L'automatizzazione sarà un disastro sociale epocale

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Awaiting Santa Rally
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Abbiamo sempre pensato che l'automazione sarebbe stata piacevole poiché avrebbe eliminato tutti i noiosi lavori che ci impedivano di concentrarci sulla creatività e sul pensiero.

Ma e sopratutto se quei noiosi lavori fossero l'unica fonte di lavoro per le persone con un QI inferiore alla media?

I lavori facilmente automatizzabili sono praticamente quelli che permettono di vivere alle persone meno dotate e meno istruite, cosa faranno queste masse di persone lasciate per le strade?
 
Mica detto,

i lavori artigianali non sono automatizzabili (per ora). E non sempre necessitano genialità e creatività.

In compenso AI e big data potrebbero cambiare molto lavori creativi….

Boh….
 
Pensiamo all'agricoltura o alle catene di montaggio ad esempio, se già una fabbrica che chiude a taranto lascia 500 famiglie a secco immaginiamo tutte le fabbriche italiane che licenziano metà del personale meno qualificato.
 
Abbiamo sempre pensato che l'automazione sarebbe stata piacevole poiché avrebbe eliminato tutti i noiosi lavori che ci impedivano di concentrarci sulla creatività e sul pensiero.

E non hai mai pensato che il fine è la creazione di ricchezza, non la creazione di posti di lavoro.
 
E non hai mai pensato che il fine è la creazione di ricchezza, non la creazione di posti di lavoro.
Se metà della gente è senza lavoro ma la ricchezza totale aumenta allora o redistribuisci la ricchezza con dei redditi di cittadinanza o quei poveracci assalteranno i luoghi dove la ricchezza si concentra.

A mio parere una società mediamente ricca senza abissi di ricchezza fra cittadini è preferibile ad una di abbondantissima ricchezza ma non proporzionalmente distribuita.

L'automazione arricchirà chi è già ricco per disporre dei mezzi e delle proprietà ed impoverirà chi è già povero e campa lavorando...insomma un remake del contesto che ha portato alla nascita del marxismo qualche secolo fa.
 
Se metà della gente è senza lavoro ma la ricchezza totale aumenta allora o redistribuisci la ricchezza con dei redditi di cittadinanza o quei poveracci assalteranno i luoghi dove la ricchezza si concentra.

A mio parere una società mediamente ricca senza abissi di ricchezza fra cittadini è preferibile ad una di abbondantissima ricchezza ma non proporzionalmente distribuita.

L'automazione arricchirà chi è già ricco per disporre dei mezzi e delle proprietà ed impoverirà chi è già povero e campa lavorando...insomma un remake del contesto che ha portato alla nascita del marxismo qualche secolo fa.[/QUOTE

a dire la verità l'automazione per ora ha portato ricchezza, invece che studiare come avvitare una vite oggi bisogna studiare informatica
 
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A mio parere una società mediamente ricca senza abissi di ricchezza fra cittadini è preferibile ad una di abbondantissima ricchezza ma non proporzionalmente distribuita.

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Sei un comunista: per voi non è importante essere tutti più ricchi, ma basta che non ci siano differenze (anche al costo di essere tutti molto più poveri).

Il peggior pensiero politico della storia dell'umanità
 
Ultima modifica:
Pensiamo all'agricoltura o alle catene di montaggio ad esempio, se già una fabbrica che chiude a taranto lascia 500 famiglie a secco immaginiamo tutte le fabbriche italiane che licenziano metà del personale meno qualificato.

Agricoltura e catene di montaggio sono già automatizzate. Semplicemente sopravvivono anche situazioni meno avanzate ma sono destinate a sparire gradualmente.
L'automazione non prevede licenziamenti di massa ma un graduale spostamento verso altri lavori.
Per quanto la tecnologia vada velocissimo il mondo reale no.
 
L'unica cosa da capire è che oggi se sei un giovane non devi far l'operaio perché hai buone possibilità di veder evaporare il tuo lavoro negli anni a venire.
Il resto rimane quasi tutto e non ne farei un dramma.
 
