Economia dei single

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Monte_Cristo

Nuovo Utente
Registrato
20/3/18
Messaggi
556
Punti reazioni
39
Di recente ad un talk show un politico olandese ha sollevato la questione dei single, in particolare del fatto che l'economia andrà a mutare man mano che il loro numero aumento rispetto agli sposati.

Da una parte chiuderanno numerose attività in primis tutto ciò che lucra sui matrimoni quindi negozi di abiti da sposa, locali il cui core business sono le feste matrimoniali, nonchè le gioiellerie specializzate in diamanti e gioielli a questi legati.

Io personalmente farei un ulteriore passo avanti e valuterei le implicazioni del fatto che non saranno più le coppie a spendere ma i singoli quindi conoscendo le abitudini degli uomini tenderei ad escludere determinate voci di spesa in particolare nell'arredamento che come chi è sposato sa, diventa appannaggio della moglie. :D

Allo stesso modo però prevedo maggiori spese nel settore tecnologico e hobbistico vario così come c'è da ipotizzare un cambiamento nella scelta delle automobili.
 
I single sono solo uomini?
Il concetto che esprimevo è che molte spese derivano dall'unione e quando manca questa tale bene non lo compra nessuno, a meno che non compri un abito da sposa come arrendamento. :D

Per quanto invece riguarda altri beni che vengono comprati indipendentemente, ci sono variazioni se a comprarlo è un soggetto single o in una relazione o sposato, un single di norma non compra una station wagon a 5 posti che sia uomo o donna così come una coppia maritata non compra una smart come unica auto.

Spero di essermi spiegato bene questa volta.

Per quanto riguarda altri bene ad esempio in termini di arredamento benché di norma le donne hanno maggior piacere in quel campo, potendo contare su uno stipendio singolo non spenderebbero tanto quanto farebbero potendo contare con un doppio stipendio.
 
Di recente ad un talk show un politico olandese ha sollevato la questione dei single, in particolare del fatto che l'economia andrà a mutare man mano che il loro numero aumento rispetto agli sposati.

Da una parte chiuderanno numerose attività in primis tutto ciò che lucra sui matrimoni quindi negozi di abiti da sposa, locali il cui core business sono le feste matrimoniali, nonchè le gioiellerie specializzate in diamanti e gioielli a questi legati.

Io personalmente farei un ulteriore passo avanti e valuterei le implicazioni del fatto che non saranno più le coppie a spendere ma i singoli quindi conoscendo le abitudini degli uomini tenderei ad escludere determinate voci di spesa in particolare nell'arredamento che come chi è sposato sa, diventa appannaggio della moglie. :D

Allo stesso modo però prevedo maggiori spese nel settore tecnologico e hobbistico vario così come c'è da ipotizzare un cambiamento nella scelta delle automobili.

Per me è un chiaro trend che è visibile in tutte le città abbastanza moderne.
E' già da anni che i supermercati (e quindi i loro fornitori) propongono diverse confezioni da single, sempre più roba pronta o semi pronta.

Sui matrimoni sarei davvero curioso di capire la percezione fuori dall'Italia. Da noi è un business incredibile, ma non so se per gli altri è normale sparare certe cifre.

Non vedo invece maggiori spese nella tecnologia, alla fine l'essere single non credo impatti molto su quello.

Paradossalmente la mia visione è che l'enorme offerta tramite web abbia estremamente modificato i rapporti umani per cui ci sono più single anche grazie al bombardamento dell'infotainment. Ma sicuramente non è solo quello, la cultura del "sempre giovani" è permeata nella società e sempre più persone allungano il periodo spensierato affollando locali e luoghi di aggregazione.
Non facciamoci ingannare dalla moria di discoteche o di locali storici, Instagram ha polarizzato drammaticamente le scelte dei consumatori e soprattutto le mode sono sempre più globali e meno locali.
 
Non verserò lacrime per il business dei matrimoni.

Soldi totalmente bruciati pagando 4x per avere le stesse identiche cose di chi organizza una festa identica (ma senza la parola matrimonio).
Gente provinciale che lavora al supermercato ma affitta castelli con tappeti rossi e carrozze.

Le coppie più intelligenti che abbia mai conosciuto chissà perché sono quelle che si sono sposate in 2 secondi al comune + cena tra parenti. Fine.

Io la penso esattamente uguale.

E' tutta una storia che gira intorno alla donna: nessuno vuole vedere lo sposo. "il giorno più bello della vita" "sogno che si avvera" e altre amenità.

