Certificato autenticità: esempio

Katakali

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Slave, sto cercando degli esempi di certificati d'autencità che non si limitino a due righe, ma che informino sulle varie analisi fatte all'opera. Qualcuno ha qualche esempio?
Grazie
 
Slave, sto cercando degli esempi di certificati d'autencità che non si limitino a due righe, ma che informino sulle varie analisi fatte all'opera. Qualcuno ha qualche esempio?
Grazie

20201130_110528.jpg

Questo è il mio ma credo possa essere utilizzato anche da eredi o chi è legittimato a farlo( con opportune modifiche)
 
Io, al retro di ogni lavoro scrivo misure, tecnica e data... poi se richiesto, allego foto firmata. Se, invece, parli di Archivi, Stime di esperti ecc.. credo sia più complicato. Ciao
 

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Grazie ad entrambi, però sì mi riferirvo ai certificati che gli Archivi emettono come risultato delle varie considerazioni e analisi fatte...
 
Grazie ad entrambi, però sì mi riferirvo ai certificati che gli Archivi emettono come risultato delle varie considerazioni e analisi fatte...

Immaginavo... forse devi aspettare il parere di qualche Collezionista esperto.. Buona giornata.
 
Grazie ad entrambi, però sì mi riferirvo ai certificati che gli Archivi emettono come risultato delle varie considerazioni e analisi fatte...

Se tu fossi più chiaro e non risultassi vago sulla finalità della tua richiesta, molti ti potrebbero essere d'aiuto. In breve...a cosa ti serve questo modello?
 
Se tu fossi più chiaro e non risultassi vago sulla finalità della tua richiesta, molti ti potrebbero essere d'aiuto. In breve...a cosa ti serve questo modello?

Non so cosa possa cambiare spiegando la finalità, comunque la mia finalità è la conoscenza, la curiosità di conoscere un tema che mi interessa. Non essendoci una legislazione ad hoc, ero curioso di conoscere la prassi nel settore.
 
Non so cosa possa cambiare spiegando la finalità, comunque la mia finalità è la conoscenza, la curiosità di conoscere un tema che mi interessa. Non essendoci una legislazione ad hoc, ero curioso di conoscere la prassi nel settore.

E' questo l'annoso problema.

Quindi puoi trovarti forme e modalità differenti a seconda dell'ente che archivia.

In assoluta libertà ed anarchia:D
 
questa è un'autentica del fu Francesco Meloni che si occupava di Sironi.

Come vedi cercava di dettagliare con cura ogni riferimento, cosa che ben pochi archivi fanno.:wall:
 

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L'archivista certifica registrando e catalogando. Nei suoi registri annoterà tutto ma proprio tutto ciò che riguarda la singola opera, aggiornando di continuo la scheda.
Il perito rilascia un parere, più o meno autorevole, basandosi sulla propria esperienza e competenza.
Una 'archiviazione' non deve essere necessariamente una 'perizia'. Sono due fasi distinte, diverse.
Personalmente mi fido molto di più degli Archivi seri. Le perizie, spesso inutili giri di parole, mi dicono poco.
 
Mi sono capitati (tanti) certificati di autenticità prodotti/firmati/ timbrati dai galleristi.
In pratica è un foglio di carta intestata, dove è riprodotta l'immagine dell'opera, con dettagli, titolo dimensione. numero di serie, eccetera, e con aggiunta scritta che l'opera è autentica, garantisce il gallerista che la vende.
 
questa è un'autentica del fu Francesco Meloni che si occupava di Sironi.

Come vedi cercava di dettagliare con cura ogni riferimento, cosa che ben pochi archivi fanno.:wall:

Bellissima questa, grazie...

Certo ci sono alcuni riferimenti, però mi sarebbe piaciuto qualcosa di più scientifico e strutturato, con analisi grafologica, o altre analisi tecniche... Questa perizia è interessante per la sua diciamo "genuità" del fatto a mano... ;-)
 
L'archivista certifica registrando e catalogando. Nei suoi registri annoterà tutto ma proprio tutto ciò che riguarda la singola opera, aggiornando di continuo la scheda.
Il perito rilascia un parere, più o meno autorevole, basandosi sulla propria esperienza e competenza.
Una 'archiviazione' non deve essere necessariamente una 'perizia'. Sono due fasi distinte, diverse.
Personalmente mi fido molto di più degli Archivi seri. Le perizie, spesso inutili giri di parole, mi dicono poco.

Grazie, tanto nel caso delle perizie che delle archiviazioni, immagino che si facciano analisi grafologiche, analisi dei materiali e supporti ed altre analisi scientifiche e mi piacerebbe poter dare un'occhiata a qualche documentazione completa e strutturata. Forse sto chiedendo qualcosa che non esiste. Al tempo stesso stavo cercando qualche libro a riguardo ma non ho trovato niente che sembri interessante, forse qualcunoi può suggerirmi qualche testo.
 
Bellissima questa, grazie...

