cointestazione mutuo percentuali diverse

Rafama

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Ciao! Un mutuo cointestato non al 50% ma ad esempio al 90% e 10% così come la proprietà cointestata al 90% e 10% significa che gli interessi passivi potranno essere detratti in proporzione sempre al 90% e 10%?

Inoltre se si dovesse surrogare il mutuo nella valutazione reddituale se entrambi gli intestatari del mutuo guadagnano ad esempio 1000 si tiene conto della sostenibilità della rata al 30% sommando 1000+1000 o le percentuali 90% e 10% incidono anche su questo e in che misura?
 
Ciao! Un mutuo cointestato non al 50% ma ad esempio al 90% e 10% così come la proprietà cointestata al 90% e 10% significa che gli interessi passivi potranno essere detratti in proporzione sempre al 90% e 10%?

Inoltre se si dovesse surrogare il mutuo nella valutazione reddituale se entrambi gli intestatari del mutuo guadagnano ad esempio 1000 si tiene conto della sostenibilità della rata al 30% sommando 1000+1000 o le percentuali 90% e 10% incidono anche su questo e in che misura?

Domanda interessante a cui anche a me interesserebbe la risposta ... Quando avevo chiesto in banca mi avevano detto che non è previsto per legge intestare mutuo al 50% ma è indicazione del testo unico bancario che consiglia di fare cointestazione del mutuo al 50% indipendentemente dalle percentuali di possesso della casa.
 
gli interessi si detraggono al 50% indipendentemente dalle diverse % di proprietà. Ovviamente per entrambi deve essere abitazione principale e devono essere proprietari.
 
Ciao! Un mutuo cointestato non al 50% ma ad esempio al 90% e 10% così come la proprietà cointestata al 90% e 10% significa che gli interessi passivi potranno essere detratti in proporzione sempre al 90% e 10%?

Inoltre se si dovesse surrogare il mutuo nella valutazione reddituale se entrambi gli intestatari del mutuo guadagnano ad esempio 1000 si tiene conto della sostenibilità della rata al 30% sommando 1000+1000 o le percentuali 90% e 10% incidono anche su questo e in che misura?

la risposta alla domanda precisa non la so; però posso dire che in caso di mutuo che vede non una co-intestazione, ma la presenza di contraente/intestatrio e garante, oggi succede che Banca Intesa, considera il reddito del garante solo per il 30% del suo ammontare, lasciando il 70% (della valutazione di sostenibilità del mutuo), al contraente.
questo a complemento d'informazione finora fornito da altri.
 
Ciao! Un mutuo cointestato non al 50% ma ad esempio al 90% e 10% così come la proprietà cointestata al 90% e 10% significa che gli interessi passivi potranno essere detratti in proporzione sempre al 90% e 10%?

Inoltre se si dovesse surrogare il mutuo nella valutazione reddituale se entrambi gli intestatari del mutuo guadagnano ad esempio 1000 si tiene conto della sostenibilità della rata al 30% sommando 1000+1000 o le percentuali 90% e 10% incidono anche su questo e in che misura?

Esistono mutui di questo tipo? Credo proprio di no, la banca non avrebbe interesse a suddividere il debito.
 
gli interessi si detraggono al 50% indipendentemente dalle diverse % di proprietà. Ovviamente per entrambi deve essere abitazione principale e devono essere proprietari.

Corretto che ade fa riferimento a abitazione principale e non prima casa, in quanto è possibile secondo una circolare detrarre interessi anche proprietario di seconda casa ma che porta la residenza nel nuovo immobile. Invece non concordo sul discorso che banca cointesta sempre 50% il mutuo, secondo me è possibile chiedere una cointestazione diversa, alla fine per la banca interessa l'ipoteca sulla casa e la presenza di uno o più mutuatari su cui rivalersi... Che poi uno sia intestatario al 10 e l'altro al 90 non credo alteri la possibilità della banca di rivalersi su entrambi per il totale debito da pagare. È una mia opinione, sarebbe da verificare con qualche istituto o chiedere pareri a chi ha un mutuo cointestato con % diverse dal classico 50-50%
 
Ciao! Un mutuo cointestato non al 50% ma ad esempio al 90% e 10% così come la proprietà cointestata al 90% e 10% significa che gli interessi passivi potranno essere detratti in proporzione sempre al 90% e 10%?

Inoltre se si dovesse surrogare il mutuo nella valutazione reddituale se entrambi gli intestatari del mutuo guadagnano ad esempio 1000 si tiene conto della sostenibilità della rata al 30% sommando 1000+1000 o le percentuali 90% e 10% incidono anche su questo e in che misura?

