reale degli argentini è passato da 631 pesos a 796 ... ovvero un incremento di appena il 26% di potere di acquisto ... :p:p:p pari ad appena il 2% annuale medio ... :o:o:o



p.s. se hanno affettivamente aumentato il PIL a tassi cinesi ... dove sono finiti i favolosi guadagni del MODELO K? ... :cool::cool::cool:
 
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Domenica 28 di giugno di 2015


Per che motivo serve la Banca Centrale?

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... è sempre un grandissimo piacere leggere il grande CACHANOSKY ... :clap::clap::clap:


Non c'è economia che possa funzionare senza un sistema monetario sano, perché la moneta, finalmente, facilita le transazioni tra le questioni



Se in questa campagna mi presentassi come candidato a presidente o legislatore e dicesse che bisogna chiudere la Banca Centrale, la maggioranza della gente mi denuncerebbe come un matto impresentabile. Come un politicamente scorretto che dice assurdità. Come eliminare la Banca Centrale? In ogni caso, direbbero, deve essere ben amministrato.
Di seguito cerco di mostrare che quelli che dicono che non bisogna chiudere al BCAR e che bisogna mettere gente idonea, sono quelli che stanno delirando.


Vediamo, da quando fu creato il BCRA avemmo inflazione, megainflación e hiperiflación. Il tasso di inflazione media annuale da 1935 fino a 2014 fu del 54 percento.


Hanno passato 80 anni da quando fu creato il BCRA, pertanto, come l'inflazione cresce a tasso composto, per vedere quell'accumulato di inflazione bisogna elevare 54 alla 79, un anno meno perché faccio il conto fino a 2014.


Quello mi dà un'inflazione accumulata del 7,35 percento miliardi di aumento, se non mi sbagliai tra tanti miliardi di inflazione. Chiarisco che il 54 percento è un numero arrotondato per fare più facile la redazione perché chiunque che faccia il conto col 54 percento le dà qualcosa meno. I decimale che non aggregai, generano una differenza a tasso composto in 79 anni.

1,54^ 79 = 651.833.904.444.839,0

Ma non solo il BCRA generò quell'enorme inflazione, ma inoltre distrusse 5 segni monetari. Il peso moneta nazionale, il peso legge 18.188, il peso argentino, l'austral ed est peso che sta in terapia intensiva e non è oramai moneta perché non compie il requisito di essere riserva di valore.


Come diceva prima, da quando fu creato il BCRA, la media il tasso di inflazione stette nel 54 percento annuale. Orbene, vediamo l'inflazione annuale graficada da quando fu creato il BCRA in 1935 fino a 2014.



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Il grafico 1 mostra l'inflazione annuale ma la dispersione di dati tra i minimi come nella convertibilità in che ci furono perfino deflazione ed i massimo come l'iperinflazione non permettono vedere chiaramente la tendenza dell'inflazione. Per quel motivo ora va il grafico 2 fatto a logaritmico che sì permette di percepire la detenzione. Le zone in cui la curva sparisce, è perché quando si trasforma a quello tasso logaritmico non prende i dati con valori negativi, deflazione, e la riga della curva rimane in bianco.


INFLACION-DESDE-1935-EN-ESCALA-LOGARITMICA.jpg




Il grafico 2 dimostrazione, allora, l'inflazione in scala logaritmica e permette di visualizzare meglio in che livelli stiamo attualmente. Come può verta oggi l'inflazione sta approssimativamente nello stesso livello che va da dimezzati della decade del 40 fino ai 70. Cioè, stiamo in un rango di inflazione alta o, se si preferisce, retrocedemmo quasi 70 anni nella lotta contro l'inflazione. Ma rimane anche molto in chiaro la tendenza ascendente dell'inflazione da quando fu creato il BCRA.


Quando uno vedi questi dati di inflazione, nota che durante la storia del BCRA, detta istituzione distrusse sistematicamente la moneta, perché il Centrale si trasformò nel finanziatore più importante il deficit fiscale. Una volta che i governi ebbero la macchina di emettere moneta senza limiti, non smisero di portare sulla spesa pubblica fino ad arrivare a questo nefasto kirchnerismo che lo portò a fino a livelli insospettati.


