BBuon giorno ,vediamo quali considerazioni ci porta il Nostro LUKAS e quale è stato il comportamento degli Opzionmen.
Per quanto concerne il nostro benchmark azionario mondiale, ossia l’S&P 500, la correzione complessiva è sinora di circa il 4 %.
Negli ultimi anni ogni correzione si è rivelata un’ottima occasione d’acquisto, poichè i mercati hanno sempre prontamente recuperato, raggiungendo poi nuovi massimi storici. Sarà cosi anche questa volta ?
Non lo sappiamo, ma personalmente ho qualche dubbio.
Il Covid ha infatti cambiato molte cose. In particolare, ha sdoganato politiche fiscali espansive, anzi iper-espansive, come non vedevamo da decenni ormai.
Il mutamento più evidente è quello relativo
all’inversione del trend delle commodities, che in un solo anno si sono apprezzate di ben il 45 % in termini reali.
Alcuni attribuiscono questo mostruoso rimbalzo, a strozzature e difficoltà insorte dal lato dell’offerta.
Non si può, e non si deve, infatti, sottovalutare anche
la pressione proveniente dal lato della domanda.
Non dimentichiamo che il PIL è previsto in forte recupero in tutto il globo,.
..... Segnalo inoltre che, sempre negli Usa, l’indice dei prezzi della produzione industriale ( PPI ), in soli dodici mesi, è lievitato di ben l’8,3 % ..... in questo momento
le imprese non riescono a ribaltare completamente sui prezzi di vendita, gli aumenti subiti sui loro prezzi di produzione.
Molto probabile pertanto
attendersi nei prossimi mesi una contrazione degli utili aziendali, e di conseguenza una contrazione degli attuali livelli delle quotazioni azionarie.
Ora passiamo ad esaminare il COT REPORT
Nella scorsa settimana le variazioni, nelle posizioni dei vari operatori, sono state pari a 8.246 contratti.
In particolare, i Large Traders,
acquistano l’intero lotto degli 8.246 contratti long, e divengono gli operatori più esposti e più Net Long.
I Commercial Traders,le MANI FORTI del mercato , invece, cedono altri 1.416 contratti long, e consolidano la loro abituale posizione di copertura, Net Short.
Gli Small Traders, infine, cedono ben 6.830 contratti long, e quasi dimezzano l’entità della loro posizione, che resta però Net Long
........Le movimentazioni di quest’ultima ottava, riconfermano, e riequilibrano, come già accennato, la precedente configurazione, ed il precedente l’assetto del mercato dei derivati azionari Usa.
Un assetto statisticamente incerto ed alquanto volatile, che appare sempre meno transitorio e contingente, e destinato invece a continuare ed a protrarsi.
.... nel prossimo futuro non ci saranno più i facili guadagni del passato decennio, e l’operatività diventerà sempre più impervia e difficile.
In coerenza con le sopra esposte motivazioni, riduco pertanto ulteriormente la mia esposizione sull’equity, in attesa di avere ulteriori e più probanti indicazioni circa l’evoluzione futura.