la nostalgia, i ricordi le opere

piripippo

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Inizio col salutare gli amici del forum.
Sono iscritto da diversi anni e sono un collezionista da molti anni. L’arte, come credo per tutti gli appassionati è una vera e propria malattia. Come dicevo colleziono/raccolgo opere da ormai tanto tempo e sono arrivato al punto da non avere più spazio per tutto. Ho sempre collezionato opere di artisti sia italiani che internazionali, ovviamente cercando sempre di fare attenzione alla storia dell’Artista, alle sue esposizioni nei musei, curatori, critici e chi più ne ha più ne metta. Sono molto soddisfatto per quello che ho costruito come collezione e anche come rivalutazione.
Volevo fare una riflessione con voi, poi magari questo argomento non interessa e non avrà un seguito, ma ci provo.
Dopo tanti anni di collezionismo, ad un certo punto ho pensato di acquistare qualche opera che, per quello che raffigurava, per i colori, le tematiche ed altre situazioni, mi portasse indietro nel tempo, che mi ricordasse l’infanzia i colori della mia terra, le radici il mio vissuto.
Io sono siciliano quindi una terra calda con colori forti, il mare, il cielo, il vento e tantissimi ricordi che infondono parecchia, troppa nostalgia.
Ho deciso di acquistare per questo motivo e finalmente senza guardare la storia, la rivalutazione, i Musei e quant’altro, alcune opere appunto che mi portassero indietro nel tempo, ricordi del passato.
Ho acquistato alcune opere di Terruso, un semplice pittore nazionale, che costa qualche centinaia di euro, quadri con colori forti appunto i colori della mia terra, paesaggi colorati, processioni dove rivedo i miei nonni, gli anziani del paese tanti anni fa; i raccoglitori di limoni, persone con delle mani grosse come in effetti mi sembravano quelle queste persone quando da piccolo mi sedevo in questi grossi terreni di agrumi e le persone, tra cui mio nonno, li raccoglievano. Sono tutte opere che appunto riportano indietro nel tempo, e sembra, guardandole, di sentire anche gli odori e le voci.
Ripeto sono opere di qualche centinaia di euro però quello che mi danno dal punto di vista personale è veramente tantissimo.
Mi chiedevo, ed ecco il perché di questo post, se anche altri amici hanno fatto la stessa cosa con altri artisti e se hanno avuto le stesse sensazioni, ricordi, nostalgia.
Grazie ed un caro saluto
 
Bello sentir parlare di sentimenti, in un forum che i più ci ricordano che siamo ospiti di un sito di finanza, vedere che qualcuno colleziona per sentimento è per me meraviglioso.
Condivido il tuo pensiero.

p.s. anche se non sono siciliano a me Terruso piace.
 
"Si colleziona sempre quello che ci ricorda l'infanzia.
Perché si era già avuto, perché non ce li si poteva permettere o perché è legato a un esperienza di vita."

La frase negli anni mi è capitato di sentirla (con poche varianti ma simile nella sostanza) da più rivenditori in campi diversi.

Se l'investimento passa in secondo piano o è totalmente assente, sono gli acquisti a cui si resta più legati e che danno maggiori soddisfazioni.

Sempre per esperienza personale chi ha acquistato seguendo le proprie idee e passioni, in molti casi ha avuto ritorni economici discreti.
Il numero è comunque maggiore di chi ha acquistato solo in ottica investimento (il dato ovviamente si basa solo sulle mie conoscenze :D).
:) Ciao!! a entrambi.
 
Se l'investimento passa in secondo piano o è totalmente assente, sono gli acquisti a cui si resta più legati e che danno maggiori soddisfazioni.


vero vero, anzi veriSSimo:bow::bow:

era un giorno di novembre di trent'anni fa:'( in cui una domenica con la nebbia partì da Brescia per andare a Desenzano. Adoravo gustarmi la nebbia davanti al lago, un orizzonte si perde in pochi metri e pare il mare.
Ma era una domenica triste, avevo da poco perduto una cara amica.
Dopo la mia buona mezzoretta in panchina davanti al vuoto decisi di allungare cappotto e sciarpa fino al centro storico, una vecchia galleria in un vicolo era aperta.
In vetrina teneva qualche quadro di pittori bresciani e un olio su tela di Virgilio Guidi, la solita ed innumerevole marina di San Giorgio.

