considerazioni socio economiche sulla situazione dei giovani in italia

dammiretta

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lo so forse dal titolo mi sono spinto un po' in la ma è agosto fa caldo e tra un po' vado al mare...

pensavo alla disoccupazione in italia o meglio all'inoccupazione dei giovani .. è davvero colpa loro?
mi spiego
si da inizio secolo abbiamo assistito ad un benessere crescente , grazie all'emigrazione ( interna ed esterna) nei primi anni del 1900 molti contadini analfabeti si sono "trasformati" in operai , paga buona , mutua , pensione... il sogno di questi "padri semianalfabeti" era sperare per i prorpio figli un futuro migliore, hanno iniziato così a far studiare i figli , dapprima licenze medie , con le quali si poteva persino insegnare , in un crescendo di nuove opportunità.
Dopo la seconda guerra mondiale il boom economico chiedeva oltre agli operai sempre più figure professionali specializzate ...i "padri con licenza media"sognavano un figlio geometra, ragioniere o perito ... ed era giusto che fosse così . A studiare erano ancora in pochi , il lavoro da operaio "logora" il fisico e le retribuzioni per i diplomati erano decisamente migliori della media.
Inizia una grande fase di scolarizzazione , i "padri diplomati" ormai sono la maggioranza il loro sogno è vedere il proprio figlio laureato , ingegneri , avvocati, dottori ... ottime retribuzioni prestigio e vanto .
Gli stessi padri diplomati/laureati hanno partecipato al benessere, auto ,vacanze case di prorpietà tutto quello che i loro nonni sognavano di poter vedere per i propri nipoti...
E vengo ad oggi , una società colma di diplomati e laureati di ogni genere sottopagati senza diritti e senza futuro , dove un secolo di progresso ha inculcato nella mente di tutti che si debbano fare lavori sempre migliori , dove il lavoro manuale è un lavoro di serie B ... dove la ricchezza è un valore assoluto , dove avere sempre di più e sempre più superfluo è un status symbol e un vanto.
In questa substrato i giovani si trovano "spaesati" colpa un crisi economica ma anche un ripudio verso lavori faticosi e pur necessari .
Nelle fabbriche troviamo sempre più uomini di colore, nei mercati troviamo cinesi ,arabi e indiani , nei ristoranti gli egiziani e dell'est .
Abbiamo cresciuto i nostri filgi per un secolo con l'idea che dovessero far meglio dei loro padri e questo è il risultato.
Una società con giovani ,spalleggiati dai "padri" , che preferisono non lavorare che fare un lavoro umile qualsiasi ...non è colpa loro li abbiamo cresciuti "noi " così ..

l'ho buttata lì ...
 
può essere ma anche no.
Mia figlia fa la commessa. Impianto di condizionamento che funziona male.
Caldo insopportabile considerate tutte quelle luci accese.
Giorni di assenza in 3 anni forse 4 o 5.
Essendo quella che abita più vicino, decine di volte è stata chiamata
a sotituire qualche assenza improvvisa (presentati tra mezzora..1 ora..)
Quella volta che scattò l'allarme a mezzanotte..l'accompagnai io.
Insomma c'è anche chi si fa un mazzo tanto..
 
certo c'è anche chi lavora e si fa il mazzo e chi viene assunto " al ribasso" col ricatto che se non accetta lui accetta un altro ..ma io mi riferivo appunto agli inoccupati
 
Il ripudio verso un lavoro faticoso penso ce l'abbia chiunque (anche se mio padre, artigiano, odia stare in ufficio a riposarsi e preferisce andare a lavorare, vallo a capire :) ).
Quindi non credo mai che ci sara una generazione contenta di fare lavori manuali, dove c'e' da durare fatica e quant'altro. Di sicuro, sono lavori ben pagati, molto meglio di quello che si pensi. Del resto io di operai assunti con contratti di stage o cocopro a 800€ al mese non ne ho mai sentito parlare. Di laureati che lavorano gratis pur di "apparire" o sentirsi qualcuno perche' fanno lo stage in grandi aziende, che li sfruttano, come fossero carne da macello, e' piena l'italia (complice anche la mancanza di controlli e la normativa assolutamtne scadente, ma si sa, la classe imprenditoriale media italiana e' quella che e').
 