Ma la cosa certa è che governo dietro governo usò l'imposta inflazionaria come meccanismo di finanziare il suo populismo. Quello fece che si rovinasse la moneta e che l'argentino cercasse un sostituto. Quello sostituto fu il dollaro, per quel motivo, Kicillof, che suppostamente si specializzò in storia economica, neanche sa quella materia perché con assolo analizzare questi dati noterebbe che la fuga verso il dollaro non è nessuna manovra speculativa di gruppi di potere, bensì semplici reazioni della gente che si rifugia nel dollaro forma come di difendersi dai suoi risparmi e la sua entrata.



Da quando fu creato il BCRA racconto che ebbe 58 presidenti, ad una media di 1,3 per anno, egli quale mi indica che questo non è un problema di mettere persone serie e fidate, destino di sistema. Il BCRA è un'istituzione che cospira contro il paese argentino distruggendo la sua moneta, il credito e la crescita. È un virus di distruzione monetaria.



Ma nonostante con questa nefasta traiettoria sono disposto a cedere nella mia proposta di eliminare il BCRA e che la gente usi la moneta che voglia, ed optare per eliminare il corso forzoso del peso. Cioè che la gente possa fare le sue transazioni nella moneta che desideri. In quello contesto il BCRA dovrebbe produrre una moneta di buona qualità o sparirebbe come una fabbrica di sandali di corda che perde il monopolio che quello concede il governo e produce sandali di corda di brutta qualità.



Non c'è economia che possa funzionare senza un sistema monetario sano, perché la moneta, finalmente, facilita le transazioni tra le questioni. Agisce come un'autostrada che permette di velocizzare la circolazione del transito.
La storia del BCRA mostra che sistematicamente quell'istituzione si è incaricata di distruggere l'autostrada.



Perché esiste il ceppo cambiario? Perché è la forma che ha il governo di "obbligare" la gente ad usare pesi e di quella maniera riscuotergli l'imposta inflazionaria.


È una specie di box per riscuotergli l'imposta inflazionaria. Il ceppo è tanto perverso come il box ed il corralón. Questi confiscavano direttamente risparmi. Il ceppo confisca entrate e risparmi in forma allusione via l'imposta inflazionaria. Il ceppo è come cacciare nello zoologico.

Ricordiamo che la moneta non è un'invenzione dei governi, bensì una scoperta del mercato che dopo se l'appropriarono i governi. L'era dell'inflazione comincia nel secolo XX con la nefasta proliferazione delle banche centrali.



Insisto, la soluzione a questa pazzia inflazionaria è deregolare il mercato monetario e lasciare che la gente operi nella moneta che desideri. In quello scenario, il BCRA sarà obbligato a produrre una buona moneta o si condannerà a sparire.


... ;););)
 
In questo momento su TN stanno facend un escursus al salone dell'auto. Vedete......vedete..... cosa si permettono questi ladri mondiali!
Non ho ancora visto FIAT e nostrane.
 
Altro che argentini, questi sono manco un quarto e se la sono spassata bene:

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Lunedì 29 di Giugno di 2015


Inviarono già lettera a Griesa

Avvoltoi: L'Argentina si difende contro sequestri diplomatici

... la DISCOVERY è una sentenza definitiva ... :o:o:o e la SCOTUS ha già ampiamente e sentenziato che non esiste ummunità che tenga ... :p:p:p rispetta la sentenza ... e nessuno può mettere il naso nei tuoi affari!!! ... :o:o:o

... IMMUNITA' SOVRANA ... significa che nessuno può PREVARICARE I DIRITTI DI UN POPOLO (e fra questi l'autodeterminazione all'indipendenza!!!) E NON CHE TI PUPI APPROFFITTARE DELL'IMMUNITA' SOVRANA PER DERUBARE E TRUFFARE I CREDITORI!!! ... :angry::angry::angry:


• Il 15 Di Luglio si Tenterà Confutare Applicazione Di Clausola "DISCOVERY" Per Spese Militari, Ambasciate E Consolati

Per: Carlos Burgueño

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Gli avvocati di CGS&H inviarono il venerdì una nota a Griesa per confermare che il 15 Luglio avrà difesa contro la clausola "Discovery."