Però vorrei riflettere sul fatto che per quanto estremizzato, il valore delle cose non è mai quello tecnico ma quello emozionale.


Le automobili più sono costose e più vendono un percepito.
La moda non ne parliamo visto che il prezzo è esponenziale alla qualità.
Locali e ristoranti di fatto offrono un'esperienza e un servizio, non solo i piatti/drink.

Il matrimonio estremizza il tutto per questioni negoziali: sei tu che vuoi la perfezione e tutte le idiozie che si fanno quel giorno, quindi le paghi.
Il problema è semplicemente dovuto a anni di letteratura, film, pubblicità e passaparola che hanno condizionato pesantemente il grosso della platea femminile.

Pensate alla troupe foto/video: all'ultimo in cui sono stato c'erano 3 fotografi e 1 videomaker dedicato al drone. Ma chi se le riguarda ste robe??????
 
Non verserò lacrime per il business dei matrimoni.

Soldi totalmente bruciati pagando 4x per avere le stesse identiche cose di chi organizza una festa identica (ma senza la parola matrimonio).
Gente provinciale che lavora al supermercato ma affitta castelli con tappeti rossi e carrozze.

Le coppie più intelligenti che abbia mai conosciuto chissà perché sono quelle che si sono sposate in 2 secondi al comune + cena tra parenti. Fine.

concordo ... però prendetela come una nota antropologica se volete la linea di demarcazione tra un nucleo familiare stabile e un single sta diventando seempre
più sfumata, si va dalla coppia sposata ma con i coniugi che risiedono in posti diversi, poi ci sono i separati e i conviventi, le madri single (è qualche volta anche i padri) ecc. quindi l'economia dei single sta diventando l'economia generale.
 
Ma in futuro ci saranno più single di coppie?
L'economica non cambia se si vendono meno abiti da sposa.
Ed un uomo non è vero che non pensa all'arredamento. Io ho speso davvero tanto per arredare la mia casa. Lo stesso noto i miei amici maschi preferiscono arredamenti più costosi rispetto a librerie Ikea Billy volute dalle compagne.
Lo stesso dicasi per la tecnologia: per me sono più le donne attente allo smartphone nuovo con fotocamera ultimo modello. Io non aggiorno nemmeno le app perchè sono completamente disinteressato.

Perchè queste tesi? Ci sono dati?
 
Ma in futuro ci saranno più single di coppie?
L'economica non cambia se si vendono meno abiti da sposa.
Ed un uomo non è vero che non pensa all'arredamento. Io ho speso davvero tanto per arredare la mia casa. Lo stesso noto i miei amici maschi preferiscono arredamenti più costosi rispetto a librerie Ikea Billy volute dalle compagne.
Lo stesso dicasi per la tecnologia: per me sono più le donne attente allo smartphone nuovo con fotocamera ultimo modello. Io non aggiorno nemmeno le app perchè sono completamente disinteressato.

Perchè queste tesi? Ci sono dati?

L'economia non cambia se si vendono meno abiti da sposa ?

la cosa è quanto meno dibattuta vedi :
Consumismo, nessuno e se stesso. E' l’omologazione di massa - Il Fatto Quotidiano

secondo queste teoria l'imporre dei modelli culturali di massificazione dove non c'è differenziazione tra uomo e donna, tra giovani e vecchi ecc. , per lo meno
sotto il profilo delle abitudini al consumo, è uno degli obbiettivi delle multinazionali per poter massimizzare i loro profitti.
 
Di recente ad un talk show un politico olandese ha sollevato la questione dei single, in particolare del fatto che l'economia andrà a mutare man mano che il loro numero aumento rispetto agli sposati.

Da una parte chiuderanno numerose attività in primis tutto ciò che lucra sui matrimoni quindi negozi di abiti da sposa, locali il cui core business sono le feste matrimoniali, nonchè le gioiellerie specializzate in diamanti e gioielli a questi legati.

