Rinnovabili.....Tomo2

Le energie rinnovabili saranno la scintilla di una nuova rivoluzione industriale?


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Iuvante Deo vincimus
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Forse è la volta buona:rolleyes:

Continuiamo il Thread precedente, Rinnovabili...Tomo1, anche se non esaurito, collegandolo ad Alerion, società investita in più settori delle energie rinnovabili, per dargli maggior visibilità ed utilità.;)

l'intento è di creare un collegamento fra le società che investono, direttamente o indirettamente, nel settore delle Energie Rinnovabili....

...ALERION KERSELF ENERTAD SNIA........ EEMS, SOCOTHERM, ACTELIOS, KME, SADI, MONTEFIBRE,CIR,.....FRI ELGREEN POWER

.......invitando chiunque a postare notizie ed approfondimenti per comprendere se questo settore, che conosce oggi una espansione ed un interesse formidabile, possa divenire una New Economy stile 1998/2000 e rappresentare quindi una lauta fonte di investimenti ;)

Per quanto concerne gli andamenti borsistici e quotazioni dei singoli titoli invito a postare nei thread di competenza.

Ringrazio :bow: fin d'ora chi voglia apportare il suo contributo costruttivo.

OK!

Partecipate in massa al sondaggio:bow::bow::bow:

PS: nel sondaggio possibile risposta a due opzioni ;)
 
Ultima modifica:
Magari chiedi la cancellazione dell'altro thread.

;)
 
Già fatto:yes:.

Grazie:bow:

Ti conviene fare il copia-incolla del testo delle news di ieri! ;)
Buon lavoro, e speriamo oggi gli americani non mollino :D

Ne approfitto per fare un appunto macro-economico sul settore.
Secondo voi (negli states) come reagisce il settore solare al petrolio a 100$?
Scende con gli indici o sale per maggiore convenienza del solare? Per me prima scende poi rimbalza oltre i massimi...
 
GRUPPO EEMS: nuove linee di credito per 110 milioni di Euro

Aprile 2007

Abn Amro ha sottoscritto un impegno vincolante a finanziare sia le attività “core”
(memorie a semiconduttore) sia la produzione di celle e pannelli fotovoltaici al via
nel 2008.
 
Eems: contratto acquisto attrezzature produzione celle fotovoltaiche

Eems ha comunicato che la propria controllata EEMSolar SpA, recentemente costituita per la produzione di pannelli e celle fotovoltaiche, ha sottoscritto con Centrotherm Photovoltaics AG un contratto per la fornitura, in modalità “chiavi in mano”, di linee produttive e relative tecnologie per la produzione di celle fotovoltaiche basate su silicio, sia mono che multi-cristallino.
Le attrezzature, destinate allo stabilimento di Cittaducale (Rieti), saranno in grado di esprimere una produzione annua di 30 Megawatt tali da posizionare la società ai primi posti in termini di capacità di produzione in Italia di celle e pannelli fotovoltaici e verranno consegnate a inizio 2008 per diventare operative entro la metà dell’anno. Contestualmente Eemsolar ha un’opzione per l’acquisto di una seconda linea produttiva, con le stesse caratteristiche di quella già ordinata.
 
Eems: Solsonica approva aumento capitale da 15 mln euro

MILANO (MF-DJ)--Solsonica Spa, societa' del gruppo Eems costituita per la produzione di celle e pannelli Fotovoltaici, ha approvato lo scorso 12 ottobre un'operazione di aumento di capitale per complessivi 15 mln euro.

L'aumento di capitale in opzione, si legge in una nota, sara' interamente sottoscritto e versato dall'azionista Eems Italia Spa entro 60 giorni e consentira' a Solsonica di ottenere le risorse finanziarie necessarie a supportare l'avvio del piano industriale.
Tale operazione fa seguito all'aumento di capitale di 10 mln sottoscritto da Eems Italia lo scorso 6 agosto. Solsonica, che iniziera' la sua produzione entro la prima meta' del 2008, ha recentemente sottoscritto con Deutsche Solar un contratto per la fornitura di wafer di silicio multicristallino fino al 2017, tale da poter sviluppare una potenza complessiva di oltre 250 MegaWatt. com/vz
 
Cina ed energia solare mettono il turbo a Eems

Il sole 24 ore

Cina ed energia solare mettono il turbo a Eems
di Maria Adelaide Marchesoni


Ben comprata Eems a Piazza Affari. Il gruppo attivo nell'assemblaggio e collaudo dei semiconduttori quotato dall'aprile 2006, ma con un track record molto negativo, sta mettendo a segno un ottimo rialzo del 6% circa a 4,56 euro e conferma i massimi delle ultime settimane.

Eems dovrebbe beneficiare della decisione di delocalizzare in Cina l'assemblaggio e il test delle memorie DRam in seguito all'accordo quinquennale con Quimonda che porterà la produzione nello stabilimento cinese nel 2008 a partire dal primo trimestre con un riflesso positivo sui ricavi 2008 e contestualmente una riduzione del costo del lavoro. A sostenere il titolo concorre anche la diversificazione del business nell'energia solare con la riconversione dello stabilimento di Rieti come riportato da alcuni quotidiani locali.
Nel primo semestre 2007 il gruppo ha riportato un utile netto consolidato di 6,9 milioni di euro, in crescita del 285% rispetto allo stesso periodo del 2006 per la sensibile riduzione degli oneri finanziari netti pressoché dimezzati e un sostanzioso recupero fiscale. Realizzati ricavi per 78,3 milioni in aumento del 14,6%. Il Mol ha raggiunto i 25,6 milioni (+10,6%), mentre il risultato operativo è stato di 4,5 milioni di euro dai 4,7 milioni di un anno fa.
 
Eems: siglato contratto fornitura silicio per area fotovoltaico

Eems ha comunicato che la controllata EEMSolar SpA, recentemente costituita per la produzione di celle e pannelli fotovoltaici, ha sottoscritto con Deutsche Solar, società di produzione di wafer di silicio del gruppo Solar World, un contratto per la fornitura di wafer di silicio multicristallino per il periodo 2010 – 2017. La società si è assicurata anche l’approvvigionamento di una quantità di wafer di silicio per il periodo 2008 e 2009.

L’accordo sottoscritto coprirà la fornitura pluriennale di wafer di silicio per una potenza di oltre 250 MegaWatt e assicurerà ad EEMSolar una sorgente competitiva di materia prima per far fronte ai suoi piani di sviluppo nel settore fotovoltaico. EEMSolar inizierà a produrre celle e pannelli fotovoltaici a partire da metà del 2008, quando saranno completate tutte le attività propedeutiche in termini di adeguamento degli impianti, di installazione dei nuovi macchinari e di formazione e training del personale.

L’accordo fa seguito al contratto per la fornitura di linee produttive e relative tecnologie per la produzione di celle fotovoltaiche recentemente sottoscritto da EEMSolar con Centrotherm Photovoltaics.
 
Eems: EEMSolar cambia nome e si chiamerà Solsonica

Cambio di nome per EEMSolar, la società del Gruppo Eems recentemente costituita per la produzione di celle e pannelli fotovoltaici: da oggi si chiamerà Solsonica.
Lo rende noto un comunicato, in cui viene precisato che "la scelta di cambiare radicalmente la propria identità, perdendo ogni riferimento con la capogruppo Eems, è stata dettata da logiche di marketing e dalla necessità di proporsi al mercato del fotovoltaico con un marchio forte, innovativo".
 
Copia e incolla (notizie di ieri)

CAMPO EOLICO SPERIMENTALE IN TRENTINO

ROMA, 5 NOV - E' stato inaugurato un campo eolico sperimentale nella zona di Trento. Il progetto, il cui obiettivo e' diventare un riferimento nel settore della ricerca, e' coordinato dall'Universita' di Trento con la collaborazione dall'Ape (agenzia provinciale per l'energia) e la societa' Interbrennero. Il Trentino Alto Adige sembra sempre piu' vicino ai livelli del Nord Europa visto che, a partire da luglio, a Bolzano, sono entrati in funzione 1.800 pannelli solari fotovoltaici per un totale di 2.400 metri quadrati di superficie: il quartiere fieristico di Bolzano ha la piu' alta produzione di energia solare e il nuovo impianto consentira' alla citta' di risparmiare quasi 200 tonnellate di anidride carbonica all'anno.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 12:20

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ANBI, DA NOSTRE 112 CENTRALI 111.341 KW

ROMA, 5 OTT - In Italia sono 112 le centrali idroelettriche, gestite da realta' aderenti all'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (Anbi), con una potenzialita' complessiva di 111.341 kilowatt. Lo rende noto la stessa Anbi in occasione della Giornata Nazionale dell'Energia Elettrica promossa da Assoelettrica. Per i Consorzi e' il Piemonte, la regione in cui maggiori sono le possibilita' da parte di enti irrigui e di Bonifica: 41.810 kilowatt, suddivisi fra otto produttori. ''C'e' un'opportunita' di energia pulita, che apporterebbe benefici di carattere ambientale ed economico: e' quella derivata dai piccoli salti d'acqua presenti nei fiumi minori, nei torrenti, nei canali gestiti dai Consorzi di bonifica ed irrigazione- sottolinea Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I. - E' una risorsa ancora poco sfruttata''. Il costo per realizzare una di queste centraline, secondo l'Anbi, sarebbe di circa duemila euro per ogni kilowatt installato; l'ammortamento di tale investimento verrebbe realizzato nell'arco di otto anni, come previsto dagli incentivi relativi ai certificati verdi.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/10/2007 18:18