L'Argentina comincerà a difendersi da uno dei capitoli più difficili nella battaglia contro il fondi avvoltoio a New York: la volontà di Thomas Griesa di applicare con un criterio massimo la clausola "Discovery" per la quale il paese e, eventualmente, entità finanziarie debbano consegnare informazione sugli attivi nazionali negli Stati Uniti, comprese squadre militari e proprietà diplomatiche.


Come una lettera che lo studio Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, CGS&H, inviò il venerdì scorso al giudice di New York, il 15 Luglio gli avvocati che rappresentano al paese presenteranno l'appello finale affinché la sentenza del 23 di dicembre passato non si applichi, almeno con l'intensità che si aspetta di Griesa.

Quello giorno, la Camera di Appelli di New York aveva scartato un appello presentato per l'Argentina per la quale ero sollecitato a quello tribunale di seconda istanza che si respinga la domanda dei creditori querelanti che obbligava alle banche e l'Argentina a compiere citazioni giudiziali e domande di informazione reclamate per i holdouts.




Holdouts

L'appello sul quale cedè la Camera di Appelli si riferiva ad un'ordine che obbliga all'Argentina e 29 banche a compiere le citazioni e sollecito di informazione da parte dei holdouts, avviate a trovare attivi fuori del paese per compiere i giudizi pendenti di pagamento. L'Argentina sostenne che l'ordine permetteva al fondi avvoltoio fare un "inventario", di quello si tratta in definitiva la clausola "Discovery", non ecceda solo eventuali risorse finanziarie, dei quali l'Argentina non ha già esistenze negli Stati Uniti per evitare sequestri dei giudici nordamericani, ma anche dei fondi che il paese invia mensilmente per solvere le sue spese diplomatiche e militari in quello paese.

Secondo il paese, qualunque tipo di avanzamento di questo tipo sarebbe una violazione alla Convenzione di Vienna di protezione di beni di rappresentazione diplomatica dei paesi in altri stati, e sarebbe di impossibile applicazione dentro il "giudizio" del secolo che il fondi avvoltoio fa al paese. Tuttavia, in dicembre dell'anno scorso, la Camera di Appelli respinse la domanda e lo lasciò pienamente a decisione di Griesa per la sua applicazione. Ora l'Argentina si difenderà il 15 da Luglio di questo richiamo ed il 27 di quello mese sarà il turno dei creditori. Quindi ci sarà una sentenza del giudice ed un'applicazione definitiva.



Clausola

L'applicazione della clausola "Discovery" fu abilitato in giugno di 2014 per la propria Corte Suprema di Giustizia degli Stati Uniti, respingendo l'appello del paese per la sentenza di fondo nel giudizio del fondi avvoltoio contro l'Argentina. Tuttavia, lasciò l'intensità della sua applicazione al criterio particolare di Griesa che decise dopo che sia la Camera di Appelli quella che gli dia la cornice di azione. Questa gli restituì il favore e pronunciò al giudice che sia il suo criterio quello che si tenga in conto. Questo sarà quello che l'Argentina dovrà difendere dal 15 di Luglio.



... pagliacci ... :angry::angry::angry:
 
Por no emitir un billete más grande, el BCRA multiplicó por 4 el gasto de impresión - 29.06.2015 - lanacion.com  

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... i costi non sono solo quelli per la stampa ... :p:p:p a questi bisogna aggiungere quelli molto più enormo di logistica ecc... :wall::wall::wall:


p.s. a parte i costi per rifornire i bancomat gli stupidotti non si rendono minimamente conto che se con la banconota di taglio massimo ci comperi le noccioline ... :p:p:p la gente perderà sempre più fiducia nel pesos!!! ... :D:D:D ed + portata a spendere senza riflettere sul fatto che sta trasferendo "valore, ricchezza" ... :wall::wall::wall:
 
La Grecia non è l'Argentina: se lascia l'euro non crescerà grazie all'export

Ma perchè!!?? Basta esportare pensionati e spesa pubblica!!

E poi ?????? .... ma cosa ci vuole a cambiare intestazione alle bollette di luce acqua e gas dei greci e mettere dei nomi di cittadini di altri paesi UE???

Poi triplichiamo pure le tariffe..

Et voilà .. sistemato il PIL!!!
 
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