Rinegoziazione e ripartenza del piano di ammortamento alla francese

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Camillo75

Bigwig
Registrato
10/3/16
Messaggi
972
Punti reazioni
323
Buonasera a tutti.
Mio padre e mia sorella hanno un importante finanziamento a 15 anni, di cui ne sono passati 10, con rata semestrale molto pesante.
Vorrei rinegoziare e riallungare a 15 anni.
La gran parte degli interessi è stata già pagata, avendo il piano di ammortamento alla francese.
La mia domanda è: la rinegoziazione determina un nuovo piano di ammortamento dove il debito residuo viene ricalcolato da zero sull'intero residuo importo per la nuova durata?
Se sì e visto che così si pagherebbe due volte una quota di interessi: c'è un sistema per evitare questo effetto?
Grazie.

Modificata la durata del nuovo piano: era 10 ma in realtà 15.
 
Ultima modifica:
Forse hai le idee poco chiare di come funziona un piano di ammortamento alla francese.
Se leggi da questo post in poi, potrai farti un'idea più chiara (anche di quanto sia poco chiaro ad altri...).
Quello che posso dirti è che non pagherai due volte una quota interessi. Pagherai la quota interessi che sei tenuto a pagare.
Sperando di essere chiaro: gli interessi che paghi ad ogni rata sono correlati al debito che hai al momento del pagamento della rata stessa. Va da se che se allunghi la durata del finanziamento, riduci la rata e quindi rallenti il pagamento del debito. Ciò si traduce in un aumento degli interessi che devi corrispondere.
Se il pagamento della rata non è sostenibile e non hai alternative devi accettare un aumento degli interessi da corrispondere (sempre che sia possibile rinegoziare, del resto sarebbe bello poter aumentare la durata del finanziamento senza aumentare gli interessi da mettere sul piatto).
Non conosco la tua situazione, ma i suggerimenti sono nell'ordine:
- ridurre il debito con un'estinzione parziale;
- trovare un altro finanziamento con interesse minore ed usare la somma per ridurre il finanziamento oneroso;
- rinegoziare il finanziamento attuale (non per farci i fatti tuoi, ma se ti va puoi darci anche dei numeri così da avere più chiara la situazione).
 
Grazie. Immaginavo che l'addebito del interessi nel periodo iniziale fosse più che proporzionale agli interessi prodotti in quel periodo.
Vedo che non è così e sono contentissimo.

Dunque, il mutuo era di 1.000.000 da rimborsare in 15 anni a rate semestrali a tasso variabile pari al tasso BCE + spread 1,8%.
Attualmente il tasso è 1,8%.

Sono rimasti 5 anni per circa 345.000 in linea capitale. La rata semestrale attuale è di circa 40.000 (poco più), comprensiva di interessi.

Ho chiesto alla Banca (che deve ancora rispondere) di riallungare a 15 anni, applicando le condizioni di tasso attuale ed inserendo se del caso me come fideiussore. La rata uscirebbe di circa 2.000 euro/mese. Al momento non è possibile una restituzione anticipata parziale.

Grazie.

Edit: su questo sito però è scritto:
"Naturalmente non è consigliabile farlo quando l'ammortamento sta per scadere, in quanto verso la fine del periodo di rimborso le rate sono principalmente costituite dalla sola quota di capitale e quindi la surroga non porta grandi vantaggi."
Surroga mutuo: cos'e, chi puo richiederla e come funziona | Mutuisi
Per loro è addirittura "naturale". Quindi la pensavo come la pensavo io (sbagliando anche loro).
 
Ultima modifica:
Buonasera a tutti.
Mio padre e mia sorella hanno un importante finanziamento a 15 anni, di cui ne sono passati 10, con rata semestrale molto pesante.
Vorrei rinegoziare e riallungare a 10 anni.
La gran parte degli interessi è stata già pagata, avendo il piano di ammortamento alla francese.
La mia domanda è: la rinegoziazione determina un nuovo piano di ammortamento dove il debito residuo viene ricalcolato da zero sull'intero residuo importo per la nuova durata?
Se sì e visto che così si pagherebbe due volte una quota di interessi: c'è un sistema per evitare questo effetto?
Grazie.

