Vendita casa e "perdita" detrazioni da ristrutturazione

barosauro

Nuovo Utente
Registrato
27/7/06
Messaggi
3.321
Punti reazioni
79
Salve. A marzo 2021 ho venduto un immobile. Avevo ancora 4 anni di crediti IRPEF x lavori di ristrutturazione(poca roba, circa 800 annui). Dopo il rogito il credito è passato ai compratori (scritto sull'atto dal Notaio). Ora chiedo; devo comunicare al mio commercialista di togliermi quegli 800 del modello 730 oppure 'spariranno' in automatico?
Seconda cosa. Come fanno i nuovi proprietari ad incassare quei soldi? Li troveranno in automatico nel loro 730 o dovranno comunicare qualcosa al loro commercialista? (in questo caso, devo passare tutte le vecchie fatture che avevo pagato anni fa x i lavori)?:confused:

Grazie.
 
Salve. A marzo 2021 ho venduto un immobile. Avevo ancora 4 anni di crediti IRPEF x lavori di ristrutturazione(poca roba, circa 800 annui). Dopo il rogito il credito è passato ai compratori (scritto sull'atto dal Notaio). Ora chiedo; devo comunicare al mio commercialista di togliermi quegli 800 del modello 730 oppure 'spariranno' in automatico?
Seconda cosa. Come fanno i nuovi proprietari ad incassare quei soldi? Li troveranno in automatico nel loro 730 o dovranno comunicare qualcosa al loro commercialista? (in questo caso, devo passare tutte le vecchie fatture che avevo pagato anni fa x i lavori)?:confused:

Grazie.

Forse è un tema che andrebbe spostato nella sez. Immobiliare o fiscale.
In ogni caso non c’è nulla di automatico.
Ovviamente devi comunicare al tuo commercialista l’avvenuta vendita che, oltre alle detrazioni, riguarderà anche i redditi da fabbricati se si tratta dell’abitazione principale (anche se esiste poi la deduzione dal reddito complessivo per questo specifico reddito). Se è una seconda casa avresti dovuto pagare nel 2021 l’IMU per il solo periodo di possesso.
Per la seconda domanda non specifichi se si tratta di detrazioni per spese per ristrutturazione condominiali o spese per ristrutturazione del tuo appartamento.
Nella prima ipotesi il compratore si può rivolgere anche all’amministratore del condominio per avere la/le certificazione per portare le detrazioni nel 730 (la documentazione ai fini fiscali della ristrutturazione la conserva l’amministratore) dimostrando ovviamente di averne il diritto.
Nella seconda ipotesi effettivamente dovresti consegnare copia della documentazione in tuo possesso che possa permettere al compratore di portare la detrazione nel proprio 730. Non ho trovato un obbligo esplicito di legge in tal senso (in realtà uno potrebbe pure averla persa) ma ricordo che il Consiglio Nazionale del Notariato consigliava di portare all’atto di compravendita anche questa documentazione.
 
Forse è un tema che andrebbe spostato nella sez. Immobiliare o fiscale.
In ogni caso non c’è nulla di automatico.
Ovviamente devi comunicare al tuo commercialista l’avvenuta vendita che, oltre alle detrazioni, riguarderà anche i redditi da fabbricati se si tratta dell’abitazione principale (anche se esiste poi la deduzione dal reddito complessivo per questo specifico reddito). Se è una seconda casa avresti dovuto pagare nel 2021 l’IMU per il solo periodo di possesso.
Per la seconda domanda non specifichi se si tratta di detrazioni per spese per ristrutturazione condominiali o spese per ristrutturazione del tuo appartamento.
Nella prima ipotesi il compratore si può rivolgere anche all’amministratore del condominio per avere la/le certificazione per portare le detrazioni nel 730 (la documentazione ai fini fiscali della ristrutturazione la conserva l’amministratore) dimostrando ovviamente di averne il diritto.
Nella seconda ipotesi effettivamente dovresti consegnare copia della documentazione in tuo possesso che possa permettere al compratore di portare la detrazione nel proprio 730. Non ho trovato un obbligo esplicito di legge in tal senso (in realtà uno potrebbe pure averla persa) ma ricordo che il Consiglio Nazionale del Notariato consigliava di portare all’atto di compravendita anche questa documentazione.


