Copia e incolla (notizie di ieri)
CAMPO EOLICO SPERIMENTALE IN TRENTINO
ROMA, 5 NOV - E' stato inaugurato un campo eolico sperimentale nella zona di Trento. Il progetto, il cui obiettivo e' diventare un riferimento nel settore della ricerca, e' coordinato dall'Universita' di Trento con la collaborazione dall'Ape (agenzia provinciale per l'energia) e la societa' Interbrennero. Il Trentino Alto Adige sembra sempre piu' vicino ai livelli del Nord Europa visto che, a partire da luglio, a Bolzano, sono entrati in funzione 1.800 pannelli solari fotovoltaici per un totale di 2.400 metri quadrati di superficie: il quartiere fieristico di Bolzano ha la piu' alta produzione di energia solare e il nuovo impianto consentira' alla citta' di risparmiare quasi 200 tonnellate di anidride carbonica all'anno.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 12:20
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ANBI, DA NOSTRE 112 CENTRALI 111.341 KW
ROMA, 5 OTT - In Italia sono 112 le centrali idroelettriche, gestite da realta' aderenti all'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (Anbi), con una potenzialita' complessiva di 111.341 kilowatt. Lo rende noto la stessa Anbi in occasione della Giornata Nazionale dell'Energia Elettrica promossa da Assoelettrica. Per i Consorzi e' il Piemonte, la regione in cui maggiori sono le possibilita' da parte di enti irrigui e di Bonifica: 41.810 kilowatt, suddivisi fra otto produttori. ''C'e' un'opportunita' di energia pulita, che apporterebbe benefici di carattere ambientale ed economico: e' quella derivata dai piccoli salti d'acqua presenti nei fiumi minori, nei torrenti, nei canali gestiti dai Consorzi di bonifica ed irrigazione- sottolinea Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I. - E' una risorsa ancora poco sfruttata''. Il costo per realizzare una di queste centraline, secondo l'Anbi, sarebbe di circa duemila euro per ogni kilowatt installato; l'ammortamento di tale investimento verrebbe realizzato nell'arco di otto anni, come previsto dagli incentivi relativi ai certificati verdi.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/10/2007 18:18
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PECORARO, LA SCELTA DEL GOVERNO E' PER IL SOLARE
REGGIO CALABRIA, 6 NOV - ''Siamo qui oggi a rilanciare le energie rinnovabili. Il solare e' la scelta del Governo, i piani vanno in questa direzione, e' molto importante che la Calabria vada in questa direzione e che si offra ad ospitare una delle prime centrali a solare''. A dirlo e' stato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, giunto in Calabria per la firma di un protocollo con il presidente della Regione, Agazio Loiero, per la diffusione di impianti solari termodinamici. ''Noi - ha aggiunto Pecoraro Scanio - guardiamo al futuro. Il carbone e' una sostanza che aumenta la presenza di CO2, non e' compatibile con l'ambiente. Una cosa e' ristrutturare le centrali in funzione, altra cosa e' investire ancora su centrali a carbone. Non e' questo il futuro''.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 06/11/2007 13:44
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MONTEPULCIANO;SCONTO ICI PER USO PANNELLI SOLARI
MONTEPULCIANO (SIENA), 5 NOV - Sconto sull'Ici per chi installa pannelli solari. Lo ha disposto il Comune di Montepulciano che, primo in Italia, ha deciso di offrire uno sconto sull'Ici pari al 40% della spesa sostenuta per l' installazione dei pannelli solari da utilizzare nei due anni successivi al collaudo dell'impianto. In alternativa e' anche possibile ottenere dall'amministrazione il rimborso degli interessi sul prestito ottenuto per acquistare i pannelli solari. Le due iniziative verranno presentate domani nel corso del convegno ''Il sole a portata di tutti-Un progetto per l'energia pulita nella Valdichiana senese'' che si svolgera' a Montepulciano alla presenza di Gianni Silvestrini, direttore Scientifico del Kyoto Club, e del responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 13:01
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300 MLN EURO A COMUNI VENETI PER FOTOVOLTAICO
