La crisi dei piccoli negozi nei confronti dei colossi della vendita online

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Awaiting Santa Rally
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Sentivo oggi alla radio che si discuteva di come il commercio online stia fagocitando la vendita al dettaglio in particolare fra i giovani mentre i più grandicelli preferiscono sempre recarsi nel negozio fisico.

Ora io non ho i dati su fatturati o numeri di attività commerciali perà mi chiedo che impatto possa avere su occupazione e tassazione se colossi (e non pagatori di tasse in Italia) come amazon ottengano il monopolio o comunque la maggioranza del mercato.

Da una parte avremmo meno impiegati, meno ammortizzatori sociali ma sopratutto un minore gettito fiscale.
 
Sentivo oggi alla radio che si discuteva di come il commercio online stia fagocitando la vendita al dettaglio in particolare fra i giovani mentre i più grandicelli preferiscono sempre recarsi nel negozio fisico.

Ora io non ho i dati su fatturati o numeri di attività commerciali perà mi chiedo che impatto possa avere su occupazione e tassazione se colossi (e non pagatori di tasse in Italia) come amazon ottengano il monopolio o comunque la maggioranza del mercato.

Da una parte avremmo meno impiegati, meno ammortizzatori sociali ma sopratutto un minore gettito fiscale.

Malignamente direi "tanto con le tasse che già non pagano".
La realtà è che purtroppo il 90% dei negozi è meno efficiente dell'online.

- Prezzi: ok amazon, ma mediaworld online costa 20-30% in meno di quello fisico. Questo l'ho ritrovato spesso in altre attività (magari piccole) italiane senza vantaggi fiscali.
- Disponibilità: online quasi non esiste il "non ne ho più devo ordinarlo" inoltre la scelta è talmente vasta da non essere paragonabile a nulla di fisico.
- Assistenza: qui molto varia, ma nel negozio locale non è sempre il valore aggiunto che ci si aspetta, anzi.
- Informazioni: ci sono sicuramente grandi enoteche, grandi gastronomi, grandi caccia e pesca... la loro esperienza è davvero un valore aggiunto e, nella miriade di prodotti in commercio, fanno una selezione a monte per offrire un gran prodotto al cliente. Vero. Poi esiste la maggioranza dei negozi che non aggiunge nulla e che è di molto inferiore al sistema di feedback recensioni dei portali online
- Comodità: collegata alla Disponibilità, devo uscire di casa e andarci appositamente con la possibilità di tornare a mani vuote.

Per come la vedo io i negozi sopravviveranno come showroom. Arrivi provi, testi, tocchi, valuti e ti arriva a casa.
 
Malignamente direi "tanto con le tasse che già non pagano".
La realtà è che purtroppo il 90% dei negozi è meno efficiente dell'online.

- Prezzi: ok amazon, ma mediaworld online costa 20-30% in meno di quello fisico. Questo l'ho ritrovato spesso in altre attività (magari piccole) italiane senza vantaggi fiscali.
- Disponibilità: online quasi non esiste il "non ne ho più devo ordinarlo" inoltre la scelta è talmente vasta da non essere paragonabile a nulla di fisico.
- Assistenza: qui molto varia, ma nel negozio locale non è sempre il valore aggiunto che ci si aspetta, anzi.
- Informazioni: ci sono sicuramente grandi enoteche, grandi gastronomi, grandi caccia e pesca... la loro esperienza è davvero un valore aggiunto e, nella miriade di prodotti in commercio, fanno una selezione a monte per offrire un gran prodotto al cliente. Vero. Poi esiste la maggioranza dei negozi che non aggiunge nulla e che è di molto inferiore al sistema di feedback recensioni dei portali online
- Comodità: collegata alla Disponibilità, devo uscire di casa e andarci appositamente con la possibilità di tornare a mani vuote.

Per come la vedo io i negozi sopravviveranno come showroom. Arrivi provi, testi, tocchi, valuti e ti arriva a casa.

Si anche secondo me.

Per la tassazione basterebbe che per operare in Italia, ma in genere in qualunque stato, una società debba aprire una P.IVA localmente.
 
Uhm, le previsioni sono difficili perché cambia la struttura dell'offerta ma cambia anche quella della domanda (che non necessariamente si adegua passivamente).

Inoltre la discussione qui è evidentemente viziata da un bias dovuto alla composizione dei partecipanti, che non è un campione significativo dei consumatori.
 