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PECORARO, LA SCELTA DEL GOVERNO E' PER IL SOLARE

REGGIO CALABRIA, 6 NOV - ''Siamo qui oggi a rilanciare le energie rinnovabili. Il solare e' la scelta del Governo, i piani vanno in questa direzione, e' molto importante che la Calabria vada in questa direzione e che si offra ad ospitare una delle prime centrali a solare''. A dirlo e' stato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, giunto in Calabria per la firma di un protocollo con il presidente della Regione, Agazio Loiero, per la diffusione di impianti solari termodinamici. ''Noi - ha aggiunto Pecoraro Scanio - guardiamo al futuro. Il carbone e' una sostanza che aumenta la presenza di CO2, non e' compatibile con l'ambiente. Una cosa e' ristrutturare le centrali in funzione, altra cosa e' investire ancora su centrali a carbone. Non e' questo il futuro''.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 06/11/2007 13:44

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MONTEPULCIANO;SCONTO ICI PER USO PANNELLI SOLARI

MONTEPULCIANO (SIENA), 5 NOV - Sconto sull'Ici per chi installa pannelli solari. Lo ha disposto il Comune di Montepulciano che, primo in Italia, ha deciso di offrire uno sconto sull'Ici pari al 40% della spesa sostenuta per l' installazione dei pannelli solari da utilizzare nei due anni successivi al collaudo dell'impianto. In alternativa e' anche possibile ottenere dall'amministrazione il rimborso degli interessi sul prestito ottenuto per acquistare i pannelli solari. Le due iniziative verranno presentate domani nel corso del convegno ''Il sole a portata di tutti-Un progetto per l'energia pulita nella Valdichiana senese'' che si svolgera' a Montepulciano alla presenza di Gianni Silvestrini, direttore Scientifico del Kyoto Club, e del responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 13:01

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300 MLN EURO A COMUNI VENETI PER FOTOVOLTAICO

VENEZIA, 5 NOV - Sono disponibili 300 milioni di euro di contributi per tutti quei comuni veneti che sceglieranno il biogas e il fotovoltaico. Lo annuncia Anciveneto in una nota nella quale si sottolinea che ai municipi bastera' mettere a disposizione aree adeguate per l'installazione delle centrali; a quel punto, dopo un'analisi del fabbisogno di energia, sara' costruita la centrale. La quale, in un primo momento, servira' tutte le strutture comunali (municipio, palestre, scuole, illuminazione pubblica...); quindi potra' essere utilizzata anche dalle famiglie per gli usi domestici. Secondo gli esperti, rileva l'Anci, optare per il biogas o il fotovoltaico fa risparmiare una somma che varia dal 20 al 40 per cento rispetto al tradizionale sistema di produzione di energia.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 10:41

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AUSTRALIA; CITTA' PIU' CALDA USERA' SOLO IL SOLE

SYDNEY, 5 NOV - Una remota cittadina dell'Australia, che detiene il record storico del giorno piu' caldo nel continente, si prepara a diventare il primo centro urbano nel Paese a dipendere soltanto dall'energia del sole, dopo essere stata scelta per ospitare la prima centrale termica solare nel Paese. La centrale di Cloncurry, nel nordovest del Queensland, sara' in grado di generare elettricita' anche nei rari giorni nuvolosi, e di notte, poiche' si alimenta con il calore trattenuto in blocchi di grafite. Il governo locale costruira' la centrale da 10 megawatt con un costo pari a 4,2 milioni di euro, che produrra' circa 30 milioni di chilowatt ore l'anno, sufficienti per 3500 abitazioni. ''La citta' di Cloncurry vanta il titolo del giorno piu' caldo mai registrato in Australia, 53 gradi all'ombra nel 1889, quindi e' la localita' ideale'', ha osservato la premier del Queensland, Anna Bligh. La centrale, che dovrebbe entrare in funzione all'inizio del 2010, funzionera' a energia termica solare, e differisce dalle unita' a pannelli fotovoltaici, che producono direttamente energia. Sara' munita di 8000 specchi che rifletteranno la luce solare su blocchi di grafite. L'acqua pompata attraverso i blocchi servira' a generare vapore, che a sua volta produrra' elettricita' a mezzo di turbine. Il calore immagazzinato nella grafite produce vapore anche dopo il tramonto, e consente ai generatori di funzionare anche di notte. Le emissioni di gas serra dell'Australia sono fra le piu' alte al mondo in rapporto alla popolazione, ma il governo conservatore di Canberra si rifiuta di ratificare il protocollo di Kyoto e preferisce concentrarsi sull'efficienza dell'energia e sulla tecnologia per limitare le emissioni.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 10:39

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PECORARO SCANIO,SI' A SOLARE NO RITORNO PASSATO

CAGLIARI, 5 NOV - Il futuro della produzione di energia passa per il solare ''senza farci trascinare indietro verso le energie del passato''. Lo ha ribadito il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, durante l'inaugurazione della miniera ''Rosas'' a Narcao nel Sulcis-Iglesiente, uno dei siti minerari dismessi e che fanno parte del Parco Geominerario della Sardegna inserito nella rete internazionale dei geoparchi dell'Unesco. ''Il sole e' una grande opportunita' e credo che la Sardegna dovrebbe avere - ha detto il ministro - una grande tradizione nell'innovazione per il sole e per produrre energia da questo. Ne ho parlato anche con il presidente Soru e credo che dobbiamo puntare verso questo obiettivo''. Rispondendo a una domanda sulla ricorrenza dei vent'anni del referendum che ha bocciato l'utilizzo del nucleare in Italia, Pecoraro Scanio ha osservato che ''gli italiani, in tutti i sondaggi, sono ancora contro questa forma di energia. Pensiamo piuttosto al solare''.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 05/11/2007 14:00

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Energia dal mare con il Pelamis

Blogeko

Mentre nel nostro paese si discute a non finire di rigassificatori e gas, importato a caro a prezzo, di carbone per centrali elettriche dismesse, carbone che non abbiamo, ma se anche lo avessimo meglio farne a meno, di impianti eolici che vanno bene per portarci le scolaresce e di solare che nel paese del sole non si sa cosa sia, gli scozzesi, come tanti altri del resto, t'inventano, e fanno funzionare, il Pelamis (http://www.oceanpd.com/default.html). Un salsiciotto, così lo chiamano vezzosamente, che grazie alle onde del mare produce energia elettrica senza disturbare la flora marina o i cetacei che, al contrario, sostengono gli assertori del progetto, beneficerebbero di zone interdette alla navigazione trovandosi, di fatto, in riserve protette giocoforza dai salsiciotti.

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La piccola casa del vento

Blogeko

"Little wind house" è una sorta di casetta in grado di ricavare energia elettrica dal vento e dal sole, grazie a un sistema misto che sfrutta entrambe le fonti energetiche. Il progetto è della svizzera Greentecno (http://www.greentecno.ch/products.php?l=en&p=1), che inizierà la produzione a pieno regime dai primi di gennaio 2008 al prezzo di 25 mila franchi svizzeri per struttura. Si tratta di un congegno che, oltre a produrre fino a un massimo di 15 KWh al giorno, è anche in grado di fornire fino a 30 litri di acqua giornalieri condensando l'umidità dell'atmosfera. Detto questo, non resta che augurarsi che le lettere d'intenti - ordini per un miliardo e duecento mila dollari - firmate dalla Greentecno con i governi dei paesi in via di sviluppo e con organizzazioni non governative vadano a buon fine. E chissà che anche l'Italia non decida di acquistarne qualcuna...



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Certo se fosse vero

Certo, se fosse vero, il futuro energetico del mondo potrebbe rivelarsi meno minaccioso di quanto si prospetti, visto che il problema d'una delle fonti energetiche pulite più diffuse, il nucleare, non è tanto nella sicurezza, che con la tecnologia attuale potrebbe anche essere risolto... ma nelle scorie radioattive, capaci di resistere nell'ambiente centinaia di migliaia di anni...!

La sorprendente notizia, riportata ieri l'altro dal quotidiano Libero, e ripresa da diversi siti, parla di due scienziati italiani che sono riusciti a trovare la strada per produrre energia nucleare da materiali non radioattivi attraverso gli ultrasuoni.

