Biennale 2022

mah......
vedendo i nomi, tra i quali molte artiste donne che non hanno brillato per bravura (specifico che sono uno sponsor assoluto delle donne che ritengo di massima più brave degli uomini), rimango molto perplesso . La biennale oramai da anni è mediocre .
Per questo motivo continuerò a disertarla.
 
Ultima modifica:
Questa è l’epoca della democrazia partecipata e del politically correctKO!

.... paradossalmente è anche la logica dei regimi, è l’epoca palesemente ipocrita che vorrebbe allontanare dai musei i capolavori di Paul Gauguin, perché faceva turismo sessuale in Polinesia:D, Egon Schiele perché un pervertito:D e buttiamo fuori pure Balthus perché pedofilo:D.

Ricordo una intervista a Valeria Golino in cui rimarcava :
"Stanno accadendo anche cose buone rispetto ai diritti civili, ma viviamo in un momento di oscurantismo culturale. C’è una mentalità molto severa e conservatrice. Le storie sono veicolo di cultura, ma se tu hai dei paletti per cui questo non si può dire, questo non si può fare, però devi fare quest’altro, allora si censura l’immaginazione, gli errori, tutto quello di cui l’arte ha bisogno, la libertà, l’idea di poter essere contro un potere già definito. Se l’arte non può essere politicamente scorretta, non abbiamo capito nulla di Arte."

Lettura vivamente consigliata, certamente non a Cecilia Alemani:p:
L' arte sotto controllo. Nuova agenda sociale e censure militanti
di Carole Talon-Hugon Ediz. Johan & Levi, 2020


pura e squisita ipocrisia in un piatto di cristallo:bye:
 

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"Il rischio più grande? È che la definiscano la Biennale delle donne. Ma poi, che cosa significa? Per 125 anni non l'avete mai chiamata la Biennale degli uomini!". Tra 11 settimane Cecilia Alemani apre la sua mostra a Venezia. Intanto, inizia a svelarla. Se stiamo solo ai numeri, la cinquantanovesima Biennale d'Arte si annuncia come un kolossal: 213 tra artiste e artisti da 58 paesi, 1433 opere e oggetti, 80 Padiglioni nazionali (esordiscono Camerun, Namibia, Nepal, Oman e Uganda) e la durata più lunga di sempre, oltre 7 mesi, dal 23 aprile al 27 novembre.
 
Non ho potuto fare a meno di notare che tra le artiste della Biennale di Venezia 2022 non c'è Maria Lai.
 
Mah era già stata protagonista della precedente dai...

Si certo, ma cosa c'entra se era presente alla precedente?
Visto l'alto numero di presenze femminili nel 2022 forse non va più bene?
Questo penso possa valere per qualunque artista.
Senza voler fare polemica mi pare comunque che non tutte le artiste sono nuove a questa Biennale 2022 e che abbiano già partecipazioni e biennali precedenti.
 
Lai non ha molto senso in una edizione del genere, viceversa ha trovato un giusto contesto nell'edizione precedente. Se sono presenti diverse artiste non significa che debba essere presente anche lei. Il criterio di selezione non è il gender ma il filone artistico. Maschio/femmina qui poco ci azzecca.
 
Lai non ha molto senso in una edizione del genere, viceversa ha trovato un giusto contesto nell'edizione precedente. Se sono presenti diverse artiste non significa che debba essere presente anche lei. Il criterio di selezione non è il gender ma il filone artistico. Maschio/femmina qui poco ci azzecca.

Ecco potresti spiegarci perché secondo te il filone artistico di Lai non sarebbe andato bene in questa Biennale? Ti ringrazio.
 
Ecco potresti spiegarci perché secondo te il filone artistico di Lai non sarebbe andato bene in questa Biennale? Ti ringrazio.

Ciao Axelart la Biennale ha come tema il corpo umano e la sua trasformazione.
Ho il titolo il latte dei sogni "milk of dreams" della Carrington libro surrealista, surrealista come tante delle opere che saranno esposte.
Artisti onirici, dadaisti e futuristi, protagonisti del Bauhaus e dell'arte cinetica degli anni Sessanta in alle combinazione con alcuni protagonisti del Novecento che hanno creato tra l'umano e l'artificiale generando cyborg.
Io personalmente non ci vedo la Lai che trovavo meglio collocata nella precedente edizione
DVD
 
Ciao Axelart la Biennale ha come tema il corpo umano e la sua trasformazione.
Ho il titolo il latte dei sogni "milk of dreams" della Carrington libro surrealista, surrealista come tante delle opere che saranno esposte.
Artisti onirici, dadaisti e futuristi, protagonisti del Bauhaus e dell'arte cinetica degli anni Sessanta in alle combinazione con alcuni protagonisti del Novecento che hanno creato tra l'umano e l'artificiale generando cyborg.
Io personalmente non ci vedo la Lai che trovavo meglio collocata nella precedente edizione
DVD

Ciao DVD, ok grazie. :)
Io ce la avrei vista nelle sue fiabe.
 
Venezia .... iniziata....

subito a veder i miei due artisti preferiti
Ugo Rondinone e Anish Kapoor


KApoor.jpgrondinone.jpg
 
i miei italiani preferiti Varisco e Sassolino...

due ottime scelte ... da vedere
 

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ci sono stato solo una volta, circa una decina di anni fa, avevano creato un percorso pedonale (una passeggiata) con degli speaker da giardino a forma di sigaretta, davvero molto belli e per nulla impattanti per il verde, non me lo dimenticherò mai.
 
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