♥♠♣♦ Non TUTTO ma di TUTTO ... anche Tenaris - Vol.06 - Giu. 2020

DANYeuro

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♥♠♣♦ Non TUTTO ma di TUTTO ... anche Tenaris - Vol.06 - Giu. 2020

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... Continua l'avventura dei SSigg. Bonaventura !!!

- si viene da Maggio 2020

https://www.finanzaonline.com/forum...tutto-anche-tenaris-vol-05-mag-2020-a-46.html
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La ciliegina 2.JPG
 
Mi porto appresso qualke ultimo post

Zamika scriveva :
. colpo di reni o colpo .. finale ?

La percentuale di azioni Nasdaq al di sopra di un MA a 50 giorni si avvicina al 90%

Tmpi interessanti per i mercati in quanto le metriche sull'ampiezza che sono diventate pesantemente ipervendute a marzo stanno diventando pesantemente ipercomprate al rialzo.
Alla fine, la condizione di ipervenduto a marzo ha contribuito a creare le condizioni per la manifestazione - quindi la condizione di ipercomprato andrà nella direzione opposta?
La percentuale di titoli Nasdaq al di sopra del MA a 50 giorni è ben al di sopra del picco da gennaio 2020 - e il picco per questa metrica in qualsiasi momento sin dal suo inizio;

zzzzz NAA50R_May27.png
 
29 Maj Sp 500.png

sono 479 i titolii che hanno una posizione superiore alla MM50 , un 95,99% del totale , un livello mai raggiunto in precedenza ( 94,20 ad aprile del 2016 )
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29 Maj Sp 500 UP MM50.png

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i titoli con posizione superiore alla MM200 sono 222 , un modesto 44,5% .
... abbiamo visto che in precedenti occasioni le inversioni di un certo spessore sono avvenute a livelli superiori.

... se la posizione dei titoli >> MM50 direbbe che siamo in dirittura di arrivo .... cosa dice secondo Voi il numero dei titoli >>> MM200 con il Babbo a 3040 , che siamo arrivati ?????
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zzzzz 29 MAJ sp 500 Up MM 200.png
 
Ultima modifica:
BBuon giorno OK! e BBuona settimana e BBuon mese di Giugno alla Stalla

inizio di mese molto promettente per i mercati Orientali con Tokio a +0,80 e la Cina con andamento vivace.
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zzzzz Dany01.jpg

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Barile a 35,30$ // Dolore$ a 1,1130 // GOLD a 1757$
 
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Buongiorno!

Come interpretate la mossa di Del Vecchio su MB? Credete sia positiva per Generali?
 
Buongiorno!

Come interpretate la mossa di Del Vecchio su MB? Credete sia positiva per Generali?

per Generali mi sa che cambi poca cosa...almeno credo
MB detiene il 13% di Generali con del Vecchio al 5% della stessa compagnia

... in poche parole punta a prendere 2 piccioni con una fava
... non so se gli sarà permesso detenere un controllo di questa portata e se ci sarà qualkuno un grado di contrastarlo ....oppure se dovrà alienare quell'incrocio del 5% che detiene in Generali.
 
Quindi addirittura vendere :confused:

Chissà, vediamo se oggi ci sarà una reazione di qualche tipo.

Grazie sempre!:bow:
 
per Generali mi sa che cambi poca cosa...almeno credo
MB detiene il 13% di Generali con del Vecchio al 5% della stessa compagnia

... in poche parole punta a prendere 2 piccioni con una fava
... non so se gli sarà permesso detenere un controllo di questa portata e se ci sarà qualkuno un grado di contrastarlo ....oppure se dovrà alienare quell'incrocio del 5% che detiene in Generali.