I due scienziati sono Fabio Cardone, fisico nucleare che ha svolto attività di ricerca presso il Cern di Ginevra e di insegnamento in varie università internazionali e Roberto Mignani, docente di fisica teorica all'Università di Roma 3, che, con la collaborazione di tecnici militari, hanno condotto una ricerca sulle reazioni piezonucleari dal 2003 presso laboratori militari e civili, le cui conseguenze potrebbero ripercuotersi sia in campo medico (lo studio delle trasmutazioni della materia prodotte da questo fenomeno può portare a metodi per l'eliminazione dei tessuti dannosi nel corpo umano mediante la loro trasformazione, senza la necessità di un vero e proprio intervento chirurgico), sia nella futura industria nucleare, grazie al vantaggio di poter operare con sostanze non radioattive di facile reperimento e approvvigionamento.

La scoperta consiste nelle reazioni nucleari causate dagli ultrasuoni all'interno di elementi naturali privi di radioattività, chiamate reazioni piezonucleari, le quali permettono di liberare neutroni da elementi naturali inerti grazie all'uso di un generatore meccanico di ultrasuoni alimentato ad energia elettrica. Inoltre queste reazioni liberano direttamente anche energia ed inducono gli elementi a cambiare natura trasmutandoli. Tuttavia, se, invece che ad elementi inerti, queste reazioni vengono applicate a piccole quantità di sostanze radioattive, queste ultime riducono la loro radioattività in tempi diecimila volte più brevi dei tempi naturali di riduzione. La scoperta, riferisce Fabio Cardone nell'articolo di Libero scritto da Antonio Socci, può trovare ampi campi di applicazione, sia realizzando il controllo e la eliminazione di sostanze radioattive indesiderate nella esistente industria nucleare per la produzione di energia, sia nella futura industria nucleare grazie al vantaggio di poter operare con sostanze non radioattive di facile reperimento e approvvigionamento. In parole semplici, saremo in grado di ricavare energia nucleare pulita da minerali comuni e non radioattivi. Questo punto, dice Cardone, è rilevante poiché permetterebbe alla industria nucleare di rendersi, in prospettiva, ragionevolmente indipendente dall'approvvigionamento di minerali radioattivi con conseguente forte riduzione della dipendenza geopolitica dalle aree di produzione. Un discorso a parte meritano le applicazioni nel campo della difesa e dello studio dei materiali, grazie alla disponibilità di macchine in grado di generare neutroni analoghe alle macchine generatrici di raggi X.

Il prezioso lavoro dei due fisici italiani è stato pubblicato di recente dalla casa editrice tedesca Springer Verlag, in un volume intitolato "Deformed spacetime (Geometrizing Interactions in Four and Five Dimensions).

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da Robinwood

www.ingegneriadelsole.it

un sito completo sul fotovoltaico e sul solare.

il mondo cambia


Alerion pure

Informazioni generali
Paese : Gran Bretagna
Città/Luogo: LONDINO
Numero di Bandi di Gara/Contratti: eu:138115-2007
Data di pubblicazione : Jun 14, 2007
Data limite : Sept 28, 2007
Compratori: PRENERGY POWER LIMITED


Lingua Originale: Inglese

Le Informazioni Del Contatto
Indirizzo : PRENERGY POWER LIMITED
LONDON
Gran Bretagna
Sito Web : www.prenergypower.com



Beni, lavori e servizi
45251100 - Lavori di costruzione di centrali elettriche.
45251140 - Centrale termoelettrica.
45251142 - Centrale elettrica alimentata a legna.
65410000 - Gestione di una centrale elettrica.

Testo originale view in: IngleseFranceseTedescoGrecoPortogheseSpa gnolo-------------Russo


Tipo del bando digara: 1150 - Avviso di gara
Regolamento dell'acquisizione
: Comunità europee
Pubblicazione del bollettino ufficiale dell'Unione Europea : 112/2007, #138115-2007
Natura del contratto : Lavori
Tipo di procedura

: Procedura negoziata accelerata
Tipo d'offerta richiesta: Offerta globale
Criteri d'aggiudicazione : Non applicabile

Sommario:
BANDO DI GARA
Lavori
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) DENOMINAZIONE, INDIRIZZI E PUNTI DI CONTATTO: Prenergy Power
Limited, 17a Curzon Street, UK-London W1J 5HS. Tel. +44 207 409 5411.
E-mail: chris.moore@postscriptum.com.
Indirizzo(i) internet:
Amministrazione aggiudicatrice: www.prenergypower.com.
Ulteriori informazioni sono disponibili presso: I punti di contatto sopra
indicati.
Il capitolato d'oneri e la documentazione complementare (inclusi i
documenti per il dialogo competitivo e per il sistema dinamico di
acquisizione) sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati.
Le offerte o le domande di partecipazione vanno inviate a: I punti di
contatto sopra indicati.
II.1) DESCRIZIONE
II.1.6) CPV (Vocabolario comune per gli appalti): 45251142, 45251100,
45251140, 65410000.
Descrizione: Centrale elettrica alimentata a legna.
Lavori di costruzione di centrali elettriche.
Centrale termoelettrica.
Gestione di una centrale elettrica.
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
IV.3.3) Condizioni per ottenere il capitolato d'oneri e la documentazione
complementare oppure il documento descrittivo Termine per il ricevimento
delle richieste di documenti o per l'accesso ai documenti: 3.9.2007.
IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di
partecipazione: 28.9.2007.
IV.3.6) Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte/domande di
partecipazione: Inglese.




IL BANDO E' SCADUTO,L APPALTO COMPLETATO,

A PORT TALBOT GALLES UK, ALERION E PRENERGYPOWER ATTENDONO OK DAL SEGRETARIO DI STATO PER IMPIANTARE LA CENTRALE A BIOMASSE DA CIPPATO DI LEGNO PER INVESTIMENTO DI 400 MILIONI DI STERLINE.
ALERION E' DENTRO IL PROGETTO AL 50% CON SOCIETA' START UP EWF ENERGY WOOD FABRIC.

www.alerion.it
www.prenergypower.com

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GRAZIE CIOCCOLATO PER IL TUO 3d OTTIMO.
AGGIUNGIAMOCI ANCHE fri elgreen power
OGGI CONFERENZA STAMPA.

VEDERE LORO SITO.

QUOTAZIONE PREV PER IL 21 NOVEMBRE.


IPO DI FRI ELGREEN POWER,PARI AL CIRCA IL 25% DEL FLOTTANTE AVRA' COME VALORE FRA I 950 E 1350 MIL DI EURO E SERVIRA' ANCHE AD ALERION ENERTAD E VARIE SOC SMALL CAPS NEL CAMPO DELLE RINNOVABILI PER LA LORO

CORRETTA VALUTAZIONE DI BORSA

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una Small Cap guardatevi i Soci ed i Managers innanzitutto.

MA ANCHE I VOLUMI.

ALERION SCAMBIAVA DAL 2000 AL 2005 100.000/150.000 AZIONI GIORNALIERE AL MASSIMO,CON SCAMBI QUOTIDIANI ANCHE DI 40.000 AZIONI,VERAMENTE POCO.
POI USCITA DI AGARINI E SOCI A 0.48,SOCI SCOMODI
E POI INGRESSO CON FORZA DI LIGRESTI IN PATTO DI SINDACATO
E POI LA FOCALIZZAZIONE DI ALERION SU UN SETTORE QUELLO DELLE ENERGIE RINNOVABILE BASATO SU RICAVI CERTI DETERMINABILI IN ANTICIPO IN MODO CHIARO ED IRREVOCABILE CON COSTI STRUTTURALMENTE IN DISCESA PER ECONOMIE DI SCALA E CON EBITDA UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTO IN ITALIA DI 300.000 EURO A MW INSTALLATO ED IN ESERCIZIO,
CON POLITICA /FINANZA/RELIGIONE/SOCIETA' CIVILE SEMPRE PIU' COESE E PROTESE VERSO IL SETTORE DEL FUTURO.

ENERGIA PULITA CHE DA PACE
CHE LIBERA GRADUALMENTE DAL PETROLIO
CHE NON INQUINA
CHE PERMETTE SVILUPPO EQUO E SOLIDALE
CHE DA LA POSSIBILITA' ANCHE AD UTENTI PICCOLI DI VENDERE ENERGIE ALTERNATIVE.

IL FENOMENO E' MONDIALE,

a)le società rinnovabili in Europa quotamo fra 9.5 e 11.5 volte Ebitda al 2010.
b)le small caps sono da preferire alle Blue chips perchè meno manovrabili con interventi di hedge funds
c)le small caps danno la possibilità d interloquire con il Management in maniera piu diretta
e)ALERION ed ENERTAD sono inconfrontabili con il loro passato e quindi il P/E non è indicativo perchè sappiamo che gli ernings spesso replicano il passato
f)ALERION ed ENERTAD sono in Joint venture,tramite accordo ERG ALERION,per sviluppo eolico congiunto
g)il pubblico per lo piu non sa di società energetiche rinnovabili in Borsa.
h) se Allianz Fidelity Gold Sachs ABN Amro Royal B of Scotland e varie istituzioni creditizie sono entrate nel capitale di aziende rinnovabili italiane,per non parlare di Veronagest vedere loro sito..., allora la TORTA è GROSSA.

In Borsa a volte bisogna interpretare e anticipare e pazientare.

