Telecom: alea iacta est

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

olli

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Ennesimo rinvio, altro tempo perso? Rete Unica solo uno specchietto per allodole? Che altro?
P. S. Se volete postar qui visto che l'altro thread è terminato...
 
Telecom Italia TIM ha comunicato il calendario finanziario per l’esercizio 2021.

In particolare, il 9 marzo 2021 si riunirà il consiglio di amministrazione per l'approvazione del bilancio del'esercizio 2022

Questi gli altri appuntamenti finanziari di Telecom Italia TIM per il 2021:

20 aprile 2021: assemblea ordinaria degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2020 (convocazione unica).
19 maggio 2021: consiglio di amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria del primo trimestre 2021.
27 luglio 2021: consiglio di amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria del primo semestre 2021.
27 ottobre 2021: consiglio di amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria del terzo trimestre 2021
 
Partita a scacchi...

Ripa (Open Fiber), nostro modello di rete il piu' adatto per gli investimenti.

Roma, 17 dic - Il modello di rete wholesale only, che fornisce cioe' fibra solo all'ingrosso a tutti gli operatori "consentendo la realizzazione di un'infrastruttura di ultima generazione aperta a tutti coloro che siano interessati a sviluppare servizi digitali per cittadini, imprese e pubblica amministrazione, e' il piu' adatto a favorire gli investimenti e l'innovazione attraverso una concorrenza leale e ad armi pari tra tutti gli attori coinvolti".
Lo dichiara a DigitEconomy.24
 
Che cosa è questo? Il nuovo treddo di Telecom?
Per alea iacta est son dovuto correre su google, ho imparato anche questo, dove ho scoperto che il dado è tratto. Ma in che senso?
 
Che cosa è questo? Il nuovo treddo di Telecom?
Per alea iacta est son dovuto correre su google, ho imparato anche questo, dove ho scoperto che il dado è tratto. Ma in che senso?

Nel senso che tutti si attendono la Rete Unica e magari manco questo... :censored:
Come avvenne al tempo con Giulio Caio Cesare: tutti pensavano se ne stesse al dilà del Rubicone, invece lui smentì tutti e con le legioni arrivò a Roma ;)
Latinismi del liceo classico fatto molti anni fa; bei tempi :)
 
Ma lo sanno quelli di Enel che Maquaire offre il malloppo solo con la rete unica?
Evidentemente vogliono continuare a rimetterci pur di mantenere le poltrone in OF
 
Ma lo sanno quelli di Enel che Maquaire offre il malloppo solo con la rete unica?

Lo sanno lo sanno ;);) proprio per tali condizioni giochicchiano con CDP. La speranza è che CDP acquisti al prezzo degli Australiani ma senza le molteplici condizioni da loro poste... Altro che cash :D
 