Il ripudio verso un lavoro faticoso penso ce l'abbia chiunque (anche se mio padre, artigiano, odia stare in ufficio a riposarsi e preferisce andare a lavorare, vallo a capire :) ).
Quindi non credo mai che ci sara una generazione contenta di fare lavori manuali, dove c'e' da durare fatica e quant'altro. Di sicuro, sono lavori ben pagati, molto meglio di quello che si pensi. Del resto io di operai assunti con contratti di stage o cocopro a 800€ al mese non ne ho mai sentito parlare. Di laureati che lavorano gratis pur di "apparire" o sentirsi qualcuno perche' fanno lo stage in grandi aziende, che li sfruttano, come fossero carne da macello, e' piena l'italia (complice anche la mancanza di controlli e la normativa assolutamtne scadente, ma si sa, la classe imprenditoriale media italiana e' quella che e').

ci sono molti giovani che non hanno voglia di studiare ma ripudiano i lavori piu "umili" e "faticosi"ma anche il commesso che non è certo un lavoro faticoso! questo è completamente negativo... poi è lecito che ognuno cerchi prima di laurearsi per realizzarsi nel suo campo...
 
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I giovani sono immersi in un "angoscioso presente", come dice il Presidente...

Ieri, per dire, ho messo per sbaglio un piede su un pezzo di "angoscioso presente" d'origine canina.
 
ci sono molti giovani che non hanno voglia di studiare ma ripudiano i lavori piu "umili" e "faticosi"ma anche il commesso che non è certo un lavoro faticoso! questo è completamente negativo... poi è lecito che ognuno cerchi prima di laurearsi per realizzarsi nel suo campo...

Scusa ma se tu hai i genitori benestanti che ti mantengono anche se non studi e non lavori, non hai moglie ne' figli da mantenere, perche' dovresti trovare un lavoro? Iniziamo a ragionare su questi temi "pratici". Perche' poi il discorso e' tutto li :)
 
Scusa ma se tu hai i genitori benestanti che ti mantengono anche se non studi e non lavori, non hai moglie ne' figli da mantenere, perche' dovresti trovare un lavoro? Iniziamo a ragionare su questi temi "pratici". Perche' poi il discorso e' tutto li :)

La questione - anche collettiva - si proporrà nella sua drammaticità quando i vecchi di quel giovane creperanno e quel giovane si troverà ad aver intaccato tutto il patrimonio familiare per mantenersi.

E' un po' quello che sta accadendo all'Italia in dimensione macroeconomica : stiamo erodendo la nostra ricchezza, con le dismissioni patrimoniali ci stiamo comportando come quello che vende i beni di famiglia per tirare avanti..:yes:
 
La questione - anche collettiva - si proporrà nella sua drammaticità quando i vecchi di quel giovane creperanno e quel giovane si troverà ad aver intaccato tutto il patrimonio familiare per mantenersi.

Si, si stara' a vedere in effetti cosa succedera'. Io penso che alla fine i giovani troveranno lavoro, solo che ci metteranno molto di piu' di quanto ci abbiamo messo noi (io, per esempio, 1 mese prima della maturita' lo avevo gia' trovato, ma erano altri tempi, altri tempi che sicuramente torneranno, su questo sono fiducioso).
 
anche le aspettative di un padre che spera che il figlio abbia un futuro migliore sono legittime... ma il concetto è : non si può migliorare per sempre ( come crescita intergenerazionale) .

mio nonno ( che era nato nel 1900 ) diceva io sono nato nell'età del bronzo , tuo padre dell'argento e tu dell'oro ed adattarsi è stato facile... il problema è quando si ritorna dall'oro all'argento !
 