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Da Robinwood

La questione energetica nell'economia e nella finanza
Di Luigi De Socio



Cari lettori, oggi ci ritroviamo qui in piena tempesta petrolifera, tra la speculazione su eventi geo-politici di indubbia rilevanza e la possibilità reale che il prezzo della risorsa petrolio sfugga davvero a ogni controllo. Mi sembra quindi doveroso regalarvi una riflessione su uno dei temi più inquietanti del nostro tempo, e spero vivamente che questo mio intervento risulti utile alla comprensione di come la questione energetica abbia assunto una rilevanza senza precedenti anche nel campo economico e finanziario, diventando un fattore critico nel sistema economico globale e uno dei motori primari, in via diretta e indiretta, nelle dinamiche dei mercati finanziari degli ultimi (Pubblicità)


anni.



A questo scopo è opportuno premettere che l'economia e la finanza, un tempo campi e temi di discussione lontani dalla vita comune e quotidiana, appannaggio di una elite di grandi capitalisti e speculatori vicini ai gradini più alti del potere politico, negli ultimi decenni sono andate via via entrando sempre più nella vita delle persone comuni, condizionando il nostro tenore di vita, le nostre decisioni e le nostre capacita di consumo, di risparmio, di investimento, e, cosa più importante, la nostra prospettiva di sussistenza nella fase post-lavorativa della nostra vita. Negli ultimi decenni abbiamo assistito da un lato ad uno sviluppo tecnologico e a un progresso senza precedenti, dall'altro ad una espansione continua dei mercati finanziari nella quale l'individuo comune è passato da un ruolo passivo e marginale ad un ruolo attivo, per meglio dire interattivo, e maggiormante importante. Ciò ha portato ad un profondo cambiamento di mentalità e di visione nel consumatore medio, il quale oggi può e deve analizzare ogni evento e fenomeno anche nelle sue valenze economiche per poter orientare le sue decisioni in base alle nuove dinamiche e opportunità offerte dalla continua e inesorabile evoluzione del sistema economico-finanziario globale.

Nella fattispecie, propriamente i fenomeni summenzionati dello sviluppo tecnologico e della globalizzazione, con l'apertura del mercato globale a Paesi fino a pochi decenni fa isolati e giacenti nell'arretratezza, hanno avuto e stanno avendo come conseguenza primaria l'aumento inevitabile della domanda energetica, portando il fattore energia, e quindi la questione energetica, ad assumere un'importanza ed una criticità assolute, al punto da chiamare le stesse autorità politiche ed economiche dei principali Paesi ad una attenzione e ad un impegno sempre maggiori.

L'energia intesa come fattore produttivo è stata da sempre un “fattore critico” nei costi aziendali, e indispensabile per qualsiasi processo di produzione di beni e servizi. Di conseguenza, l'economia prima, e la finanza successivamente, sono state da sempre legate agli aspetti principali del fattore energetico, e cioè alla sua reperibilità, alla sua disponibilità e al suo costo, seguendo di fatto il passaggio da fonti di energia tradizionale, quali il legno e il carbone, al petrolio, al quale dobbiamo in buona sostanza l'alto livello di sviluppo e strutturazione raggiunto dal sistema globale, fino a quelle che sono le premesse per il nostro futuro, e cioè le energie alternative e rinnovabili, alle quali il petrolio, disponibile in quantità decrescente, lascerà presto il posto.

Proprio gli aspetti principali dell'energia, e cioè la sua reperibilità, la sua disponibilità e il suo costo, nella loro evoluzione, hanno interagito nella storia economica con l'evoluzione dell'economia stessa, essendone uno dei motori principali, e al tempo stesso risultando da essa influenzati continuamente.

Gli albori dell'economia vedono il fiorire di centri urbani dove si concentrano botteghe artigiane e piccole fabbriche, che utilizzano per lo più il legno e il carbone, oltre all'energia fornita dal lavoro manuale, dando vita ad una embrionale necessità di dare un valore, e quindi a un prezzo, all'energia impiegata, che di conseguenza entra a far parte della vita artigiana e mercantile come costo di produzione dei beni.

Già prima della rivoluzione industriale, e cioè nel periodo coloniale, le sorti delle potenze tra loro in lotta per la supremazia si gioca nella capacità di raggiungere efficacemente i Paesi colonizzati, e sfruttare le loro risorse usando l'energia manuale fornita dagli schiavi, con la formazione di veri e propri mercati degli schiavi, dove la merce scambiata non erano tanto gli individui in sè, quanto la loro forza e capacità di lavorare. E' infatti notorio che gli schiavi giovani e forti avessero un valore - e quindi un prezzo - molto superiore a quello di schiavi più deboli. In questa fase della storia economica le aziende e fabbriche si mantengono dentro i limiti di dimensioni artigianali, per cui la domanda di energia risulta frammentata e discontinua, e comunque si mantiene entro limiti modesti, essendo disponibile a costo basso o quasi nullo, e quindi mantenendosi subordinata alla forza e disponibilità del capitale, concentrato nelle mani di una ristretta cerchia di persone. In questo periodo, le fonti di energia si spostano o vengono spostate in funzione dell'ubicazione del luogo dove esse verranno impiegate, siano esse umane o materiali, tuttavia assistiamo già all'inizio della formazione di un mercato dell'energia in quanto tale, con l'assestamento dei prezzi delle fonti energetiche entro limiti uniformemente accettati. Assistiamo anche allo sviluppo di centri urbani dove si concentrano le attività produttive, e quindi la domanda di fonti energetiche.

Con l'avvento della Rivoluzione Industriale, nasce il concetto tradizionale di impresa e quindi anche quello di energia come fattore produttivo. Ai piccoli laboratori, con fabbisogno energetico modesto e frammentato, si sostituiscono vere e proprie fabbriche, che determinano la creazione della classe proletaria e di fatto standardizzano e deflazionano il prezzo/valore dell'energia lavoro. Ci soffermiamo però maggiormente sui cambiamenti nel campo economico riferendoci al fattore energetico: con la rivoluzione industriale il legno lascia il posto al carbon “coke”, più diffuso, e nascono città legate alle fabbriche e alle zone dove il carbone e il ferro sono disponibili in maggiore quantità. Le fonti energetiche passano quindi da un ruolo passivo a un ruolo attivo, fungendo da catalizzatore e da creatori di uno sviluppo economico non solo diretto, ma anche indotto. Con l'uso diffuso del carbon coke, poi, assistiamo ad una standardizzazione delle fonti energetiche e allo sviluppo di un vero e proprio mercato dell'energia.

Un altro aspetto importantissimo in questo periodo storico-economico è che l'energia si pone come fattore produttivo ineliminabile, ma tuttavia non ancora “critico”, in altre parole rimane soggiogato alla forza dei capitali, incapace di creare autonomamente un aumento del suo prezzo, e quindi di creare shocks o fenomeni inflattivi.

Nella seconda metà del 1800 e la prima metà del 1900 assistiamo al declino delle potenze coloniali, e la partita della supremazia economica inizia a giocarsi sul tavolo della disponibilità di risorse di base, ma soprattutto della capacità di usare la forza lavoro e le fonti energetiche in quantità sufficienti e a prezzi accettabili. Si distinsero in questa fase Paesi come gli Stati Uniti e l'Inghilterra, mentre l'Italia rimase indietro a causa proprio della poca attitudine a strutturarsi come sistema economico moderno e a causa dell'alta costosità del fattore lavoro. Le conseguenze del “gap” creatosi in Italia in questo periodo pesarono poi anche successivamente fino ai giorni nostri.

Nella prima metà del 1900 assistiamo anche a un grande cambiamento: la sostituzione progressiva del carbone come fonte energetica con il petrolio. Questa innovazione cambia una volta ancora la distribuzione dello sviluppo economico nel nostro pianeta, privilegiando ancora una volta gli Stati Uniti, e penalizzando i Paesi europei, dove il petrolio è una risorsa non disponibile. Un aspetto che invece rimane constante in questo periodo storico è che l'energia, sia materiale che umana, rimane soggiogata al capitale e quindi, seppur di fronte a una domanda sempre crescente a causa dello sviluppo economico, non mostra ancora la capacità di pesare criticamente con il suo prezzo-valore sul prezzo dei prodotti finiti e quindi sull'economia nel suo complesso.

Giungiamo quindi ai primi anni '70, in cui, a causa di eventi geo-politici, cade sulle economie più avanzate la mannaia della crisi petrolifera, maggiormente catastrofica in quanto inaspettata, che trova le principali economie in una situazione di completa dipendenza dall'energia petrolifera, e quindi incapaci di sostituire in breve tempo tale fonte energetica con fonti alternative. Se da un lato la crisi petrolifera ebbe un effetto pesantissimo sull'economia di quegli anni, dall'altro rese i Paesi industrializzati pienamente coscienti della necessità di trovare soluzioni alternative al petrolio.

