Se il mutuo non viene pagato...

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

nahar

Nuovo Utente
Registrato
18/8/05
Messaggi
619
Punti reazioni
24
Salve, devo risolvere in dubbio. Poniamo la seguente situazione: mutuo in essere con ipoteca su casa di proprietà del mutuatario, è presente anche un garante poiché i redditi del mutuatario non erano sufficienti. Qualora il mutuatario cessasse di pagare il mutuo, la banca tenterà di rifarsi prima sul garante (pignorandogli beni, stipendio, conto corrente etc) oppure metterà in vendita la casa del mutuatario su cui è stata iscritta ipoteca, e soltanto DOPO la vendita della casa, in caso non fosse ancora estinto il debito, andrà a rifarsi anche sul garante? Oppure non c'è una regola, e le banche possono decidere indifferentemente cosa fare (ovvero rifarsi subito sul garante e se poi non basta vendere la casa all'asta, o al contrario vendere la casa all'asta e se poi non basta rifarsi anche sul garante)? Ho dei parenti in seria difficoltà...capisco che la cosa migliore sarebbe andare a parlare con la banca, ma ho preferito chiedere prima a voi...insomma, non vorrei "allarmarli" per nulla...Grazie. A proposito, la casa in questione al momento non è abitata
 
Salve, devo risolvere in dubbio. Poniamo la seguente situazione: mutuo in essere con ipoteca su casa di proprietà del mutuatario, è presente anche un garante poiché i redditi del mutuatario non erano sufficienti. Qualora il mutuatario cessasse di pagare il mutuo, la banca tenterà di rifarsi prima sul garante (pignorandogli beni, stipendio, conto corrente etc) oppure metterà in vendita la casa del mutuatario su cui è stata iscritta ipoteca, e soltanto DOPO la vendita della casa, in caso non fosse ancora estinto il debito, andrà a rifarsi anche sul garante? Oppure non c'è una regola, e le banche possono decidere indifferentemente cosa fare (ovvero rifarsi subito sul garante e se poi non basta vendere la casa all'asta, o al contrario vendere la casa all'asta e se poi non basta rifarsi anche sul garante)? Ho dei parenti in seria difficoltà...capisco che la cosa migliore sarebbe andare a parlare con la banca, ma ho preferito chiedere prima a voi...insomma, non vorrei "allarmarli" per nulla...Grazie. A proposito, la casa in questione al momento non è abitata
La risposta non è semplice, mancano dei dati, tipo valore immobile attuale, importo mutuo originario, residuo e numero rate arretrate. Per quanto riguarda il ruolo del garante dipende molto da come la banca contrattualmente lo ha inquadrato. In alcuni casi potrebbe rivalersi subito senza aspettare il mutuatario in altri deve prima provare con il mutuatario. Che lavoro fanno mutuatario e garante? Che rapporto hanno tra di loro? Per l'asta i tempi sono lunghi.
 
La risposta non è semplice, mancano dei dati, tipo valore immobile attuale, importo mutuo originario, residuo e numero rate arretrate. Per quanto riguarda il ruolo del garante dipende molto da come la banca contrattualmente lo ha inquadrato. In alcuni casi potrebbe rivalersi subito senza aspettare il mutuatario in altri deve prima provare con il mutuatario. Che lavoro fanno mutuatario e garante? Che rapporto hanno tra di loro? Per l'asta i tempi sono lunghi.

Il valore dell'immobile attualmente (circa 35000) non coprirebbe l'importo residuo del mutuo (55000, in origine erano 65000), rate arretrare ormai sono decine...il mutuo non viene pagato dal mutuatario da almeno due o tre anni :rolleyes:
Il mutuatario è una pensionata, pensione minima (500€ al mese), dunque credo sia intoccabile, oltretutto è anche invalida. I garanti sono due fratelli (figli della mutuataria), hanno entrambi partita iva, e uno dei due fattura abbastanza bene (35000 annui circa), ma nessuno dei due ha proprietà, se non la macchina e il conto corrente ovviamente. In questa situazione, il garante rischia che la banca vada a battere cassa ben prima della vendita dell'immobile all'asta?
 
