Vendita casa e "perdita" detrazioni da ristrutturazione

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barosauro

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Salve, a fine mese venderò una abitazione.
Su questa casa dovevo recuperare per altri 5 anni una piccola quota (600€ annui) x manutenzioni straordinarie che feci anni fa.
Da quello che mi hanno detto (notaio e commercialista) questi 600*5 andranno automaticamente per legge all'acquirente(salvo accordo diverso tra le parti).

Io non ho preso accordi quindi questi 3000€ andranno al compratore. Chiedo però una cosa. Quest'anno farò il 730 x i redditi relativi all'anno 2020 mentre la casa l'ho venduta nel 2021. Domanda: mi spettano ancora 600 € in quanto riguardano l'anno 2020(anno in cui ero proprietario della casa) oppure no?

Grazie a tutti.
 
Salve, a fine mese venderò una abitazione.
Su questa casa dovevo recuperare per altri 5 anni una piccola quota (600€ annui) x manutenzioni straordinarie che feci anni fa.
Da quello che mi hanno detto (notaio e commercialista) questi 600*5 andranno automaticamente per legge all'acquirente(salvo accordo diverso tra le parti).

Io non ho preso accordi quindi questi 3000€ andranno al compratore. Chiedo però una cosa. Quest'anno farò il 730 x i redditi relativi all'anno 2020 mentre la casa l'ho venduta nel 2021. Domanda: mi spettano ancora 600 € in quanto riguardano l'anno 2020(anno in cui ero proprietario della casa) oppure no?

Grazie a tutti.

Li recuperi tu nel 2020 e lui le quote residue dal 2021.
Buona giornata.
Andrea
 
bastava fare l'accordo che rimanevano al comprato..io l'ho fatto anni fa.
 
Grazie a tutti.

Una ultimissima domanda. Essendo una casa ereditata (trattasi di 2° casa xke sono titolare di un'altra casa che è la mia 1°) 8 anni fa ed avendo già pagato tutte le tasse ed imposte x la successione, non dovrei pagare nulla come tassazione? Ho letto che le case ereditate non sono soggette a tassazione. Confermate?

Grazie.
 
Ultima modifica:
Se non ne hai mai discusso con l'acquirente (nel senso che lui non si aspetta che ci siano le detrazioni) farei assolutamente mettere nell'atto che rimangono a te e se l'acquirente storce il naso vi accordate per un prezzo più alto dell'immobile in cambio della tua cessione a suo favore delle detrazioni.
Regalargliele (se lui non se le aspetta) non è il massimo, anche se non si tratta di una grande cifra.
Poi vedi tu
 
Se non ne hai mai discusso con l'acquirente (nel senso che lui non si aspetta che ci siano le detrazioni) farei assolutamente mettere nell'atto che rimangono a te e se l'acquirente storce il naso vi accordate per un prezzo più alto dell'immobile in cambio della tua cessione a suo favore delle detrazioni.
Regalargliele (se lui non se le aspetta) non è il massimo, anche se non si tratta di una grande cifra.
Poi vedi tu

Con quali strumenti giuridici la parte venditrice può forzare la volontà della parte acquirente? Se questo aspetto non è stato disciplinato nella proposta irrevocabile di acquisto o nel preliminare di compravendita l'acquirente non doveva discuterne. E' un beneficio che gli deriva direttamente dalla legge. Non penso che acconsentirà ad aumentare il prezzo della compravendita. Sarebbe sciocco pagare per un diritto legalmente riconosciuto.
 
Con quali strumenti giuridici la parte venditrice può forzare la volontà della parte acquirente? Se questo aspetto non è stato disciplinato nella proposta irrevocabile di acquisto o nel preliminare di compravendita l'acquirente non doveva discuterne. E' un beneficio che gli deriva direttamente dalla legge. Non penso che acconsentirà ad aumentare il prezzo della compravendita. Sarebbe sciocco pagare per un diritto legalmente riconosciuto.
Esattamente, va disciplinato per iscritto nell’atto in cui viene definita la compravendita.
 
