ENI, punta la preda e corri in alto con le tue sei zampe! - V. 6

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Jena a me sembra diversa la situazione rispetto al 2008. Allora la bce è stata completamente immobile per non parlare della ue. La stessa fed si è mossa solo quando stavano saltando tutte le banche e le compagnie assicurative del pianeta e quando dico tutte non sto scherzando. Il petrolio era stabile sotto i 20 ed ora è quasi al doppio con i voli ancora al minimo. Da Dubai scappavano abbandonando le auto in aeroporto con le chiavi dentro. Le banche non concedevano mutui...
 
Jena a me sembra diversa la situazione rispetto al 2008. Allora la bce è stata completamente immobile per non parlare della ue. La stessa fed si è mossa solo quando stavano saltando tutte le banche e le compagnie assicurative del pianeta e quando dico tutte non sto scherzando. Il petrolio era stabile sotto i 20 ed ora è quasi al doppio con i voli ancora al minimo. Da Dubai scappavano abbandonando le auto in aeroporto con le chiavi dentro. Le banche non concedevano mutui...

secondo te l'italia dopo questi 12 anni sta meglio o peggio nel 2008?

vedremo a settembre.
 
Ogni discussione non può superare le 200 pagine?
Sembra un limite da anni '90.
 
Jena a me sembra diversa la situazione rispetto al 2008. Allora la bce è stata completamente immobile per non parlare della ue. La stessa fed si è mossa solo quando stavano saltando tutte le banche e le compagnie assicurative del pianeta e quando dico tutte non sto scherzando. Il petrolio era stabile sotto i 20 ed ora è quasi al doppio con i voli ancora al minimo. Da Dubai scappavano abbandonando le auto in aeroporto con le chiavi dentro. Le banche non concedevano mutui...

Ora non può scappare nessuno e l'auto di proprietà è un luogo sicuro.
Ok si :D non è questo il punto e bisogna prendere atto che Fed e BCE "stampano" fiumi di denaro.
Sarebbe bello e quasi indolore (inflazione assorbita) se fosse messo a bilancio loro e cancellato.
Sarebbe bello...:rolleyes:
Anche il denaro a fondo perduto è comunque basato sul debito.
Bond perpetui li chiama un certo Soros.(Intervistato di recente) ovvero un debito che non si ripaga mai con gli interessi che crescono di anno in anno.
Il nostro debito pubblico di fatto già lo è da quel dì...
Sono il cancro dell'economia ed hanno enormi effetti "silenti" su tutti.

Ogni discussione non può superare le 200 pagine?
Sembra un limite da anni '90.

Bho è come una tradizione infatti.
Old but Gold
 
Ultima modifica:
Con questa scelta scellerata di riaprire gli spostamenti tra regioni, inclusa quella più infetta e che tarocca i dati ho paura che tra 2 mesi saremo di nuovo rovinati e l’economia tracollerà definitivamente, per non parlare della borsa. L’unica speranza è che il virus si sia indebolito ma non ci sono prove o evidenze in merito :rolleyes:
 
Jena a me sembra diversa la situazione rispetto al 2008. Allora la bce è stata completamente immobile per non parlare della ue. La stessa fed si è mossa solo quando stavano saltando tutte le banche e le compagnie assicurative del pianeta e quando dico tutte non sto scherzando. Il petrolio era stabile sotto i 20 ed ora è quasi al doppio con i voli ancora al minimo. Da Dubai scappavano abbandonando le auto in aeroporto con le chiavi dentro. Le banche non concedevano mutui...

Sì, è diversa ma secondo me solo nella forma, non nella sostanza delle conseguenze che avrà
 
secondo te l'italia dopo questi 12 anni sta meglio o peggio nel 2008?

vedremo a settembre.

Come debito e pil sicuramente peggio, ma allora non aveva ue e bce alle spalle
Nella mia realtà di Milano negli ultimi anni la situazione pre virus era molto migliorata e l'economia cresciuta a dismisura. Dal 2022 riprenderà tutto come prima
 
Jena a me sembra diversa la situazione rispetto al 2008. Allora la bce è stata completamente immobile per non parlare della ue. La stessa fed si è mossa solo quando stavano saltando tutte le banche e le compagnie assicurative del pianeta e quando dico tutte non sto scherzando. Il petrolio era stabile sotto i 20 ed ora è quasi al doppio con i voli ancora al minimo. Da Dubai scappavano abbandonando le auto in aeroporto con le chiavi dentro. Le banche non concedevano mutui...