Eppure non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, quella marina come nella nebbia di Desenzano rappresentava la mia domenica, andai pure a bermi un caffè per farci una riflessione, ma poi dovetti (sì, veramente dovetti) ritornare in galleria, entrare e portarmela a casa.

Ricordo che mi costò una follia e a distanza di trent'anni volessi cederla ci perderei almeno cinque mila euro.:eek::eek:

Vi confesso che quella domenica rimarrà sempre nei miei ricordi e pure quella marina non abbandonerà la mia casa, manco mi proponessero una permuta alla pari con un Fontana.:no::no:

Grazie piripippo per avermi fatto rammentare quanto volino gli anni e quante nebbie passano fra Brescia e Desenzano:bye:
 
Piripippo... bravissimo , sei un poeta!! Complimenti.
 
Non si possono monetizzare i sentimenti.
 
"Si colleziona sempre quello che ci ricorda l'infanzia.
Perché si era già avuto, perché non ce li si poteva permettere o perché è legato a un esperienza di vita."

La frase negli anni mi è capitato di sentirla (con poche varianti ma simile nella sostanza) da più rivenditori in campi diversi.

Se l'investimento passa in secondo piano o è totalmente assente, sono gli acquisti a cui si resta più legati e che danno maggiori soddisfazioni.

Sempre per esperienza personale chi ha acquistato seguendo le proprie idee e passioni, in molti casi ha avuto ritorni economici discreti.
Il numero è comunque maggiore di chi ha acquistato solo in ottica investimento (il dato ovviamente si basa solo sulle mie conoscenze :D).
:) Ciao!! a entrambi.

Secondo altri, si colleziona per quello che non si è ricevuto nell'infanzia.
 
L'arte "evocativa" di sensazioni e sentimenti come certi profumi o sapori è un tema interessante in un forum che nel collezionismo spesso contrappone la razionalità.
Credo che in passato più di ora il contesto culturale ed economico di provenienza condizionasse fortemente le scelte "ragionate" e in ottica di investimento, già per la difficoltà di accedere alle informazioni. Un pò tutti hanno invece acquistato per gusto o piacere immediato anche per semplice arredamento, spesso senza distinguere la tecnica perchè sempre di un quadro si trattava, magari grafiche pagate a peso d'oro di autori attualmente in disarmo.

Nel mio caso ho alcuni lavori ai quali sono affezionata anche se nella maggioranza dei casi non acquistati da me, tre oli dedicati ai gatti, uno nella mia stanza dal pelo arruffato e i toni crema dipinto da un pittore amico e compagno di scuola di papà oltre a diversi altri suoi lavori "morandiani", principalmente nature morte con colori caldi e pastosi, un paesaggio ed una grande Natività, ma preferisco i primi soggetti.

Una storia esemplare e "romantica" la sua, di chi ha scelto l'arte per l'arte interrompendo gli studi di architettura, scelta osteggiatissima da una famiglia benestante di proprietari terrieri. Molti lo ricordano passare in bicicletta nella nebbia di una vita fa, imbacuccato, con un barbone incolto e qualche provvista per raggiungere la casa di campagna disabitata eletta ad "atelier". Una vita strana la sua, solitaria nonostante moglie e figli, quasi francescana, una gamma di colori spesso ridotta anche per limitare le spese, dipingere perdendo il senso del tempo, la distanza siderale dal mercato. Qualcuno opzionò suoi lavori per promuoverlo ma non se ne fece nulla, era uno che non vendeva volentieri agli estranei.
 
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