UDC boccia il decreto Brunetta
Ddl Brunetta, Senato: D'Alia, manca di coraggio
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - 'Ci vuole piu' coraggio per cambiare la pubblica amministrazione. Quello approvato oggi dal Senato e' un provvedimento che, pur con apprezzabili intenti, non ci dice cosa in concreto si vuole fare per eliminare i 'fannulloni''. E' quanto ha detto, al termine del voto sul ddl Brunetta, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. 'Il ddl - aggiunge l'esponente centrista, motivando il voto contrario del suo gruppo - non prevede un'autorita' indipendente con poteri forti di valutazione e di sanzione, ma un ufficio con poche competenze e molti condizionamenti sindacali. Non si e' avuto nemmeno il coraggio di fare un taglio del personale interno ed esterno dei gabinetti di ministri e sottosegretari, cosi' come non si e' voluto sottrarre alle 'lobby' sindacali i quadri della pubblica amministrazione che si voleva valutare e incentivare'. 'L'unico atto 'temerario' e' di limitare fortemente le funzioni di controllo della Corte dei Conti, pregiudicando l'imparzialita' della PA garantita dalla Costituzione. Speriamo nel buon senso del governo - conclude D'Alia - perche' alla Camera apporti sostanziali modifiche a un provvedimento troppo timido e prudente'. (ANSA).
Ddl Brunetta, Senato: D'Alia, manca di coraggio
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - 'Ci vuole piu' coraggio per cambiare la pubblica amministrazione. Quello approvato oggi dal Senato e' un provvedimento che, pur con apprezzabili intenti, non ci dice cosa in concreto si vuole fare per eliminare i 'fannulloni''. E' quanto ha detto, al termine del voto sul ddl Brunetta, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. 'Il ddl - aggiunge l'esponente centrista, motivando il voto contrario del suo gruppo - non prevede un'autorita' indipendente con poteri forti di valutazione e di sanzione, ma un ufficio con poche competenze e molti condizionamenti sindacali. Non si e' avuto nemmeno il coraggio di fare un taglio del personale interno ed esterno dei gabinetti di ministri e sottosegretari, cosi' come non si e' voluto sottrarre alle 'lobby' sindacali i quadri della pubblica amministrazione che si voleva valutare e incentivare'. 'L'unico atto 'temerario' e' di limitare fortemente le funzioni di controllo della Corte dei Conti, pregiudicando l'imparzialita' della PA garantita dalla Costituzione. Speriamo nel buon senso del governo - conclude D'Alia - perche' alla Camera apporti sostanziali modifiche a un provvedimento troppo timido e prudente'. (ANSA).