Sorry, sono un po' OT qui.
Cmq è una seconda casa ereditata(io unico erede) ancora più di 10 anni fa. Ho chiesto al Notaio durante il rogito e non c'è nulla da pagare nel 730. Ho pagato l'imu per i primi mesi del 2021.
Il mio caso rientrerebbe nella seconda ipotesi. Per fortuna ho tenuto tutte le copie di fatture e bonifici altrimenti come si poteva fare? Altra domanda. E se io continuassi ad incassare il credito nel 730 per i lavori e poi facessi un bonifico ogni anno al compratore? :confused:
 
Sorry, sono un po' OT qui.
Cmq è una seconda casa ereditata(io unico erede) ancora più di 10 anni fa. Ho chiesto al Notaio durante il rogito e non c'è nulla da pagare nel 730. Ho pagato l'imu per i primi mesi del 2021.
Il mio caso rientrerebbe nella seconda ipotesi. Per fortuna ho tenuto tutte le copie di fatture e bonifici altrimenti come si poteva fare? Altra domanda. E se io continuassi ad incassare il credito nel 730 per i lavori e poi facessi un bonifico ogni anno al compratore? :confused:

Non hai alcun diritto a portare la detrazione nel tuo 730 dato che nel rogito avete convenuto che tale detrazione passa al compratore. Anche se nel rogito non ci fosse scritto nulla in merito la detrazione passa al compratore.
 
Non hai alcun diritto a portare la detrazione nel tuo 730 dato che nel rogito avete convenuto che tale detrazione passa al compratore. Anche se nel rogito non ci fosse scritto nulla in merito la detrazione passa al compratore.

Sìsì io non voglio nulla, x carità. Era solo una info. Passo tutto a loro(fatture, bonifici e documentazione varia) e buona fortuna! Cmq grazie.
 
Sìsì io non voglio nulla, x carità. Era solo una info. Passo tutto a loro(fatture, bonifici e documentazione varia) e buona fortuna! Cmq grazie.

Comunque consegna loro solo una copia in quanto l'ADE ti può chiedere ancora chiarimenti sui tuoi 730 passati. In ogni caso fatti rilasciare una ricevuta di avvenuta consegna della documentazione fiscale in modo che non ti possano contestare la mancata consegna (anche una raccomandata a.r. va bene).
 
Non hai alcun diritto a portare la detrazione nel tuo 730 dato che nel rogito avete convenuto che tale detrazione passa al compratore. Anche se nel rogito non ci fosse scritto nulla in merito la detrazione passa al compratore.

ciao, anche io sono in una compravendita - o per meglio dire 2: ho acquistato un immobile e sto per vendere quello dove attualmente risiedo.
quindi se capisco bene in automatico acquisirò i diritti alle detrazioni della mia nuova casa e perderò quelli relativi alla mia attuale?

se volessi fare diversamente?
 
ciao, anche io sono in una compravendita - o per meglio dire 2: ho acquistato un immobile e sto per vendere quello dove attualmente risiedo.
quindi se capisco bene in automatico acquisirò i diritti alle detrazioni della mia nuova casa e perderò quelli relativi alla mia attuale?

se volessi fare diversamente?
devi stare attento a quello che c'è scritto negli atti, contatta i notai, senza accordi di norma le detrazioni passano dal vecchio al nuovo propietario
 
ciao, anche io sono in una compravendita - o per meglio dire 2: ho acquistato un immobile e sto per vendere quello dove attualmente risiedo.
quindi se capisco bene in automatico acquisirò i diritti alle detrazioni della mia nuova casa e perderò quelli relativi alla mia attuale?

se volessi fare diversamente?

Partiamo dalla norma (art.16-bis comma 8 del testo Unico sulle Imposte dei Redditi (D.P.R. n 917 del 22 dicembre 1986)“.
In caso di vendita dell'unita' immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi di cui al comma 1 la detrazione non utilizzata in tutto o in parte e' trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all'acquirente persona fisica dell'unita' immobiliare. In caso di decesso dell'avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all'erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.”
Quindi senza alcun accordo tra le parti le detrazioni passano all’acquirente. Se ci si accorda diversamente (le detrazioni rimangono in capo al venditore) è bene farlo nel rogito di compravendita perché successivamente è necessaria una scrittura privata autenticata con ulteriori spese.
Come sai che la casa che acquisti sta usufruendo di detrazioni fiscali per ristrutturazioni? Ne hai già parlato con il venditore e quindi hai già raggiunto un accordo in merito?
 
