Antonio Ligabue

batteristasinest

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Non ho mai considerato a sufficienza Antonio Ligabue anche se anni fa avevo già visto una mostra e anni dopo anche il film ma sarà la saggezza degli anni o una presa di coscienza più approfondita ma la mostra ferrarese mi ha fatto entrare in quel suo mondo e ho pienamente ammirato le sue opere .La sua arte, la sua vita solitaria. Solo, non per scelta ma per la sua forma fisica( rachitico e con il gozzo)e ancor di più mentale.Internato due volte in manicomio psichiatrico( ma anche il grande Pollock lo fu ma per il suo alcolismo, così come molti altri noti) la sua arte non è "fatta bene", larghe campiuture colorate e su quelle dipinge col pennello erba, alberi, nuvole, insetti e scene di vita , di lotta per la sopravvivenza. I suoi dipinti sono racconti di vita di sopravvivenza e di rabbia. Atroci battaglie tra animali, tra animali e l uomo...è la sua lotta.Quando faceva autoritratti si contorceva sino allo spasmo.Girava per i boschi imitando il verso degli animali e portandosi dietro uno specchio perché li voleva imitare, si sentiva come loro e dallo specchio si poteva vedere e trasformare in loro.Spesso si vestiva da donna non perché omosessuale, anzi, ma semplicemente perché lo faceva stare bene con quelle vesti pulite.Esiste un video in rete degli anni 70 dove lui entra in un ristorante e una cameriera gli chiede di fargli un disegno.Lui chiede un bacio in cambio ma la sua bruttezza glielo fa negare più volte dalla bella cameriera che insiste nel chiedergli il disegno.Scena molto toccante che ti immedesima nel suo mondo fatto di solitudine ma non di rassegnazione dove tutta la rabbia per l ingiusta sua fattezze fisica di madre natura esplode prorompente nei suoi capolavori. Raggiunse la fama attorno ai 60 anni e poco dopo morì ma rimase sempre una persona sola.
Metto un po' di sue opere. Uno dei massimi esponenti, a mio avviso, naif.
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Sul cellulare le foto son tutte dritte...chiedo scusa, non so perché qui me le metta storte.Non ne metto più :yes:
 
Nella Bassa girano tante storie su dipinti o disegni sui tovaglioli scambiati per piatti di minestra ed esistono validi imitatori come il pensionato Fulvio Baratti, di San Benedetto Po (MN) che ha anche esposto dipinti che sono la copia autentica di quelli prodotti a suo tempo da Ligabue, conosciuto all'epoca dello sceneggiato girato dalla RAI parte in quei luoghi.
Visitando una sua mostra a Gualtieri scoprì di avere la stessa data di nascita, 18 dicembre. Questo fatto lo condizionò al punto di ripercorrerne i luoghi, dipingere di notte, visitare tutte le mostre rifacendo animali feroci, selvatici e domestici e gli autoritratti con grande abilità

Un aneddoto che credo dica tutto:

“Tramite amici di Gualtieri, anni fa, sono stato a casa del gestore del chiosco che gli faceva benzina. Questi mi ha mostrato gli unici due quadri che gli erano rimasti , un leone disegnato con una matita rossa e un piccolo paesaggio montano svizzero. Gli altri che gli lasciava in cambio della benzina li aveva tutti buttati , mi raccontava che in paese le persone li accettavano in cambio di qualcosa per pietà poi li gettavano. Lui dipingeva su tutto: pezzi di masonite che si usava per coprire le gabbie dei conigli, su fogli che gli capitavano. Quando divenne famoso si gettarono tutti alla ricerca ma ormai la maggior parte era andata perduta."
 
Dimenticavo che siamo su un forum di investimenti in arte e quindi come non riportare la notizia di una recente asta Pandolfini dove un autoritratto di Ligabue con base d asta attorno ai 18000 euro è passato in poco tempo a circa 350000 euro.
 
