CARIGE non FALLIRA'...si prosegue da qua...NONA PUNTATA.

genioarcipelago

la borsa e la vita
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Per ammissione dello stesso estensore
certo Livio 2000...
che ha definito lui medesimo belinata il suo titolo


[h=2]Carige. Luglio... Col bene che ti voglio. Mese decisivo?[/h]



Lo cambiamo un po' sto titolo.
Lo so è una belinata..
Ma non mi veniva in mente altro.. 😜

ripropongo il seguito dei precedenti che avevano rricevuto un ottimo consenso...
e cambiarlo come da premessa...
fin che Carige sara' fallita...
non ha manco senso.

P.S.
Poiche il nuovo 3d era iniziato senza che il precedente col numero OTTO fosse terminato...
propongo di nuovo il vecchio titolo...
e chiedo ai moderatori di agire con la fusione dell'altro 3d in questo.

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Il Primato Nazionale - Quotidiano Sovranista

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Da Next

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Il piano del Fondo Interbancario per Carige non piace a Lega e MoVimento 5 Stelle.
Che cominciano a pensare all’opzione della nazionalizzazione.
Lo scrive oggi Andrea Greco su Repubblica, che sottolinea come la cordata a tre con Fondo interbancario,
azionisti genovesi e banche pubbliche (Mcc e Credito Sportivo) vive ore difficili, per l’ostilità della
maggioranza che sta torchiando i tecnici del Tesoro e della Banca d’Italia.
I responsabili dei dossier creditizi del M5s prima, e della Lega poi,
dietro le quinte criticano il piano d’intervento: ma è l’unico rimasto
dopo che il fondo BlackRock s’è sfilato, e il fondo Apollo – formalmente
ancora in campo – non soddisfa le attese minime. Servono fino a 800 milioni,
secondo più ricostruzioni, per raddrizzare la banca. Anche qualora la cordata
li trovasse, però, manca il “partner industriale” chiamato a integrare e
risollevare la Carige futura. Questa assenza, e la contrarietà a versare 200 milioni
di denaro pubblico senza avere governance o controllo della banca
– che potrebbe in seguito richiedere comunque la statalizzazione –
hanno convinto i rappresentanti dei M5s (ma c’è il sostegno anche di qualche maggiorente della Lega),
a chiedere conto alla direzione generale del Tesoro degli sviluppi.

I due partiti al governo, del resto, già si erano presi la responsabilità
politica di un intervento con il decreto di dicembre che stanzia un miliardo
per ricapitalizzare la banca “a scopo precauzionale”; e ora cresce l’idea di
nazionalizzare del tutto Carige. Ma le verifiche fatte da membri del
governo con i tecnici del Tesoro, giorni fa, hanno messo in dubbio
che l’aumento “precauzionale” sia oggi praticabile, per la non granitica certezza che
la Bce ritenga la banca di Genova solvibile (in grado di far fronte agli impegni debitori).
Le sole alternative al piano del Fitd sono la statalizzazione o la liquidazione,
che già per le ex popolari venete due anni fa sollevò l’interesse postumo di
Intesa Sanpaolo. Risulta che entro venerdì Francoforte chiederà ragguagli
sull’effettiva praticabilità della soluzione “ibrida”.


 
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[FONT=sole_text]sul costo del debito. I tassi bassi poi non fanno bene a un settore che fa investimenti [/FONT]
 
C'è speranza che venga riammessa alle contrattazioni in modo da realizzare la minusvalenza?
 
C'è speranza che venga riammessa alle contrattazioni in modo da realizzare la minusvalenza?

Invece che puntare sulla minus...
non sarebbe meglio sperare nel recupero...
e puntare sulla plusvalenza???

Mai dire mai in borsa...

vivi positivo...
che per la minus sei sempre a tempo.
 
B.Carige: Vandelli, possibile guardarla se neutra sul capitale
MODENA (MF-DJ)--Bper e' disposta a "guardare" Banca Carige a patto che l'eventuale operazione sia neutra sui livelli patrimoniali.

E' quanto ha spiegato l'a.d. dell'istituto, Alessandro Vandelli, al termine dell'assemblea straordinaria del gruppo, sottolineando che "credo che oggi sia difficile prospettare delle operazioni senza che ci sia un modo per neutralizzare gli impatti patrimoniali di un'operazione di questo tipo, credo che questo sia il primo presupposto". Carige "si puo' guardare ma con queste condizioni", ha detto l'a.d. evidenziando la necessita' di "capire se c'è uno sforzo patrimoniale e finanziario che deve sostenere chi la acquisisce o se questo sforzo patrimoniale viene adempiuto come fu fatto per le venete o in maniera differente".

