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Happiness First ... Buon Anno a tutti!
giusto per contribuire a non distribuire un c.azzo di dvd.....per il resto , poteva fare meglio....BANCO BPM - Ha sottoscritto un accordo con i sindacali per l’uscita volontaria di circa 1.500 dipendenti
FATTOBanco BPM ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali un accordo che prevede l’uscita volontaria di circa 1.500 persone, parzialmente compensate da 750 assunzioni da effettuare nel periodo 2021-2023. Tale accordo consentirà alla banca di procedere alla chiusura di circa 300 filiali nel corso del primo semestre 2021. EFFETTONel piano industriale presentato a marzo, Banco BPM prevedeva l’uscita volontaria di circa 1.100 risorse e la chiusura di circa 200 filiali. Secondo le nostre stime, il costo del piano, che dovrebbe essere registrato nel quarto trimestre 2020, potrebbe essere pari a circa 230/250 milioni (pari ad una media di circa 160mila euro per dipendente) e attualmente non è incorporato nelle nostre stime. Giudizio INTERESSANTE su Banco BPM , target price a 2,30 euro. ???
10:21-04/01
giusto per contribuire a non distribuire un c.azzo di dvd.....per il resto , poteva fare meglio....
a 160mila€ di buonuscita uscivo anche io e salutavo la compagnia
per la serie chi trova posto in banca trova un tesoro
l.m.l.
giusto per contribuire a non distribuire un c.azzo di dvd.....per il resto , poteva fare meglio....
non posto mai gain ( e soprattutto loss ) è solo per dire: forza branco di sfaticati datevi da fare che sono già le 10:35 del 4 gennaio!Vedi l'allegato 2737396
Banco Bpm - Rumor sulla possibile creazione di un patto di consultazione | Market Insight
Nuovi accordi in vista
Girondi pronto a comprare altre azioni?
04/01/2021 10:59
Rumor sulla possibile creazione di un accordo di consultazione da parte di alcuni azionisti di Banco Bpm.
Secondo quanto si apprende da Il Messaggero, Giorgio Girondi, socio della banca di piazza Meda con il 4,9% del capitale, vorrebbe coinvolgere gli azionisti Sandro Veronesi, che ha in capo l’1,5% del capitale, e Dario Tommasi, che detiene l’1% del capitale, nell’iniziativa di dare vita a un patto di consultazioni che raggruppi il 7,5% del capitale.
Il quotidiano riporta che il potenziale patto potrebbe salire fino al 9,9% vista la possibilità che Girondi possa incrementare la propria quota.
intanto quotazioni da fame.
L’inizio del confronto vero e proprio fra i vertici di Banco BPM e BPER Banca è atteso per la primavera: dopo i primi pour-parler, bisognerà entrare nei dettagli operativi del nuovo polo bancario padano che nascerà dalla fusione delle due banche che si candida ad essere uno dei più importanti a livello europeo, dato che insisterà su uno dei territori economici più fertili dell’Unione. Ma questa volta, gli azionisti vogliono dire la loro e non lasciare la palla della nuova governance al top management ed ai suoi giochi con Bankitalia. Per questo, dopo un primo accordo fra le Fondazioni azioniste del Banco e l’Enpam (l’ente di previdenza di medici e odontoiatri) che ha bloccato il 5,5% delle azioni, un nuovo accordo sta nascendo fra il primo azionista individuale – l’industriale mantovano Giorgio Girondi, nella foto) che controlla da solo (dal novembre scorso) un pacchetto di azioni pari al 4,9% – e due nomi pesanti dell’imprenditoria veronese: Sandro Veronesi di Calzedonia (che ha l’1,5% delle azioni) e Dario Tommasi (alla guida dell’omonimo polo vitivinicolo e da sempre una figura di riferimento fra gli azionisti veronesi dell’ex Popolare) che ha l’1% dei titoli in circolazione. Oggi, insieme, fanno il 7,5% del capitale, una quota che Girondi vorrebbe incrementare sino al 9,9% acquisendo personalmente altre azioni e fermandosi appena al di sotto della soglia massima ammessa dalla BCE prima di avviare un’istruttoria relativa alla partecipazione qualificata.
L’inizio del confronto vero e proprio fra i vertici di Banco BPM e BPER Banca è atteso per la primavera: dopo i primi pour-parler, bisognerà entrare nei dettagli operativi del nuovo polo bancario padano che nascerà dalla fusione delle due banche che si candida ad essere uno dei più importanti a livello europeo, dato che insisterà su uno dei territori economici più fertili dell’Unione. Ma questa volta, gli azionisti vogliono dire la loro e non lasciare la palla della nuova governance al top management ed ai suoi giochi con Bankitalia. Per questo, dopo un primo accordo fra le Fondazioni azioniste del Banco e l’Enpam (l’ente di previdenza di medici e odontoiatri) che ha bloccato il 5,5% delle azioni, un nuovo accordo sta nascendo fra il primo azionista individuale – l’industriale mantovano Giorgio Girondi, nella foto) che controlla da solo (dal novembre scorso) un pacchetto di azioni pari al 4,9% – e due nomi pesanti dell’imprenditoria veronese: Sandro Veronesi di Calzedonia (che ha l’1,5% delle azioni) e Dario Tommasi (alla guida dell’omonimo polo vitivinicolo e da sempre una figura di riferimento fra gli azionisti veronesi dell’ex Popolare) che ha l’1% dei titoli in circolazione. Oggi, insieme, fanno il 7,5% del capitale, una quota che Girondi vorrebbe incrementare sino al 9,9% acquisendo personalmente altre azioni e fermandosi appena al di sotto della soglia massima ammessa dalla BCE prima di avviare un’istruttoria relativa alla partecipazione qualificata.