Nella Bassa girano tante storie su dipinti o disegni sui tovaglioli scambiati per piatti di minestra ed esistono validi imitatori come il pensionato Fulvio Baratti, di San Benedetto Po (MN) che ha anche esposto dipinti che sono la copia autentica di quelli prodotti a suo tempo da Ligabue, conosciuto all'epoca dello sceneggiato girato dalla RAI parte in quei luoghi.
Visitando una sua mostra a Gualtieri scoprì di avere la stessa data di nascita, 18 dicembre. Questo fatto lo condizionò al punto di ripercorrerne i luoghi, dipingere di notte, visitare tutte le mostre rifacendo animali feroci, selvatici e domestici e gli autoritratti con grande abilità

Un aneddoto che credo dica tutto:

“Tramite amici di Gualtieri, anni fa, sono stato a casa del gestore del chiosco che gli faceva benzina. Questi mi ha mostrato gli unici due quadri che gli erano rimasti , un leone disegnato con una matita rossa e un piccolo paesaggio montano svizzero. Gli altri che gli lasciava in cambio della benzina li aveva tutti buttati , mi raccontava che in paese le persone li accettavano in cambio di qualcosa per pietà poi li gettavano. Lui dipingeva su tutto: pezzi di masonite che si usava per coprire le gabbie dei conigli, su fogli che gli capitavano. Quando divenne famoso si gettarono tutti alla ricerca ma ormai la maggior parte era andata perduta."

Ti do ragione.L arte per gli speculatori diventa tale solo se rende e i cocci , sempre per alcuni, meglio nasconderli sotto il pavimento.Questo la dice lunga circa la cultura artistica.Direi che è più che altro cultura del mercato.IPer il discorso falsi purtroppo dove c è possibilità di guadagno i ladri corrono in massa.E' inevitabile .
 
Pittura inquietante e tormentata, quella di Ligabue, ma " VERA "... impregnata di vibrazioni.. se penso a tanti pittori famosi e insignificanti.. osannati da critici prezzolati..
 
Pittura inquietante e tormentata, quella di Ligabue, ma " VERA "... impregnata di vibrazioni.. se penso a tanti pittori famosi e insignificanti.. osannati da critici prezzolati..

Su questo non c è alcun dubbio anche se fare paragoni con altri artisti non mi piace perché ognuno ha la sua storia, i suoi studi, i suoi patemi, le sue difficoltà e le sue vette, ma davvero sentire da alcuni che Ligabue è pittore di serie B e poi elogiare il nulla ( sentito con le mie orecchie) pur di vendere è davvero spregevole anche se fosse , ma non lo è, in buona fede.Del resto in arte la buona fede non esiste, ognuno può dire tutto quel che vuole e ci sarà sempre chi gli darà ragione anche parlasse del nulla più assoluto.
 
Ti do ragione.L arte per gli speculatori diventa tale solo se rende e i cocci , sempre per alcuni, meglio nasconderli sotto il pavimento.Questo la dice lunga circa la cultura artistica.Direi che è più che altro cultura del mercato.IPer il discorso falsi purtroppo dove c è possibilità di guadagno i ladri corrono in massa.E' inevitabile.

In parte ho riportato per richiamare l'attenzione perchè di falsi ne esistono in giro come di Ghizzardi, altro autore padano a cui è stato accomunato nel "Museo della follia", un'esposizione recente curata da Sgarbi. D'altra parte l'autore in questo caso a quanto ho appreso non lo fa per tornaconto ma per una sorta di "omaggio" ad un artista a cui si è sentito intimamente legato. Dicono, non ne ho riscontro diretto, che i suoi siano lavori davvero molto riusciti.

Da Un matto di F. De Andrè.

Tu prova ad avere un mondo nel cuore
E non riesci ad esprimerlo con le parole
E la luce del giorno si divide la piazza
Tra un villaggio che ride e te, lo scemo che passa
E neppure la notte ti lascia da solo
Gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro.
 
In parte ho riportato per richiamare l'attenzione perchè di falsi ne esistono in giro come di Ghizzardi, altro autore padano a cui è stato accomunato nel "Museo della follia", un'esposizione recente curata da Sgarbi. D'altra parte l'autore in questo caso a quanto ho appreso non lo fa per tornaconto ma per una sorta di "omaggio" ad un artista a cui si è sentito intimamente legato. Dicono, non ne ho riscontro diretto, che i suoi siano lavori davvero molto riusciti.

Da Un matto di F. De Andrè.

Tu prova ad avere un mondo nel cuore
E non riesci ad esprimerlo con le parole
E la luce del giorno si divide la piazza
Tra un villaggio che ride e te, lo scemo che passa
E neppure la notte ti lascia da solo
Gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro.

