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I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link
nessuno di voi ha in ptf qualche bond spagnolo?
io ho questo ES00000123C7
nessuno di voi ha in ptf qualche bond spagnolo?
io ho questo ES00000123C7
C'è anche da dire che, alla fine della Fiera, chi ha puntato sui ns BTP in epoca di caccia alle streghe (anche solo lo scorso Autunno), ora si stà facendo dei Gain pazzeschi !!! Magari con la Spagna si potrebbe replicare lo scenario...
il titolo in questione quota intorno ai 103, scade nel 2026, ma dove sono i margini per i gain pazzeschi?
dai su... facciamo i seri....
Troppo lungo... totalmente al di fuori dei miei pensieri!
Occhio alla Spagna.
E' la preda del mercato.
Sull'Italia hanno capito che hanno solo da perdere.
Ma la Spagna è uno zombie.
è stato causato dal totale sbraco delle spese delle comunidades autonomas ossia delle regioni spagnole, che godono di ampia (in alcuni casi amplissima) autonomia. Hanno accumulato un deficit più che doppio rispetto al previso. Un disastro totale.
Bhe, se temi il default spagnolo su questa base, non andare mai a guardare quello che accade in sicilia, lazio o campania. Le ultime due non sono nemmeno a statuto speciale.
Infatti è voler raccogliere il coltello metre cade, e prospettive a breve sono pessime. certo il debito iberico è ancora moderato, ma il deficit è fuori controllo.
Nel 2011, quindi quando la cura da cavallo montiana non aveva ancora effetti pratici, l'Italia ha chiuso con un 3.9%, ossia un deficit sostenuto ma non spropositato, la Spagna ha chiuso con un 8,5% (contro un preventivato del 6%), ossia fuori controllo. E le prospettive per il 2012 non sono certo migliri, con il governo che chiede di alzare l'obbiettivo preventivo del deficit dal 4,4% al 5,8% (l'Italia ha l'obbiettivo dell' 1,2%).
Quello che preoccupa è la lettura attenta dei dati consuntivi rispetto ai preventivi e come è nato lo sforamento spagnolo.
Paradossalmente il settore statale non solo non ha sforato, ma è andato leggermente meglio del previsto. Lo sforamento è stato dovuto in parte alle spese previdenziali, a causa dalle crisi economica che ha diminuito le entrate contributive più del previsto, ma soprattutto è stato causato dal totale sbraco delle spese delle comunidades autonomas ossia delle regioni spagnole, che godono di ampia (in alcuni casi amplissima) autonomia. Hanno accumulato un deficit più che doppio rispetto al previso. Un disastro totale.
I dati dicono che la Spagna non riesce ad esercitare alcun controllo sulle spese delle regioni e politicamente non si riesce a capire come potrà farlo, giacché in alcuni casi questo potrebbe portare addirittura a spinte secessioniste (vedi Catalogna e Paesi Baschi) e comunque l'autonomia di cui godono le comunidades sono quasi da stato federale. E le richieste di Madrid di aumentare il deficit-obbiettivo dimostrano che loro stessi nutrono poche speranze di imbrigliare la spesa degli spendaccioni delle regioni.