L'aspetto più importante di quei critici anni è sicuramente il fatto che l'energia assunse finalmente il ruolo di “fattore critico”, capace, mediante un forte aumento del suo costo, di mettere in ginocchio le principali economie generando un'iperinflazione diffusa. Fu da allora, in buona sostanza, che operatori economici e politici iniziarono a porsi seriamente il problema della necessità di garantire a tutti i costi al sistema economico un approvvigionamento di energia sufficiente a garantire la sua crescita. In quegli anni, proprio a causa della crisi energetica, si cercarono altre soluzioni, tra cui il nucleare, e ciò portò a porsi anche il problema della dannosità delle scorie e dei prodotti di rifiuto derivanti dall'estrazione e dall'utilizzo del fattore energia.

Vediamo quindi come, mentre in passato la preoccupazione era limitata al costo e alla disponibilità del fattore energetico, le necessità di limitare l'impatto ambientale della produzione e utilizzo di energia hanno creato, a partire dagli anni '70, due nuovi grandi business: 1) quello dell'eliminazione dei prodotti di scarto del processo di produzione e utilizzo dell'energia. 2) la produzione di energie in forma alternativa e la possibilità di ottenere energia anche dagli stessi prodotti di scarto del processo e dai rifiuti in genere.

Nel quadro della situazione attuale, andiamo ora a vedere quali sono gli elementi più rilevanti dal punto di vista economico e finanziario. Intanto cominciamo col dire che il petrolio non solo è una energia “sporca”, cioè inquinante, e quindi, seppur creando il business della riduzione dell'inquinamento, produce di fatto un danno ambientale. L'aspetto più critico della risorsa petrolio, tuttavia, è il fatto che esso sia non riproducibile, e cioè disponibile in quantita decrescente. Questo elemento è maggiormente preoccupante alla luce di fenomeni recenti come l'alto tasso di sviluppo di economie quali quella cinese, indiana, ed altre emergenti, che stanno aumentando rilevantemente la domanda di greggio.

Secondo la curva di Hubbert ( fig.1 ), proprio in questi anni ci troviamo in corrispondenza del picco di estrazione del petrolio, dopo il quale ci aspetta una situazione caratterizzata da una disponibilità di petrolio decrescente e, allo stesso tempo, una difficoltà sempre maggiore di reperire petrolio di alta qualità.

Le conseguenze dirette di ciò possono riassumersi in maggiori costi di ricerca e di estrazione, maggiori costi di raffinazione, ma soprattutto un trend fortemente rialzista del prezzo del greggio, che oggi si ripropone come “fattore critico” così come era avvenuto nel 1973, con l'aggravante tuttavia del fatto che mentre lo shock di offerta di quei tempi era dovuto a fattori esogeni, e quindi reversibile, lo shock di offerta che si sta oggi delineando, essendo dovuto all'indisponibilità della risorsa, non ha praticamente altra soluzione che quella del ricorso a forme di energia alternativa. A questo proposito è opportuno rilevare che, in considerazione del poco impegno e dell'arretratezza dei principali Paesi industrializzati nel dare impulso alle energie alternative, si prefigura il serio pericolo di una situazione in cui il prezzo del greggio arrivi ad un livello insostenibile, ma che anche quello delle energie alternative subisca una impennata eccessiva, proprio a causa della loro limitata disponibilità, con conseguenze disastrose per il sistema economico globale.

Andiamo ora ad analizzare un altro aspetto importante: molti si saranno chiesti come mai l'economia globale continui, seppur rallentando, nel suo trend di crescita, nonostante il prezzo del petrolio sia negli ultimi due anni triplicato. I principali elementi che hanno sinora ammortizzato il peso dell'aumento del greggio sono stati: 1) L'adattamento del sistema economico (per quanto possibile) all'aumento del costo energetico. 2) Le sinergie di cui hanno beneficiato le aziende multinazionali, prime tra tutte l'outsourcing, ovvero il trasferimento in Paesi poveri di alcune o di tutte le fasi del processo di produzione e trasformazione; questo “escamotage” è riuscito in buona parte a compensare l'aumento di altri costi aziendali, tra cui quello energetico. 3) L'aumento, seppur limitato, dei redditi nei Paesi industrializzati, che ha consentito alle aziende di mantenere a livelli sostenibili il loro output. 4) Una congiuntura economica favorevole, contraddistinta da bassi tassi di interesse associati a pressioni inflazionistiche quasi inesistenti, che di fatto ha reso possibile il lungo trend di crescita economica vissuto sino al momento attuale.

Sotto l'aspetto più puramente finanziario, poi, un altro ammortizzatore è stato finora il fatto che sul petrolio, proprio per la sua crescente importanza, sono nati prodotti finanziari di copertura, i cosidetti “futures”, che da un lato aumentano il rischio di speculazione, ma dall'altro hanno consentito alle aziende più dipendenti dal fattore energetico di coprirsi contro il rischio di un forte aumento del prezzo del greggio. Tuttavia, al momento attuale, stiamo già vedendo gli scricchiolii dell'intero sistema, in cui il livello dei redditi sta crescendo ad un tasso praticamente nullo, i benefici dell'outsourcing stanno diventato sempre più irrisori, a causa delle pressioni salariali nei Paesi emergenti, gli stessi “futures” sul petrolio, che finora hanno funto da ammortizzatore, stanno ora esprimendo il loro lato speculativo, sull'onda dell'emotività e dello sbilanciamento tra domanda crescente e disponibilità decrescente del loro sottostante. E' quindi ragionevole supporre che la tensione sui mercati finanziari e nel sistema economico reale è destinata ad aumentare ulteriormente nel prossimo futuro. L'unico elemento che potrebbe significativamente “raffreddare” l'attuale situazione sarebbe una ben poco auspicabile recessione mondiale, che se da un lato riporterebbe le quotazioni del greggio a livelli più accettabili, dall'altro provocherebbe un aumento enorme della disoccupazione e il collasso della base del sistema economico, cioè delle famiglie e dei consumatori medi, già eccessivamente indebitati presso i prestatori di moneta.

Mettiamo ora da parte, senza tuttavia dimenticarli, questi oscuri ma realistici scenari per analizzare invece l'aspetto positivo del grande fermento creatosi sul problema dell'energia. Vediamo come nei mercati finanziari, da alcuni anni a questa parte, si è formato un vero e proprio comparto di aziende quotate, il cosidetto “energy sector”, formato appunto dalle “energy stocks”. Le performances di questo comparto nei principali mercati finanziari mondiali sono le più alte (fig. 2, 3, 4 e 5), e, al contrario della bolla speculativa hi-tech del 2000, sono invece supportate dall'incessante aumento degli utili e fatturati aziendali, consentendo al comparto energy di mantenere un rapporto tra prezzo e utile (il cosidetto p/e) accettabile, nonostante la rilevante ascesa delle quotazioni. Tra esse menzioniamo Eni (Milano: ENI.MI - notizie) , l'Enel (Milano: ENEL.MI - notizie) , Terna (Milano: TRN.MI - notizie) , Tenaris (Milano: TEN.MI - notizie) , Saipem (Milano: SPM.MI - notizie) , Erg (Milano: ERG.MI - notizie) , Trevi, Saras (Milano: SRS.MI - notizie) .

Un altro comparto vicino a quello energy, che fa da ponte tra il tema dell'energia e quello del cambio climatico, è quello delle aziende “multiutilities”, cioè di quelle aziende che, per conto di enti pubblici e amministrazioni locali, forniscono a realtà urbane quali città, province e regioni i servizi di gestione e distribuzione dell'energia elettrica, dell'acqua, del gas. Anche questo comparto ha mostrato una crescita sostenuta e solida, e sta attraversando un processo di aggregazione tra le aziende che porterà ulteriori sinergie e riduzioni di costi. Anche per le multiutilities le prospettive sono rosee, soprattutto in considerazione dell'aumento di utili derivante proprio dall'aumento del costo delle fonti energetiche. Tra esse menzioniamo Aem (Milano: AEM.MI - notizie) , Acea (Milano: ACE.MI - notizie) , Acsm (Milano: ACS.MI - notizie) , Iride (Milano: IRD.MI - notizie) , Enìa.

Altri due fenomeni legati all'energia stanno inoltre assumendo crescente rilevanza nei mercati finanziari. Il primo è il chiaro orientamento delle aziende energetiche tradizionali alla ricerca e alla creazione di energie alternative, in vista proprio della possibilità che il petrolio arrivi a segnare prezzi che lo rendano proibitivo come risorsa per l'utilizzo nei processi di produzione; il secondo è la nascita, crescita e quotazione sui mercati finanziari di aziende esclusivamente dedicate alle energie alternative, quali la eolica e la fotovoltaica, oltre ovviamente al gas naturale. Tra esse citiamo la Alerion (Milano: ARN.MI - notizie) , la Kerself (Milano: KRS.MI - notizie) , Snam (Milano: SRG.MI - notizie) , AceGas (Milano: AEG.MI - notizie) , Edison (Milano: EDN.MI - notizie) , Eems ed altre ancora.

Infine, seppur in tono minore, osserviamo la crescita di aziende come la Actelios (Milano: ACT.MI - notizie) , dedicate all'estrazione di energia dai rifiuti, anch'esse contraddistinte da un trend fortemente positivo di utili e fatturati.

