Preventivo e PIES con diverso TAEG

idkfa

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A luglio/primi di agosto ho fatto un preventivo presso unicredit per un mutuo prima casa. I valori TAN e TAEG erano i seguenti:
TAEG = 1,08% , TAN = 0,95%
Ad agosto ho avviato la procedura di richiesta mutuo ed oggi mi è arrivato il PIES con i seguenti valori
TAEG = 1,18% , TAN = 0,95%
Ovviamente non capisco questo aumento del TAEG: ma è normale richiedere un mutuo con determinati valori e trovarsi un PIES con valori differenti?
 
A luglio/primi di agosto ho fatto un preventivo presso unicredit per un mutuo prima casa. I valori TAN e TAEG erano i seguenti:
TAEG = 1,08% , TAN = 0,95%
Ad agosto ho avviato la procedura di richiesta mutuo ed oggi mi è arrivato il PIES con i seguenti valori
TAEG = 1,18% , TAN = 0,95%
Ovviamente non capisco questo aumento del TAEG: ma è normale richiedere un mutuo con determinati valori e trovarsi un PIES con valori differenti?
Per avere un pò più di certezza avresti dovuto prendere un tasso finito. Oppure potevi chiedere il dettaglio delle spese accessorie e fare la differenza, ma tanto ti avrebbero aumentato il TAN:read::help:. Sono dei prestigiatori....... per non dargli altri titoli
 
Ti hanno aumentato i costi fissi, come fecero a me.

Io avevo il tasso FINITO.

Nello specifico, mi fece pagare la perizia di più rispetto al preventivato affermando che era più completa, la base era per altri mutui.....bla bla bla.
Alla fine si trattava di un paio di centoni in più. Amen.
 
il tasso è finito quando hai stipulato, la banca prima può aumentare i tassi quanto vuole. Solo dopo che ha emesso il pies vincolante, quindi a 7gg dalla stipula, non può modificare le condizioni (spese, spread, ecc)

Nel tuo caso se il tan è pari allora hanno aumentato le spese, oppure banalmente per fare un esempio, hai deciso di comprare senza le agevolazioni prima casa mentre il preventivo l'avevi fatto con.
L'imposta sostitutiva deve essere inserita nel calcolo del taeg quindi a parità di condizioni mutuo se io compro come seconda casa e tu come prima avrai un taeg minore.

E comunque, ripeto, la banca durante l'istruttoria può anche raddoppiarti il tasso. Tu stai chiedendo un credito, non stai fissando un prezzo che è cosa ben diversa. D'altronde come la banca può dirti no, tu puoi dire di no alla banca

ciao
 
il tasso è finito quando hai stipulato, la banca prima può aumentare i tassi quanto vuole. Solo dopo che ha emesso il pies vincolante, quindi a 7gg dalla stipula, non può modificare le condizioni (spese, spread, ecc)

Nel tuo caso se il tan è pari allora hanno aumentato le spese, oppure banalmente per fare un esempio, hai deciso di comprare senza le agevolazioni prima casa mentre il preventivo l'avevi fatto con.
L'imposta sostitutiva deve essere inserita nel calcolo del taeg quindi a parità di condizioni mutuo se io compro come seconda casa e tu come prima avrai un taeg minore.

E comunque, ripeto, la banca durante l'istruttoria può anche raddoppiarti il tasso. Tu stai chiedendo un credito, non stai fissando un prezzo che è cosa ben diversa. D'altronde come la banca può dirti no, tu puoi dire di no alla banca

ciao

Il tasso finito è leggermente più costoso in quanto la banca si accolla un rischio, quello che mi devono spiegare è perchè se un tasso è finito devono aumentarlo a loro piacimento, allora chiamatelo semi-finito,mah. La realtà è che le banche spadroneggiano e non c'è trasparenza con il cliente, fanno leva sul fatto che il povero cristo ha voglia di concludere la compravendita immobiliare e se si impuntasse salterebbe l'intera operazione con le conseguenze di dover cercare un altro finanziatore e dover sostenere le spese di perizia e istruttoria due volte. Tu banca vuoi raddoppiarmi il tasso o anche alzarlo solo dello 0,10 allora me lo devi motivare, sennò siamo alla supremazia contrattuale. Tanto se ne fregano anche quando gli danno multe milionarie, tanto si rifanno sui poveri cristi.