L'intervento di Jena è molto appropriato e anche le considerazioni di Eniforever altrettanto corrette. Io dico solo che doveva pur venire il momento di riaprire consapevole che il rischio totale non si eliminerà mai (ricordiamo che ad esempio ad oggi non esiste ancora una cura efficace al 100% sull'AIDS, patologia che non è mai sparita ma che ormai nessuno ne parla più). Ovvio che siano giuste tutte le precauzioni del caso senza minimizzare nulla (io ho perso mia nonna causa coronavirus) ma un tentativo di ricominciare almeno di facciata la vita di prima andava e va fatto. Tornando al nostro titolo, in piena crisi non ancora risolta dal 2008 più o meno è sempre stata negli ultimi 5 anni, dico 5 anni non 5 giorni, dai 12 ai 16, perchè mai una volta passata la buriana, tra 12/18 mesi non posso pensare che ritorni a quei soliti livelli? Dove sta scritto che torneremo alla candela e al baratto? L'economia continuerà con le produzioni e le produzioni richiedono petrolio, poi sappiamo che Eni ha anche altri sottostanti. Comunque non è così scontata la correlazione bussiness crisi e andamento del titolo, sapete bene che ci sono derivati, opzioni e altre diavolerie che agiscono sulla quotazione maggiormente che rispetto alle scorte o consumi. Lampante è il caso Tim che con lo smart working ha ricordato l'importanza strategica della trasmissione dati e imprescindibile sviluppo per il futuro eppure sta sui minimi storici per altre questioni...ognuno avrà vision diverse e aspettative diverse ma l'importante è avere in ptf un'ottima azienda, gestita in maniera quasi impeccabile con bussiness ancora attualissimo e questa è ENI. Poi ognuno ragioni con la propria testa.
 
Con questa scelta scellerata di riaprire gli spostamenti tra regioni, inclusa quella più infetta e che tarocca i dati ho paura che tra 2 mesi saremo di nuovo rovinati e l’economia tracollerà definitivamente, per non parlare della borsa. L’unica speranza è che il virus si sia indebolito ma non ci sono prove o evidenze in merito :rolleyes:

Magari l’estate si sfanga. Il virus, visto che è un parente dell’influenza, tende a trasmettersi molto di più nei luoghi chiusi, almeno questo dicono i medici. Ad ottobre inizieremo a fare i conti definitivi. Nel frattempo, noi avremo sbracato sulla sicurezza, ma abbiamo già sbracato ora. Poi, non hai sentito, sono tutti a mangiare al ristorante, è tornato tutto come prima. A me fa piacere. Sulla Borsa, parecchi saranno rientrati pensando di aver fatto l’affare della vita. Tutto OK. Io continuo a fare trading come ho sempre fatto, direi con buoni risultati, soprattutto da quando hanno riammesso l’operativitá completa con gli short. Di solito chiudo le posizioni in giornata, o al massimo in settiamana. Ieri l’altro ho aperto una posizione long sull”ETC del petrolio, che tra l’altro il mese scorso è andato in backwardation ed i grandi esperti di derivati che scrivono qui sopra si sono ben guardati dal commentare. L’ho acquistato sfruttando il WTI a 33.2 ed il dollaro sopra 1.10 al momento dell’acquisto. Ieri il WTI è andato sopra i 35, senza motivo a mio avviso, ma chemmenefrega, a me interessa fare soldi in fin dei conti, favorito dal dollaro a 1.11. Quindi, se lunedí siamo cosí, guadagno il 6% sul WTI, perdo circa 1% sul dollaro, dovrei portare a casa un 5%. Quindi chiuderò la posizione ed intascherò sugli 800€. E si ripartirá per qualche altro trade. E sará cosí fino all’autunno. La mia idea è di comtinuare a fare trading e non entrare pesantemente con il capitale. La partitá si gioca da ottobre in poi. Se la pandemia torna, i minimi di marzo verranno spazzati via. Allora bisognerá avere buon timing. L’importante, come dicevo ieri, era non cadere nella trappola di rientrare tra 9 e 10 al primo rimbalzo che ha fatto e rimanere incastrato. In questo sono riuscito ad essere disciplinato. Il resto lo vedremo presto.
 