VENEZIA, 5 NOV - Sono disponibili 300 milioni di euro di contributi per tutti quei comuni veneti che sceglieranno il biogas e il fotovoltaico. Lo annuncia Anciveneto in una nota nella quale si sottolinea che ai municipi bastera' mettere a disposizione aree adeguate per l'installazione delle centrali; a quel punto, dopo un'analisi del fabbisogno di energia, sara' costruita la centrale. La quale, in un primo momento, servira' tutte le strutture comunali (municipio, palestre, scuole, illuminazione pubblica...); quindi potra' essere utilizzata anche dalle famiglie per gli usi domestici. Secondo gli esperti, rileva l'Anci, optare per il biogas o il fotovoltaico fa risparmiare una somma che varia dal 20 al 40 per cento rispetto al tradizionale sistema di produzione di energia.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 10:41
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AUSTRALIA; CITTA' PIU' CALDA USERA' SOLO IL SOLE
SYDNEY, 5 NOV - Una remota cittadina dell'Australia, che detiene il record storico del giorno piu' caldo nel continente, si prepara a diventare il primo centro urbano nel Paese a dipendere soltanto dall'energia del sole, dopo essere stata scelta per ospitare la prima centrale termica solare nel Paese. La centrale di Cloncurry, nel nordovest del Queensland, sara' in grado di generare elettricita' anche nei rari giorni nuvolosi, e di notte, poiche' si alimenta con il calore trattenuto in blocchi di grafite. Il governo locale costruira' la centrale da 10 megawatt con un costo pari a 4,2 milioni di euro, che produrra' circa 30 milioni di chilowatt ore l'anno, sufficienti per 3500 abitazioni. ''La citta' di Cloncurry vanta il titolo del giorno piu' caldo mai registrato in Australia, 53 gradi all'ombra nel 1889, quindi e' la localita' ideale'', ha osservato la premier del Queensland, Anna Bligh. La centrale, che dovrebbe entrare in funzione all'inizio del 2010, funzionera' a energia termica solare, e differisce dalle unita' a pannelli fotovoltaici, che producono direttamente energia. Sara' munita di 8000 specchi che rifletteranno la luce solare su blocchi di grafite. L'acqua pompata attraverso i blocchi servira' a generare vapore, che a sua volta produrra' elettricita' a mezzo di turbine. Il calore immagazzinato nella grafite produce vapore anche dopo il tramonto, e consente ai generatori di funzionare anche di notte. Le emissioni di gas serra dell'Australia sono fra le piu' alte al mondo in rapporto alla popolazione, ma il governo conservatore di Canberra si rifiuta di ratificare il protocollo di Kyoto e preferisce concentrarsi sull'efficienza dell'energia e sulla tecnologia per limitare le emissioni.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 10:39
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PECORARO SCANIO,SI' A SOLARE NO RITORNO PASSATO
CAGLIARI, 5 NOV - Il futuro della produzione di energia passa per il solare ''senza farci trascinare indietro verso le energie del passato''. Lo ha ribadito il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, durante l'inaugurazione della miniera ''Rosas'' a Narcao nel Sulcis-Iglesiente, uno dei siti minerari dismessi e che fanno parte del Parco Geominerario della Sardegna inserito nella rete internazionale dei geoparchi dell'Unesco. ''Il sole e' una grande opportunita' e credo che la Sardegna dovrebbe avere - ha detto il ministro - una grande tradizione nell'innovazione per il sole e per produrre energia da questo. Ne ho parlato anche con il presidente Soru e credo che dobbiamo puntare verso questo obiettivo''. Rispondendo a una domanda sulla ricorrenza dei vent'anni del referendum che ha bocciato l'utilizzo del nucleare in Italia, Pecoraro Scanio ha osservato che ''gli italiani, in tutti i sondaggi, sono ancora contro questa forma di energia. Pensiamo piuttosto al solare''.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 14:00
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Energia dal mare con il Pelamis
Blogeko
Mentre nel nostro paese si discute a non finire di rigassificatori e gas, importato a caro a prezzo, di carbone per centrali elettriche dismesse, carbone che non abbiamo, ma se anche lo avessimo meglio farne a meno, di impianti eolici che vanno bene per portarci le scolaresce e di solare che nel paese del sole non si sa cosa sia, gli scozzesi, come tanti altri del resto, t'inventano, e fanno funzionare, il Pelamis (
http://www.oceanpd.com/default.html). Un salsiciotto, così lo chiamano vezzosamente, che grazie alle onde del mare produce energia elettrica senza disturbare la flora marina o i cetacei che, al contrario, sostengono gli assertori del progetto, beneficerebbero di zone interdette alla navigazione trovandosi, di fatto, in riserve protette giocoforza dai salsiciotti.
