Gerhard Richter

arte 2.0

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Sperando di non aver visto male, dopo opportune verifiche, ho il piacere di aprire un thread dedicato a Gerhard Richter, uno tra i massimi artisti viventi.
Consiglio vivamente, per chi volesse approfondire il lavoro di Richter, di navigare all’interno del suo sito internet che trovo davvero esaustivo e ben fatto :clap:
Questo il link: Gerhard Richter

Buon approfondimento!
 
Io direi il più importante di tutti indubbiamente
 
Uno dei miei miti!! :):bow:
 
Ecco vedi che succede caro Antonio ad aprire un thread sul più grande artista vivente?
Tre quattro messaggi di cui due miei.
Se invece vuoi fare qualche polemica stupida vedrai quanti ti verranno dietro...
Sai che significa? Che qui dentro quelli che si interessano di arte contemporanea e investono in arte approfondendo la storia di artisti di questo livello sono pochissimi. Il resto e’ un parterre da tronisti di uomini e donne
 
Dispiace.
Bisognerebbe riprendere a parlare di arte.
Anche di investimenti, è pur sempre un forum di finanza.
 
Opere da 30/40 milioni di dollari .Mi piacciono le sue manipolazioni di foto ma comunque inarrivabile.
 
Opere da 30/40 milioni di dollari .Mi piacciono le sue manipolazioni di foto ma comunque inarrivabile.

Hai ragione. Gli acquerelli vengono battuti a cinque zeri.
Però si trovano multipli carini tipo i Bagdad del 2014 a 500 es. non firmati sotto i 10k.
 
:clap::clap::clap:

circa tre anni fa nel 3D "lettura di un'opera" avevo postato questa:

Gerhard Richter
Eisberg - Iceberg
1982

tanto vale utilizzare le sue stesse parole, no?

“Sai cos’era fantastico? Scoprire che una cosa così stupida e ridicola come copiare cartoline, potesse invece portare alla creazione di una nuova immagine. E poi anche la libertà di dipingere ciò che si vuole, senza gerarchie di sorta: cervi, aerei, re, segretarie. Non dover inventare per forza qualcosa di nuovo, dimenticare il significato della pittura – colore, composizione, spazio – e tutto ciò che sapevi e pensavi. All’improvviso, niente di tutto questo è una priorità in arte”

"Non cerco di imitare una fotografia, ma di farne una. Se dimentico il presupposto che la fotografia non è altro che un pezzo di carta esposto alla luce, allora pratico questa tecnica attraverso altri mezzi: non realizzo dipinti che ricordano delle foto, ma che lo sono."

“immagini-pensiero non riflettono solamente il contenuto di un sistema teorico in modo mimetico, ma lo raffigurano”
 

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Ritratto di Sigmund Freud.

Biennale di Venezia 1970.
 

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"I was fascinated by these motifs, and that [fascination] is also nicely distanced. I felt protected because the motifs are so art-historically charged, and I no longer needed to say that I painted them for myself.

The motifs were covered by this styled composition, out-of-focus quality, and perfection. So beautifully painted, they take away the fear"
 

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Bella esposizione!
Grazie Alessandro!
 
Ho avuto il grande piacere di visitare alcuni anni fa la meravigliosa retrospettiva di Richter alla Tate Modern a Londra.

Cercandola online per condividerne il link, scopro ora che la mostra risale al 2011, quindi 10 anni fa... e questo mi inquieta parecchio per il tempo passato in un istante :'(

Questo è il link alla mostra https://www.tate.org.uk/art/artists/gerhard-richter-1841/gerhard-richter-panorama

E qui un bel video relativo alla mostra nelle sue fasi di progettazione/realizzazione con intervista a Richter.

 
“Per me il grigio è benvenuto; è il colore che corrisponde meglio all’indifferenza, al rifiuto di messaggio, all’assenza di opinione e di forma. Ma il grigio – così come l’assenza di forma e tutto il resto – è reale solo come idea e quindi la sola cosa che posso fare è di creare un tono di colore che dovrebbe rivelarsi grigio, ma che non lo è.

