Crypto art

  • Ecco la 59° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana a doppia velocità per le principali piazze internazionali. In Europa gli indici Euro Stoxx 50 e Dax hanno aggiornato oggi i record assoluti, mentre negli Stati Uniti gli indici di Wall Street S&P 500 e Nasdaq 100 hanno ritracciato dai recenti massimi storici. Martedì scorso è stato diffuso il rapporto di febbraio sui prezzi al consumo degli Usa, che ha evidenziato una lieve accelerazione dell’inflazione. L’indice mostra una crescita del 3,2% su base annua, rispetto al 3,1% di gennaio, mentre il dato core ha rallentato meno del previsto, da 3,9% a 3,8%. Nel complesso, i dati confermano la tesi prudente della Fed sui tagli dei tassi, togliendo qualche certezza a chi spera in una prima mossa nel meeting di giugno. Per continuare a leggere visita il link

A me intriga molto il cambio di modus che quest'arte richiede, ovvero passare da un possesso fisico dell'opera ad un possesso virtuale.
Fino ad ora quello che era richiesto ad un collezionista lungimirante era riconoscere lo status artistico in qualcosa di non canonico (videoarte, performance, street art...) ma la fruizione era sempre nel mondo reale. Qui la fruizione è spostata nell'etere del web. La moneta stessa con cui la si compra è l'Ethereum.
Questo aspetto è fantastico, é come se stessimo vedendo il mondo (dell'arte) che vedranno i nostri nipoti.
Se poi l'arte di questo tizio mi piaccia o no è secondario.. Quello è un passo facile da compiere.
 
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..a me sembra che sia solo aria fritta, abbondantemente già superata dal concettuale più serio come Ian Wilson "Non tutte le idee devono essere rese fisicamente” e Downsbrough "the reference to the space is the artwork, or rather the artwork is the space, in a reversal of perception".

Pero' la Crypto art e' trendy...mentre per questi maestri devi accontentarti di un foglio di carta...
Ritengo che se avessero avuto piena conoscenza di questi mezzi negli anni 70 li avrebbero sicuramente usati...ma l'idea appunto e' vecchia di almeno 50 anni!
 
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La interpreto come un fenomeno di adeguamento del "medium" ai tempi, più legato alla proposta, fruizione e "gestione" dell'opera che alla produzione o innovazione artistica, di cui occorre mettere a fuoco gli obiettivi. Nel caso specifico trovo più un creativo che un artista che gioca molto sulla costruzione del personaggio un pò come ha fatto Banksy.

Di sicuro si crea una forte disintermediazione artista-utente almeno inizialmente e si pone un pb. di valore dell'opera, considerando le infinite possibilità di manipolazione dell'immagine digitale. Alcune fiammate in asta prima col Rembrandt realizzato da big data e algoritmi ora con l'opera esitata da Chr per 70 Mln di $, proposte sdoganate vedremo se avranno una continuità. Alla fine informatica a servizio dell'arte o arte a servizio dell'informatica? :mmmm:
 
A me questa cosa ricorda molto
Le anime morte
di Gogol
 
..a me sembra che sia solo aria fritta, abbondantemente già superata dal concettuale più serio come Ian Wilson "Non tutte le idee devono essere rese fisicamente” e Downsbrough "the reference to the space is the artwork, or rather the artwork is the space, in a reversal of perception".

Pero' la Crypto art e' trendy...mentre per questi maestri devi accontentarti di un foglio di carta...
Ritengo che se avessero avuto piena conoscenza di questi mezzi negli anni 70 li avrebbero sicuramente usati...ma l'idea appunto e' vecchia di almeno 50 anni!

Grazie Eelle. Certo non contesto il tuo parere, ma io credo siano cose molto diverse le poetiche dei due "artisti". Wilson nega radicalmente l'arte fisica, cioè qualsivoglia traccia di produzione, a qualsiasi titolo. Di arte è possibile, per l'artista sudafricano, soltanto parlarne. Da Minini anni fa fece degli incontri dei quali naturalmente non c'è nessuna traccia.

L'altro non nega la traccia artistica, sebbene soltanto in files dispersi nell'etere.

Poi, come ha scritto Lory, che ringrazio, anche a me tutto l'apparato nasconditivo alla Banski o più semplicemente alla De Dominicis, pare affatto apprezzabile.
 