Se qualcosa mancava alla definitiva consacrazione del comparto “energy” come settore di primaria importanza nei mercati finanziari, il suggello definitivo è stato dato dalle emissioni sempre più copiose, da parte delle maggiori banche d'affari, di certificati di investimento sul comparto energetico, che garantiscono da un lato una reddività inferiore rispetto a quella dei singoli titoli, ma dall'altro la riduzione o l'annullamento del rischio sul capitale investito.

La conclusione che possiamo trarre da questo percorso di analisi e di riflessione è chiara ed evidente: La questione energetica e il cambio climatico, fenomeni strettamente correlati, inseriti nel contesto macroeconomico globale presente e futuro, ci portano a vedere la ricerca, gestione e distribuzione delle energie alternative, così come delle loro fonti, come uno dei più redditizi business dei prossimi decenni, in un quadro attuale contraddistinto da un sistema economico e finanziario globale che, con la sua forza e i suoi meccanismi, sta cercando di sopperire all'inadeguatezza e all'esiguità degli interventi governativi. Dall'altro lato, tuttavia, la disponibilità decrescente delle fonti di energia tradizionale pongono con allarmante urgenza la necessità di un enorme sforzo nello sviluppo di nuove soluzioni, in quanto solo una sufficiente disponibilità del fattore energetico potrà salvare il sistema economico globale dalla scure dell'iperinflazione e della recessione mondiale

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Da Silgi

ECOENERGIA|Cresce l'industria delle fonti pulite
In Italia è boom del solare




Sono 5.000 gli impianti fotovoltaici installati dall'agosto del 2006 al primo novembre 2007 e 3.000 al mese gli impianti per il solare termico. I numeri del Conto Energia resi noti da Gianni Silvestrini, consigliere per le rinnovabili del ministro Bersani
È boom del solare in Italia. Sono 5.000 gli impianti fotovoltaici installati dall'agosto del 2006 al primo novembre di quest'anno e 3.000 gli impianti al mese per il solare termico. Questi i numeri del Conto Energia, il sistema di eco-incentivi per sfruttare l'energia solare, resi noti da Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, ricercatore del Cnr e consigliere per le fonti rinnovabili del ministro per lo Sviluppo Economico, al convegno “Il sole a portata di tutti-Un progetto per l'energia pulita nella Valdichiana senese”, a Montepulciano, in Toscana.

«Nel solo mese di ottobre – ha riferito Silvestrini – è stato registrato un picco di circa 1.000 impianti installati, prevalentemente di piccola potenza. Segno che le norme stanno dando i risultati sperati, contribuendo a far nascere in Italia un'industria delle energie pulite».

Per dare un'idea della spinta al cambiamento rappresentata dal Conto Energia, ha proseguito Silvestrini, «nell'intero periodo 2000-2005 la media di impianti installati era di 40-50 al mese. Per quanto riguarda il solare termico nel 2006 l'incremento del mercato è stato molto elevato con 2.500 impianti installati al mese, mentre nel 2007, grazie anche alle detrazioni fiscali del 55% previste dalla Finanziaria, si spera in una ulteriore crescita del 20% che porterebbe la media sulle 3.000 installazioni ogni mese».

7 novembre 2007

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Fri-el: J. Gostner, riteniamo di mantenere tassi di crescita attuali anche in futuro




Ricavi praticamente raddoppiati nella prima metà del 2007 con trend mantenuto anche nel terzo trimestre dell'anno in corso. Fri-el, società bolzanina attiva nel settore della produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, si presenta al cospetto di Piazza Affari con dalla sua una crescita sostenuta che intende mantenere anche nei prossimi anni grazie all'imminente entrate in funzione dei parchi eolici e centrali elettriche alimentate a biogas. "E' ragionevole attendersi un trend di crescita di questo tipo anche nei prossimi esercizi", ha rimarcato Josef Gostner, ceo e vice-presidente di Fri-el, prossima matricola di Piazza Affari. A livello di parchi eolici sono 10 quelli attualmente in funzione. Altri 11 dovrebbero entrare in funzione tra il 2007 e il 2009 e altri 11 ancora entro il 2010 per un totale di capacità installata di 1200 MW rispetto ai 232 MW attuali
 
Dati in milioni ALERION
Trim. 2 2007
Trim 2 2006
Variazione
Fatturato
11.70
-0.602
+50,0%
Ebit
8.30
-5.00
+266,0%
Utile netto
+3.20
-5.30
+160,4%
PFN-50.00---(passa da - 50 a + 83. per effetto call e varie)
-Patrimono netto154.30----


quel + 160.4% dell utile netto di Alerion, ovviamente al 30/6/2007, sarà nn solo confermato ma anche superato al 30/9/2007.

e cmq :
a) se ERG esercita call su ENERTAD come pare, ALERION ha venduto la sua partecipazione a 0.70+3.10= 3.80 e mi pare buono.
b) se ERG non esercita,perchè magari questo è l accordo con Alerion, Alerion resta con 100% di AER RINNOVABILI e 17% di ENERTAD, e si riapre quell'intesa Garrone & Garofano sulle rinnovabili.8ATTENTI A QUEI 2)


Cmq okkio a Fri el Green e la sua capitalizzazione

900.000.000:232=x:118 x= valore aer rinn ipotesi minima
1.350.000.000:232= x:118 x=valore aer rinn ipotesi massima

232 sono i MW di FRI EL GREEN POWER
900.000.000 capitalizzazione da forchetta mininma
1.350.000.000 da forchetta massima.


Fate sempre i conti.
 
Piccola intromissione off-news...
FSLR quotava a gennaio 30$ adesso scambia in aftermarket a 200$

First Solar profit jumps, sees sales growth

NEW YORK, Nov 7 (Reuters) - First Solar Inc (FSLR.O: Quote, Profile, Research), maker of thin-film solar equipment, said on Wednesday its third-quarter earnings jumped and it expected revenues to be up sharply in 2008.

Net income was $46 million, or 58 cents per share, versus $4.3 million, or 6 cents per share, in the year-ago quarter.

Revenues rose to $159 million from $40.8 million a year ago as the company ramped up production from its plant in Germany that opened earlier this year.

Strong demand for renewable energy sources have driven solar sector shares sharply higher over the past year. First Solar's shares have rallied by more than five-fold since they debuted in November last year.

First Solar has attracted investors because its thin-film photovoltaic technology does not rely heavily on silicon to turn sunlight into electricity. Short supplies of the material have constrained expansion for other solar companies.

Chief Financial Officer Jens Meyerhoff told a conference call the company expects full-year 2007 revenues between $480 million to $485 million.

Those revenues would rise to $760 to $800 million in 2008, when the company's solar module output would rise to 370 to 390 megawatts from 2007's expected output of 200 MW.

On Tuesday, First Solar announced it planned to build a fourth manufacturing plant, with production expected to begin in the second half of 2009.


1000% annui? :D
 
KEY ENERGY 2007, in collaborazione con Agroenergia, è lieta di presentare un nuovo progetto espositivo dedicato alla produzione di energia da biomasse e da biogas prodotti da attività agricola.

L’area esterna intorno alle piscine di fronte ai padiglioni D1, D2 e D3 verrà dedicata ad una mostra sulle eccellenze dell’energia rinnovabile da fonte agricola, dove il pubblico di KeyEnergy/Ecomondo potrà aggiornarsi sulle migliori soluzioni tecnologiche oggi presenti sul mercato italiano ed europeo.

In concomitanza è in programma il "I Forum Nazionale sul biogas", articolato in un momento di approfondimento scientifico, con un convegno dal titolo "Biogas e Ricerca in Italia", e in un momento istituzionale con la "I assemblea nazionale dei produttori di biogas", primo evento in Italia di questo genere.

L’evento è una grande occasione di confronto e di crescita per le imprese agricole che si vogliono porre come protagoniste nel dibattito sui temi dell' uso consapevole e razionale dell'energia.
Attraverso la valorizzazione delle esperienze concrete vogliamo raccontare ai cittadini le reali potenzialità delle imprese agricole, perché crediamo che lo sviluppo di fonti rinnovabili debba essere legato al territorio e in equilibrio con la storica vocazione di produzione di qualità delle nostre aziende.

QUALCHE DATO DI SETTORE
Le biomasse soddisfano il 15% circa degli usi energetici primari nel mondo, con 55 milioni di Terajoule all’anno (TJ/anno, pari a 1.230 Mtep/anno - milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), anche se nei Paesi industrializzati questo tipo di fonte rinnovabile contribuisce solo per il 3% agli usi energetici primari, con 7 milioni di TJ/anno (156 Mtep/anno). Oggi la produzione italiana di energia da biomasse è di circa 5 Mtep. Si calcola che, potenziando le coltivazioni, utilizzando residui agricoli, forestali e dell'allevamento e installando pannelli solari nella aziende agricole, il settore potrebbe coprire fino al 13% del fabbisogno energetico nazionale.
Questo significherebbe un risparmio di oltre 12 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e la riduzione delle emissioni di CO2 di origine fossile di 30 milioni di tonnellate.
 