Cosa ti sei fumato.... Titolo volerà parte scalata... Ahahhahahah
 
BORSA: commento di preapertura

MILANO (MF-DJ)--Partenza vista positiva per le principali piazze europee."Avvio di seduta atteso in rialzo per l'azionario, nell'ordine del +1,2%.
Il Ftse Mib e' visto in area 18.430 punti", afferma un esperto di una casa d'affari milanese.
Venerdi' il principale indice di piazza Affari ha chiuso la seduta a quota 18.197 punti (-0,84%).
- "Lo scontro Usa-Cina per ora non si e' tradotto in una modifica degli accordi commerciali tra i due Paesi, evidenzia l'esperto.
Sul fronte macroeconomico, il Pmi manifatturiero cinese elaborato da Caixin è salito sui massimi da quattro mesi a maggio, grazie all'aumento della produzione con il ritorno in attivitá delle fabbriche nel Paese.
Nel dettaglio il dato si è attestato a 50,7 punti dai 49,4 di aprile e, commenta l'esperto, "meglio del consenso posto a 49,7 punti".
Si attendono poi i Pmi manifatturieri di maggio di Italia (09,45), Francia (09h50), Germania (09h55) e dell'Eurozona nel suo complesso (10h00).
Alle 10h30 verra' reso noto il dato relativo alla Gran Bretagna alle 15h45 quello degli Usa.
Sempre dagli Stati Uniti, alle 16h00 sono in agenda la pubblicazione dell'Ism manifatturiero di maggio e la spesa per costruzioni nel mese di aprile.

A piazza Affari da seguire Mediobanca, dopo che la Delfin di Leonardo Del Vecchio ha chiesto l'autorizzazione per salire fino al 20%.
Occhi puntati poi su Cattolica Ass., con l'Ivass che ha evidenziato la situazione di solvibilitá indebolita del Gruppo, della Capogruppo e di alcune controllate a seguito del deterioramento dei mercati finanziari conseguente alla diffusione della pandemia da Covid-19.
A seguito di queste considerazioni, l'Istituto di Vigilanza rileva la necessitá di interventi di patrimonializzazione che si attende vengano perseguiti mediante l'utilizzo integrale della delega proposta alla prossima Assemblea Straordinaria dei soci convocata per il 26/27 giugno,pari ad un aumento di capitale di 500 mln euro da effettuarsi entro l'inizio dell'autunno.
Viene anche richiesta entro fine luglio la presentazione all'Istituto di un piano a livello di Gruppo che descriva le azioni intraprese con riferimento anche alle controllate, riguardanti in particolare il monitoraggio della posizione di solvibilitá, di liquiditá, oltre ad un'analisi della scelta dei limiti di Risk Appetite Framework. Vengono inoltre richieste delle integrazioni e delle estensioni nelle analisi e nelle misure del cosiddetto "Piano di emergenza rafforzato"
 
Buongiorno alla stalla.... iniziano i "rafforzamenti"

Cattolica, aumento di capitale da 500 milioni entro settembre. "Migliorare solvibilita" - la Repubblica

Cattolica, aumento di capitale da 500 milioni entro settembre. "Migliorare solvibilità"
Il Consiglio di amministrazione della compagnia assicurativa risponde alla lettera dell'Ivass che chiedeva immediati interventi di patrimonializzazione. Dall'ex ad Minali una causa da 9,6 milioni



ROMA - Il consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha preso atto delle richieste dell'Ivass, l'Autorità del settore assicurativo, e si prepara ad agire di conseguenza: arriverà un piano di rafforzamento patrimoniale del gruppo, con interventi diretti su alcune partecipate. L'Ivass aveva richiesto un intervento da mezzo miliardo.


Il cda di Cattolica si è riunito domenica sera, dopo che è stata resa nota la letterà dell'Authority, e la società ha comunicato l'esito della riunione di emergenza prima della riapertura delle Borse di lunedì mattina (segui il titolo in diretta). L'aspetto più rilevante della nota è che il cda di Cattolica Assicurazioni "ha preso doverosamente atto delle indicazioni" arrivate dall'autorità di vigilanza e "pertanto, ha dato mandato al management di preparare un piano nei tempi richiesti, al fine di rafforzare la solvibilità del Gruppo", a cui è stato chiesto, tra l'altro, di procedere a un aumento di capitale da 500 milioni di euro entro fine settembre.
 
V !!!.... Veramente ?

