A me non fa rabbrividire, ma li ho sempre considerati un pò alla stregua di oggetti, comunque so che la pensiamo molto diversamente sul punto. Tanto è vero che a me darebbe fastidio spendere soldi, e non portare niente a casa
Sul discorso della convenienza, io con la matematica mi trollo
Però piglio l'Olivieri che prima ho citato, eccolo qui:
Claudio Olivieri "Lieto fine" Olio su tela 2008 | Art Share Sales
Con tutto il rispetto eh, ma 10.000,00 euro di prezzo (8.000,00 per i quotisti), oltre 22% IVA, e oltre ovviamente ai diritti d'asta personalmente la vedo dura. Tu come la vedi? Eppure le quote risultano acquistate quasi tutte....
Loro per un paio di anni si impegnano a documentare i tentativi di vendita ed i passaggi in asta (suppongo a questo punto mettendo una riserva, i cui calcoli non oso nemmeno fare).
Dal lato investitore, c'è (oltre al rischio di pigliare quel che si può al 60° mese) anche l'obbligo di rimborso spese, pagamento commissione alla società, e pure (tra le spese immagino) le commissioni del venditore alla casa d'asta. La vedi bene? Io oggettivamente no