Se non ne hai mai discusso con l'acquirente (nel senso che lui non si aspetta che ci siano le detrazioni) farei assolutamente mettere nell'atto che rimangono a te e se l'acquirente storce il naso vi accordate per un prezzo più alto dell'immobile in cambio della tua cessione a suo favore delle detrazioni.
Regalargliele (se lui non se le aspetta) non è il massimo, anche se non si tratta di una grande cifra.
Poi vedi tu

Se uno mi facesse un tiro del genere senza mai avermi accennato niente nella proposta irrevocabile di acquisto, gli strappo la proposta in faccia visto le condizioni sarebbero diverse dal pattuito -.-
E gli faccio perdere pure la caparra.

Nelle agenzie che sono andato era sempre specificato già dalla prima visita che c'erano detrazioni che sarebbero state passate a me.

Dirlo all'ultimo secondo dopo aver firmato la proposta irrevocabile mi sembra leggermente da pazzi.
 
Se uno mi facesse un tiro del genere senza mai avermi accennato niente nella proposta irrevocabile di acquisto, gli strappo la proposta in faccia visto le condizioni sarebbero diverse dal pattuito -.-
E gli faccio perdere pure la caparra.

Nelle agenzie che sono andato era sempre specificato già dalla prima visita che c'erano detrazioni che sarebbero state passate a me.

Dirlo all'ultimo secondo dopo aver firmato la proposta irrevocabile mi sembra leggermente da pazzi.

Mi sembra che ti stai confondendo su chi è l'acquirente e chi è il venditore.

Le detrazioni le ha il venditore che ha fatto i lavori.
Quando il venditore mette in vendita la casa, se non parla con l'acquirente di queste detrazioni, l'acquirente non le conosce.
Quando l'acquirente manda la proposta di acquisto (si chiama proposta di acquisto perché la manda l'acquirente), il venditore risponde accettandola E FACENDO PRESENTE NEL DOCUMENTO CHE LE DETRAZIONI RIMARRANNO A LUI.
A questo punto, se l'acquirente è una persona normale (ovvero non uno che crede di fare il furbo quando sarebbe solo un fesso), accetta, perché è esattamente quanto si aspettava (ovvero di ricevere una casa senza detrazioni).

Quindi non capisco che vorresti strappare e che caparra faresti perdere a chi.
 
Mi sembra che ti stai confondendo su chi è l'acquirente e chi è il venditore.

Le detrazioni le ha il venditore che ha fatto i lavori.
Quando il venditore mette in vendita la casa, se non parla con l'acquirente di queste detrazioni, l'acquirente non le conosce.
Quando l'acquirente manda la proposta di acquisto (si chiama proposta di acquisto perché la manda l'acquirente), il venditore risponde accettandola E FACENDO PRESENTE NEL DOCUMENTO CHE LE DETRAZIONI RIMARRANNO A LUI.
A questo punto, se l'acquirente è una persona normale (ovvero non uno che crede di fare il furbo quando sarebbe solo un fesso), accetta, perché è esattamente quanto si aspettava (ovvero di ricevere una casa senza detrazioni).

Quindi non capisco che vorresti strappare e che caparra faresti perdere a chi.

Mi sembra che si debba fare un po di chiarezza.
Innanzitutto nella domanda iniziale dell'utente Barosauro veniva chiaramente scritto che non c'era stato alcun accordo tra lui e l'acquirente in merito alle detrazioni fiscali e che quindi pacificamente le riconosceva all'acquirente.
Successivamente l'utente FraGiorgio riteneva che se l'acquirente non sapeva dell'esistenza delle detrazioni fiscali il venditore avrebbe potuto inserire nell'atto che le detrazioni sarebbero rimaste a lui.
Non penso che sia corretto quanto affermato da FraGiorgio per i seguenti motivi:
1) L'art. 16-bis, comma 8 del TUIR dispone che, "in caso di vendita dell'unità immobiliare" su cui sono stati realizzati gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione, non utilizzata in tutto o in parte dal venditore, viene trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti intercorso nell'atto d'acquisto, all'acquirente persona fisica.

2)Tale posizione è stata confermata dall'Agenzia delle Entrate con propria risposta all'interpello n. 147 del 10.6.2020. In buona sostanza vige il principio che le detrazioni per ristrutturazioni seguono l'immobile e non la persona che ha effettuato la ristrutturazione (salvo ovviamente accordi diversi che però nel caso di specie non c'erano).