Con questa scelta scellerata di riaprire gli spostamenti tra regioni, inclusa quella più infetta e che tarocca i dati ho paura che tra 2 mesi saremo di nuovo rovinati e l’economia tracollerà definitivamente, per non parlare della borsa. L’unica speranza è che il virus si sia indebolito ma non ci sono prove o evidenze in merito :rolleyes:

Non la vedrei così negativamente. C'è comunque l'istinto di conservazione della specie per cui il sardo, quando sente il milanese, si allontana a 5 metri minimo. Riguardo all'indebolimento del virus non ci sono evidenze. Siamo comunque più pronti per una seconda ondata
 
Come debito e pil sicuramente peggio, ma allora non aveva ue e bce alle spalle
Nella mia realtà di Milano negli ultimi anni la situazione pre virus era molto migliorata e l'economia cresciuta a dismisura. Dal 2022 riprenderà tutto come prima

l'italia non è milano

e non capisco come molti sembrano scordare la situazione economica pre covid e ora pensano che grazie ai presunti soldi della ue ritorneremo più forti di prima

è una valutazione sul sistema paese no una previsione di prezzo di eni
 
Non la vedrei così negativamente. C'è comunque l'istinto di conservazione della specie per cui il sardo, quando sente il milanese, si allontana a 5 metri minimo. Riguardo all'indebolimento del virus non ci sono evidenze. Siamo comunque più pronti per una seconda ondata

La seconda ondata non si ripresenterà perchè semplicemente non possiamo più permettercela e anche se ci dovesse essere, verrà fatta percepire come marginale. Pena il default generalizzato di tantissime imprese che penso nessuno, a qualsiasi livello, vorrebbe.
 
L'intervento di Jena è molto appropriato e anche le considerazioni di Eniforever altrettanto corrette. Io dico solo che doveva pur venire il momento di riaprire consapevole che il rischio totale non si eliminerà mai (ricordiamo che ad esempio ad oggi non esiste ancora una cura efficace al 100% sull'AIDS, patologia che non è mai sparita ma che ormai nessuno ne parla più). Ovvio che siano giuste tutte le precauzioni del caso senza minimizzare nulla (io ho perso mia nonna causa coronavirus) ma un tentativo di ricominciare almeno di facciata la vita di prima andava e va fatto. Tornando al nostro titolo, in piena crisi non ancora risolta dal 2008 più o meno è sempre stata negli ultimi 5 anni, dico 5 anni non 5 giorni, dai 12 ai 16, perchè mai una volta passata la buriana, tra 12/18 mesi non posso pensare che ritorni a quei soliti livelli? Dove sta scritto che torneremo alla candela e al baratto? L'economia continuerà con le produzioni e le produzioni richiedono petrolio, poi sappiamo che Eni ha anche altri sottostanti. Comunque non è così scontata la correlazione bussiness crisi e andamento del titolo, sapete bene che ci sono derivati, opzioni e altre diavolerie che agiscono sulla quotazione maggiormente che rispetto alle scorte o consumi. Lampante è il caso Tim che con lo smart working ha ricordato l'importanza strategica della trasmissione dati e imprescindibile sviluppo per il futuro eppure sta sui minimi storici per altre questioni...ognuno avrà vision diverse e aspettative diverse ma l'importante è avere in ptf un'ottima azienda, gestita in maniera quasi impeccabile con bussiness ancora attualissimo e questa è ENI. Poi ognuno ragioni con la propria testa.

Magiotto, discorso trito e ritrito. Ma se prima della pandemia Eni valeva 13-14 com il petrolio (Brent) sopra i 60$, oggi con il petrolio a 36-37$, e tagli di produzione e quindi an he di incassi del 10-15%, dovrebbe valere più di quanto vale? A mil avviso è nen prezzato. Se per far salire il petrolio vendi meno barili, parte del guadagno va perso. Se sale perchè c’è più domanda, allora il discorso è diverso, ma al momento è prematuro.
 
Magiotto, discorso trito e ritrito. Ma se prima della pandemia Eni valeva 13-14 com il petrolio (Brent) sopra i 60$, oggi con il petrolio a 36-37$, e tagli di produzione e quindi an he di incassi del 10-15%, dovrebbe valere più di quanto vale? A mil avviso è nen prezzato. Se per far salire il petrolio vendi meno barili, parte del guadagno va perso. Se sale perchè c’è più domanda, allora il discorso è diverso, ma al momento è prematuro.

Come preferisci, valuta pure così, del resto chi fa scalping o intra non ha la mia mentalità, un titolo non sta a caso 5 anni in un range di quotazioni xy, ma fa niente, ognuno ragioni come vuole.
 