Io personalmente farei un ulteriore passo avanti e valuterei le implicazioni del fatto che non saranno più le coppie a spendere ma i singoli quindi conoscendo le abitudini degli uomini tenderei ad escludere determinate voci di spesa in particolare nell'arredamento che come chi è sposato sa, diventa appannaggio della moglie. :D

Allo stesso modo però prevedo maggiori spese nel settore tecnologico e hobbistico vario così come c'è da ipotizzare un cambiamento nella scelta delle automobili.


beh i bilocali vicini a qualcosa (i grossi centri continuano a crescere intanto) dovrebbero andare meglio delle case di campagna (con un buon sei stanze da letto, adorevoli ma in legno)...
poi i cibi pronti, food delivery e tutto quello che fa la vita domestica semplice, supermercati di prossimità e minidosi dei prodotti

anche le donne sono single, più o meno siam li... molte divorziano e han figli ma sono grandi e poi vivono da sole, i fiori li vendono sempre
 
Ultima modifica:
Ma in futuro ci saranno più single di coppie?
L'economica non cambia se si vendono meno abiti da sposa.
Ed un uomo non è vero che non pensa all'arredamento. Io ho speso davvero tanto per arredare la mia casa. Lo stesso noto i miei amici maschi preferiscono arredamenti più costosi rispetto a librerie Ikea Billy volute dalle compagne.
Lo stesso dicasi per la tecnologia: per me sono più le donne attente allo smartphone nuovo con fotocamera ultimo modello. Io non aggiorno nemmeno le app perchè sono completamente disinteressato.

Perchè queste tesi? Ci sono dati?

Vabeh la tua esperienza personale è capibile, ma tendenzialmente non è così per l'elettronica.
L'arredamento è molto personale, ma il fatto di non avere stabilità (come cita giustamente DocT, tra lavori in giro e migrazioni ci son situazioni sfumate) porta all'IKEA.

Detto questo occorre distinguere uomo e donna, almeno dal punto di vista statistico, senza pregiudizi sessuali:
- elettronica: vero che le donne sono attente agli smartphone e probabilmente hanno un tablet/pc ma finisce lì. Videogiochi (che ricordo da soli come business sono il doppio di cinema e musica sommati), audio, video, robottini vari, sono ancora rivolti maggiormente ad un pubblico maschile.

La donna, mediamente, che sia single o meno ha valanghe di spese legate alla cosmesi che nell'uomo sono mediamente molto basse.

Detto questo più che dei sensi è interessante considerare il single nell'accezione di DocT: ovvero chi vive solo o al massimo condivide con estranei.
 
L'economia non cambia se si vendono meno abiti da sposa ?

la cosa è quanto meno dibattuta vedi :
Consumismo, nessuno e se stesso. E' l’omologazione di massa - Il Fatto Quotidiano

secondo queste teoria l'imporre dei modelli culturali di massificazione dove non c'è differenziazione tra uomo e donna, tra giovani e vecchi ecc. , per lo meno
sotto il profilo delle abitudini al consumo, è uno degli obbiettivi delle multinazionali per poter massimizzare i loro profitti.

Fusaro è un noto fenomeno nel dire nulla ma con stile.

Da un lato sicuramente è vero, ma si tratta banalmente di consumismo e non di perdita di genere o individualità.
L'unica reale perdita di individualità è quella dei popoli e lì le multinazionali sono corresponsabili, ma senza intenzione. Loro vogliono semplicemente guadagnare e cavalcano un trend, ma nonostante i complotti il trend non è creato totalmente a tavolino. Ovviamente esiste una continua lotta di pubblicità e comunicazione per poterlo influenzare.
 
Fusaro è un noto fenomeno nel dire nulla ma con stile.

Da un lato sicuramente è vero, ma si tratta banalmente di consumismo e non di perdita di genere o individualità.
L'unica reale perdita di individualità è quella dei popoli e lì le multinazionali sono corresponsabili, ma senza intenzione. Loro vogliono semplicemente guadagnare e cavalcano un trend, ma nonostante i complotti il trend non è creato totalmente a tavolino. Ovviamente esiste una continua lotta di pubblicità e comunicazione per poterlo influenzare.

ovviamente è una teoria ... non ho gli strumenti per dire quali siano gli effetti reali sull'economia però non è il solo Fusaro a diffonderla.
 
ovviamente è una teoria ... non ho gli strumenti per dire quali siano gli effetti reali sull'economia però non è il solo Fusaro a diffonderla.

Certo certo, ma qual è il tuo parere a riguardo?
Cioè non mi sembra che il mercato abbia poi tutta questa standardizzazione e omologazione tra uomo-donna o vecchi-giovani. Vedo molto di più un discorso geografico dove in ogni città/nazione trovi H&M, Inditex, Starbucks, McD, CocaCola, ecc. ecc.