3)Ne può esistere la fattispecie relativa al fatto che l'esistenza di tali detrazioni fiscali fosse sconosciuta all'acquirente. Infatti il Consiglio Nazionale del Notariato (la cui opinione penso abbia un certo valore) nel proprio studio n. 20 del 2020 (reperibile in internet) prevede espressamente che il venditore consegni all'acquirente tutta la documentazione relativa alle detrazioni fiscali in modo che l'acquirente stesso possa usufruirne. E' evidente che il venditore in ogni caso non può più continuare a scaricare tali detrazioni.
 
Mi sembra che si debba fare un po di chiarezza.
Innanzitutto nella domanda iniziale dell'utente Barosauro veniva chiaramente scritto che non c'era stato alcun accordo tra lui e l'acquirente in merito alle detrazioni fiscali e che quindi pacificamente le riconosceva all'acquirente.
Successivamente l'utente FraGiorgio riteneva che se l'acquirente non sapeva dell'esistenza delle detrazioni fiscali il venditore avrebbe potuto inserire nell'atto che le detrazioni sarebbero rimaste a lui.
Non penso che sia corretto quanto affermato da FraGiorgio per i seguenti motivi:
1) L'art. 16-bis, comma 8 del TUIR dispone che, "in caso di vendita dell'unità immobiliare" su cui sono stati realizzati gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione, non utilizzata in tutto o in parte dal venditore, viene trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti intercorso nell'atto d'acquisto, all'acquirente persona fisica.Ho appunto detto di andare a prevedere il diverso accordo nell'atto d'acquisto (l'atto d'acquisto ricordo che è un atto bilaterale, sottoscritto da acquirente e venditore.

2)Tale posizione è stata confermata dall'Agenzia delle Entrate con propria risposta all'interpello n. 147 del 10.6.2020. In buona sostanza vige il principio che le detrazioni per ristrutturazioni seguono l'immobile e non la persona che ha effettuato la ristrutturazione (salvo ovviamente accordi diversi che però nel caso di specie non c'erano).Di nuovo, salvo diverso accordo che ho appunto consigliato di trovare

3)Ne può esistere la fattispecie relativa al fatto che l'esistenza di tali detrazioni fiscali fosse sconosciuta all'acquirente. Infatti il Consiglio Nazionale del Notariato (la cui opinione penso abbia un certo valore) nel proprio studio n. 20 del 2020 (reperibile in internet) prevede espressamente che il venditore consegni all'acquirente tutta la documentazione relativa alle detrazioni fiscali in modo che l'acquirente stesso possa usufruirne. E' evidente che il venditore in ogni caso non può più continuare a scaricare tali detrazioni.
è evidente che il venditore non abbia consegnato ancora nulla all'acquirente, non avendogli parlato delle detrazioni

Anche tu stai facendo confusione.

Vedi le parti sopra in rosso.

Ripeto per l'ultima volta: se il venditore ha già sottoscritto un documento vincolante in cui si impegna a vendere l'immobile a determinate condizioni, non può più fare nulla perché le detrazioni per legge vanno all'acquirente, salvo diverso accordo.
Ma se non ha ancora sottoscritto tale documento (qui sul forum non ha detto di averne sottoscritto alcuno), allora è in tempo a rimediare e far prevedere questa cosa che, a meno che l'acquirente non sia in mala fede, accetterà per i motivi che ho già ampiamente spiegato.
 
è evidente che il venditore non abbia consegnato ancora nulla all'acquirente, non avendogli parlato delle detrazioni

Anche tu stai facendo confusione.

Vedi le parti sopra in rosso.

Ripeto per l'ultima volta: se il venditore ha già sottoscritto un documento vincolante in cui si impegna a vendere l'immobile a determinate condizioni, non può più fare nulla perché le detrazioni per legge vanno all'acquirente, salvo diverso accordo.
Ma se non ha ancora sottoscritto tale documento (qui sul forum non ha detto di averne sottoscritto alcuno), allora è in tempo a rimediare e far prevedere questa cosa che, a meno che l'acquirente non sia in mala fede, accetterà per i motivi che ho già ampiamente spiegato.