"Credo che sia questo il cuore del problema: di trovare una soluzione per Carige che veda anche istituti pronti a realizzare" l'operazione, ha detto Vandelli.

Alla domanda se questo principio valesse anche per Bper, Vandelli ha risposto: "Si'. Credo che oggi sia difficile prospettare delle operazioni senza che ci sia un modo per neutralizzare gli impatti patrimoniali di un'operazione di questo tipo, credo che questo sia il primo presupposto.

Si puo' guardare ma con queste condizioni".

Il banchiere ha ricordato che "quello che fu fatto con le banche venete rese l'operazione neutrale sotto il profilo patrimoniale per il soggetto che le ha acquisite", e "quella condizione fu realizzata in un certo modo attraverso emissioni di cassa da parte dello Stato. Bisogna capire se oggi ci sono le stesse condizioni per fare un'operazione di questo tipo.

Credo che oggi per un soggetto che guardi a quella realta' questo tema sia il cuore della fattibilita' dell'operazione", ha concluso.

fch

francesca.chiarano@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

July 04, 2019 06:20 ET (10:20 GMT)

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BPER BANCA (MTA) / BCA CARIGE (MTA) /
 
se mi recupera son contento anche se son quattro spicci, ma non mi illudo.
 
se mi recupera son contento anche se son quattro spicci, ma non mi illudo.

E per quattro spicci ti preoccupi???

Io di minus ne avevo a milioni di euro...
e ce li ho lasciati tutti.
Almeno qualcosa si e' preso il nostro povero stato.


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[FONT=sole_text]Lo fa a Modena, a margine dell'assemblea straordinaria che – in maniera plebiscitaria – dice sì all'aumento di capitale da 171 milioni riservato alla Fondazione di Sardegna e all'emissione di un bond subordinato At1 riservato all'ente sardo, operazioni funzionali all'acquisizione delle quote di minoranza del Banco di Sardegna. Incalzato dai cronisti, il banchiere non evita di rispondere a un tema di stringente attualità come quello della banca ligure, che è alle prese con un piano di risanamento che eviti il rischio liquidazione. «Temo - dice Vandelli in conferenza stampa, riferendosi a Carige - che siano abbastanza difficili da gestire interventi senza che ci sia una partnership industriale».
[/FONT]

[FONT=sole_text]

[/FONT]
[FONT=sole_text][/FONT][FONT=sole_text]Come dire: la banca genovese non può pensare di rimanere stand-alone, anche perché il piano a cui si sta lavorando prevede che l'intero sistema bancario – attraverso il Fitd – diventi azionista di controllo della banca ligure. Si tratterebbe di una soluzione d'emergenza, insomma, che rischia di non essere ottimale da un punto di vista di fluidità della governance. Dunque per uscire dall'impasse, dice Vandelli, Carige si deve reinserire «in una logica e in una realtà industriale auspicabilmente del nostro Paese».[/FONT]
[FONT=sole_text]Parole che sono in sintonia con quelle pronunciate qualche giorno fa da Carlo Cimbri, Ceo di Unipol, nel corso di un'intervista al Sole 24Ore, secondo cui «l’approdo futuro di Carige deve essere all'interno di un gruppo bancario».[/FONT]
 
Finanza On Line

[h=1]Bper: AD Vandelli apre ad acquisto Carige, ma con impatto neutro su capitale. In stile Intesa SanPaolo-banche venete[/h]05/07/2019 10:20 di Laura Naka Antonelli
QUOTAZIONI Bper BancaBca CarigeIntesa Sanpaolo

Così il numero uno di Bper: “Quello che fu fatto con le banche venete rese l’operazione neutrale sotto il profilo patrimoniale per il soggetto che le ha acquisite. Quella condizione …

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Con al timone l’amministratore delegato Alessandro Vandelli, Bper non esclude l’ipotesi di un’acquisizione di Carige, la banca ligure a a rischio di liquidazione, che ha tempo 25 giorni circa per rastrellare 800 milioni di euro.













Lo ha detto lo stesso AD, nel corso dell’amministrazione straordinaria di Bper, che ieri ha visto i soci dare il via libera alla proposta di aumento di aumento di capitale da 171,7 milioni e all’emissione di un bond convertibile additional tier 1 da 150 milioni, per l’acquisto del 49% del Banco di Sardegna (Bds) dalla Fondazione di Sardegna.
Diverse le novità in casa Bper, con Unipol di Carlo Cimbri (ceo di Unipol e presidente di UnipolSai), salita formalmente al 19,9% del capitale. Altro socio che si appresta ad avere più voce in capitolo nelle strategie future di Bper è la Fondazione di Sardegna, che vedrà la sua quota balzare al 10% dall’attuale 4,21% entro la fine di questo mese,in base all’autorizzazione che è stata rilasciata, come ha detto Vandelli, dalla Bce.