[FONT=sole_text]Gli indici da monitorare per capire come andranno le Borse in settimana - 24+

Le Borse internazionali si lasciano alle spalle una settimana positiva. Il recupero dai minimi di marzo continua e quello che si sta profilando è sempre più un movimento a “V”. Una dinamica da confermare in questo mese di giugno che sta per iniziare.[/FONT]

[FONT=sole_text]La volatilità è scesa drasticamente dai massimi e sul mercato le correzioni che si sviluppano trovano al momento compratori. Due indici , S&P 500 e Nikkei, sono tornati anche sopra la media a 200 periodi, tradizionale spartiacque tra mercato rialzista e ribassista.[/FONT]
[FONT=sole_text]Il termometro del rischio[/FONT]
[FONT=sole_text]Il Dow/gold ratio, che misura il rapporto di forza tra Dow Jones (rischio) e oro (fuga dal rischio) sta lentamente risalendo dai minimi all’interno di un trend di medio termine favorevole all’oro. I valori sono saliti a 15 (servono teoricamente 15 once di oro per comprare il Dow Jones) per poi consolidare. Intorno a 16 passa un’importante resistenza.[/FONT]
[FONT=sole_text]L’indicatore negli ultimi giorni è tornato stabilmente sopra la media a 50 periodi confermando i segnali di risveglio che erano stati anticipati nelle ultime settimane. Il superamento della media non accadeva da inizio anno ed evidenzia che nel breve l’azionario può continuare a sovraperformare.[/FONT]
[FONT=sole_text][h=5]RAPPORTI DI FORZA[/h]L’indice Dow/gold ratio negli ultimi 10 anni

24+_20200531_GRAFICO_1_GENNAI_DOWGOLD_660%20articolo.png

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[FONT=sole_text]Indice S&P 500[/FONT]
[FONT=sole_text]Wall Street continua a recuperare terreno e si è portata sopra l’area psicologica dei 3mila punti. È stata violata al rialzo anche la resistenza di 3.025 punti. L’indice S&P 500 si trova a circa il 10% dai massimi storici di febbraio. Gli oscillatori sono in ipercomprato ed è probabile un consolidamento. Nel brevissimo un ritorno sotto 3.025 potrebbe far scattare nuove prese di beneficio.[/FONT]
[FONT=sole_text]Allargando lo sguardo l’impostazione rialzista non subisce grandi contraccolpi fino a quando le quotazioni si manterranno sopra 2.820 punti. La volatilità è scesa a un’oscillazione media giornaliera potenziale di circa il 2 per cento.[/FONT]
[FONT=sole_text][h=5]S&P 500[/h]


[/FONT]

[FONT=sole_text]Indice Ftse Mib[/FONT]
[FONT=sole_text]Anche Milano ha raggiunto e tenuto al momento un importante target, quello dei 18mila punti. Si tratta del minimi registrato a fine 2018. Lo spartiacque è fondamentale e deve essere tenuto per impostare nuovi allunghi: alcune discese sotto 18mila potrebbe far scattare nuove prese di beneficio anche se fino a 16.500non ci sono rischi particolari per la ripresa piena del movimento al ribasso.[/FONT]
[FONT=sole_text]La perdita dai massimi di febbraio è intorno a 29% e il confronto con gli Stati Uniti evidenzia il gap di forza tra i due indici. Anche a Milano la volatilità sta scendendo e si attesta intorno a un’oscillazione giornaliera media potenziale del 2,5 per cento.[/FONT]
[FONT=sole_text][h=5]FTSE MIB[/h]


[/FONT]

[FONT=sole_text]I listini più forti[/FONT]
[FONT=sole_text]Nelle ultime tre settimane gli indici più brillanti, a livello internazionale, sono stati il giapponese Nikkei e il brasiliano Bovespa, con progressi superiori all’8 per cento: questo trend positivo ci è concretizzato anche nell'ultima settimana. Francoforte ha fatto meglio di Wall Street e questo evidenzia che l’Europa sta provando a ridurre il gap borsistico con gli Usa.[/FONT]
[FONT=sole_text][h=5]NIKKEI[/h]


[/FONT]

[FONT=sole_text]L’indice Dax si trova in area 11.700 punti, corrispondente al ritracciamento del 61,8% del moviemnto discendente. Un livello sensibile che deve essere superato con forza per trovare lo spazio di nuovi importanti allunghi. Gli unici listini che nelle ultime tre settimane hanno un bilancio negativo sono Hong Kong e Shanghai. In particolare Hong Kong, ha registrato una flessione superiore al 5% con volatilità in aumento.[/FONT]
 
Sembra tutto OK per un altro salto...