Mah, sarà... ma io preferisco le opere tangibili o i pensieri seri e strutturati e qui vedo solo un divertissement tecnologico...un mio limite probabilmente.

:bye:
 
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Mi hanno accennato a questo fenomeno e lo ritengo interessante pro futuro. Non credo che farà sparire l'opera da appendere o porre in casa ma, però, un artista che si pone in quel mercato ha davanti a sè il mondo intero. Applicando la tecnologia delle crypto (blockchain) tra l'altro si toglie ogni dubbio sull' autenticità dell'opera. Questo potrà inoltre portare ad una dematerializzazione come è avvenuto per altre realtà (foto, video, monete) e quindi anche al ridimensionamento della catena legata al mondo dell'arte (galleria, mercante, case d'asta ecc.).
Indubbiamente vale sempre e varrà ancora il principio della qualità.
Da quello che ho visto non mi sembra che si possa parlare di arte.
 
@Heimat "da quello che ho visto non mi sembra che si possa parlare di arte" appunto! Se posso aggiungere non e' che disintermediare fa bene a tutti i settori eh...
Disintermediare nel mondo dell'arte per arrivare all'artista significa sostanzialmente fare lavoro di scouting, ma il rischio e' di essere sommersi (non inondati, bensì sommersi) da immagini senza alcun valore prodotte da una pletora di pseudo artisti in cerca di soldi. L'unico effetto certo e' un fiorire di bizzarrie e cattivo gusto.

Il sistema attuale non sara' perfetto, ma ritengo vada salvaguardato!
Gallerie, case d'asta e mercanti hanno tutti un loro posto, cosi' come il collezionista e l'artista stesso.
 
@Heimat "da quello che ho visto non mi sembra che si possa parlare di arte" appunto! Se posso aggiungere non e' che disintermediare fa bene a tutti i settori eh...
Disintermediare nel mondo dell'arte per arrivare all'artista significa sostanzialmente fare lavoro di scouting, ma il rischio e' di essere sommersi (non inondati, bensì sommersi) da immagini senza alcun valore prodotte da una pletora di pseudo artisti in cerca di soldi. L'unico effetto certo e' un fiorire di bizzarrie e cattivo gusto.

Il sistema attuale non sara' perfetto, ma ritengo vada salvaguardato!
Gallerie, case d'asta e mercanti hanno tutti un loro posto, cosi' come il collezionista e l'artista stesso.

Guarda che anche adesso siamo già sommersi di baggianate pseudo artistiche!
Inoltre, nessuno immagina di destabilizzare il “sistema artistico” da te illustrato.
La mia è soltanto uno stimolo alla riflessione sull’argomento. Io stesso ho una montagna di perplessità, ma ignorare il fenomeno è rieditare il rifiuto già subito da tutte le avanguardie del passato...da Caravaggio in avanti!
 
.. intanto ha fatto il botto.. vero o pompato che sia..:eek::eek:

Quasi 70 milioni per un'opera di crypto-art da Christie's

..Un'opera digitale di crypto art va per la prima volta all'asta da Christie's e il martello del battitore si ferma a oltre 60 milioni di dollari, una cifra da primato che fa del suo autore il terzo artista vivente più valutato del mondo dopo Jeff Koons e David Hockney. L'acquirente ancora anonimo ha poi finito per pagare 69,3 milioni di dollari compresi i diritti d'asta per "The Last 5000 Days", un monumentale file JPG di Beeple, (vero nome Mike Winkelmann), un 39enne illustratore del Wisconsin che si è costruito milioni di seguaci sui social grazie a progetti commerciali per pop star come Justin Bieber e marchi come Louis Vuitton e Nike.

L'opera in questione è interamente digitale: un collage di 5.000 immagini create e postate dal 2007 al 2021 che incorpora scene surreali e disegni di politici come Donald Trump e Mao Tse Tung accanto a personaggi dei cartoni da Topolino ai Pokemon.
La vendita segna l'apice della crescente frenesia per i Nft (Non fungible token), una forma di opera digitale registrata su blockchain con un token che verifica il legittimo proprietario e l'autenticità della creazione. Per Christie's era la prima asta di un'opera senza componente fisica e la prima volta in 255 anni di storia che sono state accettate puntate nella crypto valuta Ethereum. Offerta il 25 febbraio con prezzo di partenza di appena cento dollari, "The Last 5000 Days" ha visto volare le quotazioni grazie a una trentina di agguerriti collezionisti - per il 60% millennials, da 11 Paesi e al 91% nuovi da Chrietie's - che nell'ultima mezz'ora hanno fatto svettare le offerte da 15 milioni di dollari agli oltre 60 milioni finali. Battuta dunque ogni aspettativa della vigilia, è stato sbaragliato anche il record finora per un'opera di Beeple: 6,6 milioni di dollari pagati la scorsa settimana per un video di 10 secondi.