Certo ci sono alcuni riferimenti, però mi sarebbe piaciuto qualcosa di più scientifico e strutturato, con analisi grafologica, o altre analisi tecniche... Questa perizia è interessante per la sua diciamo "genuità" del fatto a mano... ;-)

Una cosa è dare un parere in aggiunta ai meri dati tecnici, ben altro è spiegare su quali dati hanno basato le loro analisi. Ma ti sembrerebbe logico specificare ben bene nei dettagli le conclusioni delle analisi tecniche, dei particolari grafologici o altro, in modo da aiutare i falsari a lavorare sempre meglio grazie a queste 'istruzioni'? Ogni Archivio serio non divulgherà mai i suoi parametri di giudizio per valutare positivamente o negativamente i tratti caratteristici delle opere! Ci mancherebbe altro! Questo è il motivo per cui nessun Archivio spiegherà mai perchè ha bocciato un lavoro. E fa benissimo a non spiegarlo, altrimenti grazie alle correzioni ogni volta gli ricapiterebbe un 'falso' sempre più simile al 'vero'.
 
Ultima modifica:
Tra le autentiche che al momento ho sottomano il massimo di specificità che ho visto è: titolo, data di esecuzione, tecnica, dimensioni, sul fronte, sul retro, proprietario attuale, provenienza, esposizioni, bibliografia, e numero di archivio. Non molto pertanto
 
Tra le autentiche che al momento ho sottomano il massimo di specificità che ho visto è: titolo, data di esecuzione, tecnica, dimensioni, sul fronte, sul retro, proprietario attuale, provenienza, esposizioni, bibliografia, e numero di archivio. Non molto pertanto

Questo è esattamente quello che serve. Poi ogni Archivio terrà una scheda per ogni opera visionata. Dei quadri archiviati annoterà ogni novità (mostre, pubblicazioni, nuovi riferimenti emersi, ecc.) e ogni passaggio di proprietà conosciuto. Dei quadri 'bocciati' terrà ugualmente una scheda: non potendoli distruggere, ne seguirà comunque gli eventuali percorsi. Per questa ragione quando un quadro viene bocciato, è molto molto rischioso provare a rimetterlo in commercio: l'Archivio vigila e a quel punto può denunciare chi ha provato a rivenderlo. E' logico che se il proprietario tenta di sbolognare il quadro che sa essere falso, sa benissimo di commettere un reato. Pertanto... occhio!
 
Grazie, tanto nel caso delle perizie che delle archiviazioni, immagino che si facciano analisi grafologiche, analisi dei materiali e supporti ed altre analisi scientifiche e mi piacerebbe poter dare un'occhiata a qualche documentazione completa e strutturata. Forse sto chiedendo qualcosa che non esiste. Al tempo stesso stavo cercando qualche libro a riguardo ma non ho trovato niente che sembri interessante, forse qualcunoi può suggerirmi qualche testo.

Io...ho un nome che credo faccia per te, ti scrivo in MP.
 
Una cosa è dare un parere in aggiunta ai meri dati tecnici, ben altro è spiegare su quali dati hanno basato le loro analisi. Ma ti sembrerebbe logico specificare ben bene nei dettagli le conclusioni delle analisi tecniche, dei particolari grafologici o altro, in modo da aiutare i falsari a lavorare sempre meglio grazie a queste 'istruzioni'? Ogni Archivio serio non divulgherà mai i suoi parametri di giudizio per valutare positivamente o negativamente i tratti caratteristici delle opere! Ci mancherebbe altro! Questo è il motivo per cui nessun Archivio spiegherà mai perchè ha bocciato un lavoro. E fa benissimo a non spiegarlo, altrimenti grazie alle correzioni ogni volta gli ricapiterebbe un 'falso' sempre più simile al 'vero'.

Ah è per questo quindi che in molti casi di falsi c'è la complicità degli archivi??!! :D:D Si tengono l'informazione ben stretta... :wall:

Sherzi a parte, capisco la riservatezza per evitare falsi sempre più veri, ma nel fondo credo che dietro questa riservatezza può occultarsi (in buona o cattiva fede) una marea di errori.
E comunque mi sembra assurdo che in un mondo normato e altamente regolato come l'attuale, questo settore sia un laissez-faire generale...
 
Sherzi a parte, capisco la riservatezza per evitare falsi sempre più veri, ma nel fondo credo che dietro questa riservatezza può occultarsi (in buona o cattiva fede) una marea di errori.
E comunque mi sembra assurdo che in un mondo normato e altamente regolato come l'attuale, questo settore sia un laissez-faire generale...

Questa è la classica vulgata, una specie di qualunquismo applicato all'arte. Non esiste un 'sistema' in buona o cattiva fede che occulta una marea di errori. Posto che gli errori ci possono stare come in ogni attività umana, semplicemente esistono archivi che sanno lavorare (alcuni lavorano veramente benissimo), altri poco o per niente capaci, e (pochi) archivi 'truffa'. Mettere tutto nello stesso calderone non ha senso. Bisogna saper distinguere, informandosi e frequentando l'ambiente. A immaginare solo superficialità e malafede senza fondamento, non si va da nessuna parte, si rimane 'prevenuti' e non si impara a riconoscere un aspetto fondamentale del mercato: la competenza.
 
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