IL CDA ENEL DELIBERA DI CEDERE A MACQUARIE TRA IL 40% E IL 50% DEL CAPITALE DI OPEN FIBER
• Il corrispettivo previsto in caso di cessione del 50% del capitale di Open Fiber, equivalente all’intera partecipazione detenuta da Enel, risulta pari a 2.650 milioni di euro ed è inclusivo del trasferimento a Macquarie del 100% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber
• Previsti meccanismi di “earn-out” legati alla positiva conclusione del contenzioso instaurato da Open Fiber nei confronti di TIM e alla creazione di valore derivante dall’eventuale realizzazione della c.d. “rete unica” a banda larga tra Open Fiber e TIM
Roma, 17 dicembre 2020 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. (“Enel” o la “Società”), riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Michele Crisostomo, ha deliberato di avviare le procedure finalizzate alla cessione di un minimo del 40% e fino al 50% del capitale di Open Fiber S.p.A. (“Open Fiber”) a Macquarie Infrastructure & Real Assets (“MIRA”), conferendo all’Amministratore Delegato apposito mandato al riguardo.
In base all’offerta finale pervenuta da MIRA, il corrispettivo per la cessione del 50% del capitale di Open Fiber risulta pari a 2.650 milioni di euro ed è inclusivo del trasferimento a MIRA del 100% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, per un controvalore stimato di circa 270 milioni di euro al 30 giugno 2021, data entro la quale si prevede che l’operazione possa essere finalizzata. In caso di cessione del 40% del capitale di Open Fiber, essendo prevista nell’offerta finale di MIRA una proporzionale riduzione dei valori sopra indicati, il corrispettivo per la cessione si attesta a 2.120 milioni di euro, la porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber oggetto di trasferimento a MIRA risulta pari all’80%, e il relativo controvalore al 30 giugno 2021 è stimato in circa 220 milioni di euro. Il corrispettivo sopra indicato non tiene conto degli effetti potenzialmente connessi ai meccanismi di earn-out appresso descritti, in quanto non quantificabili allo stato attuale.
L’offerta finale pervenuta da MIRA prevede che qualora il closing dell’operazione sia successivo al 30 giugno 2021, il corrispettivo sopra indicato risulti incrementato ad un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al closing stesso.
L’offerta prevede inoltre il riconoscimento di due diversi “earn-out” in favore di Enel, legati ad eventi futuri ed incerti.
Un “earn-out” è legato alla positiva conclusione, con sentenza definitiva, del contenzioso instaurato da Open Fiber nei confronti di TIM S.p.A. (“TIM”) per condotta anticoncorrenziale posta in essere da quest’ultima. In particolare, tale “earn-out” assicura il riconoscimento in favore di Enel del 75% del risarcimento netto che dovesse essere conseguentemente incassato da Open Fiber e si prevede che sia
riconosciuto ad Enel in funzione dei dividendi distribuiti da Open Fiber ai propri soci a qualsiasi titolo. L’”earn-out” sarà calcolato in proporzione alla effettiva quota ceduta da Enel a MIRA.
L’altro “earn out” è invece legato alla creazione di valore derivante dall’eventuale realizzazione della c.d. “rete unica” a banda larga tra Open Fiber e TIM. Esso è basato sul criterio del rendimento per l’investitore e prevede che, nel caso in cui si verifichi un’operazione di trasferimento della partecipazione in Open Fiber detenuta da MIRA che determini un tasso di rendimento dell’investimento (IRR) superiore al 12,5%, venga riconosciuta ad Enel una quota pari al 20% del valore realizzato da MIRA eccedente tale soglia, fino ad un importo massimo pari a 500 milioni di euro in caso di cessione del 50% del capitale di Open Fiber e di 400 milioni di euro in caso di cessione del 40%.
La stipula del contratto di compravendita tra le parti è subordinata ad alcune condizioni, tra cui si segnalano:
• l’autorizzazione a MIRA, rilasciata da parte di Open Fiber, a condividere con un numero ristretto di potenziali co-investitori le informazioni acquisite nel corso della due diligence svolta, al fine di realizzare la sindacazione del corrispettivo;
• il mancato esercizio del diritto di prelazione che lo statuto di Open Fiber riconosce in capo a CDP Equity S.p.A. (“CDPE”, a sua volta socio al 50% di Open Fiber);
• in caso di cessione del 50% del capitale di Open Fiber, la condivisione tra MIRA e CDPE della modifica di alcuni aspetti che regolano attualmente la governance di Open Fiber.
Il perfezionamento dell’operazione è poi a sua volta subordinato ad una serie di condizioni, tra cui si segnalano:
• l’ottenimento, da parte delle banche finanziatrici di Open Fiber, dei waiver necessari al trasferimento a MIRA della partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber;
• l’ottenimento delle varie autorizzazioni amministrative propedeutiche al trasferimento a MIRA della partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber (con particolare riguardo alla procedura in materia di golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e all’autorizzazione rilasciata dall’Autorità Antitrust comunitaria).
 