Venerdì è arrivato forte per S&P e Nasdaq mentre Russell 2000 lotta.




La settimana si è chiusa fortemente con l'aumento del volume nell'accumulazione confermata tra gli indici.
L'S & P è rimasto al di sopra dei suoi 200 giorni in termini di aumento dell'accumulazione (aumento del volume di bilancio) in quanto la performance relativa rispetto al Russell 2000. e il Nasdaq sono rimasti deboli. L'indice rimane sulla buona strada per sfidare il massimo del mini-swing da febbraio, una pietra miliare già raggiunta dal Nasdaq.
Il Nasdaq ha completato la chiusura del gap di febbraio ed è appena rimasto con i massimi di febbraio da battere prima che abbia la possibilità di sfidare 10.000.
Il Russell 2000 sta ancora giocando a catchup e sta lottando per raggiungere i traguardi raggiunti da S&P e Nasdaq. Ha registrato una chiusura leggermente inferiore dopo un grande andamento ribassista da giovedì - che a sua volta è uscito da una sfida fallita nel MA di 200 giorni. L'unica cosa che funziona a suo favore è il vantaggio in termini di prestazioni rispetto a Nasdaq e S&P.
Il Nasdaq è in rotta per invertire l'intero declino di Covid19, probabilmente molto prima che il virus scompaia per importanza. In tal caso, ciò darà agli acquirenti la sicurezza di fare lo stesso per Russell 2000 o S&P. La prossima settimana potrebbe essere importante per l'indice.


[FONT=&quot]SPX ha formato un enorme modello di megafono. Rialzista o ribassista? Non lo so.[/FONT]
[FONT=&quot]
[/FONT]

[FONT=&quot][/FONT]
 
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New generation a parole e old economy nella realtà ?

Why The European Recovery Plan Will Likely Fail | Zero Hedge


Il piano di stimolo da 750 miliardi di euro annunciato dalla Commissione europea è stato accolto da molti analisti macroeconomici e banche di investimento con euforia. Tuttavia, dobbiamo essere cauti. Perché? Molti sostengono che una risposta rapida e decisiva alla crisi con un'iniezione di liquidità che eviti un collasso finanziario e un forte impulso fiscale che consolidi la ripresa sono misure straordinariamente positive. La storia e l'esperienza ci dicono che, in effetti, il rischio di delusione per quanto riguarda l'impatto positivo sull'economia reale non è piccolo.


La storia dei piani di stimolo nella zona euro dovrebbe metterci in guardia dall'eccessivo ottimismo...


Qual è il problema con i piani di stimolo europei rispetto a quelli degli Stati Uniti? Il primo e il più importante è che provengono dalla pianificazione centrale dell'economia diretta. .... Secondo la Bank of International Settlements, il numero di compagnie di zombi in Europa è esploso in mezzo a piani di stimolo. Il passato viene salvato e l'economia viene zombificata.


Un altro grosso problema è che vengono stimolati i settori sbagliati mentre muoiono migliaia di piccole aziende che non hanno accesso al credito o ai favori politici. Non è una coincidenza che la zona euro distrugga aziende più innovative o impedisca loro di crescere quando la regolamentazione impone l'80% dell'economia reale di essere finanziata attraverso il canale bancario mentre negli Stati Uniti non raggiunge il 30%. Riesci a immaginare una Apple o Netflix che cresce attraverso i prestiti bancari? Impossibile.