Se la domanda è sugli effetti della distribuzione diseguale della ricchezza, probabilmente l'ottimo è una via di mezzo. Troppa diseguaglianza (uno ricchissimo e tutti gli altri poverissimi) genera rivolte e scoraggia, troppa uguaglianza scoraggia ugualmente la voglia di fare. **

Se però si parla degli effetti dell'automazione, ci potrebbero essere sorprese. Scontate le conseguenze nelle fabbriche, automazione e AI potrebbero colpire lavori molto specializzati. Ad esempio in medicina le diagnosi potrebbero essere fatte da macchine e l'uomo diventare solo un comunicatore. (Ma ci sono tanti altri esempi di questo tipo).

Viceversa è difficilissimo sostituire un idraulico (lavoro non standardizzato) o una badante (lavoro che richiede empatia) con una macchina.

Io non darei per scontato nulla (tranne le catene di montaggio, ovvio)


** Bisogna anche vedere dove si situa la ricchezza mediana. Posto che Bezos è infinitamente ricco, se passi la tua vecchiaia in una villetta all'argentario probabilmente non sviluppi invidia sociale. Se invece non hai di che mettere insieme il pranzo colla cena gli taglieresti volentieri la gola.
 
Ultima modifica:
Abbiamo sempre pensato che l'automazione sarebbe stata piacevole poiché avrebbe eliminato tutti i noiosi lavori che ci impedivano di concentrarci sulla creatività e sul pensiero.

Ma e sopratutto se quei noiosi lavori fossero l'unica fonte di lavoro per le persone con un QI inferiore alla media?

I lavori facilmente automatizzabili sono praticamente quelli che permettono di vivere alle persone meno dotate e meno istruite, cosa faranno queste masse di persone lasciate per le strade?

per strada verrà lasciato chi non si rimbocca le maniche come è già successo e continuerà a succedere sempre. Il fabbisogno di servizi alla persona è in costante aumento e questi servizi non sono automatizzabili nel breve termine o comunque quando gli altri lo saranno.
 
Non farei troppi drammi sull'automazione, basta non fare lavori da scimmia.
Il parrucchiere non è mediamente istruito, ma prima che un robot possa sostituirlo credo passeranno ancora decenni.
Spariranno (come già avviene) quei lavori senza valore aggiunto come:
- cassiere
- sportellisti
- magazzinieri (sempre più super magazzini automatizzati con pochi umani a gestire il tutto)
- operai da catena
Questi mestieri fanno fare all'uomo attività ripetitive e stupide, la macchina è imbattibile.

Come detto sopra i lavori "relazionali" credo saranno difficilmente soppiantabili.
Un robot può fare i cocktail, ma non sarà mai un barman o un cameriere di livello o un parrucchiere.

Sui lavori creativi (ma pure sulle diagnosi mediche) mi aspetto un approccio simile a quello dell'ingegneria. Software sempre più sviluppati permettono di dare un quadro a chi lo legge ma credo che per una serie di motivi la parte decisionale rimarrà sempre in carico all'uomo, o almeno per molti decenni.

Un altro aspetto dimenticato è la guida autonoma. Di fatto si tratta di soppiantare gli autisti di ogni mezzo o quasi.
 
Se metà della gente è senza lavoro ma la ricchezza totale aumenta allora o redistribuisci la ricchezza con dei redditi di cittadinanza o quei poveracci assalteranno i luoghi dove la ricchezza si concentra.

A mio parere una società mediamente ricca senza abissi di ricchezza fra cittadini è preferibile ad una di abbondantissima ricchezza ma non proporzionalmente distribuita.

L'automazione arricchirà chi è già ricco per disporre dei mezzi e delle proprietà ed impoverirà chi è già povero e campa lavorando...insomma un remake del contesto che ha portato alla nascita del marxismo qualche secolo fa.

a dire la verità l'automazione per ora ha portato ricchezza, invece che studiare come avvitare una vite oggi bisogna studiare informatica
Non tutti hanno le facoltà mentali per fare lavori avanzati, quando si parla di normodotato significa che c'è anche il genio ed il subdotato.