Salve. A marzo 2021 ho venduto un immobile. Avevo ancora 4 anni di crediti IRPEF x lavori di ristrutturazione(poca roba, circa 800 annui). Dopo il rogito il credito è passato ai compratori (scritto sull'atto dal Notaio). Ora chiedo; devo comunicare al mio commercialista di togliermi quegli 800 del modello 730 oppure 'spariranno' in automatico?
Seconda cosa. Come fanno i nuovi proprietari ad incassare quei soldi? Li troveranno in automatico nel loro 730 o dovranno comunicare qualcosa al loro commercialista? (in questo caso, devo passare tutte le vecchie fatture che avevo pagato anni fa x i lavori)?:confused:

Grazie.

Per quanto ne so, devi comunicare al tuo commercialista che non hai più diritto al credito di imposta pro-rata per cessione credito, come pure all'amministratore di condominio in occasione della comunicazione di avvenuta cessione del fabbricato. Sulla base di quest'ultima comunicazione, l'acquirente riceverà dall'amministratore condominiale la certificazione del credito d'imposta con le quote versate.
 
Partiamo dalla norma (art.16-bis comma 8 del testo Unico sulle Imposte dei Redditi (D.P.R. n 917 del 22 dicembre 1986)“.
In caso di vendita dell'unita' immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi di cui al comma 1 la detrazione non utilizzata in tutto o in parte e' trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all'acquirente persona fisica dell'unita' immobiliare. In caso di decesso dell'avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all'erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.”
Quindi senza alcun accordo tra le parti le detrazioni passano all’acquirente. Se ci si accorda diversamente (le detrazioni rimangono in capo al venditore) è bene farlo nel rogito di compravendita perché successivamente è necessaria una scrittura privata autenticata con ulteriori spese.
Come sai che la casa che acquisti sta usufruendo di detrazioni fiscali per ristrutturazioni? Ne hai già parlato con il venditore e quindi hai già raggiunto un accordo in merito?

ciao beowulf, grazie per la tua risposta.
non conosco se il venditore usufruisce di detrazioni fiscali da ristrutturazione. francamente non mi ero informato perchè davo per scontato che rimanessero in capo a lui.

quindi penso che nei rogiti che andrò a fare:
- per l'acquisto: dovrò parlare con il venditore e capire cosa vorrà fare, mi sembra corretto lasciare a lui la decisione
- di vendità: vorrei tenere per le detrazioni, quindi farò inserire nel rogito la postilla

vi torna?
 
ciao beowulf, grazie per la tua risposta.
non conosco se il venditore usufruisce di detrazioni fiscali da ristrutturazione. francamente non mi ero informato perchè davo per scontato che rimanessero in capo a lui.

quindi penso che nei rogiti che andrò a fare:
- per l'acquisto: dovrò parlare con il venditore e capire cosa vorrà fare, mi sembra corretto lasciare a lui la decisione
- di vendità: vorrei tenere per le detrazioni, quindi farò inserire nel rogito la postilla

vi torna?

Ovviamente nell’ambito di una trattativa per la compravendita di un immobile tutto è negoziabile e se acquirente e venditore sono d’accordo per inserire una determinata clausola (ovviamente lecita) nulla quaestio.
In realtà però i tuoi propositi sono difformi da quello che è lo spirito della norma che ti ho trascritto pur essendo perfettamente legittimi.
Mi spiego. Ti sei domandato perché la norma prevede che le detrazioni per ristrutturazioni, in caso di mancato accordo tra le parti, seguono l’immobile e vanno all’acquirente? Nella relazione al ddl viene spiegato che si presume che il venditore ricomprenda l’importo delle ristrutturazioni nel prezzo che ha formulato all’acquirente e che quindi, in definitiva, sia quest’ultimo che le paga e che quindi sia giusto che passino a lui. Ovviamente nulla impedisce che ci siano accordi contrari ma in realtà, nel caso di ristrutturazioni del singolo appartamento, solo il venditore sa se sono state fatte alcune ristrutturazioni e detiene lui la documentazione necessaria per procedere alle detrazioni in sede di 730 o dichiarazione dei redditi.
Alla fine quindi se il venditore vuole che le detrazioni rimangano a lui deve necessariamente venire allo scoperto e chiedere all’acquirente una clausola in tal senso perché altrimenti, senza accordo, passano all’acquirente.
 
