Target Price di un Artista.

silviomeazza

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Lascio la risposta a chi segue più da vicino il mercato di Griffa, perché io desideravo puntare l’attenzione su un’altra questione.

Sintetizzando il mio intervento (e ripeto sarò felicissima di sbagliarmi) chi compra a 18 sperando un giorno che arrivi a 50... ecco è già arrivato tardi. Chi invece l’ha acquistato a 5 ha già brindato! Purtroppo, secondo me, per il tipo di mercato a cui si affaccia siamo già al target price!

Ciao a tutti, riprendo questo commento di @eelle25, che parla di target price di un artista, Griffa in questo caso.
Sperando sia di vostro interesse, mi piacerebbe provare a fare una piccola fotografia dello stato del mercato dei nostri "beniamini".

Io, ad esempio, resto convinto che i nomi più importanti dell'informale italiano del dopoguerra, possano ancora dare enormi soddisfazioni. Non tutti, però.

potenzialmente in ascesa secondo me:
Vedova
Tancredi
Santomaso
Afro

stabili, in quanto "esplosi":
Burri
Fontana

potenzialmente in difficoltà:
Dova
Scanavino
Fabbri
Crippa

cosa ne pensate? inoltre, mi piacerebbe tantissimo sentire il vostro punto di vista su Azimuth, arte povera, pop art, ecc.
 
@silviomeazza grazie mille per aver preso spunto dal mio post nel 3D di Griffa. Si perché qui un conto e' il peso storico di un artista, il rigore del suo lavoro, etc. etc. un altro il valore o meglio per andare dritti al punto, quanto si e' disposti a pagarlo.

Dunque perché il mercato di un'artista possa essere in una fase espansiva per farla semplice significa (a parte le cosiddette operazioni) che la visibilità e' in crescita idealmente non solo fra gli addetti ai lavori, ma anche almeno al collezionista medio. Certo che se poi si arriva al grande pubblico (dove pero' in pochissimi arrivano tipo Keith Haring per intenderci) fa davvero il botto e spesso riesce a passare da una generazione all'altra, ma questo e' davvero un altro discorso.

Per quanto riguarda gli autori menzionati, soprattutto gli ultimi quattro (Dova, Scanavino, Fabbri (chi e'?), Crippa), che sono italiani.. ecco devono già superare la difficoltà iniziale di uscire da un mercato che conta 1% di quello mondiale, di una nazione che non possiede un numero di benestanti in crescita (anzi semmai il contrario), e di stabilire una riconoscibilità strutturata all'estero.
Mostre, musei, gallerie... non importa più di tanto se in passato erano già noti, siamo nella società delle immagini, importa che ora le immagini [delle opere] da loro prodotte girino.

Questa e' secondo me la chiave con cui leggere la crescita, la stasi o la decrescita di alcuni autori... certo non e' la sola, ma la ritengo personalmente importante...

Il target price (per riallacciarmi a quanto detto altrove) si raggiunge quando i confini del tuo mercato (del livello di apprezzamento) si sono stabilizzati e non si vede all'orizzonte la possibilità di ulteriori allargamenti.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Target price per un artista mi sembra difficile da definire (più che altro e’ riferito ad un titolo del mercato finanziario) e, volendo, si può far riferimento ad una specifica opera di un artista. Si può parlare di andamenti, forse. Aggiungerei nello specifico come tendenti ad una tendenza al rialzo, accardi, capogrossi, hartung, condivido per Tancredi che trovo sia un artista raro per quanto riguarda le opere di qualità (oli su tela biennio 57/58).
 
@terminator1962 concordo, ho usato impropriamente il concetto di target price... diciamo che volevo intendere la fascia di prezzo in cui le opere di un certo autore possono oscillare, se vuoi il prezzo mediano. Ma penso il concetto sia passato ugualmente ;)
 
@silviomeazza grazie mille per aver preso spunto dal mio post nel 3D di Griffa. Si perché qui un conto e' il peso storico di un artista, il rigore del suo lavoro, etc. etc. un altro il valore o meglio per andare dritti al punto, quanto si e' disposti a pagarlo.

Dunque perché il mercato di un'artista possa essere in una fase espansiva per farla semplice significa (a parte le cosiddette operazioni) che la visibilità e' in crescita idealmente non solo fra gli addetti ai lavori, ma anche almeno al collezionista medio. Certo che se poi si arriva al grande pubblico (dove pero' in pochissimi arrivano tipo Keith Haring per intenderci) fa davvero il botto e spesso riesce a passare da una generazione all'altra, ma questo e' davvero un altro discorso.

Per quanto riguarda gli autori menzionati, soprattutto gli ultimi quattro (Dova, Scanavino, Fabbri (chi e'?), Crippa), che sono italiani.. ecco devono già superare la difficoltà iniziale di uscire da un mercato che conta 1% di quello mondiale, di una nazione che non possiede un numero di benestanti in crescita (anzi semmai il contrario), e di stabilire una riconoscibilità strutturata all'estero.
Mostre, musei, gallerie... non importa più di tanto se in passato erano già noti, siamo nella società delle immagini, importa che ora le immagini da loro prodotte girino.

