Un tappeto come investimento

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Un tappeto come investimento

Chi pensa di acquistare un tappeto antico per speculare, realizzando forti guadagni in poco tempo, è decisamente fuori strada. In genere si tratta di un'illusione che colpisce i neofiti, che credono di «fare un affare» comperando un esemplare a una svendita per poi rivenderlo al prezzo di mercato, magari a qualche gallerista.
Si tratta, appunto, di un'illusione: il valore dei tappeti antichi è ben conosciuto dagli addetti ai lavori, e nessun mercante inserirebbe in una svendita un manufatto di valore elevato.
Se invece si pensa al tappeto antico come forma di investimento con un orizzonte temporale di cinque-dieci di anni, la soddisfazione per aver acquistato un bell'esemplare si unisce spesso a quello di una rivalutazione consistente.
La prima regola da seguire, però, è proprio quella di acquistare un tappeto solo se piace davvero: in caso contrario, come spesso accade ai collezionisti che si vogliono liberare di un pezzo sgradito, si finisce con lo svendere perdendo denaro rispetto alla cifra iniziale.
 
La rivalutazione
La possibile rivalutazione del tappeto è legata a molti fattori: qualità, reperibilità sul mercato e, in qualche caso, moda. Ma l'elemento più importante riguarda la deperibilità del tappeto: ogni anno, a causa delle cattive modalità di conservazione o di banali incidenti domestici che provocano strappi o macchie indelebili, si registra una lenta ma costante riduzione dei manufatti disponibili per la vendita.
Con l'effetto di un progressivo incremento dei prezzi, visto che l'offerta fatica sempre più a soddisfare una domanda crescente sul mercato europeo e americano.
 
ho il pallino dei tappeti, li acquisto da più di venti anni, ne ho ovunque, Persiani, anatolici,tibetani, tutti decisamente vecchi, acuni antichi. Non credo che i tappeti possano essere considerati un investimento. nel senso che se dovessi venderli cadrei nelle grinfie dei mercanti......:rolleyes:
 
ho il pallino dei tappeti, li acquisto da più di venti anni, ne ho ovunque, Persiani, anatolici,tibetani, tutti decisamente vecchi, acuni antichi. Non credo che i tappeti possano essere considerati un investimento. nel senso che se dovessi venderli cadrei nelle grinfie dei mercanti......:rolleyes:

Questo è vero.....

Discutendo con uno di loro mi ha chiaramente detto:
Se noi un tappeto lo vendiamo a 10 lo dobbiamo acquistare dal privato a 4.

Quindi il tappeto (come lo intendiamo noi) non può essere un investimento (come lo intendiamo noi :D )

Però alcuni tappeti, dell'800, con quotazioni che arrivano a 10.000 € - 20.000 e anche più effetivamente potrebbero essere considerati investimenti.... fai conto che tappeti del genere non li vendi al mercante di turno, ma vai alla casa d'aste o dall'antiquario che ti mette in contattao con i possibili interessati all'acquisto.

Però non tutti tappeti (anche se vecchi o antichi) sono da considerare tappeti da collezione.
 
Lo stato di conservazione e i restauri.


Sempre più spesso si trovano in vendita esemplari con difetti vistosi, mentre i collezionisti richiedono uno stato di conservazione ottimale: proprio i pezzi di qualità, come conseguenza, stanno crescendo rapidamente di prezzo.
Un esempio? Nel 2000 un tappeto Kashan Mohtashem di alta qualità, nelle misure di circa due metri per un metro e mezzo, costava mediamente tra i 20 e i 25 milioni di lire: nel 2005 si sarebbero spesi almeno 25mila euro.
Queste cifre non devono spaventare: Mohtashem è stato il più grande maestro di Persia dell'Ottocento, e i tappeti usciti dal suo atelier sono tra i più ambiti in assoluto nel mondo del collezionismo.
Chi desidera avvicinarsi ai manufatti antichi può iniziare con una spesa intorno ai diecimila euro, puntando su esemplari di piccole dimensioni ma di ottimo livello.

Un'altra indicazione importante riguarda la presenza di restauri: non devono essere visti come un elemento che diminuisce il valore del tappeto (in effetti è molto difficile trovare esemplari dell'Ottocento perfettamente integri) a patto che non superino il 5% circa del totale del manufatto.E, naturalmente, che vengano chiaramente indicati nel certificato di garanzia per poter confrontare, a distanza di tempo, lo stato di conservazione.
Se vengono rispettate queste condizioni il restauro diventa in qualche caso, come accade per i dipinti antichi, un intervento indispensabile per mantenere inalterata la qualità e la struttura del tappeto.
 