Sempre sulla stessa riga c'è l'impatto di Instagram: oggi mezzo mondo segue i Migos, Justin Bieber, Ferragni, Ronaldo, Federer, ecc. ciò fa sì che a Nagasaki, Trieste, Gafsa e Albuquerque ci siano le stesse influenze.
 
Certo certo, ma qual è il tuo parere a riguardo?
Cioè non mi sembra che il mercato abbia poi tutta questa standardizzazione e omologazione tra uomo-donna o vecchi-giovani. Vedo molto di più un discorso geografico dove in ogni città/nazione trovi H&M, Inditex, Starbucks, McD, CocaCola, ecc. ecc.

Sempre sulla stessa riga c'è l'impatto di Instagram: oggi mezzo mondo segue i Migos, Justin Bieber, Ferragni, Ronaldo, Federer, ecc. ciò fa sì che a Nagasaki, Trieste, Gafsa e Albuquerque ci siano le stesse influenze.

allora ti rispondo alla seconda parte che è più semplice ... io non ho Instagram e non sento il dovere di seguire quei trend, se mi piace Ronaldo come giocatore di
calcio non sento affatto il bisogno di assomigliargli anche nella vita privata, sicuramente qualcuno ne è influenzato di più penso però ai giovani in modo particolare.

per la prima parte ok il fenomeno dei brand globali c'è sempre stato anche se ora è in aumento ma non è necessariamente un male, se qualcuno produce qualcosa di valido e lo fa conoscere in tutto il mondo perchè non approfittarne ? Il problema nasce quando si compra non per le caratteristiche intrinseche del
prodotto ma per l'iimagine che il marketing da di quel prodotto.

Per quanto riguarda i consumi locali io noto differenze ad esempio tra gli spot pubblicitari di oggi e quelli di 20 anni fa. Anni fa c'era la Cuccarini in cucina "la più amata dagli italiani" oggi c'è Totti che fa il bucato ... insomma mi sembra che il messaggio non è più indirizzato ad una categoria specifica di consumatori ma
è più indifferenziato senza badare a differenze di genere e stato civile.
dagli i
 
Il concetto che esprimevo è che molte spese derivano dall'unione e quando manca questa tale bene non lo compra nessuno, a meno che non compri un abito da sposa come arrendamento. :D

Per quanto invece riguarda altri beni che vengono comprati indipendentemente, ci sono variazioni se a comprarlo è un soggetto single o in una relazione o sposato, un single di norma non compra una station wagon a 5 posti che sia uomo o donna così come una coppia maritata non compra una smart come unica auto.

Spero di essermi spiegato bene questa volta.

Per quanto riguarda altri bene ad esempio in termini di arredamento benché di norma le donne hanno maggior piacere in quel campo, potendo contare su uno stipendio singolo non spenderebbero tanto quanto farebbero potendo contare con un doppio stipendio.

sono d'accordo, i consumi cambieranno con l'evoluzione della società. Il concetto è ancora più complesso e non solo limitato all'essere single ma anche al fatto che ci saranno sempre meno bambini in giro e sempre più vecchi. Per cui andranno sempre peggio il settore giocattoli/asili nido/ vestitini e accessori vari, ecc a vantaggio di case farmaceutiche/badanti/amplifon , ecc. E' anche bene ricordare che mediamente le donne single sono meno ricche degli uomini per cui come ha già scritto qualcuno alcuni beni il cui acquisto oggi è imposto dalle mogli, in futuro non saranno più acquistati poichè ci saranno sempre meno mariti e, questo invece lo spero caldamente, sempre meno uomini zerbini che assecondano le loro donne/compagne/amanti in acquisti assai spesso folli.
 
allora ti rispondo alla seconda parte che è più semplice ... io non ho Instagram e non sento il dovere di seguire quei trend, se mi piace Ronaldo come giocatore di
calcio non sento affatto il bisogno di assomigliargli anche nella vita privata, sicuramente qualcuno ne è influenzato di più penso però ai giovani in modo particolare.

per la prima parte ok il fenomeno dei brand globali c'è sempre stato anche se ora è in aumento ma non è necessariamente un male, se qualcuno produce qualcosa di valido e lo fa conoscere in tutto il mondo perchè non approfittarne ? Il problema nasce quando si compra non per le caratteristiche intrinseche del
prodotto ma per l'iimagine che il marketing da di quel prodotto.