Sei un comunista: per voi non è importante essere tutti più ricchi, ma basta che non ci siano differenze (anche al costo di essere tutti molto più poveri).

Il peggior pensiero politico della storia dell'umanità
Lol allora in norvegia dove la differenza fra ricchi e poveri è tenuta bassissima sono comunisti vero? ahahah

Agricoltura e catene di montaggio sono già automatizzate. Semplicemente sopravvivono anche situazioni meno avanzate ma sono destinate a sparire gradualmente.
L'automazione non prevede licenziamenti di massa ma un graduale spostamento verso altri lavori.
Per quanto la tecnologia vada velocissimo il mondo reale no.
A questo a parte quanto detto in risposta a zerohedge aggiungere anche che le nostre scuole sono chiaramente inadeguate a fornire preparazione avanzata, io non la farei cosi facile.
 
Le scuole non sono adatte a formare menti pensanti e cadono a pezzi, ma non le vedo come vero e proprio limite nella transizione.
Se è vero che i primi esemplari di robot arriveranno presto magari su grande scala è anche vero che una sostituzione è ancora lontanissima.

Prendo ad esempio il Roomba, esiste da anni e migliora sempre ma non è manco lontanamente in grado di sostituire un inserviente delle pulizie. Prima di avere il robot-colf decente, funzionante e accessibile come prezzo (qualche k€) passerà ancora una vita.
 
Se la tecnologia togliesse milioni di posti ci sarebbero già i primi segnali. La tecnologia attuale è già avanzata, quindi perchè non c'è una disoccupazione almeno al 20%? Per esempio sugli imballaggi, uno stabilimento di un piccolo comune è sempre aperto con circa 100 operai, eppure secondo queste ipotesi dovrebbe chiudere.
 
Se la domanda è sugli effetti della distribuzione diseguale della ricchezza, probabilmente l'ottimo è una via di mezzo. Troppa diseguaglianza (uno ricchissimo e tutti gli altri poverissimi) genera rivolte e scoraggia, troppa uguaglianza scoraggia ugualmente la voglia di fare. **

Se però si parla degli effetti dell'automazione, ci potrebbero essere sorprese. Scontate le conseguenze nelle fabbriche, automazione e AI potrebbero colpire lavori molto specializzati. Ad esempio in medicina le diagnosi potrebbero essere fatte da macchine e l'uomo diventare solo un comunicatore. (Ma ci sono tanti altri esempi di questo tipo).

Viceversa è difficilissimo sostituire un idraulico (lavoro non standardizzato) o una badante (lavoro che richiede empatia) con una macchina.

Io non darei per scontato nulla (tranne le catene di montaggio, ovvio)


** Bisogna anche vedere dove si situa la ricchezza mediana. Posto che Bezos è infinitamente ricco, se passi la tua vecchiaia in una villetta all'argentario probabilmente non sviluppi invidia sociale. Se invece non hai di che mettere insieme il pranzo colla cena gli taglieresti volentieri la gola.

Meno male, anche il consulente di banca richiede empatia, il mio lavoro è salvo
 
Sono petrolieri
La finlandia? la svizzera petrolieri pure loro?

Anche in Russia è pieno di petrolio e gas eppure ci sono differenze abissali fra ricchi e poveri e non a caso sono due società di stabilità diversissima ma nessuna delle due/tre comunista.
 
La finlandia? la svizzera petrolieri pure loro?

Anche in Russia è pieno di petrolio e gas eppure ci sono differenze abissali fra ricchi e poveri e non a caso sono due società di stabilità diversissima ma nessuna delle due/tre comunista.

In Svizzera sono riciclatori.

La Finlandia, ohibò ma la conosci? Alcune zone non sono molto più ricche della Calabria.

I Russi sono 150.000.000 i norvegesi sono 5.000.000 (ex pescatori morti di fame prima della scoperta del petrolio).
Capisci da solo la differenza?
 
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