[...] In realtà però i tuoi propositi sono difformi da quello che è lo spirito della norma che ti ho trascritto pur essendo perfettamente legittimi.
Mi spiego. Ti sei domandato perché la norma prevede che le detrazioni per ristrutturazioni, in caso di mancato accordo tra le parti, seguono l’immobile e vanno all’acquirente? Nella relazione al ddl viene spiegato che si presume che il venditore ricomprenda l’importo delle ristrutturazioni nel prezzo che ha formulato all’acquirente e che quindi, in definitiva, sia quest’ultimo che le paga e che quindi sia giusto che passino a lui. [...]

Sinceramente non ho letto la relazione, ma pensavo fosse contraria al buon senso. Mi spiego con un esempio:
la mia casa vale 200. faccio una ristrutturazione con il 110%, spendendo tempo e denaro (es. 50) per aumentarne il valore.
a quanto dovrei vendere la mia casa?
se la vendo a 200 e mi tengo la detrazione, ho ristrutturato per nulla
se la vendo a 250 e cedo la detrazione, ho ristrutturato per nulla

Ovviamente nulla impedisce che ci siano accordi contrari ma in realtà, nel caso di ristrutturazioni del singolo appartamento, solo il venditore sa se sono state fatte alcune ristrutturazioni e detiene lui la documentazione necessaria per procedere alle detrazioni in sede di 730 o dichiarazione dei redditi.
Alla fine quindi se il venditore vuole che le detrazioni rimangano a lui deve necessariamente venire allo scoperto e chiedere all’acquirente una clausola in tal senso perché altrimenti, senza accordo, passano all’acquirente.
qui non ho capito il senso, mi sembra che tu scriva "deve necessariamente venire allo scoperto" con accezione negativa. secondo me il venditore ha interesse ad evidenziare la recente ristrutturazione, perchè aumenta il valore della casa e la rende più appetibile, che ne pensi?
 
Sinceramente non ho letto la relazione, ma pensavo fosse contraria al buon senso. Mi spiego con un esempio:
la mia casa vale 200. faccio una ristrutturazione con il 110%, spendendo tempo e denaro (es. 50) per aumentarne il valore.
a quanto dovrei vendere la mia casa?
se la vendo a 200 e mi tengo la detrazione, ho ristrutturato per nulla
se la vendo a 250 e cedo la detrazione, ho ristrutturato per nulla


qui non ho capito il senso, mi sembra che tu scriva "deve necessariamente venire allo scoperto" con accezione negativa. secondo me il venditore ha interesse ad evidenziare la recente ristrutturazione, perchè aumenta il valore della casa e la rende più appetibile, che ne pensi?

Infatti il discorso non è applicabile, non funziona così.
 
Sinceramente non ho letto la relazione, ma pensavo fosse contraria al buon senso. Mi spiego con un esempio:
la mia casa vale 200. faccio una ristrutturazione con il 110%, spendendo tempo e denaro (es. 50) per aumentarne il valore.
a quanto dovrei vendere la mia casa?
se la vendo a 200 e mi tengo la detrazione, ho ristrutturato per nulla
se la vendo a 250 e cedo la detrazione, ho ristrutturato per nulla


qui non ho capito il senso, mi sembra che tu scriva "deve necessariamente venire allo scoperto" con accezione negativa. secondo me il venditore ha interesse ad evidenziare la recente ristrutturazione, perchè aumenta il valore della casa e la rende più appetibile, che ne pensi?

"se la vendo a 250 e cedo la detrazione, ho ristrutturato per nulla"
Non è così. Se la vendi a 250 incassi cash dall’acquirente l’intero costo della ristrutturazione (50). Tu venditore, dopo aver incassato cash il costo delle ristrutturazioni, vuoi anche mantenere la detrazione ed incassare dallo Stato i bonus fiscali nei prossimi anni?
Diventano un regalo.

Nessuna accezione negativa. Dico solo che il venditore quando ti farà vedere la casa ed illustrerà le migliorie da ristrutturazioni tu acquirente gli puoi dire che ovviamente quelle migliorie sono già ricomprese nel prezzo di vendita e che quindi le relative detrazioni fiscali, visto che paghi le ristrutturazioni, passano a te acquirente.
Non per nulla il legislatore ha previsto che, senza accordi, passano all’acquirente. Avrebbe potuto anche prevedere che senza accordi rimanevano al venditore ma così non è stato ed ovviamente c’è un motivo che te l’ho spiegato nei post precedenti.
In ogni caso e lo ribadisco all'interno delle trattative ci sta ovviamente che le detrazioni rimangano in capo al venditore con l'accordo dell'acquirente.
 