Un altro grosso problema è l'ossessione per la ridistribuzione. Penalizzando fiscalmente il merito e il successo e sostenendo la spesa pubblica al di sopra del 40% del PIL a qualsiasi costo con tasse più elevate, pur sovvenzionando i settori a bassa produttività, l'Unione europea corre un enorme rischio di malinvestimenti quando premia i settori sovvenzionati o quelli vicini al potere politico mentre quelli con alta produttività sono penalizzati. Non è un caso che l'Europa non abbia campioni tecnologici. Li spaventa perpetuando i campioni nazionali obsoleti e penalizzando la remunerazione del merito e gli investimenti alternativi attraverso la tassazione.


Nulla di ciò che abbiamo appena discusso sui cambiamenti nel pacchetto di piani appena annunciato. È lo stesso, ma molto più grande. E non possiamo credere che questa volta sarà diverso. Mentre ci parlano di piani verdi, la stragrande maggioranza dei salvataggi andrà in alluminio e acciaio, automobili, compagnie aeree e raffinerie. Nel frattempo, un enorme aumento delle tasse in risparmi e investimenti può far affogare ulteriormente start-up, investimenti in ricerca e sviluppo e aziende innovative.


Il problema dell'Unione Europea non è mai stato la mancanza di stimoli, ma piuttosto un eccesso di questi. L'Unione europea ha incatenato un piano di stimolo statale dopo l'altro sin dal suo inizio. Questa crisi aveva bisogno di una forte spinta al merito, all'innovazione, al capitale privato e all'imprenditorialità con misure di offerta. Temo che, ancora una volta, sia stato deciso di salvare tutto dal passato e lasciare morire il futuro.
 
mese nuovo............

Cosa ti sei fumato.... Titolo volerà parte scalata... Ahahhahahah

....daninardi vecchio:o................proprio un disturbatore seriale

ps ma ella che sa così tante cose ,cnh e fca non dovevano andare nell'iperspazio?...................chiedo per mio cuggino che nn si intende di finanza e vuole il parere di uno esperto
 
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Fontana

CESENA. Rafforzamento patrimoniale da 150,8 milioni di euro perfezionato per Trevi e conseguente assetto societario rivoluzionato con rapporti di forza radicalmente cambiati. Ora può davvero dirsi definitivamente chiusa l’era della famiglia fondatrice, che aveva ancora in mano un numero di azioni pari a quasi un terzo del capitale totale. A seguito della pesante diluizione derivante dall’aumento di capitale, non avendo esercitato alcun diritto di opzione, il suo peso è scemato a uno “zero virgola”, visto che possedeva poco più di 500 mila azioni, che ora sono diventate più di 15 miliardi. E questo sempre che non abbia ceduto anche quel pacchetto, dettaglio che al momento non è noto ma che nella sostanza cambia poco e niente sul fatto che i Trevisani non hanno più alcuna voce in capitolo sulla creatura industriale che diedero alla luce nel 1957.
Ieri è stato ufficialmente comunicato che si è positivamente concluso l’aumento di capitale di Trevi Finanziaria Industriale Spa. L’operazione ha visto sottoscrivere circa 15 miliardi e 84 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione, per un controvalore di 150 milioni e 839.214 euro. In particolare, la tranche di aumento di capitale offerta in opzione ai soci è stata interamente sottoscritta per circa 130 milioni (87,7 milioni tramite versamento di denaro e 42,3 con la conversione da parte delle principali banche finanziatrici di crediti vantati nei confronti della società, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5 a 1). I soci istituzionali Fsi Investimenti Spa (società controllata da Cassa Depositi Prestiti) e Polaris Capital Managemen hanno sottoscritto e liberato in denaro un importo totale di quasi 77 milioni e mezzo di euro, diviso in parti uguali, in adempimento degli impegni che avevano preso. La tranche di aumento di capitale riservata alle banche finanziatrici, con esclusione del diritto di opzione, è stata invece sottoscritta per circa 20,8 milioni tramite conversione dei crediti.
Al termine di questo massiccio potenziamento patrimoniale, gli azionisti sono per il 25,67% Fsi Investimenti Spa, per un altro 25,67% Polaris Capital Management, per il 41,85% banche e istituzioni finanziarie e per il 6,81% altri investitori.

...roulette. russa o italica?........oggi+20 dopo un +8 l'altra settimana in varie sedute
 
Il "mercato" sembra trooooppo ottimista...

