Il Cda di Iride ha confermato tutti gli elementi fondamentali del progetto di fusione per incorporazione di Enia in Iride. Lo sottolinea l'ex municipalizzata torinese, aggiungendo che il progetto sarà sottoposto per l'approvazione all'assemblea straordinaria dei soci. Ieri sera un comunicato dello stesso tenore è stato diffuso da Parma da Enia.
In Borsa il titolo Iride segna un progresso del 2,53% a 0,81 euro ed Enia vanza dell'1,54% a 3,28 euro. Il Cda di ieri di Iride è stato aggiornato a oggi a causa del mancato accordo tra i Comuni di Genova e Torino principalmente sui temi della governance (Genova vorrebbe 4 dei 7 consiglieri in quota a Iride).
Sembrava anche che Genova puntasse a un differimento di sei mesi dell'efficacia dell'operazione (da luglio a gennaio 2010) potenzialmente per rimettere anche in discussione il concambio fissato a 4,2 azioni Iride per ogni Enia,. "Ma a questo punto crediamo abbiano trovato un accordo e che il rischio di un rinvio non ci sia più", commenta a caldo un analista.
"Rimaniamo positivi sui due titoli visto l'upside valutativo e in virtù del fatto che i prezzi attuali non scontano le sinergie da fusione". Anche Banca Imi mantiene buy su entrambe le azioni con target rispettivamente a 2,35 euro su Iride e a 8,91 euro su Enia ed Equita non manca di rimarcare che i due titoli non stanno scontando la fusione e che trattano a un eccessivo sconto rispetto al loro valore stand alone: "Iride tratta infatti a 6 volte il P/E, a 5,7 volte l'EV/Ebitda e a un P/BV di 0,5 con uno yield del 12% sull'ipotesi di un dividendo a 8,5 centesimi in linea con l'anno scorso".
Invece Enia tratta a 9 volte il P/E, a 6,3 volte l'EV/Ebitda e a un P/BV di 0,5 con uno yield del 7% sull'ipotesi di un dividendo a 20 centesimi in linea con l'anno scorso. Il target price di Enia è a 8,8 euro, precisano gli analisti di Equita sim che mantengono comunque buy su Enia come su Iride con un prezzo obiettivo a 2,55 euro.