Ultima modifica:
"se la vendo a 250 e cedo la detrazione, ho ristrutturato per nulla"
Non è così. Se la vendi a 250 incassi cash dall’acquirente l’intero costo della ristrutturazione (50). Tu venditore, dopo aver incassato cash il costo delle ristrutturazioni, vuoi anche mantenere la detrazione ed incassare dallo Stato i bonus fiscali nei prossimi anni?
Diventano un regalo.

ingenuamente.. si, penso che quando vende casa, il venditore cerchi di massimizzare il profitto.
perchè oltre ai soldi c'è anche il tempo speso nella ristrutturazione, in cui:
- non ho potuto godere del bene
- ho dovuto smazzarmi preventivi e progetti
- ho ricercato/valutato i materiali
- sono andato al cantiere a controllare che tutto sia ok
- ...

ma in generale, anche in assenza di ristrutturazioni.. se comprassi casa a 200, poi vorrei rivenderla a più di 200.
e qua il legislatore capisce che è una possibilità e - in determinate situazioni - tassa la plusvalenza o ti chiede indietro gli sgravi goduti..

Nessuna accezione negativa. Dico solo che il venditore quando ti farà vedere la casa ed illustrerà le migliorie da ristrutturazioni tu acquirente gli puoi dire che ovviamente quelle migliorie sono già ricomprese nel prezzo di vendita e che quindi le relative detrazioni fiscali, visto che paghi le ristrutturazioni, passano a te acquirente.
Non per nulla il legislatore ha previsto che, senza accordi, passano all’acquirente. Avrebbe potuto anche prevedere che senza accordi rimanevano al venditore ma così non è stato ed ovviamente c’è un motivo che te l’ho spiegato nei post precedenti.
In ogni caso e lo ribadisco all'interno delle trattative ci sta ovviamente che le detrazioni rimangano in capo al venditore con l'accordo dell'acquirente.

hai spiegato benissimo il senso che il legislatore ha voluto dare alla legge.
 
"se la vendo a 250 e cedo la detrazione, ho ristrutturato per nulla"
Non è così. Se la vendi a 250 incassi cash dall’acquirente l’intero costo della ristrutturazione (50). Tu venditore, dopo aver incassato cash il costo delle ristrutturazioni, vuoi anche mantenere la detrazione ed incassare dallo Stato i bonus fiscali nei prossimi anni?
Diventano un regalo.

Nessuna accezione negativa. Dico solo che il venditore quando ti farà vedere la casa ed illustrerà le migliorie da ristrutturazioni tu acquirente gli puoi dire che ovviamente quelle migliorie sono già ricomprese nel prezzo di vendita e che quindi le relative detrazioni fiscali, visto che paghi le ristrutturazioni, passano a te acquirente.
Non per nulla il legislatore ha previsto che, senza accordi, passano all’acquirente. Avrebbe potuto anche prevedere che senza accordi rimanevano al venditore ma così non è stato ed ovviamente c’è un motivo che te l’ho spiegato nei post precedenti.
In ogni caso e lo ribadisco all'interno delle trattative ci sta ovviamente che le detrazioni rimangano in capo al venditore con l'accordo dell'acquirente.

C’è anche un’altra considerazione da fare però, considerando ad esempio il bonus ristrutturazioni 50%.
Troppe volte si dà per scontato che il valore finale della casa ristrutturata sia dato da: VALORE INIZIALE + COSTI DI RISTRUTTURAZIONE SOSTENUTI.

Ma non è detto sia così in questi ultimi periodi.
I costi di ristrutturazione, a parità di manovalanza e materiali, possono avere un impatto diverso sull’immobile, a seconda dello stato di conservazione del fabbricato/condominio, la sua posizione, l’abitabilità della zona e altri fattori.
Può anche succedere che il valore finale della casa – nel senso di quanto sarebbe disposto ad offrire il mercato per quell’immobile – sia inferiore alla somma VALORE INIZIALE + LAVORI.