Coniugi (separazione o comunione, non fa differenza) titolari di un mutuo sulla casa per la quale sono previste le detrazioni per interessi, titolari di qualsiasi percenruale (è indifferente), uno lavora l'altro no. Gli interessi, TUTTI, sono detratti da chi ha reddito . Quindi chi sono, nel caso specifico, i titolari del mutuo ?
 
due o piu intestatari di mutuo sono coobligati, ossia obbligati in solido. Se non paga uno paga l'altro e viceversa.
Tant'e' che in presenza di piu mutuatari in centrale rischi si vede il totale di esposizione su ciascun nominativo

Non esistono % di intestazione mutuo


Ciao
 
@ nonnobancario e @Stern6
Mi aggancio per chiedervi: in presenza di un unico proprietario dell'immobile, ma con mutuo cointestato (per aver il coniuge accettato di essere garante nel mutuo), gli interessi saranno fiscalmente detraibili per intero (100%) da parte del proprietario o al 50% nell'ipotesi che i coniugi avessero un cc congiunto presso la banca?
 
@ nonnobancario e @Stern6
Mi aggancio per chiedervi: in presenza di un unico proprietario dell'immobile, ma con mutuo cointestato (per aver il coniuge accettato di essere garante nel mutuo), gli interessi saranno fiscalmente detraibili per intero (100%) da parte del proprietario o al 50% nell'ipotesi che i coniugi avessero un cc congiunto presso la banca?

Il cc congiunto non ha nessun significato fiscale. Se Lei ha un reddito e sua moglie anche ognuno detrarrà il suo 50% degli interessi. Se solo uno dei due ha reddito e l'altro, chiaramente è fiscalmente a carico, detrarrà il 100% anche se è "solo" co intetatario (tutto ben spiegato nelle note della compilazione del modello della dichiarazione dei redditi)
 
Il cc congiunto non ha nessun significato fiscale. Se Lei ha un reddito e sua moglie anche ognuno detrarrà il suo 50% degli interessi. Se solo uno dei due ha reddito e l'altro, chiaramente è fiscalmente a carico, detrarrà il 100% anche se è "solo" co intetatario (tutto ben spiegato nelle note della compilazione del modello della dichiarazione dei redditi)
Non so se mi sono spiegato. Faccio un esempio, dato che le istruzioni del 730 non mi sono state chiare in proposito e così anche la tua risposta:
- Moglie, proprietaria al 100% della casa di abitazione principale, con reddito proprio di lavoratrice dipendente
- Marito, con reddito proprio di lavoratore dipendente, non titolare - neppure in parte - della casa di abitazione principale ma contitolare di un mutuo ipotecario con la moglie (con qualsivoglia percentuale) avendo fatto da garante in quanto la Banca, in mancanza, non avrebbe elargito il mutuo esclusivamente alla moglie.
Agl effetti fiscali in che misura si detraggono gli interessi?
1) al 100% da parte dell moglie, essendo unica proprietaria dell'immobile?
2) al 50% da parte di entrambi i coniugi, anche se il marito non è contitolare della proprietà, dato che il mutuo è cointestato ed hanno un cc congiunto da cui vengono prelevate le rate del mutuo?
3) al 100% da parte della moglie, essendo unica proprietaria dell'immobile e unica titolare di un suo conto corrente bancario da cui viene attinto il prelievo delle rate del mutuo, ancorchè il mutuo sia cointestato con il marito?

Fortunatamente non è il mio caso, ma vorrei vederci chiaro nell'ipotesi che ciò dovesse servire per una delle mie figlie.
Grazie!
 
Sergio46, dovresti chiarire cosa chiedi :
nel primo post accenni ad un "coniuge garante del mutuo", nel successivo parli di "coniuge contitolare del mutuo".
se il coniuge è contitolare, porta in detrazione, se è garante NO!

per dirla tutta :
letto il trafiletto finale, se intendi fare da garante su di un mutuo finalizzato ad un futuro acquisto di casa per una delle figlie, (quindi intestando a lei la proprietà), devi sapere che sarà tua figlia (purchè fiscalmente capiente) a detrarre la quota % d'interessi sul mutuo, te nulla!
 
Sergio46, dovresti chiarire cosa chiedi :
nel primo post accenni ad un "coniuge garante del mutuo", nel successivo parli di "coniuge contitolare del mutuo".
se il coniuge è contitolare, porta in detrazione, se è garante NO!

per dirla tutta :
letto il trafiletto finale, se intendi fare da garante su di un mutuo finalizzato ad un futuro acquisto di casa per una delle figlie, (quindi intestando a lei la proprietà), devi sapere che sarà tua figlia (purchè fiscalmente capiente) a detrarre la quota % d'interessi sul mutuo, te nulla!

Grazie per la tua risposta, soprattutto in merito al chiarimento circa la scelta di fare da garante, anzichè da cointestatario del mutuo.
Ho letto nel frattempo su internet che:
- se il mutuo è cointestato ma il proprietario dell'immobile è uno solo, il coniuge non può portare in detrazione la sua eventuale quota di interessi.