L'opera di Beeple mette al centro paure e ossessioni della società davanti alla tecnologia. L'artista è uno degli iniziatori del movimento "everyday" della grafica 3D: dal 2007 parte del suo suo lavoro consiste nella creazione di un'immagine postata in rete ogni giorno senza mancare un singolo appuntamento. "E' un leader della comunità artistica digitale", ha detto un rappresentante di Christie's che ha paragonato la legittimazione dei NFT a quella della Street Art. Ma chi compra opere come quelle di Beeple? Il target di giovani collezionisti e persone finora estranee al circuito tradizionale del mercato dell'arte include personaggi come il 28enne Tim Kang, fondatore di Cue Music e un investitore in cryptocurrency che è stato il primo collezionista di Beeple. "Il boom dei bitcoin ha dato vita a una nuova classe di potenziali filantropi e collezionisti", ha osservato con ArtNews il pittore Lucien Smith puntando su una generazione di "crypto-milionari che stanno cercando di costruire asset con i soldi che hanno accumulato e uno dei pochi modi con cui possono farlo è attraverso i Nft perché il loro mercato accetta le cryptovalute".
 
Direi che la spiegazione è tutta nelle ultime due righe del post.
Di artistico ci vedo lo zero assoluto.
 
Direi che la spiegazione è tutta nelle ultime due righe del post.
Di artistico ci vedo lo zero assoluto.

Esattamente lo stesso giudizio di mio padre di fronte ai primi tagli di Fontana. E tale parere è stato rivolto a tantissimi altri eventi artistici, come ho scritto prima.

Anch’io sono molto perplesso dell’aggiuducazione segnalata, ma questo non inficia la mia curiosità per questo fenomeno.

E per fortuna, sfidando gli strali di mio padre, oggi sono contento di non aver seguito il suo parere almeno in tre occasioni.
 
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Se è arte lo decreterà la storia,
nel presente passare da zero a 70 milioni con un asta è una pagliacciata
 
Esattamente lo stesso giudizio di mio padre di fronte ai primi tagli di Fontana. E tale parere è stato rivolto a tantissimi altri eventi artistici, come ho scritto prima.

Anch’io sono molto perplesso dell’aggiuducazione segnalata, ma questo non inficia la mia curiosità per questo fenomeno.

E per fortuna, sfidando gli strali di mio padre, oggi sono contento di non aver seguito il suo parere almeno in tre occasioni.

Tuo padre era poco ferrato in materia. I primi tagli (attese) come scrivi tu, seguirono i buchi e dopo più di un decennio.

C'era tutto il tempo per capire che qualcosa stava cambiando, ma cambiava comunque in continuità con l'insegnamento dei predecessori che Fontana ha poi sviluppato e ampliato, in primis il Cubismo.

Qui è un nuovo approccio totalmente nuovo che non ha una base teorica e siamo completamente fuori dalla storia dell'arte. Se è vero, ed è vero, che l'Arte parte da Altamira e arriva ai giorni nostri ed è brutta collegata, questo nuovo fenomeno non trova una qualche collocazione.
 
@Cris70 per fortuna che non sono da sola :) comunque @leiris esprimere un'opinione mi sembrava ancora lecito o no? Siamo dei retrogradi che non capiscono nulla, diventerà la nuova arte.. benissimo, siamo qui per seguire anche le novità.
E comunque se avessi 69 milioni di dollari da spendere in arte oggi mi prenderei una Fine di Dio di Fontana :sbav:

...poi, dato che le crypto valute sono poco regolamentate per natura (soprattutto gli scambi), sapete bene che vengono usate pesantemente per il money laundry... ora non dico che sia questo il caso, sarò forse vecchia, ma mi fa molta paura...
 
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