Lo stato di conservazione e i restauri.


Sempre più spesso si trovano in vendita esemplari con difetti vistosi, mentre i collezionisti richiedono uno stato di conservazione ottimale: proprio i pezzi di qualità, come conseguenza, stanno crescendo rapidamente di prezzo.
Un esempio? Nel 2000 un tappeto Kashan Mohtashem di alta qualità, nelle misure di circa due metri per un metro e mezzo, costava mediamente tra i 20 e i 25 milioni di lire: nel 2005 si sarebbero spesi almeno 25mila euro.
Queste cifre non devono spaventare: Mohtashem è stato il più grande maestro di Persia dell'Ottocento, e i tappeti usciti dal suo atelier sono tra i più ambiti in assoluto nel mondo del collezionismo.
Chi desidera avvicinarsi ai manufatti antichi può iniziare con una spesa intorno ai diecimila euro, puntando su esemplari di piccole dimensioni ma di ottimo livello.




Un'altra indicazione importante riguarda la presenza di restauri: non devono essere visti come un elemento che diminuisce il valore del tappeto (in effetti è molto difficile trovare esemplari dell'Ottocento perfettamente integri) a patto che non superino il 5% circa del totale del manufatto.E, naturalmente, che vengano chiaramente indicati nel certificato di garanzia per poter confrontare, a distanza di tempo, lo stato di conservazione.
Se vengono rispettate queste condizioni il restauro diventa in qualche caso, come accade per i dipinti antichi, un intervento indispensabile per mantenere inalterata la qualità e la struttura del tappeto.




i tappeti sono per te un hobby o è il tuo mestiere?
 
buongiorno a tutti

Diversi anni fà circa 8 i miei genitori sono stati 2 mesi in Turchia e si sono spinti fino al Kurdistan

li in un mercato hanno acquistato dei tappeti antichi argento e ceramiche di Vanos

a buoni prezzi

potrebbe essere un opportunita, l'unico problema è che la Turchia non fà esportare tappeti con + di 100 anni di vita è questo è un problema che però puo essere in qualche modo risolto....
 
i tappeti sono per te un hobby o è il tuo mestiere?


Solo un hobby.

Tra l'altro fino a qualche anno fa non mi piacevano neppure i tappeti. Li consideravo inutili e superflui.

Poi mia moglie mi ha convinto ad acquistare un tappeto per la zona di ingresso e l'ambiente è cambiato completamente (in meglio!!!).
Poi dà lì mi sono appasionato al mondo dei tappeti.
Mi piacciono tappeti a disegno geometrico, caucasici, anatolici e anche alcuni tipologie di persiano (kurdinstan e nord della persia).

E comunque mi piacciono tappeti che possiedono una "storia", non di certo i moderni tappeti pakistani imitazione di caucasici o persiani, e non di certo la maggior parte di tappeti persiani che vengono venduti oggi in quasi tutti i negozi di tappeti.

Per cui preferoisco tappeti magari non perfetti (è difficile trovare tappeti vecchi perfetti, se non pagando diverse migliaia di euro) datati di 30- 50 - 80 anni fa dove il disegno, i colori e la tipologia coirrispondono a quella tipica della zona dove il tappeto è stato annodato.
 
La qualità e i falsi

Ciò che è davvero importante è puntare sulla qualità: meglio un eccellente tappeto caucasico, annodato da umili pastori, che un pessimo esemplare proveniente da una famosa manifattura di Persia. Perché non tutti i tappeti antichi sono validi dal punto di vista collezionistico (e quindi come possibile investimento) e perché sono proprio gli esemplari di alta qualità quelli rivendibili facilmente e con quotazioni in continua ascesa.
In questa situazione di mercato, da qualche anno, si sta manifestando il pericolosissimo fenomeno dei falsi. I maestri riparatori turchi, che riescono ancora oggi a eseguire lavorazioni straordinarie, sono in grado di ricostruire da piccoli frammenti, o addirittura ad annodare ex novo, esemplari che apparentemente risalgono all'Ottocento: in realtà vengono semplicemente utilizzate lane vecchie, recuperate da tappeti non più commerciabili, che traggono in inganno molti compratori.
A un esame attento e minuzioso da parte di un esperto, tuttavia, tutti i trucchi vengono svelati: ed è per questo motivo che ci si deve rivolgere solo a galleristi seri e disposti a offrire per iscritto il maggior numero di garanzie possibili.
 