Questa e' secondo me la chiave con cui leggere la crescita, la stasi o la decrescita di alcuni autori... certo non e' la sola, ma la ritengo personalmente importante...

Il target price (per riallacciarmi a quanto detto altrove) si raggiunge quando i confini del tuo mercato (del livello di apprezzamento) si sono stabilizzati e non si vede all'orizzonte la possibilità di ulteriori allargamenti.

verissimo, purtroppo il mercato lo fa innanzitutto il contesto. l'ambiente che si crea attorno all'artista è il mercato. noi collezionisti arriviamo dopo, e mediamo costantemente (almeno io lo faccio) tra il gusto estetico e la possibilità di investimento. i nomi che ho indicato sono di puro esempio, di mia esperienza. mi piacerebbe tanto imparare dagli utenti del FOL circa altre correnti, e e poche più recenti. Spalletti, ad esempio, mi sembra molto lanciato, così come Merz. Boetti è già "esploso", e queste cose le ho lette qui. Secondo me parlare di potenzialità di mercato è fondamentale quando si parla di arte.
 
@silviomeazza mi permetto di correggerti... "Secondo me parlare di potenzialità di mercato è fondamentale quando si parla di arte." :no:, quando si parla di investimento.

Poi un conto e' sperare di proteggere il capitale investito (quindi in soldoni, non strapagare un'opera che magari hai comprato solo perché ti piaceva), un conto e' sperare di acquistare per rivendere ad un prezzo maggiore.
 
Target price per un artista mi sembra difficile da definire (più che altro e’ riferito ad un titolo del mercato finanziario) e, volendo, si può far riferimento ad una specifica opera di un artista. Si può parlare di andamenti, forse. Aggiungerei nello specifico come tendenti ad una tendenza al rialzo, accardi, capogrossi, hartung, condivido per Tancredi che trovo sia un artista raro per quanto riguarda le opere di qualità (oli su tela biennio 57/58).

Accardi! stupido io a dimenticarla. E Dorazio, ovviamente, che dici?
Tancredi è stato una parentesi meravigliosa e ahimé brevissima. Sono fiero possessore di un'opera piuttosto importante.
 
@silviomeazza mi permetto di correggerti... "Secondo me parlare di potenzialità di mercato è fondamentale quando si parla di arte." :no:, quando si parla di investimento.

L'ho scritto provocatoriamente. Figurati, io ho sempre comprato solo col cuore. La potenzialità di mercato ho iniziato a prenderla in considerazione solo ultimamente, alzando le cifre a portafoglio pur sempre limitato, è imprescindibile.
 
La potenzialità di mercato ho iniziato a prenderla in considerazione solo ultimamente, alzando le cifre a portafoglio pur sempre limitato, è imprescindibile.

D'accordissimo, dopotutto i soldi non crescono sugli alberi...
 
Concordo assolutamente anche per Dorazio soprattutto per le tele anni 60
 
Secondo me merita ancora molto Carol Rama il cui lavoro non e' stato ancora completamente presentato al grande pubblico. E lo dico senza interessi personali, anzi, perché non ho nessuna sua opera in collezione ma mi piacerebbe molto :)
 

Ciao Silvio,

queste due opere in asta sono minori e fanno parte di un nucleo appartenente ad un grosso collezionista di Chicago.

Se uno volesse scegliere tra le due meglio il Bricolage (ha incollati bocchini di sigaretta).

La seconda avrebbe un valore differente se avesse incollati gli occhi come questa molto simile che passò da Christie's
 

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Secondo me merita ancora molto Carol Rama il cui lavoro non e' stato ancora completamente presentato al grande pubblico. E lo dico senza interessi personali, anzi, perché non ho nessuna sua opera in collezione ma mi piacerebbe molto :)

In questa Asta di Christies passarono pezzi "giusti" a prezzi veramente bassi.
Questo sarebbe stato un buon affare veramente
(se piace il genere)

CAROL RAMA (1918-2015)
 
La ricordo bene quella sessione d’asta :)
 
Ciao Silvio,

queste due opere in asta sono minori e fanno parte di un nucleo appartenente ad un grosso collezionista di Chicago.

Se uno volesse scegliere tra le due meglio il Bricolage (ha incollati bocchini di sigaretta).

La seconda avrebbe un valore differente se avesse incollati gli occhi come questa molto simile che passò da Christie's

grazie per le indicazioni!
mi riprometto di approfondire, ma sicuramente a questo giro passo. peraltro acquistare in USA è faticoso, lo riservo a artisti introvabili nel ns mercato (ad esempio thorton dial, o purvis young)
mi avete stregato con Marca-Relli, invece. Temo che a breve farò una follia! ;)
 
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