Magari l’estate si sfanga. Il virus, visto che è un parente dell’influenza, tende a trasmettersi molto di più nei luoghi chiusi, almeno questo dicono i medici. Ad ottobre inizieremo a fare i conti definitivi. Nel frattempo, noi avremo sbracato sulla sicurezza, ma abbiamo già sbracato ora. Poi, non hai sentito, sono tutti a mangiare al ristorante, è tornato tutto come prima. A me fa piacere. Sulla Borsa, parecchi saranno rientrati pensando di aver fatto l’affare della vita. Tutto OK. Io continuo a fare trading come ho sempre fatto, direi con buoni risultati, soprattutto da quando hanno riammesso l’operativitá completa con gli short. Di solito chiudo le posizioni in giornata, o al massimo in settiamana. Ieri l’altro ho aperto una posizione long sull”ETC del petrolio, che tra l’altro il mese scorso è andato in backwardation ed i grandi esperti di derivati che scrivono qui sopra si sono ben guardati dal commentare. L’ho acquistato sfruttando il WTI a 33.2 ed il dollaro sopra 1.10 al momento dell’acquisto. Ieri il WTI è andato sopra i 35, senza motivo a mio avviso, ma chemmenefrega, a me interessa fare soldi in fin dei conti, favorito dal dollaro a 1.11. Quindi, se lunedí siamo cosí, guadagno il 6% sul WTI, perdo circa 1% sul dollaro, dovrei portare a casa un 5%. Quindi chiuderò la posizione ed intascherò sugli 800€. E si ripartirá per qualche altro trade. E sará cosí fino all’autunno. La mia idea è di comtinuare a fare trading e non entrare pesantemente con il capitale. La partitá si gioca da ottobre in poi. Se la pandemia torna, i minimi di marzo verranno spazzati via. Allora bisognerá avere buon timing. L’importante, come dicevo ieri, era non cadere nella trappola di rientrare tra 9 e 10 al primo rimbalzo che ha fatto e rimanere incastrato. In questo sono riuscito ad essere disciplinato. Il resto lo vedremo presto.

Due cose:
1. Il 99% della popolazione mondiale è rimasta illesa. Quindi se questo virus è o non è una cosa devastante, sta di fatto che non richiede chiusure totali che non furono adottate nemmeno per la peste.
E la stragrande maggioranza delle morti non sono nemmeno dovute al covid ma ad una concatenazione di patologie preesistenti.

2. Anche se il virus tornasse come dici, cosa dovrebbe accedere? Se tornasse, l'unica cosa dimostrata con certezza sarebbe che chiudere per mesi non serve a niente se non a rimandare il problema.

Anche qualora tornasse dubito fortemente che si chiuderebbe qualcosa. Tanto si è già visto che non serve a niente. Che si fa? Chiudi e poi ritorna chiudi e poi ritorna all'infinito? Non mi pare abbia senso.
 
Magiotto, discorso trito e ritrito. Ma se prima della pandemia Eni valeva 13-14 com il petrolio (Brent) sopra i 60$, oggi con il petrolio a 36-37$, e tagli di produzione e quindi an he di incassi del 10-15%, dovrebbe valere più di quanto vale? A mil avviso è nen prezzato. Se per far salire il petrolio vendi meno barili, parte del guadagno va perso. Se sale perchè c’è più domanda, allora il discorso è diverso, ma al momento è prematuro.

Buongiorno Hitman14 e a tutti.

Per quanto riguarda il bilancio del primo trimestre di ENI occorre considerare che:


"Lo choc provocato dall'emergenza coronavirus e il calo dei prezzi del petrolio mandano in rosso i conti dell'Eni. L'azienda guidata da Claudio Descalzi, appena riconfermato al vertice del gruppo per un altro triennio, ha chiuso il primo trimestre del 2020 con una perdita netta di 2,93 miliardi, a fronte di un utile di 1,1 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente. A pesare sui conti, ha puntualizzato la società, l'effetto «combinato della crisi economica indotta dal Covid-19 e dalla caduta dei prezzi dell'energia» e in particolare l'allineamento «del valore delle scorte di petrolio ai prezzi correnti».

«Il periodo che stiamo vivendo è per l'economia mondial..."

Eni, coronavirus e crollo del petrolio sono gia costati quasi 3 miliardi - Il Mattino.it
 
Ciao Sergio, spero vada tutto bene...
 
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