Il problema dell'Italia è e sarà sempre lo stesso. La nostra cultura.
Che piaccia o no la razza umana è diventata una specie che dipende totalmente dallo sviluppo tecnologico e la crescita. Per semplificare ancora di più il concetto, oggi lo scopo è fare le cose in base a domani.
Noi abbiamo una popolazione la cui intera cultura si basa sull'ignorare totalmente qualsiasi progresso, avanzamento ecc e mettere su un piedistallo tutto ciò che c'è nel passato.
Ho vissuto in città dove vedevi per strada i cartelli sui progetti per i trasporti pubblici si base 30ennale, con tutte le proiezioni sulla base di quello che sarebbe servito nel 2050. E i loro trasporti erano gia ottimi perche avevano fatto la stessa cosa negli anni 90.
Poi torni da noi e vedi le amministrazioni che fanno le dirette Facebook perché roba rotta da 10 anni e vecchia di 50 era stata aggiustata.
Per il lavoro fuori vedi giornali parlare di startup che pensano a come colonizzare lo spazio, da noi a come tirare su più olio d'oliva.
Anche le abitudini mostrano chiaramente questo tipo di pensiero. Ricordo quando la mia banca mise l'opzione per le operazioni allo sportello automatico con l'app (quindi senza bisogno di avere le carte dietro, mettere i codici ecc) e quando alcuni amici mi videro usarla mi dissero qualcosa come "eeeeh ma tutte ste cose piu complicate" e ovviamente via ad aspettare loro che ci hanno messo il doppio. Perché semplicemente il cervello degli italiani non è tarato sul modificarsi in base alle cose nuove e più efficienti, il pensiero è sempre che se una cosa "funziona" la fai fino a che non finisci sotto terra.
Non c'è una soluzione a questo. Siamo semplicemente una cultura "sbagliata" per come funzionano le cose oggi. Che gli italiani cambiano mentalità e cultura non lo vedo possibile. Lo spero ma non lo vedo possibile.
Quindi anche io propendo per il declino totale. Totale no solo perché fortunatamente essendoci ancora soldi da spendere molta roba viene comprata dall'estero, che poi ovviamente la struttura in modo corretto. Quindi magari piano piano spero ci possano influenzare positivamente.
Ma se come si legge ogni tanto pure qui sul forum l'italiano tifa per l'Italia sovrana, no euro, bordi chiusi, facciamo tutto da soli, ecc ecc siamo spacciati.
Forse il problema dell'Italia sono le persone come te, che vivono dalla mattina alla sera in un paese senza avere capito niente né di quel paese, né del resto del mondo.
Mi ricordo quando ero ragazzo, gli insegnanti avevano una sola idea in testa: che l'Italia fosse il paese peggiore del mondo.
E non perdevano l'occasione per denigrarla.
Eppure, da settima potenza industriale al mondo, diventammo la quinta.
Ma per quei parassiti la cosa non contava. Eravamo e saremmo restati un paese di infimo ordine.
Morto Franco, cominciò il delirio che permane tutt'ora: la Spagna ci avrebbe raggiunto e superato in pochi anni.
Sono più di quarant'anni che la Spagna ci sta surclassando, adesso dovrebbe avere un PIL pro capite due, tre volte il nostro. Invece...
Venne Berlusconi, e il delirio raggiunse vette irripetibili.
I giornali cominciarono a rilanciare classifiche demenziali, sulla libertà di stampa, sulla trasparenza, su non so che cosa.
E l'Italia era sempre assieme a Paesi tipo il Burkina Faso, la Bolivia, o non so che altro.
Paesi dove si muore di fame. E intanto la Spagna ci stava surclassando. Come sempre.
Conoscevo un greco che viveva in Italia e aveva fatto i soldi in Italia, tornò nel suo paese prima delle Olimpiadi e al ritorno disse che l'Italia era ormai fuori, se persino la Grecia l'aveva superata, stracciata, ridicolizzata.
È chiaro che se si fa una domanda di questo genere riparte la solita litania.
Gente che non ha capito niente del paese in cui vive, degli altri paesi, del mondo. Niente. Aspetta solo che la Spagna ci superi.
Quello sì che è un grande Paese.