Non sto facendo alcuna confusione.
Nel tuo post del 2.2 riportavi quanto segue:
"Se non ne hai mai discusso con l'acquirente (nel senso che lui non si aspetta che ci siano le detrazioni) farei assolutamente mettere nell'atto che rimangono a te e se l'acquirente storce il naso vi accordate per un prezzo più alto dell'immobile in cambio della tua cessione a suo favore delle detrazioni.
Regalargliele (se lui non se le aspetta) non è il massimo, anche se non si tratta di una grande cifra.
Poi vedi tu".
E' ben diverso da quello che ora stai asserendo. Intanto nel post iniziale non c'era scritto che non era stato firmato alcun documento ma c'era scritto che non erano stati presi accordi in merito alle detrazioni fiscali.
Ma perchè l'acquirente è in mala fede se la legge prevede che le detrazioni vadano a lui. Ma perchè deve accettare di pagare un prezzo più alto come tu asserisci per avere una cosa che gli deriva dalla legge? Chi è in malafede? Il venditore che "nasconde le detrazioni" o l'acquirente che sa che, ove esistano detrazioni, la legge prevede che spettino a lui AUTOMATICAMENTE. Ti ho citato la normativa fiscale, la risoluzione dell'Agenzia delle Entrate e del Consiglio Nazionale del Notariato che confermano quanto da me scritto. Come venditore non puoi non prendere accordi in merito alle detrazioni fiscali e poi all'ultimo minuto in sede di rogito notarile pretendere, come tu dici, che l'acquirente rinunci ad un proprio diritto previsto dalla legge altrimenti aumenti il prezzo dell'immobile. E secondo te è l'acquirente in mala fede? E' ovvio che hai cambiato opinione rispetto a quanto hai scritto nel post del 2.2. Non c'è nulla di male. Se non si conosce bene la normativa fiscale e la prassi notarile può succedere.
 
Penso che ci sia anche a monte un discorso tecnico. Il venditore non è più proprietario dell'immobile quindi non può obbligare il nuovo proprietario a non fare modifiche. Se ad esempio ho in piedi una detrazione per una caldaia, sarebbe poco corretto che continuassi a detrarre per una caldaia che magari è stata smontata, per questo se voglio continuare a detrarre il nuovo acquirente lo metto nel contratto e il proprietario lo sa. Idem se voglio passargliele a lui, sa che deve mantenere le modifiche relative alle detrazioni.
Infatti se vendessi e continuassi a detrarre nel caso di un controllo tecnico: (ipotizziamo che ci sia stato un cambio di finestre già indetrazione) il nuovo proprietario potrebbe dire di non aver ricevuto nessun vincolo e il vecchio dire di non essere a conoscenza che le finestre siano state rimosse.
 
Non sto facendo alcuna confusione.
Nel tuo post del 2.2 riportavi quanto segue:
"Se non ne hai mai discusso con l'acquirente (nel senso che lui non si aspetta che ci siano le detrazioni) farei assolutamente mettere nell'atto che rimangono a te e se l'acquirente storce il naso vi accordate per un prezzo più alto dell'immobile in cambio della tua cessione a suo favore delle detrazioni.
Regalargliele (se lui non se le aspetta) non è il massimo, anche se non si tratta di una grande cifra.
Poi vedi tu".
E' ben diverso da quello che ora stai asserendo. Intanto nel post iniziale non c'era scritto che non era stato firmato alcun documento ma c'era scritto che non erano stati presi accordi in merito alle detrazioni fiscali.
Ma perchè l'acquirente è in mala fede se la legge prevede che le detrazioni vadano a lui. Ma perchè deve accettare di pagare un prezzo più alto come tu asserisci per avere una cosa che gli deriva dalla legge? Chi è in malafede? Il venditore che "nasconde le detrazioni" o l'acquirente che sa che, ove esistano detrazioni, la legge prevede che spettino a lui AUTOMATICAMENTE. Ti ho citato la normativa fiscale, la risoluzione dell'Agenzia delle Entrate e del Consiglio Nazionale del Notariato che confermano quanto da me scritto. Come venditore non puoi non prendere accordi in merito alle detrazioni fiscali e poi all'ultimo minuto in sede di rogito notarile pretendere, come tu dici, che l'acquirente rinunci ad un proprio diritto previsto dalla legge altrimenti aumenti il prezzo dell'immobile. E secondo te è l'acquirente in mala fede? E' ovvio che hai cambiato opinione rispetto a quanto hai scritto nel post del 2.2. Non c'è nulla di male. Se non si conosce bene la normativa fiscale e la prassi notarile può succedere.

