Il condensato delle news odierne in questo report di Francesca Gerosa:
20/02/2019 13:50
Sia punta a crescere in Europa, Nexi un passo intermedio
L'obiettivo è diventare player di riferimento in Europa nei pagamenti digitali con oltre quota 800 mln di euro di ricavi nel 2021. Per il ceo Cordone un'eventuale integrazione con Nexi sarebbe un passo intermedio per raggiungere questo target. Intanto Sia è in short list per rilevare due aziende. Decisione su Ipo entro l'estate
di Francesca Gerosa
Ricavi oltre quota 800 milioni di euro nel 2021. E' uno degli obiettivi che Sia, società di sistemi di pagamento, ha indicato nel piano 2019-2021. Target da confrontare con i conti 2018: ricavi superiori a 600 milioni di euro ed ebitda sopra 200 milioni con un margine sui ricavi del 32% circa.
Sia punta a crescere in Europa non solo per via organica, ma anche attraverso acquisizioni. In quest'ottica è al momento in gara per due operazioni all'estero. "I treni in Europa stanno passando", ha dichiarato l'amministratore delegato, Nicola Cordone, nel corso della presentazione del piano al 2021. "In questo momento ci sono due aziende in vendita e noi siamo in short list per entrambe: l'obiettivo è di diventare player di riferimento in Europa nei pagamenti digitali".
Cordone ha smentito solo in parte una possibile integrazione con Nexi: al momento, ha detto, "non c'è un file aperto su Nexi", d'altra parte, ha spiegato, puntando Sia a crescere all'estero, l'operazione Nexi "non va nella direzione che dobbiamo perseguire". Però, ha puntualizzato, "se fosse decisa dai soci per irrobustirci, può diventare interessante. Ma sarebbe un passo intermedio per arrivare là", cioè per crescere in Europa.
Nexi è il leader dei pagamenti, è nata dall'Istituto Centrale delle Banche Popolari (Icbpi) e da CartaSì ed è posseduta da un consorzio di fondi di private equity: Bain Capital, Advent e Clessidra. Ha un valore che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere compreso tra 7 miliardi e 7,5 miliardi. Ha appena avviato un piano di quotazione in borsa stand alone, un piano che potrebbe essere modificato nel caso di fusione con Sia.
Al contrario, quest'ultima è tra i leader nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture per le istituzioni finanziarie, banche, imprese e pubbliche amministrazioni, nelle aree dei pagamenti e della monetica. Potrebbe avere una valorizzazione superiore a 3 miliardi di euro. Per cui da una fusione tra le due società potrebbe nascere una realtà con una valorizzazione superiore a 10 miliardi di euro, in grado di competere con altri gruppi europei.
Il tutto passando per la quotazione in borsa di Sia, un'operazione che gli azionisti (Cdp è il primo azionista attraverso Fsia Investimenti) stanno valutando. Lo stesso Cordone non ha escluso che una decisione in merito arrivi a breve. "Entro l'estate gli azionisti decideranno con quale opzione diventare leader in Europa", ha concluso il ceo.