CONFERENZA UE EOLICO A BRUXELLES; 4.000 ESPERTI

BRUXELLES, 8 NOV - Per il prossimo appuntamento europeo sull'energia eolica e' stata scelta Bruxelles. La conferenza Ewec (European Wind Energy Conference), dedicata alla dimensione europea dell'energia eolica, si svolgera' nella capitale d'Europa nei padiglioni dell'Expo dal 31 marzo al 3 aprile 2008. E' prevista la partecipazione di oltre 4000 specialisti del settore e di delegazioni politiche di piu' di 70 paesi. I lavori saranno presieduti dal Commissario europeo per l' Energia, Andris Piebalgs, informa in un comunicato stampa l' associazione dell'industria eolica (Ewea). Cio' sottolinea la credibilita' degli eventi Ewec e riflettere il crescente sostegno dato a livello politico all'energia eolica. Piebalgs ha dichiarato che ''entro il 2020 un terzo dell'energia potrebbe venire dalle rinnovabili e la maggior percentuale potrebbe, e dovrebbe venire dall'energia eolica. Le iscrizioni per partecipare ai lavori della Conferenza sono gia' aperte ed e' previsto uno sconto sulla quota per le richieste inviate prima del 15 novembre. A dimostrazione dell'importanza che assume a livello europeo la conferenza annuale Ewec, tutto lo spazio espositivo previsto per l'esibizione, che affianca la conferenza, e' gia' stato venduto. La presenza italiana, sugli oltre 200 espositori, e' limitata a quattro. A fare la parte del leone sono, invece, Danimarca, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 08/11/2007 15:57
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PAKISTAN MAGGIORE ESPORTATORE ETANOLO IN UE

7 NOV - E' il Pakistan il piu' importante esportatore di etanolo, componente del bioetanolo, nei paesi dell'Unione europea. La ragione di tale successo va ricercata in un regime di aiuto comunitario particolare, il Sistema Generalizzato di Preferenze (GSP), che permette l'esportazione nei paesi Ue senza pagare alcun tipo di balzello. L'Unione europea normalmente invece applica una tassa di importazione di 10,2 Euro per ogni ettolitro di alcol denaturato e di 19,2 euro per quello non denaturato. Il Pakistan rientra, pero', nel gruppo di una serie di paesi terzi con cui esistono accordi di libero scambio come per quelli Mercosur, tra cui il Brasile,il piu' grande produttore al mondo di alcol. Ad attingere all' etanolo extra comunitario ci sono in prima linea l'Italia e l' Olanda. Passando a considerare i livelli di produzione europei di bioetanolo, va detto che, all'interno della famiglia dei biocarburanti e' il biodiesel, fino a questo momento, quello che va per la maggiore. Le statistiche 2006, pubblicate su European Biomass Statistics 2007, parlano di una produzione di 4890 chilo tonnellate (kt) di biodiesel e di solo 1246 kt di bioetanolo. Mentre la produzione del primo e' presente praticamente in tutti i paesi dell'Unione europea, eccezion fatta per la Finlandia, l' Ungheria ed il Lussemburgo, il bioetanolo viene fabbricato solo in undici paesi Ue. I maggiori produttori, secondo i dati del Biofuels Barometer, sono la Germania, 343 kt, la Spagna, 320 kt, seguite da Francia, 199 kt, Svezia, 112 kt, e Italia, 102 kt. Le materie prime utilizzate per la produzione sono principalmente i cereali. Nel 2006 ne sono stati usati 1030 milioni di litri, mentre si sono utilizzati 247 milioni di litri di alcol etilico, 233 di prodotti importati e 200 delle barbabietole da zucchero. Il grano e' di gran lunga la materia prima piu' richiesta per fabbricare bioetanolo. Secondo una stima nel 2006 si dovrebbe poter contare su una capacita' produttiva di 9,1 milioni di tonnellate di petrolio equivalente (Mtoe) di bioetanolo, quantitativo gia' superiore al target di 7,5 fissato dalla Commissione europea per il 2010. Si tratta, pero', di dati che vanno presi con molta precauzione perche' 5,9 milioni di tonnellate dovrebbero essere prodotti da impianti programmati, ma non ancora in costruzione. Per favorire la diffusione dei biocarburanti bisognerebbe potenziare la rete di vendita anche dell'etanolo puro, come l'E85, adatto ai veicoli ad alimentazione mista, si legge nella pubblicazione ''European biomass statistics 2007''. Attualmente solo la Svezia con 792 stazioni di E85 e' molto attiva in questo campo. Seguono le 86 pompe tedesche e, con un drastico calo, le 15 britanniche e francesi, le 13 irlandesi e le 5 svizzere.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 07/11/2007 16:58

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IN CALABRIA PRIMO IMPIANTO SOLARE TERMODINAMICO

REGGIO CALABRIA, 7 NOV - La Calabria sara' la prima regione italiana ad avere un impianto solare termodinamico che si chiamera' ''Pitagora'' e verra' costruito in provincia di Crotone. L'Accordo di programma e' stato sottoscritto ad Altafiumara dal ministero dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e dal presidente della Regione, Agazio Loiero, in occasione della presentazione del ''Rapporto sullo stato dell'ambiente in Calabria''. L'impianto sfrutta la sorgente di energia per trasformarla in calore ad alta temperatura ed e' competitivo con le altre fonti come carbone, petrolio e metano. L'Accordo di programma prevede come obiettivi anche la realizzazione di un sistema locale di sviluppo, integrato ed omogeneo con le politiche di crescita delle energie rinnovabili, producendo effetti di induzione e moltiplicazione anche verso le imprese private. Il documento sottoscritto avra' durata triennale e prevede che per il 2007 vi sia un finanziamento ministeriale di un milione di euro, mentre le risorse successive arriveranno sulla base dei fondi disponibili nel bilancio statale. La Regione Calabria si impegna a finanziare il programma per il 2007 e per gli anni successivi con risorse paritarie. Entro un mese sara' istituito il ''Comitato di gestione tecnico-scientifico'', con compiti di indirizzo programmatico, di individuazione e di controllo degli interventi da realizzare. Inoltre, elaborera' lo studio preliminare di fattibilita' dell'impianto solare termodinamico ed i singoli interventi con le modalita' di attuazione.

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LEGAMBIENTE; CAMPANIA 14/A PER FOTOVOLTAICO

NAPOLI, 7 NOV - La Campania e' al quattordicesimo posto nella graduatoria delle regioni italiane relative alle installazioni di impianti fotovoltaici: lo dice in una nota Legambiente che, in occasione della settimana mondiale Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile, promuove in Campania alcune iniziative di sensibilizzazione al risparmio energetico. La settimana Unesco e' dedicata al tema 'Alt ai cambiamenti climatici'. Oggi alcuni volontari dell'associazione ambientalista saranno all'Exposcuola di Baronissi, con dei laboratori specifici sulle fonti rinnovabili e il risparmio energetico. In Campania la provincia piu' ''rinnovabile'', che ha saputo meglio sfruttare il regime di agevolazioni detto ''conto energia'', e' la Provincia di Caserta, con 314 KW, dice Antonio Pascale, responsabile campano. Al secondo posto Salerno (252 KW), seguita da Napoli, Benevento ed Avellino. Dati che non sono, secondo Pascale, affatto soddisfacenti: ''La provincia di Caserta e' stata invasa dalla produzione da fonti fossili. Le tre megacentrali a gas, 2 a Teverola e 1 a Sparanise, potrebbero da sole soddisfare quasi tutto il fabbisogno elettrico della Campania. Una situazione questa che condanna la Provincia di Terra di Lavoro a non poter piu' raggiungere, a livello provinciale, gli obiettivi europei di produzione del 20% dei fabbisogno mediante fonti rinnovabili''. 'Le piazze del sole', patrocinate dalle Province di Caserta e Salerno e dal Comune di Mercato Sanseverino, aspettano poi i visitatori domenica 11 novembre a Napoli, Salerno, Pontecagnano, Caserta, Succivo, Telese Terme e al Campus Universitario di Baronissi, presso lo stand che Legambiente ha allestito presso la fiera Exposcuola che, per l'occasione, quest'anno ha annullato le emissioni di anidride carbonica grazie a Legambiente e AzzeroCO2.