E le rivoluzioni te le sei dimenticate? :rolleyes:
Gli operai e i metalmeccanici sono colletti blu ben abituati ad usare mani e strumenti e soffrire, i negozianti sono molti meno, più anziani e oltre ad essere colletti bianchi hanno proprio un'altra attitudine.

Riprova :D
 
Si anche secondo me.

Per la tassazione basterebbe che per operare in Italia, ma in genere in qualunque stato, una società debba aprire una P.IVA localmente.


P.Iva :confused:, e chi vende la propria app Android dovrebbe aprirne una per ciascuno stato UE :mmmm:....alla faccia della semplificazione.

Il problema è un pò più complesso di come lo prospetti, altrimenti tutti i paesi UE che non godono dei benefici di avere presso di loro le sedi di multinazionali, diciamo così, 'digitali' (che lì pagano le imposte) lo avrebbero già fatto.

Una modifica delle regole di tassazione all'interno della UE stabilita dall'OCSE è allo studio (BEPS) da tempo....sui tempi.....dubito possano essere brevi (anche se si parla del prossimo G20).

About - OECD BEPS
 
Gli operai e i metalmeccanici sono colletti blu ben abituati ad usare mani e strumenti e soffrire, i negozianti sono molti meno, più anziani e oltre ad essere colletti bianchi hanno proprio un'altra attitudine.

Riprova :D

Invasione aliena? :rolleyes:
 
ti sei dimenticato un piccolo particolare ... i prodotti acquistati on-line costano circa il 20-30 % in meno e quindi a parità di potere di acquisto se ne possono acquistare il 20 - 30 % in più, quindi i produttori, anche quelli Italiani possono guadagnare di più e pagheranno più tasse.
Certo non vale per tutti i prodotti e bisogna essere competitivi a livello internazionale ma l'Italia lo è abbastanza se si considera il rapporto tra avanzo della bilancia commerciale e PIL è tra i primi paesi al mondo.
 
Con internet vengono meno gli intermediari, quelli che in realtà aggiungono poco valore al prodotto, però restano pur sempre i produttori. Qundi ci saranno sempre più makers e meno traders... I maker non devono passare più dal filtro dei traders, che non fanno altro che stoccare e chiedere un plusvalore... I negozi si trasformeranno in showroom e vendita diretta dei makers (produttori) e altre attività di servizi occuperanno i locali commerciali lasciati vuoti dai tradres.
 
Con internet vengono meno gli intermediari, quelli che in realtà aggiungono poco valore al prodotto, però restano pur sempre i produttori. Qundi ci saranno sempre più makers e meno traders... I maker non devono passare più dal filtro dei traders, che non fanno altro che stoccare e chiedere un plusvalore... I negozi si trasformeranno in showroom e vendita diretta dei makers (produttori) e altre attività di servizi occuperanno i locali commerciali lasciati vuoti dai tradres.

E' quello che ho provato a far capire alla mia arredatrice quando non ho acquistato da lei gli elettrodomestici della cucina: lei semplicemente si appoggiava ad un negozio terzo, che a sua volta si appoggiava ad un grossista etc etc etc. Quanti passaggi commerciali? Quanta gente ci deve fare la cresta? Risultato quegli elettrodomestici costavano esattamente il doppio, a volte 2,5 volte, il prezzo che trovavo online. Immaginate voi com'è finita...
 
E' quello che ho provato a far capire alla mia arredatrice quando non ho acquistato da lei gli elettrodomestici della cucina: lei semplicemente si appoggiava ad un negozio terzo, che a sua volta si appoggiava ad un grossista etc etc etc. Quanti passaggi commerciali? Quanta gente ci deve fare la cresta? Risultato quegli elettrodomestici costavano esattamente il doppio, a volte 2,5 volte, il prezzo che trovavo online. Immaginate voi com'è finita...

Fatto benissimo.

Non dimenticherò mai quando vidi su MediaWorld o Unieuro online il prezzo di un monitor, miglior prezzo del web. Stesso pezzo nello store costava quasi il 50% in più e io, essendo di strada, mi ero illuso di passarlo a prendere al volo ed averlo così subito.
Ho dovuto comprare sull'app il device mentre ero nel negozio.

Non è un problema sia chiaro, ma la gente impara in fretta.
 
