alexfenomeno
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Ferrari mette il turbo, mercato guarda a Ipo Aston Martin e giudizio HSBC. La nota di Equita - FinanzaOnline
Tornando alla quotazione di Aston Martin, il piano di Ipo arriva dopo un processo di ristrutturazione durato per ben tre anni, avviato dall’amministratore delegato Andy Palmer. Palmer è riuscito a risanare il gruppo produttore di auto di lusso, facendolo tornare a sfornare utili e a puntare verso una ulteriore espansione.
Nei sei mesi terminati a giugno, Aston Martin ha assistito a una crescita del fatturato dell’8%, a 444,9 milioni di sterline, e a un aumento degli utili adjusted prima degli interessi, delle tasse, delle svalutazioni e ammortamenti pari a 105,9 milioni di sterline.
Il gruppo ha già informato le autorità di regolamentazione finanziarie di star considerando la quotazione al London Stock Exchange, aggiungendo che ulteriori dettagli rivolti agli investitori potenziali saranno pubblicati il mese prossimo. A essere quotato, sarà almeno il 25% della società, di cui gran parte sarà piazzato da investitori esistenti che venderanno le azioni e non raccoglieranno dunque molti nuovi fondi per il gruppo.
Attesa per la fine dell’anno, l’Ipo comporterebbe un numero di azioni superiore a quello attuale di 1 miliardo di sterline, valutando l’azienda 5 miliardi di sterline circa, stando a quanto hanno riportato alcune fonti di mercato.
Gli analisti guardano con favore ai progetti di Aston Martin, ritenendo tuttavia che una valutazione di 5 miliardi di sterline sarebbe eccessiva. In particolare, secondo Arndt Ellinghorst, analista presso Evercore ISI, società di brokeraggio con sede a Londra, a quel livello la società avrebbe un valore pari a 20 volte gli utili stimati per il 2019.
Ferrari mette il turbo, mercato guarda a Ipo Aston Martin e giudizio HSBC. La nota di Equita - FinanzaOnline
Tornando alla quotazione di Aston Martin, il piano di Ipo arriva dopo un processo di ristrutturazione durato per ben tre anni, avviato dall’amministratore delegato Andy Palmer. Palmer è riuscito a risanare il gruppo produttore di auto di lusso, facendolo tornare a sfornare utili e a puntare verso una ulteriore espansione.
Nei sei mesi terminati a giugno, Aston Martin ha assistito a una crescita del fatturato dell’8%, a 444,9 milioni di sterline, e a un aumento degli utili adjusted prima degli interessi, delle tasse, delle svalutazioni e ammortamenti pari a 105,9 milioni di sterline.
Il gruppo ha già informato le autorità di regolamentazione finanziarie di star considerando la quotazione al London Stock Exchange, aggiungendo che ulteriori dettagli rivolti agli investitori potenziali saranno pubblicati il mese prossimo. A essere quotato, sarà almeno il 25% della società, di cui gran parte sarà piazzato da investitori esistenti che venderanno le azioni e non raccoglieranno dunque molti nuovi fondi per il gruppo.
Attesa per la fine dell’anno, l’Ipo comporterebbe un numero di azioni superiore a quello attuale di 1 miliardo di sterline, valutando l’azienda 5 miliardi di sterline circa, stando a quanto hanno riportato alcune fonti di mercato.
Gli analisti guardano con favore ai progetti di Aston Martin, ritenendo tuttavia che una valutazione di 5 miliardi di sterline sarebbe eccessiva. In particolare, secondo Arndt Ellinghorst, analista presso Evercore ISI, società di brokeraggio con sede a Londra, a quel livello la società avrebbe un valore pari a 20 volte gli utili stimati per il 2019.