La Banca può essere dichiarata responsabile per la mancata erogazione di un finanziamento o di un mutuo fondiario per violazione degli obblighi di correttezza e di buona fede nella fase delle trattative pre negoziali. L’art. 1337 Cod. Civ., infatti, prescrive che “le parti, nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, devono comportarsi secondo buona fede”. Come precisato dalla Giurisprudenza di legittimità, (ex multis Cass. Sentenza n. 7768/2007) per potersi affermare la responsabilità della Banca devono, però, ricorrere determinati presupposti: 1) al momento del recesso dell’Istituto di Credito le trattative devono essere in una fase avanzata tale da giustificare nel soggetto richiedente il sorgere di un ragionevole affidamento a che il contratto di mutuo venga concluso; 2) l’Istituto di credito non deve avere alcun valido motivo per interrompere le trattative;
3) non devono sussistere fatti idonei ad escludere il sorgere di un ragionevole affidamento in capo al richiedente alla conclusione del contratto.
 
Il tasso finito è leggermente più costoso in quanto la banca si accolla un rischio, quello che mi devono spiegare è perchè se un tasso è finito devono aumentarlo a loro piacimento, allora chiamatelo semi-finito,mah. La realtà è che le banche spadroneggiano e non c'è trasparenza con il cliente, fanno leva sul fatto che il povero cristo ha voglia di concludere la compravendita immobiliare e se si impuntasse salterebbe l'intera operazione con le conseguenze di dover cercare un altro finanziatore e dover sostenere le spese di perizia e istruttoria due volte. Tu banca vuoi raddoppiarmi il tasso o anche alzarlo solo dello 0,10 allora me lo devi motivare, sennò siamo alla supremazia contrattuale. Tanto se ne fregano anche quando gli danno multe milionarie, tanto si rifanno sui poveri cristi.

La Banca può essere dichiarata responsabile per la mancata erogazione di un finanziamento o di un mutuo fondiario per violazione degli obblighi di correttezza e di buona fede nella fase delle trattative pre negoziali. L’art. 1337 Cod. Civ., infatti, prescrive che “le parti, nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, devono comportarsi secondo buona fede”. Come precisato dalla Giurisprudenza di legittimità, (ex multis Cass. Sentenza n. 7768/2007) per potersi affermare la responsabilità della Banca devono, però, ricorrere determinati presupposti: 1) al momento del recesso dell’Istituto di Credito le trattative devono essere in una fase avanzata tale da giustificare nel soggetto richiedente il sorgere di un ragionevole affidamento a che il contratto di mutuo venga concluso; 2) l’Istituto di credito non deve avere alcun valido motivo per interrompere le trattative;
3) non devono sussistere fatti idonei ad escludere il sorgere di un ragionevole affidamento in capo al richiedente alla conclusione del contratto.


Ciao, scusa se te lo dico ma stai vaneggiando. Quello che citi non ha alcun senso e alcuna applicazione in questo. Quando chiedi un mutuo tu non stipuli un contratto di 'fornitura' a quel tasso, non stai contraendo uno swap su tassi (sempre che tu sappia cos'e'), tant'e' magari che magari il mutuo lo declina la banca o semplicemente il cliente potrebbe anche non volerlo più per xxx motivi (non compro piu, ho vinto all'enalotto, ecc)
Una banca è una istituzione privata che può fare quello che gli pare non esiste il giustificato motivo, così come lo puoi fare tu. Non capisci che quando tu chiedi un mutuo, chiedi un credito e non fissi un prezzo (se poi la banca ti vuole garantire le condizioni fino al xx/xx bontà sua).
I tassi di mercato oscillano in base alle quotazioni, all'appetito della banca in quel momento ecc. Sta scritto anche sulle note informative
Ci mancherebbe anche che una banca venga ritenuta responsabile perchè poverino aveva promesso il tasso all'1% e ora è 1,50%. E' come tornare al benzinaio e siccome l'hai pagata 1€ al litro la settimana scorsa allora anche oggi deve costare così.