Il valore dell'immobile attualmente (circa 35000) non coprirebbe l'importo residuo del mutuo (55000, in origine erano 65000), rate arretrare ormai sono decine...il mutuo non viene pagato dal mutuatario da almeno due o tre anni :rolleyes:
Il mutuatario è una pensionata, pensione minima (500€ al mese), dunque credo sia intoccabile, oltretutto è anche invalida. I garanti sono due fratelli (figli della mutuataria), hanno entrambi partita iva, e uno dei due fattura abbastanza bene (35000 annui circa), ma nessuno dei due ha proprietà, se non la macchina e il conto corrente ovviamente. In questa situazione, il garante rischia che la banca vada a battere cassa ben prima della vendita dell'immobile all'asta?

Hanno già avuto decadenza beneficio del termine? Cmq da un punto di vista di pignoramento di redditi, alle banche interessano solo gli stipendi e le pensioni e più raramente le provvigioni che sono pignorabili presso terzi. Del resto non sanno che farsene. Anche il pignoramento immobiliare e quindi la conseguente messa all'asta non è così automatico. È una procedura costosa per la banca e pertanto visti i valori potrebbe anche non essere immediata o addirittura concretizzarsi. È ovvio che sia mutuatari che garanti permanendo questa situazione saranno non finanziabili a vita. Poiché la casa è vuota, potrebbero provare a raggiungere un accordo di saldo e stralcio con la banca e vendere immobile a prezzo di mercato sempre che non sia intervenuto già il pignoramento immobiliare. Cmq le strade per risolvere in maniera bonaria ci sono.
 
Il valore dell'immobile attualmente (circa 35000) non coprirebbe l'importo residuo del mutuo (55000, in origine erano 65000), rate arretrare ormai sono decine...il mutuo non viene pagato dal mutuatario da almeno due o tre anni :rolleyes:
Il mutuatario è una pensionata, pensione minima (500€ al mese), dunque credo sia intoccabile, oltretutto è anche invalida. I garanti sono due fratelli (figli della mutuataria), hanno entrambi partita iva, e uno dei due fattura abbastanza bene (35000 annui circa), ma nessuno dei due ha proprietà, se non la macchina e il conto corrente ovviamente. In questa situazione, il garante rischia che la banca vada a battere cassa ben prima della vendita dell'immobile all'asta?

Se fossi al posto della banca tenterei di pignorare il quinto di stipendio,se è legalmente concesso, per asta se é invalida presumo andrebbe deserta a vita.
In ogni caso: 3 anni che nn paga la banca nn ha fatto nulla?

Se fossi chi deve pagare invece….:mmmm::mmmm::mmmm:
 
Sinceramente non so come stanno le cose nello specifico, perché non sono io il diretto interessato. In ogni caso, la pensione della mutuataria (peraltro invalida) non è pignorabile, nemmeno in minima parte, poiché già ai limiti del minimo vitale. Rimarrebbero i conti correnti dei garanti, e le loro proprietà (al momento, un paio di automobili di scarso valore), ma a quanto ho capito su quei fronti la banca non dovrebbe intervenire... Ergo, rimarrebbe solo la non finanziabilità a vita dei garanti, e il pignoramento di un immobile che ad oggi vale poche decine di migliaia di euro. Se fosse effettivamente così, direi che gli è andata MOLTO bene (ai garanti e alla mutuataria...non alla banca)
 
Se fossi al posto della banca tenterei di pignorare il quinto di stipendio,se è legalmente concesso, per asta se é invalida presumo andrebbe deserta a vita.
In ogni caso: 3 anni che nn paga la banca nn ha fatto nulla?

Se fossi chi deve pagare invece….:mmmm::mmmm::mmmm:

Che 5° dello stipendio pignorano, che c'è una pensionata al minimo e due lavoratori autonomi.
 
Sinceramente non so come stanno le cose nello specifico, perché non sono io il diretto interessato. In ogni caso, la pensione della mutuataria (peraltro invalida) non è pignorabile, nemmeno in minima parte, poiché già ai limiti del minimo vitale. Rimarrebbero i conti correnti dei garanti, e le loro proprietà (al momento, un paio di automobili di scarso valore), ma a quanto ho capito su quei fronti la banca non dovrebbe intervenire... Ergo, rimarrebbe solo la non finanziabilità a vita dei garanti, e il pignoramento di un immobile che ad oggi vale poche decine di migliaia di euro. Se fosse effettivamente così, direi che gli è andata MOLTO bene (ai garanti e alla mutuataria...non alla banca)

Stai tranquilla che la banca non ci perde molto, perchè mette a perdita con ingenti benefici fiscali e cede ad un recupero crediti che prenderà il prestito a prezzo del 10% del valore facciale. Comincerà a stressare i malcapitati, che comunque rimarranno non finanziabili a vita con pignoramento immobiliare e centrale rischi macchiata. Per l'asta chi può dirlo come andrà a finire. Piu' che altro non riesco a capire il senso di un immobile che sta lì senza essere messo a reddito o altro. Una curiosità il mutuo per cosa era stato contratto?
 
