potamo
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Ciao a tutti,
scrivo perché vorrei avere un parere a riguardo.
Un conoscente avrebbe intenzione di costruirsi casa, su un terreno avuto in donazione dal padre.
La situazione è questa: lui età tra i 40 e i 45, lei non so, penso meno di 40. Non sposati. Un figlio piccolo + lui ne ha un altro in età scolare (elementari/medie) con una precedente compagna. Lui lavoro a tempo indeterminato, non so lo stipendio, ma di certo non da nababbo. Lei lavora, ma sinceramente non so con che tipi di contratto, è nella ristorazione, quindi con tutti i limiti del momento attuale.
Soldi messi da parte dice che gli bastano per la parte burocratica (le classiche spese prima di poggiare la prima pietra), garanzie tendenti allo zero (ha appena estinto un mutuo vendendo l'immobile in cui abitava prima, mutuo concessogli avendo come garanzia il terreno suddetto)
Lui è un po' un contaballe in generale, e dice che è già stato in banca e il mutuo glielo concedono senza problemi, ma secondo me, dai dati esposti non dovrebbe essere così semplice (e secondo me in banca non ci è neanche andato).
Ora, vorrei tentare di evitargli di fargli spendere tutto quello che ha da parte (in realtà poche decine di migliaia di euro e questo lo so con certezza) in burocrazia per poi trovarsi con tutto approvato ma con l'impossibilità di costruire perché senza soldi.
Secondo voi sono io che la faccio troppo difficile o lui troppo facile?
In ogni caso è saggio iniziare un mutuo a più di quarant'anni per trovarsi a finirlo quando si è in pensione?
Perché in tutta la cerchia di amici pensiamo che si stia scavando la fossa da solo dilapidando inutilmente quel poco di capitale che ha
scrivo perché vorrei avere un parere a riguardo.
Un conoscente avrebbe intenzione di costruirsi casa, su un terreno avuto in donazione dal padre.
La situazione è questa: lui età tra i 40 e i 45, lei non so, penso meno di 40. Non sposati. Un figlio piccolo + lui ne ha un altro in età scolare (elementari/medie) con una precedente compagna. Lui lavoro a tempo indeterminato, non so lo stipendio, ma di certo non da nababbo. Lei lavora, ma sinceramente non so con che tipi di contratto, è nella ristorazione, quindi con tutti i limiti del momento attuale.
Soldi messi da parte dice che gli bastano per la parte burocratica (le classiche spese prima di poggiare la prima pietra), garanzie tendenti allo zero (ha appena estinto un mutuo vendendo l'immobile in cui abitava prima, mutuo concessogli avendo come garanzia il terreno suddetto)
Lui è un po' un contaballe in generale, e dice che è già stato in banca e il mutuo glielo concedono senza problemi, ma secondo me, dai dati esposti non dovrebbe essere così semplice (e secondo me in banca non ci è neanche andato).
Ora, vorrei tentare di evitargli di fargli spendere tutto quello che ha da parte (in realtà poche decine di migliaia di euro e questo lo so con certezza) in burocrazia per poi trovarsi con tutto approvato ma con l'impossibilità di costruire perché senza soldi.
Secondo voi sono io che la faccio troppo difficile o lui troppo facile?
In ogni caso è saggio iniziare un mutuo a più di quarant'anni per trovarsi a finirlo quando si è in pensione?
Perché in tutta la cerchia di amici pensiamo che si stia scavando la fossa da solo dilapidando inutilmente quel poco di capitale che ha