io acquisto tappeti da venti anni, ora ne ho veramente tanti, alcuni li ho comprati in giro per il mondo, sono per me molto preziosi. Li tratto come delle
reliquie. Ho passato il we a pulirli e riporli per l'estate. Lavoro enorme, ma lo faccio volentieri. Ho anche imparato a lavarli, lavoro molto complesso ma che dà soddisfazione.
 
i pezzi più belli li ho comprati al Monte dei Pegni.
 
io acquisto tappeti da venti anni, ora ne ho veramente tanti, alcuni li ho comprati in giro per il mondo, sono per me molto preziosi. Li tratto come delle
reliquie. Ho passato il we a pulirli e riporli per l'estate. Lavoro enorme, ma lo faccio volentieri. Ho anche imparato a lavarli, lavoro molto complesso ma che dà soddisfazione.

Anche io sabato ho lavato 2 tappeti........ :D:D

Ma io lavo solo i tappeti un po' andanti, i tappeti di tutti i giorni, quelli da calpestare....
quelli vecchi o più di valore li faccio lavare ........
 
Come funziona il numero di nodi per centimetro quadro quale criterio di valutazione della qualità di un tappeto storico ?

E' vero che, insieme all'area di provenienza ed al disegno, si tratta di un criterio determinante per l'attribuzione al tappeto di un determinato valore ?

Mi riferisco, va da sé, a tappeti tessuti manualmente...
 
non credo che sia determinante nel valore il numero di nodi . Il tappeto è una opera d'arte, unica, che cambia, migliorando nel tempo. A me piacciono quelli dei nomadi, colorati con colori vegetali. I colori vegetali,cambiano tonalità con il tempo, con l'intensità della luce, e assumono un effetto d'insieme che può dare emozioni uniche. L'usura del pelo migliora l'effetto estetico.
 
Come funziona il numero di nodi per centimetro quadro quale criterio di valutazione della qualità di un tappeto storico ?

E' vero che, insieme all'area di provenienza ed al disegno, si tratta di un criterio determinante per l'attribuzione al tappeto di un determinato valore ?

Mi riferisco, va da sé, a tappeti tessuti manualmente...

Come ben ha risposto silvana il numero di nodi al decimetro quadrato non è determinate per il valore del tappeto.

Ci sono tappeti antichi tessuti da popolazioni nomadi che hanno un basso numero di nodi al dmq. (800/900), ma hanno un valore elevato.

Bisogna considerare che alcune produzioni attuali di alcuni tipi di tappeti privilegiano l'alto numero di nodi, ma questo non significa affatto un alto valore del tappeto.
 
Le dieci regole da seguire

1. Si devono acquistare i tappeti che piacciono davvero: mai comperare un esemplare solo per il valore economico
2. Prima di scegliere il tappeto si deve scegliere il gallerista, privilegiando chi offre le massime garanzie
3. Preferire gli esemplari più rari, belli da un punto di vista estetico, con pochissimo restauro (possibilmente dichiarato sulla garanzia). Occorre ricordare che sui pezzi antichi il restauro ha spesso una funzione conservativa e serve per mantenere integro il tappeto. La percentuale restaurata non dovrebbe superare il 5% del totale del tappeto
4. Non inseguire i nomi famosi e i periodi storici: quello che conta è la qualità
5. Tenere sempre presente che il tappeto può essere una forma di investimento interessante, ma non è mai una speculazione
6. Evitare chi propone sconti elevati sui tappeti antichi: un gallerista serio si riserva in genere un margine del 15-20% rispetto alla richiesta iniziale
7. Evitare le svendite al 70-80%, che purtroppo infestano il nostro Paese. Si trovano solo manufatti di bassa qualità, che in effetti valgono il prezzo che si paga una volta calcolato lo sconto
8. Esigere sempre una garanzia scritta e dettagliata, meglio se con foto, indicante stato di conservazione, epoca e caratteristiche del tappeto. Ricordarsi che termini come "splendido", "eccezionale" e così via sono soggettivi e privi di valore pratico
9. In qualche caso il venditore garantisce, per iscritto, il riacquisto del tappeto a un prezzo almeno pari a quello pagato (se riportato nelle stesse condizioni). È un elemento in più che depone a favore della serietà del gallerista
10. Se non si è pienamente convinti chiedere una perizia indipendente che certifichi il valore reale del tappeto
 
Un interessante articolo di Tgfin rivaluta il tappeto come bene d'investimento

Non è solo un manufatto pregiato con cui adornare la propria abitazione. Il tappeto antico da collezione può rappresentare anche una buona opportunità d'investimento che promette interessanti rivalutazioni soprattutto se acquistato in questo particolare momento: la debolezza del dollaro rispetto alla valuta europea sta, infatti, contenendo i prezzi di un settore ancora poco battuto dagli investitori e che per le proprie quotazioni ha sempre guardato alla piazza americana dove da sempre si concentra il mercato mondiale del tappeto.

