Alessandro Celli
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La bulimia si caratterizza per l’eccessiva assunzione (acquisto) di opere d’arte senza alcun criterio, la patologia conduce ad un ammasso di opere al limite di diventare una discarica.k:
Conseguenze allargate : la casa diventa un magazzino, quando il magazzino è colmo si rischia di riempire l’ufficio, la casa della madre, della suocera fino a quella degli amici più cari. Una moltiplicazione di discariche.k:k:
Conseguenze soggettive : sintomi più frequenti sono depressione, ansia, ossessività, irritabilità, incazzature nel forum, labilità dell’umore, sensazione di inadeguatezza, affaticamento, preoccupazione per l’opera non acquistata, scarsa concentrazione, isolamento sociale. Nei casi più gravi forte spinta a derubare un intero museo, a sparare al gallerista ad uccidere l’artista sperando poi aumentino la sua quotazione, a minacciare con armi letali il corniciaio sempre in ritardo, a chiamare di notte i titolari di case d’asta per il catalogo non ancora on line.
Nei paesi occidentali la prevalenza è di circa un caso ogni venti collezionisti.
Tale patologia tende a essere tenuta nascosta per vergogna, le persone affette possono mascherare il disturbo per anni, in taluni casi per tutta la vita.
Terapia consigliata è quella di tipo cognitivo- comportamentale.:vicini::vicini:
Il primo passo consiste nel privare il collezionista all’accesso al conto corrente ed individuare un tutore che controlli ed autorizzi ogni bonifico.
Il tutore deve essere preferibilmente grosso, cattivo e armato.
Anche l’uso del contante deve essere controllato, spesso il collezionista preleva spesso con un bancomat cifre modeste, le accantona dietro i cataloghi d’asta e poi si accorda con il gallerista per effettuare un pagamento rigorosamente in nero.
Ovviamente lo fa anche con i televenditori e con i titolari di case d’asta.
Anche Draghi si impegnerà a sanare questa macelleria sociale, è nel programma di governK!
L’obiettivo della terapia è riabituare il paziente ad uscire da tale circolo vizioso, prima di contare diversi divorzi, tentati omicidi e svariati tentati suicidi.
In casi estremi si adottano anche trattamenti psicoterapico associati a una terapia farmacologica. I farmaci elettivi nel trattamento di tale disturbo sono gli antidepressivi appartenenti alla categoria degli inibitori selettivi del ricaptazione della serotonina .
Mal che vada si finisce in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti.
Ah, dimenticavo : ma non è ancora uscito il catalogo dei Martini?
Conseguenze allargate : la casa diventa un magazzino, quando il magazzino è colmo si rischia di riempire l’ufficio, la casa della madre, della suocera fino a quella degli amici più cari. Una moltiplicazione di discariche.k:k:
Conseguenze soggettive : sintomi più frequenti sono depressione, ansia, ossessività, irritabilità, incazzature nel forum, labilità dell’umore, sensazione di inadeguatezza, affaticamento, preoccupazione per l’opera non acquistata, scarsa concentrazione, isolamento sociale. Nei casi più gravi forte spinta a derubare un intero museo, a sparare al gallerista ad uccidere l’artista sperando poi aumentino la sua quotazione, a minacciare con armi letali il corniciaio sempre in ritardo, a chiamare di notte i titolari di case d’asta per il catalogo non ancora on line.
Nei paesi occidentali la prevalenza è di circa un caso ogni venti collezionisti.
Tale patologia tende a essere tenuta nascosta per vergogna, le persone affette possono mascherare il disturbo per anni, in taluni casi per tutta la vita.
Terapia consigliata è quella di tipo cognitivo- comportamentale.:vicini::vicini:
Il primo passo consiste nel privare il collezionista all’accesso al conto corrente ed individuare un tutore che controlli ed autorizzi ogni bonifico.
Il tutore deve essere preferibilmente grosso, cattivo e armato.
Anche l’uso del contante deve essere controllato, spesso il collezionista preleva spesso con un bancomat cifre modeste, le accantona dietro i cataloghi d’asta e poi si accorda con il gallerista per effettuare un pagamento rigorosamente in nero.
Ovviamente lo fa anche con i televenditori e con i titolari di case d’asta.
Anche Draghi si impegnerà a sanare questa macelleria sociale, è nel programma di governK!
L’obiettivo della terapia è riabituare il paziente ad uscire da tale circolo vizioso, prima di contare diversi divorzi, tentati omicidi e svariati tentati suicidi.
In casi estremi si adottano anche trattamenti psicoterapico associati a una terapia farmacologica. I farmaci elettivi nel trattamento di tale disturbo sono gli antidepressivi appartenenti alla categoria degli inibitori selettivi del ricaptazione della serotonina .
Mal che vada si finisce in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti.
Ah, dimenticavo : ma non è ancora uscito il catalogo dei Martini?
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