IL CDA ENEL DELIBERA DI CEDERE A MACQUARIE TRA IL 40% E IL 50% DEL CAPITALE DI OPEN FIBER
• Il corrispettivo previsto in caso di cessione del 50% del capitale di Open Fiber, equivalente all’intera partecipazione detenuta da Enel, risulta pari a 2.650 milioni di euro ed è inclusivo del trasferimento a Macquarie del 100% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber
• Previsti meccanismi di “earn-out” legati alla positiva conclusione del contenzioso instaurato da Open Fiber nei confronti di TIM e alla creazione di valore derivante dall’eventuale realizzazione della c.d. “rete unica” a banda larga tra Open Fiber e TIM
Roma, 17 dicembre 2020 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. (“Enel” o la “Società”), riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Michele Crisostomo, ha deliberato di avviare le procedure finalizzate alla cessione di un minimo del 40% e fino al 50% del capitale di Open Fiber S.p.A. (“Open Fiber”) a Macquarie Infrastructure & Real Assets (“MIRA”), conferendo all’Amministratore Delegato apposito mandato al riguardo.
In base all’offerta finale pervenuta da MIRA, il corrispettivo per la cessione del 50% del capitale di Open Fiber risulta pari a 2.650 milioni di euro ed è inclusivo del trasferimento a MIRA del 100% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, per un controvalore stimato di circa 270 milioni di euro al 30 giugno 2021, data entro la quale si prevede che l’operazione possa essere finalizzata. In caso di cessione del 40% del capitale di Open Fiber, essendo prevista nell’offerta finale di MIRA una proporzionale riduzione dei valori sopra indicati, il corrispettivo per la cessione si attesta a 2.120 milioni di euro, la porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber oggetto di trasferimento a MIRA risulta pari all’80%, e il relativo controvalore al 30 giugno 2021 è stimato in circa 220 milioni di euro. Il corrispettivo sopra indicato non tiene conto degli effetti potenzialmente connessi ai meccanismi di earn-out appresso descritti, in quanto non quantificabili allo stato attuale.
L’offerta finale pervenuta da MIRA prevede che qualora il closing dell’operazione sia successivo al 30 giugno 2021, il corrispettivo sopra indicato risulti incrementato ad un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al closing stesso.
L’offerta prevede inoltre il riconoscimento di due diversi “earn-out” in favore di Enel, legati ad eventi futuri ed incerti.
Un “earn-out” è legato alla positiva conclusione, con sentenza definitiva, del contenzioso instaurato da Open Fiber nei confronti di TIM S.p.A. (“TIM”) per condotta anticoncorrenziale posta in essere da quest’ultima. In particolare, tale “earn-out” assicura il riconoscimento in favore di Enel del 75% del risarcimento netto che dovesse essere conseguentemente incassato da Open Fiber e si prevede che sia
riconosciuto ad Enel in funzione dei dividendi distribuiti da Open Fiber ai propri soci a qualsiasi titolo. L’”earn-out” sarà calcolato in proporzione alla effettiva quota ceduta da Enel a MIRA.
L’altro “earn out” è invece legato alla creazione di valore derivante dall’eventuale realizzazione della c.d. “rete unica” a banda larga tra Open Fiber e TIM. Esso è basato sul criterio del rendimento per l’investitore e prevede che, nel caso in cui si verifichi un’operazione di trasferimento della partecipazione in Open Fiber detenuta da MIRA che determini un tasso di rendimento dell’investimento (IRR) superiore al 12,5%, venga riconosciuta ad Enel una quota pari al 20% del valore realizzato da MIRA eccedente tale soglia, fino ad un importo massimo pari a 500 milioni di euro in caso di cessione del 50% del capitale di Open Fiber e di 400 milioni di euro in caso di cessione del 40%.
La stipula del contratto di compravendita tra le parti è subordinata ad alcune condizioni, tra cui si segnalano:
• l’autorizzazione a MIRA, rilasciata da parte di Open Fiber, a condividere con un numero ristretto di potenziali co-investitori le informazioni acquisite nel corso della due diligence svolta, al fine di realizzare la sindacazione del corrispettivo;
• il mancato esercizio del diritto di prelazione che lo statuto di Open Fiber riconosce in capo a CDP Equity S.p.A. (“CDPE”, a sua volta socio al 50% di Open Fiber);
• in caso di cessione del 50% del capitale di Open Fiber, la condivisione tra MIRA e CDPE della modifica di alcuni aspetti che regolano attualmente la governance di Open Fiber.
Il perfezionamento dell’operazione è poi a sua volta subordinato ad una serie di condizioni, tra cui si segnalano:
• l’ottenimento, da parte delle banche finanziatrici di Open Fiber, dei waiver necessari al trasferimento a MIRA della partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber;
• l’ottenimento delle varie autorizzazioni amministrative propedeutiche al trasferimento a MIRA della partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber (con particolare riguardo alla procedura in materia di golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e all’autorizzazione rilasciata dall’Autorità Antitrust comunitaria).