Caro beowulf56, spiegami esattamente ed in modo convincente in che modo avrei cambiato opinione e se mi mandi il tuo IBAN ti regalo €50.

Nel post iniziale non c'era neanche scritto che qualche documento era stato firmato, altrimenti non avrei scritto ciò che ho scritto.

Poi, in merito alla normativa fiscale, la conoscevo già bene tanto che ho scritto quel che ho scritto a ragion veduta.

Infine, magari questo aspetto ci può stare perché non siete abituati a fare trattative, ma secondo voi: lato venditore (razionale), le detrazioni fiscali le vado a tirare fuori all'inizio o alla fine della trattativa (se sono il venditore, il mio obiettivo è incassare il prezzo più alto)?

Per concludere, per far capire il discorso dell'acquirente in mala fede faccio un esempio banale: sei acquirente e vai in un concessionario, vedi una macchina che ti piace e offri €10,000 per l'auto incluse le 4 gomme estive che sono montate.
Il venditore ti dice: OK, accetto l'offerta ma tieni presente che con l'auto c'è anche un set di gomme invernali; se le vuoi, mi devi dare altri €300, altrimenti me le tengo io e ci faccio quello che voglio.
Se l'acquirente è una persona seria, sceglierà una delle due opzioni; se è una persona in mala fede, pretenderà che il venditore gli dia gratuitamente anche le 4 gomme invernali.
Perche dico persona in mal fede? Perché l'offerta iniziale dell'acquirente non contemplava le gomme invernali e rimangiarsi un'offerta è degno di persona poco seria.

Ora, se cambi la macchina con la casa e le gomme invernali con le detrazioni, vedrai che il discorso è esattamente lo stesso: il fatto che ci sia una legge che dice che se nulla è pattuito le detrazioni vanno via con la casa non ha alcun valore fintanto che nulla è messo per iscritto in merito alla vendita, dal momento che la legge prevede espressamente la possibilità che le detrazioni restino in capo al venditore, se c'è accordo in tal senso.
 
Caro beowulf56, spiegami esattamente ed in modo convincente in che modo avrei cambiato opinione e se mi mandi il tuo IBAN ti regalo €50.

Nel post iniziale non c'era neanche scritto che qualche documento era stato firmato, altrimenti non avrei scritto ciò che ho scritto.

Poi, in merito alla normativa fiscale, la conoscevo già bene tanto che ho scritto quel che ho scritto a ragion veduta.

Infine, magari questo aspetto ci può stare perché non siete abituati a fare trattative, ma secondo voi: lato venditore (razionale), le detrazioni fiscali le vado a tirare fuori all'inizio o alla fine della trattativa (se sono il venditore, il mio obiettivo è incassare il prezzo più alto)?

Per concludere, per far capire il discorso dell'acquirente in mala fede faccio un esempio banale: sei acquirente e vai in un concessionario, vedi una macchina che ti piace e offri €10,000 per l'auto incluse le 4 gomme estive che sono montate.
Il venditore ti dice: OK, accetto l'offerta ma tieni presente che con l'auto c'è anche un set di gomme invernali; se le vuoi, mi devi dare altri €300, altrimenti me le tengo io e ci faccio quello che voglio.
Se l'acquirente è una persona seria, sceglierà una delle due opzioni; se è una persona in mala fede, pretenderà che il venditore gli dia gratuitamente anche le 4 gomme invernali.
Perche dico persona in mal fede? Perché l'offerta iniziale dell'acquirente non contemplava le gomme invernali e rimangiarsi un'offerta è degno di persona poco seria.

Ora, se cambi la macchina con la casa e le gomme invernali con le detrazioni, vedrai che il discorso è esattamente lo stesso: il fatto che ci sia una legge che dice che se nulla è pattuito le detrazioni vanno via con la casa non ha alcun valore fintanto che nulla è messo per iscritto in merito alla vendita, dal momento che la legge prevede espressamente la possibilità che le detrazioni restino in capo al venditore, se c'è accordo in tal senso.
Detto che da venditore farei un discorso simile al tuo, ma io non ci vedo malafede nell'acquirente, anche perchè salvo diverso accordo (e non c'è stato) TACITAMENTE vanno all'acquirente, quindi gli stai chiedendo dei soldi in più per un qualcosa che "viaggia" insieme all'immobile, per cui se lo vendi vanno con esso.
 