[h=1]It's Decision Time! The Market Has Reached Its "Maximum Stupid" Price Limit | Zero Hedge

È tempo di decisione! Il mercato ha raggiunto il suo limite di prezzo "Massimo stupido"[/h][FONT=lucida_granderegular]Mentre il mercato continua a cercare il suo massimo limite di prezzo stupido , ora è tempo di decisione per gli investitori.[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular][/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]Se sei ancora long stock e bond a questo punto: vendi ora per proteggere i tuoi guadagni?[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]Se sei scettico sui prezzi di oggi e sei seduto in contanti: è ora il momento giusto per iniziare a corto di mercato?[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]Se sei stato licenziato di recente: alcune delle nuove opzioni offerte dalla legge CARES che ti consentono di accedere ai fondi pensione senza penalità hanno senso per te?[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]Con mercati così estesi, la finestra temporale per agire sarà probabilmente piuttosto breve. La fine del raduno in corso potrebbe avvenire in modo estremamente rapido e brutale.[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]Cosa ci fa dire questo?[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]Perché ecco un esempio del livello di sopravvalutazione che stiamo affrontando:[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular][/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]
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[/FONT]

[FONT=lucida_granderegular]L'indice Russell 2000 - con un rapporto P / E di 70x (!!) - non è mai stato così ricco di valore. Ricorda: si tratta delle società più piccole e più deboli quotate in borsa, un numero rilevante delle quali probabilmente fallirà entro la fine dell'anno.[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]Oltre 40 milioni di lavoratori statunitensi licenziati (finora). Il PIL del secondo trimestre 2020 dovrebbe ora scendere di oltre il -50% (!!). E metà delle piccole imprese statunitensi dovrebbe chiudere definitivamente.[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]E se credi che i fondamenti non contano, lo fa solo la liquidità della Fed; si noti che la follia d'acquisto della Fed si sta assottigliando da un mese ormai:[/FONT]
[FONT=lucida_granderegular]
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[/FONT]

[FONT=lucida_granderegular]Senza liquidità sufficiente, per quanto tempo il mercato può rimanere a questi prezzi ridicoli?[/FONT]
 
Giochi di potere, dove posizionarsi ?

Network, alleanze, sorprese: che cosa c’e dietro la battaglia per Mediobanca - Linkiesta.it



Sta per scoppiare una di quelle guerre finanziarie tra opposti schieramenti di cui avevamo perso memoria. Manuale per capire che cosa sta succedendo




Gli equilibri dell’alta finanza italiana si sono come scongelati e sta per nascere di una di quelle guerre tra opposti schieramenti di cui avevamo perso la memoria. Tutto comincia con un’Opa ostile lanciata da Intesa Sanpaolo sull’Ubi, l’istituto di credito in condominio tra i territori di Brescia e Bergamo.


All’inizio sembrava quasi una passeggiata o comunque un conflitto che si sarebbe regolato dentro un recinto tutto sommato limitato. Ma l’annessione dell’Ubi è diventata invece la cartina di tornasole per scoprire come in silenzio erano mutati alcuni equilibri e come si fossero creati dei fronti contrapposti.


Innanzitutto vale la pena ricordare come attorno alla mossa di Intesa si fosse cementato un asse tra la banca di Carlo Messina e Mediobanca, in campo in qualità di advisor dell’operazione. Da questa parte della barricata c’è anche l’Unipol di Carlo Cimbri, che dall’accordo che la portò a rilevare l’ex impero Ligresti è rimasta sempre vicina ad Alberto Nagel e a Piazzetta Cuccia.


Ma come detto l’Opa su Ubi non è stata una passeggiata, innanzitutto perché attorno alla resistenza di alcuni gruppi di azionisti bergamaschi e bresciana si è concretizzato il coinvolgimento nella partita di Sergio Erede, titolare dell’omonimo studio e uno dei più quotati avvocati d’affari della piazza milanese.


Qui sta la prima novità: infatti lo studio Erede è diventato il crocevia di una serie di relazioni che legano non solo gli attuali azionisti di Ubi e il management della banca ma anche Leonardo Del Vecchio, Urbano Cairo e Diego Della Valle.