Comprare un tappeto oggi, insomma, significa mettere al riparo il proprio denaro: potendo in più approffittare della bellezza di questi manufatti, tra i prodotti più antichi dell'artigianato mondiale.

Il momento giusto
E dunque per chi desidera diversificare i propri investimenti, garantendosi al tempo stesso il piacere di una preziosa opera d'arte è arrivato il momento giusto per prendere in considerazione l'acquisto di un tappeto da collezione. Si tratta di veri e propri pezzi di storia di un popolo, realizzati con le vecchie tecniche tradizionali di lavorazione, colorazione e utilizzo di simbologie. Ogni tribù nomade ha infatti un proprio simbolo e spesso ha lasciato la propria firma tra i disegni delle trame.

Tuttavia i tappeti per essere considerati antichi devono risalire almeno al secolo scorso o, al massimo, agli anni della prima guerra mondiale. I più richiesti? Si va dai Bakshaiesh (tappeti persiani provenienti dall'area di Heriz, del villaggio Bakshaiesh), ai Serapi (tappeti persiani area di Heriz, del villaggio Serapi), ai Kazak (tappeti caucasici dell'area di Kazak) fino ai tappeti anatolici antichi del diciannovesimo secolo.

Ma quanto rendono? «Negli ultimi anni il settore dei tappeti antichi è rimasto un po' nell'ombra», spiega Mirco Cattai, titolare della Galleria Mohtashem di Milano. Mentre in poco tempo i prezzi delle opere di arte moderna sono raddoppiati, quelli dei tappeti antichi sono rimasti stabili.

Ma, dicono gli esperti, la tendenza è al miglioramento.

Al traino del dollaro
«Per questo le quotazioni sono destinate a decollare. Non appena il biglietto verde riprenderà quota anche i prezzi dei tappeti saliranno di almeno un buon 30%», dice Mirco Cattai. I prezzi dei preziosi manufatti non sono proibitivi, si può partire, infatti, da cifre contenute intorno ai 2mila euro per salire anche fino ai 90mila euro a seconda della qualità, dell'età, dello stato di conservazione e della grandezza. Le buone occasioni non mancano perché il mercato, dal punto di vista del volume complessivo, in questo momento è stagnante e quindi i negozianti, che sono aumentati notevolmente negli ultimi anni, sono disposti a cedere a prezzi vantaggiosi per chi compra anche i manufatti più pregiati. Si tratta quindi di saper cercare e trattare. Tuttavia va detto che i prezzi dei tappeti antichi più preziosi hanno registrato una vera e propria impennata negli ultimi tempi.

L'impennata
«Sul mercato si trovano sempre più a fatica i manufatti di alta qualità, indipendentemente dai nomi più o meno famosi del settore. Per questo i prezzi stanno andando alle stelle», dice Taher Sabahi, proprietario della Galleria Ghalibaf di Torino e studioso del mondo del tappeto. Come riconoscere i pezzi più pregiati? É necessario studiare a fondo l'affascinante materia per arrivare preparati all'appuntamento con il negoziante II tappeto antico come oggetto da collezione è un mondo particolare abbastanza sconosciuto al quale ci si può avvicinare con curiosità e interesse. Per andare sul sicuro gli esperti consigliano di rivolgersi a un professionista del settore in maniera tale che possa garantire la validità dell'acquisto con un certificato e soprattutto con il proprio nome e la propria professionalità. Un valido aiuto è rappresentato poi dai cataloghi che riportano le foto, i prezzi e la storia di questi particolari capolavori delle popolazioni nomadi.
 
Buongiorno a tutti,
sono appena iscritto in questo forum e
lo sono solamente perchè è stata segnalata questa interessantissima
discussione.

Premettendo che oltre ad essere un mercante di tappeti orientali
sono anche e sopratutto un appassionato vero,
vorrei segnalarvi, se siete interessati,
che esiste un forum dove vengono discussi
tutti gli aspetti di questo fantastico mondo,
ivi compreso, ed in maniera direi approfondito,
quello finanziario/investimento.

Il forum è www.infotappeti.com
sarei lieto, insieme agli altri amici,
leggere le vostre curiosità o le vostre idee
anche di là.

Un caro saluto,
leo
 
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