Detto che da venditore farei un discorso simile al tuo, ma io non ci vedo malafede nell'acquirente, anche perchè salvo diverso accordo (e non c'è stato) TACITAMENTE vanno all'acquirente, quindi gli stai chiedendo dei soldi in più per un qualcosa che "viaggia" insieme all'immobile, per cui se lo vendi vanno con esso.

Ma no, il diverso accordo c'è proprio perché tu venditore lo stai cercando nel momento in cui metti al corrente l'acquirente delle detrazioni.
 
Caro beowulf56, spiegami esattamente ed in modo convincente in che modo avrei cambiato opinione e se mi mandi il tuo IBAN ti regalo €50.

Nel post iniziale non c'era neanche scritto che qualche documento era stato firmato, altrimenti non avrei scritto ciò che ho scritto.

Poi, in merito alla normativa fiscale, la conoscevo già bene tanto che ho scritto quel che ho scritto a ragion veduta.

Infine, magari questo aspetto ci può stare perché non siete abituati a fare trattative, ma secondo voi: lato venditore (razionale), le detrazioni fiscali le vado a tirare fuori all'inizio o alla fine della trattativa (se sono il venditore, il mio obiettivo è incassare il prezzo più alto)?

Per concludere, per far capire il discorso dell'acquirente in mala fede faccio un esempio banale: sei acquirente e vai in un concessionario, vedi una macchina che ti piace e offri €10,000 per l'auto incluse le 4 gomme estive che sono montate.
Il venditore ti dice: OK, accetto l'offerta ma tieni presente che con l'auto c'è anche un set di gomme invernali; se le vuoi, mi devi dare altri €300, altrimenti me le tengo io e ci faccio quello che voglio.
Se l'acquirente è una persona seria, sceglierà una delle due opzioni; se è una persona in mala fede, pretenderà che il venditore gli dia gratuitamente anche le 4 gomme invernali.
Perche dico persona in mal fede? Perché l'offerta iniziale dell'acquirente non contemplava le gomme invernali e rimangiarsi un'offerta è degno di persona poco seria.

Ora, se cambi la macchina con la casa e le gomme invernali con le detrazioni, vedrai che il discorso è esattamente lo stesso: il fatto che ci sia una legge che dice che se nulla è pattuito le detrazioni vanno via con la casa non ha alcun valore fintanto che nulla è messo per iscritto in merito alla vendita, dal momento che la legge prevede espressamente la possibilità che le detrazioni restino in capo al venditore, se c'è accordo in tal senso.

Cosa c'entra l'esempio delle gomme!!!! Non stai portando uno straccio di argomento giuridico e/o fiscale a supporto delle tue opinioni. A questo punto non continuo in questa discussione perchè penso sia inutile. E' diventata una chiacchera da bar dello sport (senza offesa per il bar dello sport).
Mi rinfranca il fatto che tutti gli altri partecipanti alla discussione convengono nella correttezza della posizione dell'acquirente. Il resto sono considerazioni inutili che non portano alcun valore aggiunto ai partecipanti al Forum. Una cultura giuridica e fiscale non si improvvisa su una tastiera.
 
Cosa c'entra l'esempio delle gomme!!!! Non stai portando uno straccio di argomento giuridico e/o fiscale a supporto delle tue opinioni. A questo punto non continuo in questa discussione perchè penso sia inutile. E' diventata una chiacchera da bar dello sport (senza offesa per il bar dello sport).
Mi rinfranca il fatto che tutti gli altri partecipanti alla discussione convengono nella correttezza della posizione dell'acquirente. Il resto sono considerazioni inutili che non portano alcun valore aggiunto ai partecipanti al Forum. Una cultura giuridica e fiscale non si improvvisa su una tastiera.

Peccato, se sei così convinto di essere in grado di argomentare perché non lo fai e ti prendi i €50?
 
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