Se, a seguito di rinegoziazione (o altro), variano o l'importo, o la durata (o tuttedue) del prestito, è evidente che il piano d'ammortamento sarà rivisto, quindi "nuovo".
Quello che viene "ricalcolato di nuovo" dipende :
a) se il tasso d'interesse applicato è lo stesso o, è variato;
b) prima si è pagato interesse sul capitale in precedenza avuto in prestito, se questo (il capitale) è variato, di conseguenza ne varierà la restituzione e gli interessi riguarderanno esclusivamente questa nuova situazione.

In conclusione, la quota interessi si paga solo in relazione al debito in essere, se questo (il debito) viene rivisto (sia nell'importo che sulla durata) necessariamente verrà rivisto il piano d'ammortamento e, di conseguenza, la quota interessi; in sostanza se si chiede all'istituto erogante il prestito di variare la durata a prestito già in atto, è normale che questo voglia rivedere il tasso d'interesse inizialmente proposto, non fosse altro perché inizialmente si era pattuito che quell'istituto sarebbe rientrato dei soldi a suo tempo anticipati, in determinato periodo, se sto periodo si allunga, l'istituto che fa? Normalmente chiede più interessi, ma questo non significa che ti sta facendo pagare "due volte" gli interessi.
 
Grazie. Immaginavo che l'addebito del interessi nel periodo iniziale fosse più che proporzionale agli interessi prodotti in quel periodo.
Vedo che non è così e sono contentissimo.

Dunque, il mutuo era di 1.000.000 da rimborsare in 15 anni a rate semestrali a tasso variabile pari al tasso BCE + spread 1,8%.
Attualmente il tasso è 1,8%.

Sono rimasti 5 anni per circa 345.000 in linea capitale. La rata semestrale attuale è di circa 40.000 (poco più), comprensiva di interessi.

Ho chiesto alla Banca (che deve ancora rispondere) di riallungare a 15 anni, applicando le condizioni di tasso attuale ed inserendo se del caso me come fideiussore. La rata uscirebbe di circa 2.000 euro/mese. Al momento non è possibile una restituzione anticipata parziale.

Grazie.

Capisco che non è un mutuo acquisto 1^casa; se così stanno le cose, uno spread dell'1.8% non mi sembra male.
Certo è che essendo legato all'€BOR (che attualmente è negativo) sono diversi anni che non pagate nulla oltre 1.8%, tuttavia, se l'inflazione inizia a risvegliarsi e lo farà in misura "pesante" anche quel tasso ne risentirà gli effetti perché significa che l'€BOR è tornato "in zona positiva" (attualmente ha valore negativo) cioè il suo valore andrà a sommarsi a quell'1.8%.
Però si deve anche dire che quel tasso andrà a dispiegare i suoi effetti su di un capitale che ad oggi vale poco più di un terzo di quanto valeva inizialmente (345K vs 1 KK), e quindi l'impatto di un futuro "risveglio" dell'€BOR inciderebbe in misura fortemente annacquata.
Io, mi farei spiegare bene il piano d'ammortamento prima di prendere in esame una rinegoziazione avente per oggetto un allungamento della durata del prestito; al limite, se proprio l'allungamento "sadda fare" proverei a farla in concomitanza con una "restituzione parziale anticipata" anche di "soli" 5K; questo, comporterebbe che il debito residuo sul quale calcolare la rata verrebbe calcolato su 340K, magari da restituire in 10 anni (quindi si restituirebbero mediamente 34K anno di capitale + l'1.8% d'interesse - sempre che la banca confermasse il tasso inziale), questo perché se capisco bene, voi attualmente ne restituite sui 66.7K/anno di capitale + l'interesse dell'1.8% sul capitale residuo.
 