Per quanto riguarda i consumi locali io noto differenze ad esempio tra gli spot pubblicitari di oggi e quelli di 20 anni fa. Anni fa c'era la Cuccarini in cucina "la più amata dagli italiani" oggi c'è Totti che fa il bucato ... insomma mi sembra che il messaggio non è più indirizzato ad una categoria specifica di consumatori ma
è più indifferenziato senza badare a differenze di genere e stato civile.
dagli i

Beh ma non dico che ci sia qualcosa di male nel trovare la Coca Cola sulle Ande.
Quello che intendo per massificazione è che le città tendono ad assomigliarsi sempre di più anche per i negozi che riempiono i centri storici, le catene fastfood che appiattiscono le abitudini alimentari ecc..
Ovviamente non intendo che tu imiti Cristiano, ma che gli idoli sono più "diretti". 20 anni fa con gli attori o cantanti americani avevi relativamente pochi punti di contatto: qualche ospitata o servizio in TV, qualche articolo di giornale. Molte mode arrivavano anche e soprattutto perché gli influencers italiani mutuavano dall'estero (e viceversa).

Oggi tutti possono vedere cosa fa Hamilton o Fedez per cui se vanno di moda le ciabatte dell'adidas a Londra, lo fanno pure a Milano e NY.


Interessante la lettura sulla pubblicità.
Io quella di Totti (che peraltro ha visto diversi premi, mistero) la vedo come nazionalpopolare. Si gioca sul personaggio che anzi incarna lo stereotipo di quello che sarebbe in difficoltà nel fare il bucato, ma con il prodotto riesce a farcela nonostante sia maschio.
Però non vedo questa uniformazione nelle pubblicità, mi sembrano sempre molto targettizzate.
 
La differenza single/coppia tra l'altro dipende anche dal paese.

Fuori per esempio ti sbattono fuori casa a 18 anni. Poi o vai all'università o cominci subito a lavorare ma in entrambi i casi da quel punto in poi sei economicamente da solo (motivo per cui molti di quelli che fanno l'università poi hanno il debito studentesco).

Da noi si torna spesso a casa dalla famiglia, a volte ci si rimane proprio anche fino a 30 anni.
Fuori questa scelta non c'è perchè tornare a casa è considerata una sconfitta su tutti i fronti. Essendo quindi una questione di sopravvivenza le coppie si formano e maturano molto prima perchè mantenere stabile il rapporto non è solo una questione sentimentale ma anche pratica (affitto in primis che è molto più facile in 2).

Da noi la crisi delle coppie c'è anche per questo. Ormai l'idea di rimanere dentro casa in famiglia è sdoganata da anni. Qualunque cosa succeda sai che c'è il tappeto di sicurezza, torni a casa e apposto.
Quindi non ci sono incentivi a cercare di far funzionare una coppia.

C'è uno soglia psicologica (che ormai è dettata tra i 30 e i 35 anni) in cui scatta la "vergogna sociale" che fuori scatta dopo i 18 anni. Quindi solo a quel punto (complice anche il fatto che le donne cominciano ad avvicinarsi all'età limite per i figli) ecco che tutti improvvisamente si sposano in 2 secondi con la prima persona che capita.

Vero a metà. Che fuori a 18 anni ti sbattano fuori è verissimo (ricordo ancora quando vivevo in Olanda. Non c'era un olandese over 20 che stesse a casa con i suoi) da qui a fare un discorso del perchè saltino le coppie ne passa, altrimenti non si spiegano i tassi di divorzio/separazione decisamente maggiori rispetto a quelli italiani nei paesei dove, appunto, a 18 anni sei messo alla porta.
 
Vero a metà. Che fuori a 18 anni ti sbattano fuori è verissimo (ricordo ancora quando vivevo in Olanda. Non c'era un olandese over 20 che stesse a casa con i suoi) da qui a fare un discorso del perchè saltino le coppie ne passa, altrimenti non si spiegano i tassi di divorzio/separazione decisamente maggiori rispetto a quelli italiani nei paesei dove, appunto, a 18 anni sei messo alla porta.

All'estero è anche più facile e molto più veloce divorziare. Qui da noi è una cosa ancora lunga. E poi non esistono (non hanno valore) i contratti prematrimoniali quindi al 90% in caso di divorzio è l'uomo che la prende in quel posto, probabilmente questo fa sì che per molti uomini sia preferibile restare sposati e tradire la moglie piuttosto che divorziare direttamente.
 
Indietro