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AUTHORITY, IN UN ANNO 650 INTERVENTI RISPARMIO

ROMA, 8 NOV - Lampadine ed elettrodomestici a basso consumo, sistemi di regolazione automatica nell'illuminazione pubblica, ma anche teleriscaldamento e pannelli solari, sostituzione di vecchie caldaie e scaldabagno e migliore isolamento delle abitazioni. Sono i principali interventi che nel periodo 1 giugno 2006-31 maggio 2007 hanno consentito risparmi per 611.529 tonnellate equivalenti petrolio (tep). E' quanto emerge dal Secondo Rapporto Annuale dell'Autorita' per l'energia sui ''titoli di efficienza energetica'', i cosiddetti certificati bianchi. Un comparto - fa sapere l'Authority - che nel periodo preso in esame ha coinvolto un crescente numero di operatori: al 31 maggio 2007 risultavano accreditati come ''societa' di servizi energetici'' 919 soggetti, il 60% in piu' dell'anno precedente. I nuovi interventi sviluppati sono stati 650. Recupera il Sud. Poco meno della meta' dei risparmi energetici e' stata conseguita con iniziative realizzate nelle regioni del Nord, con il restante 50% suddiviso in ugual misura tra le regioni del Centro e quelle del Sud. Degli oltre 600mila titoli di efficienza energetica certificati dal 1. giugno 2006 al 31 maggio 2007 attraverso il meccanismo, che promuove l'utilizzo piu' razionale dell'energia, circa 480mila riguardano la riduzione dei consumi di energia elettrica, 94 mila dei consumi di gas, 30mila di altri combustibili. I risparmi energetici complessivamente certificati dall'Autorita' sono stati conseguiti prevalentemente attraverso interventi sugli usi elettrici in ambito civile (+22% rispetto all'anno precedente); si e' invece ridotto il contributo degli interventi sugli usi di illuminazione pubblica (-15% rispetto all'anno precedente) e dei sistemi di produzione e distribuzione di energia in ambito civile (-10% rispetto all'anno precedente). Sostanzialmente stabile risulta il contributo degli interventi per la riduzione dei fabbisogni energetici in ambito civile e di quelli nel settore industriale.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 08/11/2007 15:43

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08/11/2007 Greenreport

A Montelupo il primo edificio scolastico certificato CasaClima

FIRENZE. Montelupo fiorentino ai vertici nazionali per il risparmio energetico? Sicuramente sì almeno per quanto riguarda l’edificio scolastico recentemente inaugurato che ha ottenuto il massimo della classificazione dell’Agenzia CasaClima (la classificazione va da A per consumi bassissimi, fino a G per consumi che non rispettano i limiti di legge). Si tratta del primo caso in Toscana e solamente del secondo in Italia. Il senso del certificato CasaClima è evidenziare i costi energetici e la valutazione avviene in base a parametri prefissati che tengono conto dell’isolamento dell’edificio e della dispersione di calore, dell’esposizione al sole e dell’utilizzazione di impianti che sfruttano fonti energetiche rinnovabili.

L’Agenzia CasaClima, che ha sede a Bolzano, si è data l’obiettivo di coniugare comportamento ecologico e calcolo economico: una casa ad alta qualità abitativa non deve infatti essere cara; al contrario, esistono molte possibilità di risparmio che consentono nello stesso tempo di tutelare l’ambiente. Un altro aspetto “attrae” l’economia verso l’ecologia e sta alla base dell’azione dell’Agenzia: l’edilizia abitativa ha rappresentato da sempre un motore significativo per l’economia, e gli investimenti in questo settore hanno effetti positivi sull’intero mondo economico. L’edificio costruito a Montelupo rispetta tutti i parametri previsti: bassa dispersione del calore; posizione dell’edificio studiata in relazione alla luce solare; presenza di pannelli solari utilizzati per la produzione di tutta l’acqua calda sanitaria necessaria alla struttura e riescono ad alimentare circa il 30% dell’impianto termico (sono comunque integrati da due piccole caldaie a gas); domotica avanzata. Questo è un aspetto molto interessante. La domotica è la disciplina che si occupa dell´integrazione delle tecnologie che consentono di automatizzare una serie di operazioni all’interno della casa e più in generale degli edifici. L’impiego di questa disciplina consente da un notevole risparmio di risorse, in particolare per la regolazione della luce e dell’impianto termico.

Attraverso l’utilizzo di sensori che rilevano l’intensità della luce naturale e la presenza di persone l’impianto emette un’illuminazione graduale sufficiente ad integrare quella solare. Il riscaldamento viene costantemente controllato per verificare l’apporto dei pannelli solari, la necessità di integrazione da parte delle caldaie a gas e questo consente anche di misurare il livello di anidride carbonica immessa in atmosfera.

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08 novembre 2007 @ 05:25:00 CET

Un seminario a Bolzano su ecosostenibilità e risparmio energetico.

Il prossimo 15 novembre si terrà presso il TIS - Innovation Park di Bolzano “Home future”, un workshop dedicato ai materiali e alle soluzioni tecnologiche avanzate per sistemi costruttivi eco-sostenibili e orientati al risparmio energetico.

Nel corso dell'incontro saranno presentate cinque relazioni, tutte legate al tema del risparmio energetico nell’edilizia: Fiorentino Pedroli, Simone Arizzi e Marco Ferrari di DuPont illustreranno gli ultimi sviluppi nei materiali innovativi a servizio della sostenibilità ambientale.

Per il mondo accademico interverranno Andrea Pindar del Politecnico di Milano, che parlerà delle costruzioni passive nei paesi dell’Europa meridionale e Biagio Di Pietra, ricercatore dell'ENEA, che svilupperà il tema dell'efficienza energetica ed ecobuilding.

Il workshop sarà corredato da una esposizione dei materiali più interessanti sviluppati da DuPont; nel pomeriggio esperti della società saranno a disposizione per fornire chiarimenti e rispondere alle domande dei partecipanti.

Per informazioni: TIS - Innovation Park

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08.11.07 Blogeko

Abbiamo consumato anche le Maldive

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(Che nostalgia:'(,ndr)

Anche le Maldive sono ormai consumate. Sono avviate verso il destino delle isole Sundarbans, di Vanuatu - il luogo più felice del mondo - eccetera. Circa 80 delle 1200 isole di cui è composto il Paese, situate ad appena un metro sul livello del mare, stanno sperimentando dall'inizio di quest'anno maree sempre più alte. Effetto dei cambiamenti climatici e dell'inalzarsi del livello del mare. Gli italiani sono fra i frequentatori più assidui delle Maldive. Che dite, pensate di andarci a Natale prima che sia troppo tardi? O pensate invece di rinunciare a volare per non pompare altro gas serra nell'atmosfera? Foto Flickr.

16:16:23 | di maria f. piva |

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07.11.07 Blogeko

Cresce (da zero) il solare in Italia

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Nonostante il Conto Energia studiato dall'attuale governo non sia proprio il massimo in fatto di convenienza, sembrerebbe che i dati relativi al 2007 siano molto confortanti. Forse perché partendo da zero si può solo migliorare, dico io, ma va comunque apprezzato il risultato positivo. Proprio ieri infatti, Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e consigliere del Ministro per lo Sviluppo Economico, ha presentato a Montepulciano, in Toscana, alcuni dati "freschi freschi" dai quali emerge che "da agosto 2006 al 1 novembre 2007 sono stati installati circa 5.000 impianti solari fotovoltaici".

Secondo Silvestrini il fatto estremamente positivo è che nel mese di ottobre di quest'anno "è stato registrato un picco di circa 1.000 impianti installati, prevalentemente di piccola potenza". E' evidente che il confronto messo in piedi dal direttore del Kyoto Club fa strabuzzare gli occhi, poiché nel periodo 2000-2005 la media di impianti installati era di 40-50 al mese, ma tornando alla considerazione di prima è evidente che migliorare quando si parte da zero è sicuramente facile. Questo non sminuisce il valore dei dati, ma in qualche modo li ridimensiona, anche in considerazione di tutti le pecche che questo decreto contiene al suo interno.

In conclusione, cresce anche il solare termico, grazie alle detrazioni fiscali del 55% previste dall'ultima Finanziaria che hanno consentito di raggiungere i 2.500 impianti installati al mese. Anche se ancora i risultati raggiunti da paesi come la Germania sono per noi un miraggio. Il nostro mercato deve crescere molto prima di guadagnarsi una fetta importante, che merita, nel contesto globale.

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HELIX WIND TURBINE: Small Wind Gets Smart

http://www.inhabitat.com/2007/11/08/helix-wind-turbine-small-wind-gets-smart/#more-7016
by Ali

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First LEED Platinum Carbon Neutral Building!
by Jorge

http://www.inhabitat.com/2007/11/08/first-leed-platinum-carbon-neutral-building/#more-7034

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Alle stelle la CO2 delle imprese italiane

8 novembre 2007 - 218 milioni di tonnellate di CO2 prodotta nel 2006. Con questo quantitativo le aziende italiane hanno superato i limiti stabiliti dal Protocollo di Kyoto di ben 23 milioni di tonnellate di Co2 (ovvero +11,9 per cento). A rivelarlo è una ricerca condotta da Eco-Way, società di consulenza specializzata nel settore dei cambiamenti climatici e nel monitoraggio delle emissioni climalteranti e carbon management. Lo studio è stato presentato ad Ecomondo, la fiera del riciclo e del riutilizzo inaugurata oggi a Rimini. In Piemonte si trovano le imprese più virtuose con una riduzione delle emissioni pari al 12,6 per cento. Buone le prestazioni anche in Liguria, Trentino-Alto Adige, Toscana, Veneto, Marche, Abruzzo ed Emilia-Romagna. Fanalino di coda le imprese laziali che con un aumento di CO2 pari a 8 milioni di tonnellate, hanno emesso più del doppio del limite consentito. (Fonte: Ansa)

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