E' quello che ho provato a far capire alla mia arredatrice quando non ho acquistato da lei gli elettrodomestici della cucina: lei semplicemente si appoggiava ad un negozio terzo, che a sua volta si appoggiava ad un grossista etc etc etc. Quanti passaggi commerciali? Quanta gente ci deve fare la cresta? Risultato quegli elettrodomestici costavano esattamente il doppio, a volte 2,5 volte, il prezzo che trovavo online. Immaginate voi com'è finita...

Eppure con la catena di distribuzione si mangiano più persone, rispetto che l'acquisto diretto.. dove tutta la marginalità va al produttore.
Quindi si, costo dei beni e servizi per il consumatore più bassi ma anche più disoccupazione.
 
Eppure con la catena di distribuzione si mangiano più persone, rispetto che l'acquisto diretto.. dove tutta la marginalità va al produttore.
Quindi si, costo dei beni e servizi per il consumatore più bassi ma anche più disoccupazione.

No sono d'accordo, a prezzi più bassi più acquisti, quindi più prodotti da produrre, il ciclo è più virtuoso, più maker, che sono quelli che creano valore, e meno traders che sono quelli che non apportano valore...
 
Eppure con la catena di distribuzione si mangiano più persone, rispetto che l'acquisto diretto.. dove tutta la marginalità va al produttore.
Quindi si, costo dei beni e servizi per il consumatore più bassi ma anche più disoccupazione.

Vero ma attenzione a non fare come quel negoziante ritratto in una foto che circolava su Facebook " Quando comprate in un centro commmerciale ammazzate noi poveri commercianti bla bla bla..".
Un ragionamento totalmente egoistico e limitato: il consumatore deve pagare di piu un prodotto sennò te commerciante non arrivi a fine mese? Allora con questo ragionamento il mio datore di lavoro deve pagarmi di più rispetto al mio valore di mercato perchè sennò io poverino non riesco a pagare l'altro poverino.....che al mercato mio padre comprò :D

Battute a parte, sta qui tutta la lungimiranza del commerciante: avere un business che stia in piedi sul mercato. Nel caso sopra, o vendi prodotti tuoi tipici locali oppure se pensi di vendere gli stessi prodotti del supermercato e pretendi di stare in piedi....
Come i negozianti della mia cittadina: sono rimasti ai tempi quando il proletariato andava con le buste paghe della fabbrica e si rifaceva il guardaroba 1/2 volte l'anno. Clienti sicuri, zero concorrenza. Ora stanno chiudendo tutti e sono incaxxati come bestie perchè la gente compra su internet: hanno prodotti di 1 o 2 collezioni fa al prezzo della versione nuova, oppure rimanenze di magazzino a prezzi incredibili, poca scelta, prezzi alti....come fai a comprare da loro? Vado su internet e mi scelgo i miei modelli, li pago meno e con prime in 1 giorno ce l'ho a casa. O cambiano modello di business vendendo cose che solo da loro si comprano oppure sono destinati a soccombere.
Chi è scaltro e capace si evolve....gli altri muoiono. Selezione naturale.
 
Vero ma attenzione a non fare come quel negoziante ritratto in una foto che circolava su Facebook " Quando comprate in un centro commmerciale ammazzate noi poveri commercianti bla bla bla..".
Un ragionamento totalmente egoistico e limitato: il consumatore deve pagare di piu un prodotto sennò te commerciante non arrivi a fine mese? Allora con questo ragionamento il mio datore di lavoro deve pagarmi di più rispetto al mio valore di mercato perchè sennò io poverino non riesco a pagare l'altro poverino.....che al mercato mio padre comprò :D

Battute a parte, sta qui tutta la lungimiranza del commerciante: avere un business che stia in piedi sul mercato. Nel caso sopra, o vendi prodotti tuoi tipici locali oppure se pensi di vendere gli stessi prodotti del supermercato e pretendi di stare in piedi....
Come i negozianti della mia cittadina: sono rimasti ai tempi quando il proletariato andava con le buste paghe della fabbrica e si rifaceva il guardaroba 1/2 volte l'anno. Clienti sicuri, zero concorrenza. Ora stanno chiudendo tutti e sono incaxxati come bestie perchè la gente compra su internet: hanno prodotti di 1 o 2 collezioni fa al prezzo della versione nuova, oppure rimanenze di magazzino a prezzi incredibili, poca scelta, prezzi alti....come fai a comprare da loro? Vado su internet e mi scelgo i miei modelli, li pago meno e con prime in 1 giorno ce l'ho a casa. O cambiano modello di business vendendo cose che solo da loro si comprano oppure sono destinati a soccombere.
Chi è scaltro e capace si evolve....gli altri muoiono. Selezione naturale.