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GUARDA Il futuro delle banche: focus sui piani di Carige e Bper
Asse Bper-Carige, dunque?
Il primo azionista di Bper, Unipol, non chiude la porta a priori. In un’intervista rilasciata pochi giorni fa a Il Sole 24 Ore , Cimbri si è così espresso: “Credo che in queste situazioni, se non si cercano soluzioni industriali, di fatto si rimanda solo il problema. L’approdo futuro di Carige, a mio parere, deve essere all’interno di un gruppo bancario. Detto questo, Bper in questo momento ha il suo programma e lo sta portando avanti. Oggi non ci sono le condizioni per fare un’operazione”. Per quanto sia “prematuro” parlare dei piani di Bper nell’ottica del consolidamento del settore bancario, Carlo Cimbri ha fatto notare anche che, “indubbiamente c’è bisogno di un’altra grande banca nazionale oltre a Intesa Sanpaolo”.
Dal canto suo, l’AD di Bper Alessandro Vandelli ha aperto all’acquisizione di Carige lasciando intendere che una eventuale operazione dovrebbe seguire quella con cui Intesa SanPaolo acquistò a un euro le banche venete, Veneto Banca e Popolare di Vicenza.
Il motivo è semplice: una eventuale acquisizione dell’istituto ligure può avere un senso, secondo il manager, soltanto se si trova “un modo per neutralizzare gli impatti patrimoniali”.
“Quello che fu fatto con le banche venete rese l’operazione neutrale sotto il profilo patrimoniale per il soggetto che le ha acquisite” ha detto Vandelli, aggiungendo che “quella condizione fu realizzata in un certo modo attraverso emissioni di cassa da parte dello Stato“. Quindi oggi “bisogna capire se ci sono le stesse condizioni per fare un’operazione di questo tipo”.
Insomma, è necessario “capire se c’è uno sforzo patrimoniale e finanziario che deve sostenere chi la acquisisce o se questo sforzo patrimoniale viene adempiuto come fu fatto per le venete o in maniera differente”, ha precisato il numero uno di Bper, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in occasione dell’assemblea straordiaria che si è svolta a Modena:
“Credo che sia questo il cuore del problema: di trovare una soluzione per Carige che veda anche istituti pronti a realizzare” l’operazione. Ed è così, visto che il recente piano di salvataggio della banca ligure mette in primo piano l’Fitd, il Fondo italiano di tutela dei depositi dunque, il sistema bancario italiano.
Ancora Vandelli: “Confermiamo pienamente il fatto che tutti abbiamo bisogno di crescere. Siamo attenti a quello che succede sul mercato. Credo che non ci sia bisogno di avere nessuna frenesia in queste operazioni. Se si creeranno le condizioni favorevoli esamineremo le cose che sul mercato si presentano”.
In ogni caso, su Carige “la situazione richiede grande attenzione da parte di tutti. Mi auguro si trovi una soluzione di carattere industriale, perché dispiace vedere una realtà significativa su territori interessanti”.
Vandelli ha fatto notare anche che, grazie all’acquisizione di Unipol Banca e all’aumento di capitale di Banco di Sardegna, Bper raggiungerà “un totale attivo di oltre 80 miliardi di euro, quindi una soglia assai significativa”.
Da segnalare che l’acquisizione di Unipol Banca è stata annunciata agli inizi di febbraio, dopo l’ok del cda di Unipol alla cessione a Bper Banca dell’intera partecipazione detenuta direttamente e indirettamente in Unipol Banca per 220 milioni di euro.
In quell’occasione, l’amministrazione di Bper ha rilevato anche il 49% che ancora non possedeva del Banco di Sardegna dalla fondazione BdS.
Ieri Vandelli ha confermato infine l’importanza di Banco di Sardegna per lo sviluppo dell’istituto, ricordando come “nel primo trimestre il Banco di Sardegna” abbia “registrato oltre 6 milioni di euro di risultato positivo. Probabilmente è una delle banche italiane, forse l’unica, con la migliore dotazione patrimoniale”. A questo punto, “approveremo i risultati della semestrale a inizio agosto, ma posso confermare l’andamento positivo e dal mio punto di vista una grande soddisfazione”.
 
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anche se il secondo potrebbe avere problemi
a sottoscrivere quote di capitale e circoscriverebbe
il suo intervento a un prestito subordinato Tier2.
Il soggetto privato potrebbe essere a questo punto
Ccb e a completare la cordata dovrebbero esserci
gli attuali azionisti, a cominciare dal primo, la
Malacalza Investimenti, titolare del 27,7% del capitale,
il cui gradimento dell’operazione è fondamentale,
tenuto conto che lo schema dovrà ricevere il via
libera dell’assemblea dei soci







 
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