Capisco che non è un mutuo acquisto 1^casa; se così stanno le cose, uno spread dell'1.8% non mi sembra male.
Certo è che essendo legato all'€BOR (che attualmente è negativo) sono diversi anni che non pagate nulla oltre 1.8%, tuttavia, se l'inflazione inizia a risvegliarsi e lo farà in misura "pesante" anche quel tasso ne risentirà gli effetti perché significa che l'€BOR è tornato "in zona positiva" (attualmente ha valore negativo) cioè il suo valore andrà a sommarsi a quell'1.8%.
Però si deve anche dire che quel tasso andrà a dispiegare i suoi effetti su di un capitale che ad oggi vale poco più di un terzo di quanto valeva inizialmente (345K vs 1 KK), e quindi l'impatto di un futuro "risveglio" dell'€BOR inciderebbe in misura fortemente annacquata.
Io, mi farei spiegare bene il piano d'ammortamento prima di prendere in esame una rinegoziazione avente per oggetto un allungamento della durata del prestito; al limite, se proprio l'allungamento "sadda fare" proverei a farla in concomitanza con una "restituzione parziale anticipata" anche di "soli" 5K; questo, comporterebbe che il debito residuo sul quale calcolare la rata verrebbe calcolato su 340K, magari da restituire in 10 anni (quindi si restituirebbero mediamente 34K anno di capitale + l'1.8% d'interesse - sempre che la banca confermasse il tasso inziale), questo perché se capisco bene, voi attualmente ne restituite sui 66.7K/anno di capitale + l'interesse dell'1.8% sul capitale residuo.

Guarda che il tasso BCE ed il tasso euribor sono due parametri differenti. Camillo 75 scrive di tasso BCE+1,8%.
 
Guarda che il tasso BCE ed il tasso euribor sono due parametri differenti.

Sicuramente è come dici te, ed hai fatto benissimo ad evidenziare quel mio "orrore".

Credo che il concetto generale di quel mio post, rimanga comunque invariato : non è che in caso di forte ripresa dell'inflazione, la BCE vada a variare un tasso, lasciandone un altro invariato; alla fine cercherà comunque di togliere "moneta" dal mercato al fine di raffreddare l'inflazione e questo solitamente lo ha fatto aumentando i tassi d'interesse.
 
Tornando ai numeri, dopo le giuste osservazioni che però non aiutano il Ns utente, se mancano ancora 5 anni (immagino 9 rate e non 10 vero?), supponendo che i tassi rimangano tali, restano da pagare ancora 15700€ di interessi (circa). Se allunghi il finanziamento di altri 5 anni la rata scende a circa 19800€ e gli interessi salgono a circa 31900€. Se allunghi di altri 10 anni (finanziamento che scade tra 15 anni), la rata scende a 13500€ (sempre a spanne), ma gli interessi salgono a 48000€.
In questo modo ti esponi maggiormente ad aumenti dei tassi
 
Grazie.
Sì, davo ormai per pagata la rata di dicembre, dopo la quale - piano alla mano - resterebbero €344.873,44 in linea capitale da pagare, in ulteriori 9 rate.
Ho controllato e alla riga dei 344.873,44 di capitale residuo corrisponde una rata semestrale scadente il 30/06/2022 di Euro 36223,09 e interessi per Euro 3.103,86, che sono esattamente l'1,8% su base annua di 344.873,44.
Il mio dubbio quindi cessa.
E sì, è chiaro che riaumentando a 15 anni gli interessi complessivi aumenterebbero, però la rata sarebbe sostenibile e comunque ci sono delle vendite in programma nel prossimo anno, per cui è ragionevole che si proceda ad estinzioni anticipate parziali.
gino88, però a me esce una rata di circa 2.000/mese con 15 anni...
A presto.
 
Indietro