I nostri genitori che sono nati a cavallo della guerra mondiale sono stati i più sfortunati :mad: per quelli non esiste oro o argento.....solo piombo e carestia.
 
I nostri genitori che sono nati a cavallo della guerra mondiale sono stati i più sfortunati :mad: per quelli non esiste oro o argento.....solo piombo e carestia.

Buongiorno a tutti!

A mio parere il problema deve essere affrontato suddividendo la questione per periodi storici..

Io credo che fino agli anni successivi alla 2GM il problema stesse nelle 'condizioni ambientali' e nella 'fatica fisica' relative al lavoro..
Gli operai sopportavano pesi e vessazioni alle quali in pochi resisterebbero oggi..

In un secondo momento ( presumo fino agli anni '90) il lavoro manuale è diventato relativamente meno duro ma sempre più 'nero'..
Il problema in sé non era trovare un lavoro ma farsi assumere con regolare contratto..

Arrivando ai giorni nostri posso invece affermare con certezza che la disoccupazione è così dilagante da essere causa di grandi malesseri: dalla depressione alla criminalità.

Ora occorre fare un confronto: meglio la fatica o l'incertezza? La completa perdita di dignità perché sfruttati o perché non ci è data la possibilità di avere un futuro?
Ognuno la pensa diversamente a seconda della sensibilità e dell'educazione che ha avuto..
Io mi ritengo estremamente fortunata perché vivo questo tipo di vita..
Noi infatti non sappiamo nemmeno che cos'è la miseria VERA.. abbiamo soddisfatto ogni nostro bisogno grazie alle ricchezze create da chi prima lavorava in condizioni fisicamente.....dilanianti..

Restano però 2 punti fondamentali da considerare:
1. Loro hanno avuto la possibilità di creare ricchezza, noi no.
2. COME è stata creata questa ricchezza? Accollando oneri alle generazioni future (ANCHE)

Mi è stata posta davanti una realtà e questo è ciò che sono riuscita ad interpretare..
 
sul fatto che il VOSTRO futuro non sia chiaro come era il nostro
non ci piove.
Sul fatto che il VOSTRO presente è molto meglio di quanto
fosse il nostro ..ancora non ci piove.
No tanto per capirci perchè sennò si parla di aria fritta.
Avevo 14/15 anni. Partita di calcio in un paesino a 10/15 km da Pavia
(Copiano per l'esattezza). Ovviamente ci si va....in bicicletta :eek:
All'andata mi si spezza la catena. Preseguo a piedi. Gioco la partita.
E torno..a piedi :eek:. Strada facendo passa un trattore agricolo.
Chiedo se per caso conosce qualcuno in grado di riparare la bici.
Per fortuna si. Mi porta in una cascina o qlcs di simile.e un tizio
mi ripara la bici. Costo zero..E CHI C'AVEVA SOLDI IN TASCA ???
Torno a casa per le 8-9 di sera con i miei genitori ovviamente
preoccupati. Morale: in bici e non in auto. Niente soldi per ripararla.
Niente cellulare per avvisare.
MA DI COSA STIAMO PARLANDO ?????
 
sul fatto che il VOSTRO futuro non sia chiaro come era il nostro
non ci piove.
Sul fatto che il VOSTRO presente è molto meglio di quanto
fosse il nostro ..ancora non ci piove.
No tanto per capirci perchè sennò si parla di aria fritta.
Avevo 14/15 anni. Partita di calcio in un paesino a 10/15 km da Pavia
(Copiano per l'esattezza). Ovviamente ci si va....in bicicletta :eek:
All'andata mi si spezza la catena. Preseguo a piedi. Gioco la partita.
E torno..a piedi :eek:. Strada facendo passa un trattore agricolo.
Chiedo se per caso conosce qualcuno in grado di riparare la bici.
Per fortuna si. Mi porta in una cascina o qlcs di simile.e un tizio
mi ripara la bici. Costo zero..E CHI C'AVEVA SOLDI IN TASCA ???
Torno a casa per le 8-9 di sera con i miei genitori ovviamente
preoccupati. Morale: in bici e non in auto. Niente soldi per ripararla.
Niente cellulare per avvisare.
MA DI COSA STIAMO PARLANDO ?????

