Distinguerei tra le varie ipotesi da te fatte.
1) Se per c/c non sconfinati intendi affidamenti che sono sottoposti a riesame periodico da parte della Banca concedente sarà molto difficile che potranno essere rinnovati in presenza di eventi pregiudizievoli nelle varie Centrali di Rischi a meno che si dimostri che tali eventi sono ingiustificati e si è iniziato un procedimento contro la Banca segnalante per costringerla a rimuovere tali segnalazioni non dovute. Se invece sono su basi attive devi tener conto che la Banca, come il cliente, non è obbligata ad intrattenere rapporti se non ritiene. Se sono a conoscenza di questa situazione (segnalazione negativa in C.R.), anche se lasciano il c/c aperto, ovviamente non permetteranno alcuna "correntezza". In ogni caso non è un percorso facile.
2) Per quanto riguarda i prestiti ed i mutui in regolare ammortamento bisogna vedere cosa c’è scritto nei contratti di finanziamento/mutuo ovverosia se in presenza di eventi pregiudizievoli la banca concedente può invocare la decadenza dal beneficio del termine e chiedere il rientro delle rate a scadere.
3) Anche le carte di credito, che sono un affidamento, potrebbero essere revocate.
In buona sostanza, di fronte ad un default del cliente affidato nei confronti di tutte le banche che gli hanno concesso affidamenti, sarebbe molto difficile per l’Organo deliberante dell’unica banca che continua a mantenergli gli affidamenti giustificarsi presso l’Ispettorato interno della Banca che sicuramente gli chiederebbe conto di tale atteggiamento.
Tieni inoltre conto che gli istituti bancari possono essere considerati responsabili per concessione abusiva del credito quando, con il proprio comportamento, hanno suscitato un incolpevole affidamento dei terzi verso l'imprenditore che si trova già in stato di decozione.
Questa è una mia semplice opinione. Ovviamente maggiori informazioni dovrai chiederle ad un avvocato specializzato in diritto bancario.
