Non sto facendo alcuna confusione.
Nel tuo post del 2.2 riportavi quanto segue:
"Se non ne hai mai discusso con l'acquirente (nel senso che lui non si aspetta che ci siano le detrazioni) farei assolutamente mettere nell'atto che rimangono a te e se l'acquirente storce il naso vi accordate per un prezzo più alto dell'immobile in cambio della tua cessione a suo favore delle detrazioni.
Regalargliele (se lui non se le aspetta) non è il massimo, anche se non si tratta di una grande cifra.
Poi vedi tu".
E' ben diverso da quello che ora stai asserendo. Intanto nel post iniziale non c'era scritto che non era stato firmato alcun documento ma c'era scritto che non erano stati presi accordi in merito alle detrazioni fiscali.
Ma perchè l'acquirente è in mala fede se la legge prevede che le detrazioni vadano a lui. Ma perchè deve accettare di pagare un prezzo più alto come tu asserisci per avere una cosa che gli deriva dalla legge? Chi è in malafede? Il venditore che "nasconde le detrazioni" o l'acquirente che sa che, ove esistano detrazioni, la legge prevede che spettino a lui AUTOMATICAMENTE. Ti ho citato la normativa fiscale, la risoluzione dell'Agenzia delle Entrate e del Consiglio Nazionale del Notariato che confermano quanto da me scritto. Come venditore non puoi non prendere accordi in merito alle detrazioni fiscali e poi all'ultimo minuto in sede di rogito notarile pretendere, come tu dici, che l'acquirente rinunci ad un proprio diritto previsto dalla legge altrimenti aumenti il prezzo dell'immobile. E secondo te è l'acquirente in mala fede? E' ovvio che hai cambiato opinione rispetto a quanto hai scritto nel post del 2.2. Non c'è nulla di male. Se non si conosce bene la normativa fiscale e la prassi notarile può succedere.
Caro beowulf56, spiegami esattamente ed in modo convincente in che modo avrei cambiato opinione e se mi mandi il tuo IBAN ti regalo €50.
Nel post iniziale non c'era neanche scritto che qualche documento era stato firmato, altrimenti non avrei scritto ciò che ho scritto.
Poi, in merito alla normativa fiscale, la conoscevo già bene tanto che ho scritto quel che ho scritto a ragion veduta.
Infine, magari questo aspetto ci può stare perché non siete abituati a fare trattative, ma secondo voi: lato venditore (razionale), le detrazioni fiscali le vado a tirare fuori all'inizio o alla fine della trattativa (se sono il venditore, il mio obiettivo è incassare il prezzo più alto)?
Per concludere, per far capire il discorso dell'acquirente in mala fede faccio un esempio banale: sei acquirente e vai in un concessionario, vedi una macchina che ti piace e offri €10,000 per l'auto incluse le 4 gomme estive che sono montate.
Il venditore ti dice: OK, accetto l'offerta ma tieni presente che con l'auto c'è anche un set di gomme invernali; se le vuoi, mi devi dare altri €300, altrimenti me le tengo io e ci faccio quello che voglio.
Se l'acquirente è una persona seria, sceglierà una delle due opzioni; se è una persona in mala fede, pretenderà che il venditore gli dia gratuitamente anche le 4 gomme invernali.
Perche dico persona in mal fede? Perché l'offerta iniziale dell'acquirente non contemplava le gomme invernali e rimangiarsi un'offerta è degno di persona poco seria.
Ora, se cambi la macchina con la casa e le gomme invernali con le detrazioni, vedrai che il discorso è esattamente lo stesso: il fatto che ci sia una legge che dice che se nulla è pattuito le detrazioni vanno via con la casa non ha alcun valore fintanto che nulla è messo per iscritto in merito alla vendita, dal momento che la legge prevede espressamente la possibilità che le detrazioni restino in capo al venditore, se c'è accordo in tal senso.