questi nn si tolgono dal c..
 
ma perchè vendono fra il 40 e il 50 ??? se vendono vendessero tutto e si togliessero dal.....xxx
 
Non che voglia far l'avvocato del diavolo, ma perché prendersela con Gubitosi per l'affaire OF? Siam sinceri: nessuno avrebbe potuto far diversamente! Chi deve batter i pugni sul tavolo è il Governo e dire, come farebbero in tutti i paesi che si dichiaran "liberali", o si fa come dico io o dimissioni: quella è la porta, grazie. Senza poi chiedere risarcimenti per ritardi subiti e\o furbate fatte coi soldi dei contribuenti. Fu un Governo a creare l'impiccio, un Governo deve risolverlo! Starace non ascolta? Anche chi si vede espropriare la casa per pubblica utilità non vuol cederla, ma poi è costretto...
 
Oltre alla valutazione, Enel pretende:
- “earn out” per causa contro TIM
- “earn out” per realizzazione Rete Unica
- interesse 9% per closing dopo il 21 Giugno.
Non me ne voglia il povero Bisaglia: Riaprite i Manicomi! :wall:
 
Oltre alla valutazione, Enel pretende:
- “earn out” per causa contro TIM
- “earn out” per realizzazione Rete Unica
- interesse 9% per closing dopo il 21 Giugno.
Non me ne voglia il povero Bisaglia: Riaprite i Manicomi! :wall:

Pretende da CDP se nn erro
E dire che Enel e CDP prendono ordini dallo stesso ministero. Che pagliacci
 
allora domani Tit che farà??
 
Temo che in OF ci siano i senatori a vita delle popolari
Va a finire che maquaire si stufa e molla l'osso
 
Oltre alla valutazione, Enel pretende:
- “earn out” per causa contro TIM
- “earn out” per realizzazione Rete Unica
- interesse 9% per closing dopo il 21 Giugno.
Non me ne voglia il povero Bisaglia: Riaprite i Manicomi! :wall:
Può fare piacere o no, ma questo significa fare l'interesse dell'azienda per cui lavori, tanto di cappello a chi ha partorito un contratto simile, gli asset si vendono non si regalano, poi che valga realmente ciò che stato pattuito, ognuno può fare le sue considerazioni, ma come ricordava in qualche post prima un amico, il mercato ha sempre ragione.
 
il cda di Enel fatto la sera prima delle tre streghe!!!!! Se la stanno spolpando per bene prima di farla partire...ve lo dico da sempre se non cominciate a vendere non salira’ mai ....l
 
allora domani Tit che farà??

Oggi venerdì, scadenza di opzioni quindi quotazione stabile o poco mossa direbbe un buon meteo, da lunedì dovrebbe ripartire....spero per voi in su.... intanto se Fincantieri rimbalza farebbe cosa gradita
 
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