Se l'1,50% non ti sta bene, usa i tuoi. Oppure vai da un'altra parte. Nessuno obbliga nessuno,

Un mutuo non è un prestito che lo cominci oggi e lo eroghi domani, un mutuo ha una gestione medio lunga (anche non per colpa della banca. Deliberi poi manca la sanatoria, il notaio è in vacanza, il cliente è in vacanza, ecc) e stipuli chissà quando. E' normale che il tasso applicato possa cambiare (nel bene e nel male).

Ciao
 
Ciao, scusa se te lo dico ma stai vaneggiando. Quello che citi non ha alcun senso e alcuna applicazione in questo. Quando chiedi un mutuo tu non stipuli un contratto di 'fornitura' a quel tasso, non stai contraendo uno swap su tassi (sempre che tu sappia cos'e'), tant'e' magari che magari il mutuo lo declina la banca o semplicemente il cliente potrebbe anche non volerlo più per xxx motivi (non compro piu, ho vinto all'enalotto, ecc)
Una banca è una istituzione privata che può fare quello che gli pare non esiste il giustificato motivo, così come lo puoi fare tu. Non capisci che quando tu chiedi un mutuo, chiedi un credito e non fissi un prezzo (se poi la banca ti vuole garantire le condizioni fino al xx/xx bontà sua).
I tassi di mercato oscillano in base alle quotazioni, all'appetito della banca in quel momento ecc. Sta scritto anche sulle note informative
Ci mancherebbe anche che una banca venga ritenuta responsabile perchè poverino aveva promesso il tasso all'1% e ora è 1,50%. E' come tornare al benzinaio e siccome l'hai pagata 1€ al litro la settimana scorsa allora anche oggi deve costare così.

Se l'1,50% non ti sta bene, usa i tuoi. Oppure vai da un'altra parte. Nessuno obbliga nessuno,

Un mutuo non è un prestito che lo cominci oggi e lo eroghi domani, un mutuo ha una gestione medio lunga (anche non per colpa della banca. Deliberi poi manca la sanatoria, il notaio è in vacanza, il cliente è in vacanza, ecc) e stipuli chissà quando. E' normale che il tasso applicato possa cambiare (nel bene e nel male).

Ciao
Caso mai sei tu che stai vaneggiando, e quello che cito sono anche degli articoli di legge vedi tu, o vuoi saperne più del legislatore. Inoltre inutile che vuoi fare il maestro, piuttosto se io scrivo mela è inutile che mi obietti sulla pera, rispondimi se ne sei capace su quello che argomento. Ho forse scritto che un tasso fisso deve rimanere sempre uguale per tutta la durata dell'istruttoria(NON MI SEMBRA), ho forse scritto che le banche sono pubbliche e che non possono fare i loro interessi e truschini (NON MI SEMBRA)
Infine, noi forse non sapremo come dici tu cos'è lo swap, ma tu non sai l'educazione dove stà di casa.
 
Ultima modifica:
Caso mai sei tu che stai vaneggiando, e quello che cito sono anche degli articoli di legge vedi tu, o vuoi saperne più del legislatore. Inoltre inutile che vuoi fare il maestro, piuttosto se io scrivo mela è inutile che mi obietti sulla pera, rispondimi se ne sei capace su quello che argomento. Ho forse scritto che un tasso fisso deve rimanere sempre uguale per tutta la durata dell'istruttoria(NON MI SEMBRA), ho forse scritto che le banche sono pubbliche e che non possono fare i loro interessi e truschini (NON MI SEMBRA)
Infine, noi forse non sapremo come dici tu cos'è lo swap, ma tu non sai l'educazione dove stà di casa.