quelli erano bei tempi...altroché :)
 
sul fatto che il VOSTRO futuro non sia chiaro come era il nostro
non ci piove.
Sul fatto che il VOSTRO presente è molto meglio di quanto
fosse il nostro ..ancora non ci piove.
No tanto per capirci perchè sennò si parla di aria fritta.
Avevo 14/15 anni. Partita di calcio in un paesino a 10/15 km da Pavia
(Copiano per l'esattezza). Ovviamente ci si va....in bicicletta :eek:
All'andata mi si spezza la catena. Preseguo a piedi. Gioco la partita.
E torno..a piedi :eek:. Strada facendo passa un trattore agricolo.
Chiedo se per caso conosce qualcuno in grado di riparare la bici.
Per fortuna si. Mi porta in una cascina o qlcs di simile.e un tizio
mi ripara la bici. Costo zero..E CHI C'AVEVA SOLDI IN TASCA ???
Torno a casa per le 8-9 di sera con i miei genitori ovviamente
preoccupati. Morale: in bici e non in auto. Niente soldi per ripararla.
Niente cellulare per avvisare.
MA DI COSA STIAMO PARLANDO ?????
Ma concordo!

Posso suggerire un altro punto?
e chi se li farebbe 10 km a piedi?? :D

Tuttavia (non so quanti anni tu abbia) ma presumo che a quel tempo non ci fosse tutto questo traffico, tutta questa gente violentata ogni giorno e via dicendo..
Non sto minimizzando la maratona che hai fatto, anzi!
Però forse l'ambiente esterno era diverso..
Ora sto scendendo nel particolare dell'avventura ma ciò può essere fatto valere in generale..
 
sul fatto che il VOSTRO futuro non sia chiaro come era il nostro
non ci piove.
Sul fatto che il VOSTRO presente è molto meglio di quanto
fosse il nostro ..ancora non ci piove.
No tanto per capirci perchè sennò si parla di aria fritta.
Avevo 14/15 anni. Partita di calcio in un paesino a 10/15 km da Pavia
(Copiano per l'esattezza). Ovviamente ci si va....in bicicletta :eek:
All'andata mi si spezza la catena. Preseguo a piedi. Gioco la partita.
E torno..a piedi :eek:. Strada facendo passa un trattore agricolo.
Chiedo se per caso conosce qualcuno in grado di riparare la bici.
Per fortuna si. Mi porta in una cascina o qlcs di simile.e un tizio
mi ripara la bici. Costo zero..E CHI C'AVEVA SOLDI IN TASCA ???
Torno a casa per le 8-9 di sera con i miei genitori ovviamente
preoccupati. Morale: in bici e non in auto. Niente soldi per ripararla.
Niente cellulare per avvisare.
MA DI COSA STIAMO PARLANDO ?????

Ma perchè 10 anni fa a 14 anni invece si poteva prendere la patente? :confused:

Ma concordo!

Posso suggerire un altro punto?
e chi se li farebbe 10 km a piedi??

10 km a piedi sono una distanza tranquillissima, che si copre in un'oretta e mezza...

Tuttavia (non so quanti anni tu abbia) ma presumo che a quel tempo non ci fosse tutto questo traffico, tutta questa gente violentata ogni giorno e via dicendo..
Non sto minimizzando la maratona che hai fatto, anzi!
Però forse l'ambiente esterno era diverso..
Ora sto scendendo nel particolare dell'avventura ma ciò può essere fatto valere in generale..