vero e c'è altro. oggi il commerciante fisico deve dare un valore aggiunto alla clientela non basta vendere cose che non puoi comprare altrove. esempio personale: negozio di arredo bagno, tante marche poca esposizione. vado mirato su un prodotto perchè avevo già visto il catalogo online e so che è lui l'unico rivenditore in zona. il consulente che mi serve è imbarazzante: non trova il catalogo, non trova la mazzetta colori, non conosce altri particolari che mi servono del prodotto non descritti nel catalogo. fatto con fatica il preventivo faccio ulteriori domande su altri accessori che vadano bene con quello scelto. niente, apre cataloghi a caso forse qui forse là. imbarazzante. a cosa mi serve quindi un negozio fisico?
 
vero e c'è altro. oggi il commerciante fisico deve dare un valore aggiunto alla clientela non basta vendere cose che non puoi comprare altrove. esempio personale: negozio di arredo bagno, tante marche poca esposizione. vado mirato su un prodotto perchè avevo già visto il catalogo online e so che è lui l'unico rivenditore in zona. il consulente che mi serve è imbarazzante: non trova il catalogo, non trova la mazzetta colori, non conosce altri particolari che mi servono del prodotto non descritti nel catalogo. fatto con fatica il preventivo faccio ulteriori domande su altri accessori che vadano bene con quello scelto. niente, apre cataloghi a caso forse qui forse là. imbarazzante. a cosa mi serve quindi un negozio fisico?

Esatto.
Attendiamo con ansia la chiusura dei vari venditori di auto così come di tutti i vari lettori di brochure.
L'auto per dire è ingessatissima ancora. Appena si dà la possibilità alle persone di fare 100 preventivi online in un giorno è finita la pacchia.
 
No sono d'accordo, a prezzi più bassi più acquisti, quindi più prodotti da produrre, il ciclo è più virtuoso, più maker, che sono quelli che creano valore, e meno traders che sono quelli che non apportano valore...

Un paio di dubbi per mia ignoranza:
1) se i "più" makers sono cinesi? Trasferiamo valore dalle famiglie ITA al capitale CHN?
2) forse è ot: c'è un costo sociale nel vedere - in particolare - i centri città spopolati? Oppure non c'è alcun costo sociale ma è un mio timore del tutto soggettivo? Oppure, ancora, dobbiamo rivedere il modello urbanistico con i piani terra dei centri storici adibiti ad esercizi commerciali e nei locali sfitti ci mettiamo, fatemi dire a caso, associazioni culturali?
 
Un paio di dubbi per mia ignoranza:
1) se i "più" makers sono cinesi? Trasferiamo valore dalle famiglie ITA al capitale CHN?
2) forse è ot: c'è un costo sociale nel vedere - in particolare - i centri città spopolati? Oppure non c'è alcun costo sociale ma è un mio timore del tutto soggettivo? Oppure, ancora, dobbiamo rivedere il modello urbanistico con i piani terra dei centri storici adibiti ad esercizi commerciali e nei locali sfitti ci mettiamo, fatemi dire a caso, associazioni culturali?

a mio modesto modo di vedere va rivisto il concetto sociale di città. io non me le vedo nell'era del 5g le città come centro sociale dove la gente gira per negozi durante i saldi come dei pazzi in cerca della miglior offerta (ad esempio). sono d'accordo con chi dice che il negozio fisico sarà più uno showroom/ritiro prodotti. e nei locali sfitti ci vedo attività di servizi alla persona piuttosto che associazioni culturali
 
Un paio di dubbi per mia ignoranza:
1) se i "più" makers sono cinesi? Trasferiamo valore dalle famiglie ITA al capitale CHN?

Sì, in parte, visto che un maker cinese avrà comunque più costi (intermediari, trasporto) rispetto ad un maker locale che magari riesce a competere anche con i cinesi e non per questo ci sono diverse aziende acquistate da cinesi che mantengono la produzione in Italia...
 
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