Qui ci vorrebbe Antipole che troverebbe almeno 10 brani in tema pazzia.Personalmente penso che a parte la pazzia vera( quella di chi ha difetto d intelligenza) ci vuole più coraggio ad essere pazzi, fuori dalle righe, che a mantenersi nella meschina mediocrità della normalità, ma è sempre di questione di punti di vista.
Tornando al discorso falsi d autore bisognerebbe davvero soffermarsi perché ci sono due tipi di falsari: quelli che copiano impeccabilmente opere altrui e quelli che ne imitano la maniera creando opere nuove, mai eseguite dal " copiato" , ma che rientrano nel suo stile pittorico pienamente.Ammiro molto i secondi, molto più che alcuni tra quelli che pur non essendo " copiatori" rimangono all interno di un modo di fare arte tipico di un certo movimento artistico, eppure non son considerati copiatori ma il risultato cambia di poco.
Certi copiatori poi sono diventati tristemente famosi anche se poco quotati sul mercato dell arte ma a mio avviso son stati pittori eccellenti come un certo Mariolino Da Caravaggio_Ovviamente impensabile definire le loro opere investimenti semmai testimonianze.
 
In parte ho riportato per richiamare l'attenzione perchè di falsi ne esistono in giro come di Ghizzardi, altro autore padano a cui è stato accomunato nel "Museo della follia", un'esposizione recente curata da Sgarbi. D'altra parte l'autore in questo caso a quanto ho appreso non lo fa per tornaconto ma per una sorta di "omaggio" ad un artista a cui si è sentito intimamente legato. Dicono, non ne ho riscontro diretto, che i suoi siano lavori davvero molto riusciti.

Da Un matto di F. De Andrè.

Tu prova ad avere un mondo nel cuore
E non riesci ad esprimerlo con le parole
E la luce del giorno si divide la piazza
Tra un villaggio che ride e te, lo scemo che passa
E neppure la notte ti lascia da solo
Gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro.
Di Ghizzardi bisogna prendere solo ed esclusivamente le opere archiviate dalla nipote Nives.
Artista di altri tempi.
Ghizzardi cmq è completamente slegato dalla pittura di Ligabue.
Ebbe anche grande fama a livello letterario.
Nel 1976 pubblicò per Einaudi l'autobiografia Mi richordo anchora, a cura di Gustavo Marchesi e Giovanni neri con nota introduttiva di Cesare Zavattini, premiata nel 1977 come "Opera prima" al Premio Viareggio
 
Bene rileggerti dopo un sacco di tempo, a parte il collegamento nella mostra in termini di eccentricità/emarginazione concordo sulla diversità, dallo stile ai soggetti, all'uso del colore che diventa quasi non colore oltre al nero "pesante" in Ghizzardi.
 
Bene rileggerti dopo un sacco di tempo, a parte il collegamento nella mostra in termini di eccentricità/emarginazione concordo sulla diversità, dallo stile ai soggetti, all'uso del colore che diventa quasi non colore oltre al nero "pesante" in Ghizzardi.
Ciao Lory.
Per quanto riguarda i colori usati da Ghizzardi lui li faceva direttamente utilizzando esclusivamente quello che regalava la zona, erbe, terre e comunque solamente sostanze naturali
 
Ciao Lory.
Per quanto riguarda i colori usati da Ghizzardi lui li faceva direttamente utilizzando esclusivamente quello che regalava la zona, erbe, terre e comunque solamente sostanze naturali

Lo so e per il nero "pieno" carbone o tizzoni del camino, per lo "sfumato" la fuliggine. Fa riflettere questa urgenza di rappresentare con quello che capita per le mani, un umanità tratteggiata in modo primitivo e sgraziato, carnale e grottesco.
 
Forse è passata quasi inosservata la morte di Flavio Bucci, deceduto il 18 febbraio 2020 e che interpretò Ligabue in un film di diversi anni fa. Bucci visse tra donne, vodka e cocaina e morì solo, abbandonato da tutti.
Successo clamoroso invece per il film recente sulla vita di Ligabue interpretato da Elio Germano.Il film si chiama "volevo solo nascondermi" e fu il film italiano che partecipando alla 70sima edizione del festival di Berlino fu premiato con il Nastro d'Argento oltre a ottenere diversi altri riconoscimenti prestigiosi.
Ligabue ci parla ancora oggi.
 
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