E visto che Erede lavora in parallelo con lo studio Linklaters, guidato da Claudia Parzani compagna del Ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier gli osservatori delle cronache finanziarie milanesi hanno visto via via costruirsi un network di alleanze con pochi precedenti. Che per esempio ha ispirato un’azione di Unicredit che chiedendo di essere ascoltata dall’Antitrust ha infilato un piede nella porta dell’affare Intesa-Ubi.


Oppure la richiesta avanzata alla Banca centrale europea di crescere fino al 20% in Mediobanca avanzata dalla Delfin di Del Vecchio e rivelata ieri da Repubblica. Una mossa che se fosse coronata da successo segnerebbe una forte discontinuità in Piazzetta Cuccia rappresentata da un azionista forte con un’azione su 5. Le conseguenze che ne deriverebbero sul management sono immaginabili perché Del Vecchio non stravede per Nagel (anche se per ora non sembra intenzionato a presentare una lista alternativa per il Cda di Mediobanca pur essendo già con il 9,89% il primo azionista).


Ad aggiungere ulteriori elementi in questa guerra dell’Anno del Covid va ricordato come sicuramente la Fca di John Elkann sia alleata di Intesa che si è esposta di recente nella concessione del maxi-prestito garantito dallo Stato e ingoiato come un rospo dal Partito democratico. Ma Intesa è anche azionista di “tutela” di Rcs nonché creditrice di Cairo, che però può contare sulla solidarietà di Del Vecchio e Della Valle, come lui affezionati clienti del salotto Erede.


È ancora presto per capire se attorno a questo groviglio matureranno nuove mosse ma è facile pensare che Nagel venderà a caro prezzo la sua pelle e che Intesa, al di là degli schieramenti, ha comunque una potenza di fuoco sicuramente superiore a quella di tutti gli altri attori in gioco.


Il conflitto finanziario di cui abbiamo raccontato investe anche un conflitto di competenze sulle fusioni bancarie, infatti nel caso Intesa-Ubi abbiamo assistito a un inedito derby tra ragioni del consolidamento e ragioni della concorrenza.


Banca d’Italia, preoccupata della sostenibilità dei gruppi creditizi nazionali, guarda da sempre con favore a fusioni e concentrazioni, mentre l’Antitrust del presidente Roberto Rustichelli è molto preoccupata di alterare i rapporti di forza nella parte alta del ranking creditizio italiano. Ma è opinione comune che se Ubi è stato l’antipasto, il vero piatto forte della nuova contesa finanziaria siano gli equilibri dentro l’azionariato delle Generali e quindi l’offensiva di Del Vecchio su Mediobanca sia solo una tappa preliminare.
 
Il megafono e' ribassista ,se non erro.
O no?
Ah no c'e' quella di continuazione. Scusate.

Cmq a 3300 di sp500 uno stornello ci starebbe.
 
Mercati Paninari avanti adagio,
prevale la cautela dopo ultimi sviluppi tensioni Usa-Cina


Riguardo agli ultimi sviluppi sulle tensioni tra Usa e Cina si segnala che Washington eliminerà il trattamento di favore nei confronti di Hong Kong in seguito alla legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino che limita l’autonomia dell’ex colonia britannica.

A sua volta, la Cina avrebbe risposto chiedendo ad alcune società controllate dallo stato di sospendere gli acquisti di soia e di carne di maiale importati dagli Usa, con la possibilità di estendere l’ordine ad altri beni agricoli se Washington adotterà nuove ritorsioni.

A tutto ciò si aggiungono gli scontri scoppiati in diverse città degli Stati Uniti in seguito alla morte di un cittadino afroamericano in un fermo della polizia di Minneapolis.
I disordini nelle strade rischiano inoltre di provocare una nuova accelerazione dei contagi da coronavirus in un paese che ha già registrato oltre 100 mila vittime.
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zzzzzz.png

barile debole -2,90% a 34,46 $ // Dolore$ a 1,1122 // ORO a 1750 $


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