Il quadro è quindi un insieme di grigi fittizi percepibili come una superficie pittorica.”


foto sotto dal Centro Pecci:)
 

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Fa specie che uno dei più grandi artisti viventi non crei discussione e approfondimenti sul Fol. Lo riporto un po’ su ….
A prescindere dai pezzi unici che viaggiano sulle decine di milioni di euro, trovo interessante che, ancora oggi, alcuni multipli siano ancora acquistabili a poche migliaia di euro tipo i Bagdad e gli Aladin. Da Piasa pochi giorni fa due Bagdad sono stati aggiudicati alla base di 3 più diritti del 30%.

Nella foto è rappresentato un Bagdad P9 del 2014 a 500 esemplari non firmato.

A0142A22-2773-4A56-A60D-0C3A44EFF722.jpeg

Per chi voglia approfondire:

Bagdad [P9] >> Opere >> Gerhard Richter
 
Grazie, arte 2.0.

Quattro grandi artisti che erano studenti di Joseph Beuys nel 1964 all’Accademia di Düsseldorf erano stati ribattezzati i Beuysritter, i Cavalieri di Beuys: Imi Knoebel, Blinky Palermo, Gerhard Richter e Jörg Immendorff. Sul FOL solo Knoebel e Richter hanno una striminzita discussione dedicata.

Richter ha un record d’asta di oltre 36 milioni di euro; Palermo ha recentemente superato i 4 milioni, mentre Knoebel e Immendorff hanno record attorno ai 360 mila euro, non recentissimi.
Erano tutti proposti ad Art Basel (qualcosa ho documentato nel thread dedicato alla fiera).

Vorrei spendere qualche parola soprattutto su Blinky Palermo, al quale Richter era legatissimo.

Come dice la storica dell’arte e curatrice Christine Mehring (traduco dall’inglese): “Molti dei contemporanei tedeschi di Palermo si sentivano minacciati dall’invasione dell’arte americana, ma lui ne era appassionato ed introdusse molti dei suoi amici di Düsseldorf, incluso Richter, ai classici della Scuola di New York”.

Blinky Palermo visita per la prima volta New York nel novembre del 1970, proprio con Richter. Si sistemano dalle parti di Times Square. Insieme, visitano gli studi di Malcolm Morley e Robert Ryman e cenano con James Rosenquist.

Nelle sue note del 1984, curate da Hans-Ulrich Obrist, Richter scriverà a proposito di New York (traduzione mia): “Questa città degli eletti e dei privilegiati, dei detentori del potere e di quelli che decidono, che implacabilmente innalza e distrugge, producendo super-star e derelitti; che è così spietata e allo stesso tempo così bella, affascinante, onirica, romantica, paradisiaca. La città esercita un fascino così mortale; la città che ha ucciso molti altri oltre Palermo”.

Nel 1973 Palermo si trasferisce a New York, dove rimane per i tre anni successivi. Nell’estate del ’74 viaggia in auto per gli stati Uniti con l’amico Knoebel, partendo dal pellegrinaggio alla Rothko Chapel a Houston, passando per i disegni di Agnes Martin a Santa Fe e per il Las Vegas Piece di Walter De Maria.

Nel 1974 Palermo incomincia la serie di quadri su alluminio, alcuni dei quali sono presentati insieme a quadri di Baselitz e Polke alla Biennale di San Paolo del ‘75.

Nel 1976 torna in Germania, a Düsseldorf, andando ad occupare quello che era stato lo studio di Richter. Lì produce la serie To the People of New York City, considerata da Robert Storr come il suo capolavoro. Purtroppo, diventa anche il suo epitaffio, dato che Blinky Palermo muore nel 1977 alle isole Maldive, a soli 33 anni.

Richter ammette l’enorme influenza che Palermo ha avuto su di lui e indica nella prematura perdita dell’amico un durissimo colpo, che ha avuto difficoltà a superare.

Per concludere (scusate la lunghezza), trovo emblematica questa foto, presa da Knoebel poco dopo la morte di Palermo, in quello che era stato lo studio di Richter e dove è visibile la serie To the People of New York City. Un legame molto stretto, tra tre grandi amici e grandissimi artisti.


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per questi interventi sono ancora qui nel forum, grazie Stefano!
 
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