Trimestrale
Il report di MF:
09/05/2019 07:40
Unicredit, utile del trimestre a 1,38 mld (+24%) oltre le attese
Battuto il consenso che indicava 1,19 mld, ma il risultato è in calo rispetto agli 1,72 mld del trimestre precedente. Ricavi a4 ,952 mld, oltre i 4,888 mld del consenso e in diminuzione del 3% anno su anno. Confermati i target del piano Transform 2019. Il 3 dicembre a Londra business plan 2020-2023
di Paola Valentini
Unicredit ha chiuso i primi tre mesi dell'anno (l'ultimo del piano Transform 2019) con un utile netto in aumento del 24,7%, rispetto allo stesso periodo 2018, a 1,387 miliardi di euro, battendo le attese del consenso fornito dalla società (e relativo a 22 analisti) di 1,191 miliardi (1,287 miliardi la mediana), ma il risultato è in calo del 19,7% rispetto ai 1,727 miliardi del trimestre precedente, l'ultimo del 2018.
L'utile rettificato si è attestato a 1,129 miliardi, +1,5% anno su anno e +34,3% trimestre su trimestre e si tratta del miglior risultato trimestrale degli ultimi dieci anni per la seconda volta consecutiva. Il rote rettificato di gruppo è al 9,4%, in rialzo di 0,5 punti percentuali anno su anno: la banca guidata dall'ad Jean Pierre Mustier ha confermato il target del rote superiore al 9% per il 2019. L'istituto ha spiegato che le buone dinamiche commerciali nella Cee hanno compensato il rallentamento iniziale nell'Europa occidentale.
Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e il totale dei crediti lordi è al 4,1%, con una diminuzione di 73 punti base anno su anno, inferiore all'obiettivo del 4,7% per il 2019. Mentre le esposizioni creditizie deteriorate lorde della non core sono scese di 5,1 miliardi anno su anno a 17,7 miliardi. I ricavi sono stati di 4,952 miliardi, anche in questo caso superiori al consenso che indicava 4,888 miliardi in media (4,884 miliardi la mediana), ma in diminuzione del 3% anno su anno, (+2,1% trimestre su trimestre) principalmente a causa del difficile scenario di mercato. Il target dei ricavi per l'intero 2019 è confermato a 19,8 miliardi.
Il margine di interesse è salto dello 0,7% anno su anno a 2,6 miliardi, un valore in linea con quello stimato al consenso. Questa voce è però scesa del 4,5% trimestre su trimestre principalmente per effetto giorni e dei cambi, dei maggiori costi del funding (-32 milioni) e di voci non ricorrenti (-20 milioni), che hanno compensato l’impatto positivo dell’aumento dei tassi sui prestiti (+39 milioni). Il margine percentuale di interesse è sceso da 1,42% nel quarto trimestre 2018 a 1,39%.
Il margine operativo netto ha raggiunto 1,9 miliardi, -0,5% anno su anno e +53,9% trimestre su trimestre, oltre gli 1,717 miliardi del consenso medio (1,752 miliardi la mediana) per via di minori rettifiche su crediti pari a 468 milioni (-5,8% anno su anno e -49,3% trimestre su trimestre) contro attese del consenso di 553 milioni (534 milioni la mediana).
A proposito della cessione del 17% di Fineco a investitori istituzionali completata ieri per un corrispettivo di 1,014 miliardi, la banca ha anche confermato che la partecipazione sarà deconsolidata, che l’operazione porterà a un aumento di circa 21 punti base nel Cet 1 capital ratio del gruppo nel secondo trimestre 2019, indicatore che alla fine del primo trimestre è al 12,25%, e che la quota rimanente di circa 18 per cento verrà classificata come partecipazione finanziaria.
L'operazione è il primo passo di una serie di articolate misure finanziarie in preparazione del piano strategico 2020-2023 che sarà presentato al Capital Markets Day di Unicredit del 3 dicembre 2019 a Londra. L'attuazione del piano in corso Transform 2019 ha anche prodotto risultati sui costi operativi scesi del 4,2% anno su anno a 2,614 miliardi, in linea con il consenso medio (2,619 miliardi) e mediano (2,624 miliardi).
Il gruppo ha confermato gli obiettivi previsti dal business plan per quest'anno, oltre ai citati ricavi per 19,8 miliardi, ovvero: costi a 10,4 miliardi, utile netto a 4,7 miliardi, rote oltre il 9%, Cet1 tra il 12 e il 12,5% e un patrimonio netto tangibile in crescita per tutto l'anno. "Giunti all'ultimo tratto di Transform 2019, sono molto soddisfatto della performance di Unicredit in questo inizio d'anno. Per la seconda volta di seguito, si è trattato del migliore primo trimestre dell'ultimo decennio, a riprova del successo del nostro attuale piano strategico e del fatto che siamo sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi di Transform 2019, che sono tutti confermati, entro la fine di quest'anno", ha detto Mustier.
Il banchiere ha aggiunto: "Ancora una volta abbiamo agito in modo risoluto e il 7 maggio 2019 abbiamo annunciato quattro articolate misure finanziarie che costituiranno le basi della nostra strategia di business 2020-2023 che verrà presentata il prossimo dicembre. La cessione del 17% di Fineco completata con successo ha rappresentato il primo passo e sarà seguita da altre azioni, quali l'accelerazione della vendita di Npe nel 2019 a sostegno del runoff della divisione non core entro il 2021, il riallineamento del nostro portafoglio di titoli sovrani domestici rispetto a quelli dei nostri concorrenti europei e un'evoluzione della struttura del gruppo che ci consentirà di aumentare la flessibilità e ottimizzare i costi del nostro funding".
Mustier ha concluso che "gli obiettivi chiave sono assicurare al gruppo benefici da un Mda buffer ora posizionato nella parte superiore del range compreso tra 200 e 250 punti base entro fine 2019 e consentirci in questo modo di rafforzare la capacità di fare credito, supportare le economie locali e sviluppare ulteriormente le attività commerciali con i clienti nei paesi dove siamo presenti".