Stai tranquilla che la banca non ci perde molto, perchè mette a perdita con ingenti benefici fiscali e cede ad un recupero crediti che prenderà il prestito a prezzo del 10% del valore facciale. Comincerà a stressare i malcapitati, che comunque rimarranno non finanziabili a vita con pignoramento immobiliare e centrale rischi macchiata. Per l'asta chi può dirlo come andrà a finire. Piu' che altro non riesco a capire il senso di un immobile che sta lì senza essere messo a reddito o altro. Una curiosità il mutuo per cosa era stato contratto?

storia lunga memar ;) grazie comunque per i tuoi interventi....più che altro temevo che la banca potesse andare a mettere le mani nel conto dei garanti, sfruttando società di recupero crediti (come la Sorit)
 
se c'è un garante viene prima escusso il garante: se poi la garanzia del garante non è sufficiente, la banca potrebbe rifarsi sull'immobile su cui dovrebbe gravare ipoteca
 
Stai tranquilla che la banca non ci perde molto, perchè mette a perdita con ingenti benefici fiscali e cede ad un recupero crediti che prenderà il prestito a prezzo del 10% del valore facciale. Comincerà a stressare i malcapitati, che comunque rimarranno non finanziabili a vita con pignoramento immobiliare e centrale rischi macchiata. Per l'asta chi può dirlo come andrà a finire. Piu' che altro non riesco a capire il senso di un immobile che sta lì senza essere messo a reddito o altro. Una curiosità il mutuo per cosa era stato contratto?

Una volta sistemato tutto con i tempi che ci vogliono, sistemano anche la loro posizione....
 
Hanno già avuto decadenza beneficio del termine? Cmq da un punto di vista di pignoramento di redditi, alle banche interessano solo gli stipendi e le pensioni e più raramente le provvigioni che sono pignorabili presso terzi. Del resto non sanno che farsene. Anche il pignoramento immobiliare e quindi la conseguente messa all'asta non è così automatico. È una procedura costosa per la banca e pertanto visti i valori potrebbe anche non essere immediata o addirittura concretizzarsi. È ovvio che sia mutuatari che garanti permanendo questa situazione saranno non finanziabili a vita. Poiché la casa è vuota, potrebbero provare a raggiungere un accordo di saldo e stralcio con la banca e vendere immobile a prezzo di mercato sempre che non sia intervenuto già il pignoramento immobiliare. Cmq le strade per risolvere in maniera bonaria ci sono.
Salve, devo risolvere in dubbio. Poniamo la seguente situazione: mutuo in essere con ipoteca su casa di proprietà del mutuatario, è presente anche un garante poiché i redditi del mutuatario non erano sufficienti. Qualora il mutuatario cessasse di pagare il mutuo, la banca tenterà di rifarsi prima sul garante (pignorandogli beni, stipendio, conto corrente etc) oppure metterà in vendita la casa del mutuatario su cui è stata iscritta ipoteca, e soltanto DOPO la vendita della casa, in caso non fosse ancora estinto il debito, andrà a rifarsi anche sul garante? Oppure non c'è una regola, e le banche possono decidere indifferentemente cosa fare (ovvero rifarsi subito sul garante e se poi non basta vendere la casa all'asta, o al contrario vendere la casa all'asta e se poi non basta rifarsi anche sul garante)? Ho dei parenti in seria difficoltà...capisco che la cosa migliore sarebbe andare a parlare con la banca, ma ho preferito chiedere prima a voi...insomma, non vorrei "allarmarli" per nulla...Grazie. A proposito, la casa in questione al momento non è abitata

Riguardo il tema suggeriamo sempte di parlare con la Banca. Comunque quasi sicuramente per le somme a saldo saranno oggetto di recupero contestuale o successivo.

Per maggiori informazioni suggeriamo anche di leggere i seguenti articoli che possono dare una mano a capire certe dinamiche

Casa cointestata pignorata, cosa fare per evitare l'asta e salvare l'immobile?

Il Pignoramento immobiliare.
 
Indietro