Ma che dici? Ma passi mai per le strade di campagna del nord italia? (sì, fuori dalle città ce ne sono ancora molte) Si trovano solo trattori e camion, ne passerà uno ogni due minuti...:wall:

Re lavori manuali: al momento, moltissimi sono ancora collegati all'edilizia, che non potrà che andare sempre peggio nei prossimi 20 anni. Altri, connessi alla meccanica e elettronica, possono fortemente beneficiare della presenza di laureati sia triennali che specialistici, che conoscano novità tecniche e-o abbiano studiato concettualmente i problemi pratici che gli si pongono davanti. Molti miei amici ing. ora lavorano per PMI e si occupano sia di progettazione che di costruzione sul campo.
 
Ultima modifica:
Secondo me è naturale che un'uomo cerchi la comodità piuttosto che la fatica del lavoro manuale. E' naturale che un padre voglia il meglio per i propri figli. Ed è sempre stato comune che una generazione veda quella successiva come "pigra" e "scansafatiche".
Ed è logico che uno non si dà troppo da fare finchè non ha famiglia da mantenere e ha dei "vecchi" che lo aiutano.
In realtà ciò che ha scardinato le cose è:
1) l'aumento delle aspettative di vita
2) un sistema che ha creato debiti scaricandoli sulle generazioni future.
Si chiede ai giovani di darsi da fare quando in realtà a causa dell'alta aspettativa di vita gli "anziani" sono ancora lì che gli "bloccano i movimenti".
E gli immigrati hanno abbassato la retribuzione dei lavori manuali, tanto che non val la pena farli.
Concludendo, solo il tempo riequilibrerà la società.
 
gli operai sopportavano più fatiche e vessazioni non perchè fossero stolti o più forti .. ma perchè l'alternativa era non mangiare o spaccarsi le ossa nei campi ... anche quel tipo di lavoro era un "miglioramento della condizione" ...


passando da un miglioramento all'altro siamo arrivati al culmine del benessere ( forse ), mantenerlo o incrementarlo ancora sarà arduo .
Già oggi le prime crepe e scriccolii si sentono , i diritti acquisiti dai nostri padri con lotte sociali e rivendicazioni anche cruente si stanno assottigliando sempre di più . Sempre più lentamente ma inesorabilmente , lavori atipici, contratti a progetto che non danno diritto a mutua o pensione , addirttura qualcuno propone che si lavorino 5 gg gratis all'anno !!!!
Daltro canto ci sono centinaia di migliaia di laureati e poi mancano infermieri, operai e tecnici specializzati ...

x ramirez concordo sul fatto che la tua generazione ( anche se non so quale è ma immagino dal tuo racconto) abbia sopportato molte più fatiche fisiche e molta più fame di oggi .. il mio dubbio riguarda il domani , se è vero che dal male al bene ci adattiamo facilmente ma un po' meno dal bene al male ( inteso come condizione) .
OK!
 
...negli anni '70 chi andava all'università si impegnava anche in politica...faceva manifestazioni dure e barricate, scontri ed anche di più...insomma combatteva...erano molto più "duri" di oggi e sopratutto si affiancavano alla classe operaia per fare numero...oggi gli operai sono "scagati" dai "fighetti aperitivisti mantenuti"...salvo poi lamentarsi perchè nel frattempo i padroni ,mai sazi, sono riusciti ad erodere notevolmente tanti diritti dignitosi un tempo conquistati a suon di sberle in piazza...da 15/16 anni ad oggi i giovani non hanno mosso un dito per difendersi contando,invano,sull'"eredità" dei tempi di lotte...
 
Già oggi le prime crepe e scriccolii si sentono , i diritti acquisiti dai nostri padri con lotte sociali e rivendicazioni anche cruente si stanno assottigliando sempre di più .

Questo perche' le nuove generazioni non si rendono conto che niente e' dovuto, ma tutto quello che ereditano, in termini di diritti, e' stato conquistato. Ma oltre a conquistare, bisogna anche lottare per difendere. Questo le nuove generazioni non lo stanno facendo.
 
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