|
|
||||||||||||||||||
Tutti gli articoli | Tutte le notizie |
-
27-05-08, 09:25 #42
- Data Registrazione
- Sep 2004
- Messaggi
- 828
- Mentioned
- 0 Post(s)
- Quoted
- 0 Post(s)
- Potenza rep
- 42649762
Ma dai ... che stai dicendo !!! Sei sicuro ?
Sarebbe grandioso, ma mi sembra molto strano . In fin dei conti la tassazione è un problema fiscale dello stato italiano e che Borsa Italiana e LSE (due società private) si sono fuse non dovrebbe influire sulla politica fiscale statale . Spero di sbagliarmi, però ....
Hai altre info su questa notizia ? Che ne so una fonte, qualcosa da allegare, ecc ....
Dai postaci qualcosa ....
-
27-05-08, 09:42 #43
-
27-05-08, 10:42 #44
- Data Registrazione
- Sep 2004
- Messaggi
- 828
- Mentioned
- 0 Post(s)
- Quoted
- 0 Post(s)
- Potenza rep
- 42649762
Non del tutto, ma è un ottimo indizio ....
Fammi capire meglio : tu queste azioni le hai comprate sul normale LSE ?
In passato , cioè prima della fusione, le avevi già e sul conto ti sei trovato anche l'addebito dell'imposta inglese (15%) ?
La cosa che mi fa pensare è che acquistando delle azioni sul MTA International della Borsa Italiana la doppia tassazione rimane ....
Capisci che questa notizia che hai dato è una notizia bomba , e che può modificare alcune scelte strategiche di allocazione del portafoglio . Non è mica una notiziola così ....
-
27-05-08, 10:52 #45
-
27-05-08, 14:27 #46
- Data Registrazione
- Sep 2004
- Messaggi
- 828
- Mentioned
- 0 Post(s)
- Quoted
- 0 Post(s)
- Potenza rep
- 42649762
Sì certo sull' MTA International non acquisti titoli inglesi ma titoli francesi, tedeschi, ecc... ma sui quali rimane la doppia imposizione.
Io invece alla nascita di questo nuovo segmento della borsa italiana mi ero ingenuamente illuso che comprando sul MTA International invece che direttamente sul Mercato francese o tedesco si potesse avere una sola imposizione ... ma così non è ...
Le tue Lloyds sulle quali hai avuto la sola imposizione italiana del 12,5% le hai normalmente comprate direttamente sul LSE, senza nessuna operazione "strana" per sfruttare questo ipotetico vantaggio della fusione , giusto ?
Con quale Tol operi ?
-
27-05-08, 18:14 #47
- Data Registrazione
- Apr 2008
- Messaggi
- 1,771
- Mentioned
- 0 Post(s)
- Quoted
- 1 Post(s)
- Potenza rep
- 42949684
effettivamente queste inglesi.....
BANCHE Dopo i subprime l'incubo inflazione
Websim - 27/05/2008 16:42:23
La sofferenza per le banche potrebbe non essere finita: dopo la crisi dei mutui subprime, il pericolo più grande viene ora dall'inflazione. Parola di Deutsche Bank, che in un dettagliato studio che ripercorre l'andamento di inflazione e del Prodotto interno lordo dagli Anni '90 ad oggi, fotografa una situazione di totale pessimismo. Gli utili bancari scenderanno ancora e le azioni si indeboliranno nuovamente.
"Attualmente ? spiega l'analista Matt Spick ? le banche europee trattano a 8,8 volte gli utili stimati per il 2009 come conseguenza di una flessione dell'ultimo anno del 15%. Abbiamo calcolato che l'attuale effetto inflattivo, e le sue inevitabili conseguenze a livello di decisioni di politica monetaria, porterà a un calo degli utili di un ulteriore 27%, attraverso perdite su prestiti che potranno raggiungere anche l'1,1% del totale degli impieghi, il doppio rispetto a una situazione normale".
Per Deutsche Bank stiamo entrando in un ciclo ribassista, ma a che punto ci troviamo? "Al momento ? si legge ? le banche risentono di un calo degli utili e di una debolezza dei ricavi e siamo in una fase di calo non marcata, ma la storia ci insegna che il movimento delle azioni segue quello degli utili, per cui se le attuali valutazioni sembrano economiche, e se gli utili sono stimati in calo, allora anche le azioni scenderanno". Un sillogismo aristotelico che il broker arricchisce proprio con il peso dell'inflazione. "C'è il rischio ? prosegue ? che l'attuale situazione di crescita dei prezzi di cibo, energia e materie primi continui, spinta dalla crescita dei mercati emergenti", cui però non corrisponde una solida crescita in Usa ed Europa.
L'attuale stato inflativo, che si accompagna a un andamento del Pil debole, riduce potenzialmente gli utili delle banche, gli investimenti e gli utili da trading si muovono verso il basso tagliando le commissioni con inevitabili impatti sul risultato netto. Di recente basta vedere cosa ha comportato per le banche il minore apporto (ma spesso si è trattato di perdite) del risultato da trading.
Dove puntare allora? Deutsche Bank suggerisce di stare alla larga dalle banche tedesche, austriache e spagnole, mentre quelle inglesi sono meno esposte al rischio del credito. Le banche italiane non sono espressamente prese in considerazione, ma nelle pieghe del report emergono i giudizi positivi su Unicredit (UCG.MI) e Banco Popolare , le uniche due banche che gli analisti consigliano di comprare.
Che lo scenario per le banche italiane non sia dei migliori, tranne poche eccezioni, è stato confermato dalla tornata di trimestrali appena conclusa. Per molti istituti, infatti, gli accantonamenti sono aumentati più delle attese, così come le sofferenze, e contestualmente i ricavi da commissioni e gli utili da trading sono scesi verticalmente. A questo si unisce il fatto che il nuovo governo ha intenzione di aumentare la tassazione sugli istituti per reperire la copertura per interventi fiscali. Una notizia negativa che va a turbare un mercato che già si attende un possibile taglio del pay-out per sostenere adeguatamente i coefficienti patrimoniali.
www.websim.it
-
28-05-08, 08:51 #48
-
09-06-08, 18:37 #49
- Data Registrazione
- Apr 2008
- Messaggi
- 1,771
- Mentioned
- 0 Post(s)
- Quoted
- 1 Post(s)
- Potenza rep
- 42949684
barclays
che ne dite di BARC a 325 GBP???
un pensierino ce lo farei.....
-
10-06-08, 08:56 #50