Prestito ipotecario senza busta paga

paradox

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Buongiorno,*
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Sono proprietario di una villa monofamiliare di 450 mq (intestata al sottoscritto, adibita a prima casa) Vorrei chiedere un prestito ipotecario per un importo pari al 20% del valore stimato) offrendo il cespite in garanzia.

Come documentazione reddituale potrei fornire copia del rogito notarile relativo a una vendita immobiliare del 2018: l’appartamento era adibito a prima casa ed è stato venduto con profitto di 100.000 euro circa oltre i 5 anni canonici (quindi ho incamerato il reddito senza dover pagare la tassa sulla plusvalenza - ergo senza che tale reddito sia riportato sulla mia dichiarazione dei redditi).
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Credete che possieda i requisiti per la richiesta del prestito in questione?
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Grazie
 
Secondo me sarà impossibile. La banca cerca sempre soggetti dotati di reddito (lavoro / impresa ecc)
 
Prova con FINECO o con CheBanca, chiedi un mutuo liquidità e vedi se te lo accettano.
I tassi sono del 2%.
 
Ciao, chiedo per capire:

Come documentazione reddituale potrei fornire copia del rogito notarile relativo a una vendita immobiliare del 2018: l’appartamento era adibito a prima casa ed è stato venduto con profitto di 100.000 euro circa oltre i 5 anni canonici (quindi ho incamerato il reddito senza dover pagare la tassa sulla plusvalenza - ergo senza che tale reddito sia riportato sulla mia dichiarazione dei redditi).

Se in 5 anni realizzo un profitto di 100.000 euro che ho diritto di non dichiarare (poiché non c'è tassa sulla plusvalenza dopo cinque anni), quel profitto (di 20.000 annui) non è considerato una forma di reddito? Inoltre propongo di offrire in garanzia un'abitazione che vale cinque volte la cifra richiesta.

Capisco che le prove di reddito che offro non garantiscono un reddito futuro ma la mia situazione situazione reddituale non è quella di un incapiente.
 
Ciao, chiedo per capire:

Come documentazione reddituale potrei fornire copia del rogito notarile relativo a una vendita immobiliare del 2018: l’appartamento era adibito a prima casa ed è stato venduto con profitto di 100.000 euro circa oltre i 5 anni canonici (quindi ho incamerato il reddito senza dover pagare la tassa sulla plusvalenza - ergo senza che tale reddito sia riportato sulla mia dichiarazione dei redditi).

Se in 5 anni realizzo un profitto di 100.000 euro che ho diritto di non dichiarare (poiché non c'è tassa sulla plusvalenza dopo cinque anni), quel profitto (di 20.000 annui) non è considerato una forma di reddito? Inoltre propongo di offrire in garanzia un'abitazione che vale cinque volte la cifra richiesta.

Capisco che le prove di reddito che offro non garantiscono un reddito futuro ma la mia situazione situazione reddituale non è quella di un incapiente.

Gli unici redditi accettati sono da Lavoro (dipendente o autonomo), rendite da pensione oppure immobili. L'unica possibilità è verificare l'oneroso prestito ipotecario vitalizio che non so se c'è ancora qualche banca che lo faccia. Il prestito infatti viene concesso solo a persone di oltre 60 anni (anche congiuntamente a più soggetti purché entro gli stessi limiti di età), e il rimborso non avviene secondo un piano rateale come in un normale mutuo, bensì integralmente e in un'unica soluzione alla morte del soggetto finanziato (o del più longevo tra i soggetti finanziati) o al verificarsi di determinati presupposti: la vendita o il trasferimento del diritto reale di godimento della casa; l'apporto di modifiche materiali all'immobile rispetto al suo stato originale senza accordo con il finanziatore o in caso di omissioni nella cura o nella manutenzione tali da determinare la revoca dell'abitabilità; quando altre persone (a eccezione di figli, coniuge e convivente) prendono la residenza nell'immobile; nel caso in cui l'immobile subisca procedimenti conservativi o esecutivi per oltre il 20% del proprio valore.
 
Gli unici redditi accettati sono da Lavoro (dipendente o autonomo), rendite da pensione oppure immobili. L'unica possibilità è verificare l'oneroso prestito ipotecario vitalizio che non so se c'è ancora qualche banca che lo faccia. Il prestito infatti viene concesso solo a persone di oltre 60 anni (anche congiuntamente a più soggetti purché entro gli stessi limiti di età), e il rimborso non avviene secondo un piano rateale come in un normale mutuo, bensì integralmente e in un'unica soluzione alla morte del soggetto finanziato (o del più longevo tra i soggetti finanziati) o al verificarsi di determinati presupposti: la vendita o il trasferimento del diritto reale di godimento della casa; l'apporto di modifiche materiali all'immobile rispetto al suo stato originale senza accordo con il finanziatore o in caso di omissioni nella cura o nella manutenzione tali da determinare la revoca dell'abitabilità; quando altre persone (a eccezione di figli, coniuge e convivente) prendono la residenza nell'immobile; nel caso in cui l'immobile subisca procedimenti conservativi o esecutivi per oltre il 20% del proprio valore.

Da quando c'è ne avranno fatti una ventina...
Non ha mai funzionato, per via dei costi altissimi e del rischio estremo di perdere tutto.

Se il ns. amico non ha redditi non potrà ottenere alcun prestito da banche e finanziarie: meglio non dare false speranze.

tuttavia potrebbe chiedere ad amici di chiedere un prestito liquidità, fare il terzo datore di ipoteca sia verso la Banca, che verso gli amici iscrivendo ipoteca volontaria di II grado.
 
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