Allora, nell'ipotesi che il proprietario sia uno solo (al 100%) ma il mutuo è cointestato con il coniuge, sarebbe pregiudizievole per il coniuge proprietario che potrebbe portare in detrazione solo il 50% degli interessi?
Me lo confermi? Quindi il mutuo non andrebbe mai cointestato se il titolare dell'immobile fosse uno solo, preferendo utilizzare l'avallo di garanzia che non andrebbe a pregiudicare la detrazione al 100% degli interessi passivi?
Ho capito bene?

Saluti.
 
allora, ti descrivo la mia situazione.
intesto casa a mio figlio,(è figlio unico, e comunque io e mia moglie abbiamo altra casa, quindi alle brutte non finiremo sotto i ponti), il quale non lavora e quindi non produce reddito, si ottengono le agevolazioni 1^casa, ci si porta la residenza, ed è abitazione principale (quindi ad oggi niente IMU&TASI); questi i vantaggi fiscali, ai quali ci si aggiunge quello "bancario" : il mutuo viene stipulato come "acquisto 1^ casa", anziché altro, quindi tasso più conveniente.
formalmente per la banca, lui è "DEBITORE IPOTECARIO"; io, formalmente, garante; nei fatti sono io che "caccio i soldi". :D
cosa succede in sede di denuncia dei redditi?
a parte quanto già descritto, devo scontare il fatto che io - come garante - non posso detrarre nulla; e questo mi è stato chiarito pochi mesi fa proprio dall'AdE; tuttavia se mio figlio lavorasse con un regolare contratto ed avesse capienza fiscale, lui quale "debitore ipotecario" porterebbe le detrazioni previste (per intero).

quindi, nel tuo caso, se tua moglie ha un reddito forse ti conviene farle intestare l'immobile al 100% (controlla la questione "regime di comunione dei beni"), intestarle il mutuo e, se non rientra nei parametri "reddito/rata", proponiti come garante, fate la co-intestazione del conto sul quale si paga il mutuo e basta.
 
@ Pred_01
Devi tener presente che:
- superata una certa età, i genitori non possono fare da garante (.. noi, per esempio, siamo ultra70enni e ciò ci è impedito) ancorchè abbiano beni al sole
- è comunque rischioso intestare la casa ad un figlio se non ha i mezzi propri di sussistenza e di giustificazione di tale acquisto. L'Agenzia delle Entrate sicuramente non obietterebbe nulla in caso di formale donazione da parte di genitori abbienti (ma in tal caso ci sarebbe un costo notarile ed in futuro un possibile rischio di non poter vendere se l'acquirente dovesse richiedere un mutuo, a menochè il donatario sio figlio unico) ma non sempre fila tutto liscio con la donazione indiretta.
Grazie comunque per il tuo intervento che mi ha permesso di vederci piu chiaro!
Saluti.
 
Mi aggancio per una domanda:
La mia compagna possiede un immobile comprato come prima casa e con mutuo a nome suo già estinto.
Ora vorremmo prendere con un mutuo co-intestato un'altra casa in un comune vicino e ristrutturarla per poi andare a viverci e mettere in affitto quella in cui stiamo ora.
Qual è la soluzione fiscalmente migliore da fare?
 
ragionando un attimo sull'intestazione di un immobile a un minore che ovviamente non ha redditi, e non ha immobili a suo carico.
Pensando di intestarla a lui come prima casa, secondo voi è valido fare intestazione al 95% a lui e 5% al genitore (come seconda casa) che ovviamente si intesterebbe mutuo e ne pagherebbe le rate?
Se questa diventasse l'abitazione principale del nucleo familiare, avevo letto che ADE rendeva la possibilità di detrazione degli interessi anche al familiare, già proprietario di casa, che paga il mutuo su una seconda casa.

A questo punto la banca sarebbe tutelata, visto che avrebbe come cointestatario del mutuo il genitore, oltre ovviamente all'ipoteca sull'immobile. Cosa mi sono perso nel ragionamento?
 
Vi confermo che si possono intestare i mutui in percentuali diverse tra cointestatari
 
Vi confermo che si possono intestare i mutui in percentuali diverse tra cointestatari
Fonte?
Qui:
Detrazioni mutuo prima casa: parola all'esperto di Facile.it | Facile.it
la pensano diversamente. Ti riporto la parte contraria alla tua affermazione
"Per poter applicare lo sconto IRPEF, la legge richiede che il contribuente sia allo stesso tempo intestatario del mutuo e proprietario (o comproprietario) dell’immobile. Mentre il diritto di proprietà può essere frazionato in quote (una metà, un terzo, etc.), la titolarità del mutuo funziona “per teste”, ossia in base al numero di contraenti. Questo è uno dei temi che suscitano i maggiori dubbi tra chi si trova a dover fare i conti la dichiarazione dei redditi, alla luce tra del “doppio binario” che possono seguire intestazione del mutuo e intestazione delle quote di proprietà del bene."

Chi ha ragione?

Saluti.
 
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