Inoltre, consideriamo un periodo come questo: proprio poche settimane fa i miei genitori per un bagno di 5mq hanno ricevuto due preventivi, rispettivamente di 15mila euro e 18mila euro, iva esclusa, per una normalissima ristrutturazione del bagno. Robe folli. Con i prezzi attuali, la casa non si rivaluta in maniera speculare alla cifra che hai investito.
Una persona rifà bagno + installa 3 split e qualche zanzariera e gli viene a costare 25mila euro ormai.
Ma non sono cifre a caso, lo sapete anche voi, ormai si vedono cose folli.
Tutte spese detraibili certo; ma se io rivendessi l’immobile dopo 6 mesi da questi interventi, anche se li ho spesi, potrò mica credere davvero di prezzare il mio immobile di 18mila euro in più per un bagno? O 25mila euro in più per bagno+3 split+zanzariere?

Immaginiamo quindi di acquistare a 150k e ristrutturare a 100k a causa dei prezzi gonfi di sto periodo, con bonus 50%.
5k di rimborso IRPEF annuo.
Il valore finale della casa sul mercato dopo i lavori è 225k. Dopo 1 anno decido di vendere.
Ho speso 250k, mi sono rientrati 5k di rimborsi, e se vendessi a 225k cedendo all’acquirente pure le detrazioni di fatto ci avrei perso 20mila euro. D’altro canto il compratore sta comprando un immobile che vale effettivamente 225k.

Il rischio sarebbe che i venditori tenderebbero automaticamente a valutare sin da subito il loro immobile con VALORE ACQUISTO + COSTI SOSTENUTI, ma questa cosa potrebbe portare a una sfasatura dei valori di mercato…
Secondo me è una fortuna che non ci sia questo obbligo, e che in atto notarile si possano conservare.
Perché in questo modo il venditore è anche disponibile a vendere al prezzo effettivo di mercato, sapendo che quantomeno sul lungo rientra dell’investimento grazie alle detrazioni, senza aumentare subito il prezzo drogando il mercato.

Un obbligo in tal senso porterebbe a un’ingessatura/aumento generalizzato dei prezzi dell’immobile ristrutturato (che già ora è stra inflazionato e prezza più del dovuto, immaginiamoci con questo obbligo).
E sì, utilizzo la parola investimento, perché un privato che decide di acquistare prima casa e ristrutturarla, di sti tempi, con i mesi di inferno che deve passare, non lo fa certo per PERDERCI dei soldi alla fine della fiera. Non dico che deve diventare un’operazione di lucro, ma neanche perderci soldi, altrimenti si compra una soluzione usata abitabile da subito. Ma il famoso parco immobiliare italiano brutto e vetusto chi lo rinnova più allora? Viene anche meno il senso dei bonus come incentivi a farsi carico di queste spiacevoli e lunghe avventure di ristrutturazione…

Bisogna togliersi dalla testa che in questo periodo qua, le detrazioni post lavori di ristrutturazione siano l'albero della cucccagna o la gallina delle uova d'oro per il povero disgraziato che ha fatto i lavori.....che bene che vada alla fine ci rientra in break even, o se proprio ci tira fuori 5k/10k in più dopo 10 anni sono come rimborso spese per la sanità mentale che ha perso durante i lavori con tutti i farabutti che ci sono in giro....sempre che in 10 anni sti soldi non se li sia già mangiati l'inflazione....
 
C’è anche un’altra considerazione da fare però, considerando ad esempio il bonus ristrutturazioni 50%.
Troppe volte si dà per scontato che il valore finale della casa ristrutturata sia dato da: VALORE INIZIALE + COSTI DI RISTRUTTURAZIONE SOSTENUTI.



Secondo me è una fortuna che non ci sia questo obbligo, e che in atto notarile si possano conservare.



..

Semprechè l'acquirente firmi un accordo in tal senso nel rogito altrimenti salta tutto.
Completamente d'accordo che l'importo dei lavori di ristrutturazione non aumenti di pari importo il valore del cespite ma questa equazione non l'ho formulata io.
 
Semprechè l'acquirente firmi un accordo in tal senso nel rogito altrimenti salta tutto.
Completamente d'accordo che l'importo dei lavori di ristrutturazione non aumenti di pari importo il valore del cespite ma questa equazione non l'ho formulata io.

si si certo, sempre nel rogito compaia
comunque certo, era solo per discuterne e condividere un altro punto di vista tutto qui
 
Indietro