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La piccola casa del vento
Blogeko
"Little wind house" è una sorta di casetta in grado di ricavare energia elettrica dal vento e dal sole, grazie a un sistema misto che sfrutta entrambe le fonti energetiche. Il progetto è della svizzera Greentecno (
http://www.greentecno.ch/products.php?l=en&p=1), che inizierà la produzione a pieno regime dai primi di gennaio 2008 al prezzo di 25 mila franchi svizzeri per struttura. Si tratta di un congegno che, oltre a produrre fino a un massimo di 15 KWh al giorno, è anche in grado di fornire fino a 30 litri di acqua giornalieri condensando l'umidità dell'atmosfera. Detto questo, non resta che augurarsi che le lettere d'intenti - ordini per un miliardo e duecento mila dollari - firmate dalla Greentecno con i governi dei paesi in via di sviluppo e con organizzazioni non governative vadano a buon fine. E chissà che anche l'Italia non decida di acquistarne qualcuna...
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Certo se fosse vero
Certo, se fosse vero, il futuro energetico del mondo potrebbe rivelarsi meno minaccioso di quanto si prospetti, visto che il problema d'una delle fonti energetiche pulite più diffuse, il nucleare, non è tanto nella sicurezza, che con la tecnologia attuale potrebbe anche essere risolto... ma nelle scorie radioattive, capaci di resistere nell'ambiente centinaia di migliaia di anni...!
La sorprendente notizia, riportata ieri l'altro dal quotidiano Libero, e ripresa da diversi siti, parla di due scienziati italiani che sono riusciti a trovare la strada per produrre energia nucleare da materiali non radioattivi attraverso gli ultrasuoni.
I due scienziati sono Fabio Cardone, fisico nucleare che ha svolto attività di ricerca presso il Cern di Ginevra e di insegnamento in varie università internazionali e Roberto Mignani, docente di fisica teorica all'Università di Roma 3, che, con la collaborazione di tecnici militari, hanno condotto una ricerca sulle reazioni piezonucleari dal 2003 presso laboratori militari e civili, le cui conseguenze potrebbero ripercuotersi sia in campo medico (lo studio delle trasmutazioni della materia prodotte da questo fenomeno può portare a metodi per l'eliminazione dei tessuti dannosi nel corpo umano mediante la loro trasformazione, senza la necessità di un vero e proprio intervento chirurgico), sia nella futura industria nucleare, grazie al vantaggio di poter operare con sostanze non radioattive di facile reperimento e approvvigionamento.
La scoperta consiste nelle reazioni nucleari causate dagli ultrasuoni all'interno di elementi naturali privi di radioattività, chiamate reazioni piezonucleari, le quali permettono di liberare neutroni da elementi naturali inerti grazie all'uso di un generatore meccanico di ultrasuoni alimentato ad energia elettrica. Inoltre queste reazioni liberano direttamente anche energia ed inducono gli elementi a cambiare natura trasmutandoli. Tuttavia, se, invece che ad elementi inerti, queste reazioni vengono applicate a piccole quantità di sostanze radioattive, queste ultime riducono la loro radioattività in tempi diecimila volte più brevi dei tempi naturali di riduzione. La scoperta, riferisce Fabio Cardone nell'articolo di Libero scritto da Antonio Socci, può trovare ampi campi di applicazione, sia realizzando il controllo e la eliminazione di sostanze radioattive indesiderate nella esistente industria nucleare per la produzione di energia, sia nella futura industria nucleare grazie al vantaggio di poter operare con sostanze non radioattive di facile reperimento e approvvigionamento. In parole semplici, saremo in grado di ricavare energia nucleare pulita da minerali comuni e non radioattivi. Questo punto, dice Cardone, è rilevante poiché permetterebbe alla industria nucleare di rendersi, in prospettiva, ragionevolmente indipendente dall'approvvigionamento di minerali radioattivi con conseguente forte riduzione della dipendenza geopolitica dalle aree di produzione. Un discorso a parte meritano le applicazioni nel campo della difesa e dello studio dei materiali, grazie alla disponibilità di macchine in grado di generare neutroni analoghe alle macchine generatrici di raggi X.
Il prezioso lavoro dei due fisici italiani è stato pubblicato di recente dalla casa editrice tedesca Springer Verlag, in un volume intitolato "Deformed spacetime (Geometrizing Interactions in Four and Five Dimensions).
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