Meno male che te invece hai dato esempio di cosa è l'educazione. Inserisci citazioni giuridiche non c'entrano una beneamata m****a, salivando su questioni che non sai nemmeno.

Un forum è tale se c'e' un accrescimento di conoscenza, non se si danno indicazioni fuorvianti o senza senso. Perchè quello che tu citi è senza senso

'quello che mi devono spiegare è perchè se un tasso è finito devono aumentarlo a loro piacimento, allora chiamatelo semi-finito,mah'
Mi son permesso di citare un tuo discorso, già da qui si capisce la cultura finanziaria.

Cmq stammi bene ciao
 
Uppo la discussione perchè al netto di quanto correttamente dice Ster6, ossia che la banca può, fino alla data di stipula del mutuo cambiare i tassi, anche a me è successa una cosa analoga.
Il problema a mio avviso è che tra preventivo e PIES sono trascorsi meno di 2 mesi ed i tassi di riferimento Eurirs a 30 anni sono sostanzialmente rimasti gli stessi. Nel PIES loro indicano un tasso a 0,56 che con lo spread arriva a 2,86. Da quanto ho visto non mi risulta che alla data dell'ultimo preventivo (gennaio 2022) fosse -0,15 visto che con lo spread arrivavo a 2,15.
 
Uppo la discussione perchè al netto di quanto correttamente dice Ster6, ossia che la banca può, fino alla data di stipula del mutuo cambiare i tassi, anche a me è successa una cosa analoga.
Il problema a mio avviso è che tra preventivo e PIES sono trascorsi meno di 2 mesi ed i tassi di riferimento Eurirs a 30 anni sono sostanzialmente rimasti gli stessi. Nel PIES loro indicano un tasso a 0,56 che con lo spread arriva a 2,86. Da quanto ho visto non mi risulta che alla data dell'ultimo preventivo (gennaio 2022) fosse -0,15 visto che con lo spread arrivavo a 2,15.

Non si è ben capito cosa vuoi dire. Da due mesi a questa parte i tassi di riferimento cioè quelli del mercato interbancario sono quasi raddoppiati. Nel caso tuo IRS30 Anni che a gennaio quotava 0,56% oggi quota 0,93%. Detto questo la banca fino al momento della firma dell'offerta vincolante può cambiare i tassi e c'è scritto chiaramente nel PIES, che i tassi possono cambiare secondo l'andamento del mercato, le altre spese no! Poi ogni banca si regola in maniera diversa, alcune banche lavorano con il tasso "finito" quindi senza indicazione di spread e IRS e ti danno di solito una finestra temporale entro la quale se riuscirai a stipulare il tasso sarà quello. Poi ci sono quelle che mantengono lo spread fissato al momento della firma del piese ed il parametro di riferimento è di solito quello del mese precedente, altre invece cambiano tutti i parametri compreso lo spread fino alla firma dell'offerta vincolante.
 
Le informazioni di seguito indicate sono valide in caso di stipula entro il 31 marzo 2022 ad eccezione dell’indice di
riferimento (Eurirs / Euribor 3 mesi / BCE) che sarà rilevato il 20° giorno del mese precedente a quello di stipulazione, se tale
giorno è lavorativo, altrimenti il giorno lavorativo immediatamente precedente per i mutui a tasso fisso (Eurirs). L’indice di
riferimento per i mutui a tasso variabile (Euribor e BCE) sarà rilevato l’ultimo giorno lavorativo del mese precedente rispetto
al periodo di riferimento della rata. Dopo tale data consultare il documento Informazioni generali sul credito immobiliare
offerto ai consumatori disponibile in filiale o nella sezione Trasparenza sul sito ing.it e richiedere un nuovo preventivo
questo quanto scritto nel preventivo con tasso 2,15%
nel PIES poi il tasso è 2,86%
 
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