Biagio.tv
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Prendendo spunto dal 3d su Robert Barry, con un po' di stimolo e di studio ieri, ho avuto la conferma di ciò di cui già ero convinto e che vorrei condividere, ossia che, seppur la maggior parte delle opere legate al concettuale siano scarne e in bianco e nero (e lecitamente qualcuno le predilige), non è poi invece vero che gli artisti concettuali non abbiano usato il colore o che le loro opere siano tutte per forza prive di una loro estetica
Non solo il colore non toglie nulla all'arte concettuale, ma l'arte concettuale può tranquillamente avere un'estetica, e anche una godibilità.
Certo, bisogna che alla base abbia dei concetti e che le opere esplorino delle idee, ma il colore o l'estetica non tolgono nulla alla mentalità di queste opere.
Anzi, spesso possono aggiungere qualcosa di ulteriore.
In ogni caso, come già fatto notare per "One and Three Chairs" di Kosuth, qualsiasi opera concettuale - anche in bianco e nero o scarna - ha una sua estetica.
Se si prende un foglio, una matita, una penna, una macchina da scrivere, una foto, una fotocopia, un'installazione, un oggetto, una frase, un carattere, anche un singolo punto tracciato a matita in una porzione di spazio fa parte di una composizione, ed ha una sua estetica.
Anche un foglio bianco ha un'estetica, un formato, un orientamento, un pozinamento ecc.
Ciò premesso, al di là delle opere di vario tipo prive di colore, tanti artisti concettuali hanno usato ANCHE il colore e questo non ha in alcun modo tolto significato o significanza alle loro opere, nè questo accade in casi più propriamente "estetici", come mostrerò più tardi.
Questo non vuol dire che uno non possa prediligere il secco bianco e nero, ma certamente vuol dire che siccome le opere concettuali colorate esistono, non solo gli artisti concettuali le hanno praticate, ma c'è chi da collezionista anche può prediligere queste.
Ecco Robert Barry, e i suoi colori
Non solo il colore non toglie nulla all'arte concettuale, ma l'arte concettuale può tranquillamente avere un'estetica, e anche una godibilità.
Certo, bisogna che alla base abbia dei concetti e che le opere esplorino delle idee, ma il colore o l'estetica non tolgono nulla alla mentalità di queste opere.
Anzi, spesso possono aggiungere qualcosa di ulteriore.
In ogni caso, come già fatto notare per "One and Three Chairs" di Kosuth, qualsiasi opera concettuale - anche in bianco e nero o scarna - ha una sua estetica.
Se si prende un foglio, una matita, una penna, una macchina da scrivere, una foto, una fotocopia, un'installazione, un oggetto, una frase, un carattere, anche un singolo punto tracciato a matita in una porzione di spazio fa parte di una composizione, ed ha una sua estetica.
Anche un foglio bianco ha un'estetica, un formato, un orientamento, un pozinamento ecc.
Ciò premesso, al di là delle opere di vario tipo prive di colore, tanti artisti concettuali hanno usato ANCHE il colore e questo non ha in alcun modo tolto significato o significanza alle loro opere, nè questo accade in casi più propriamente "estetici", come mostrerò più tardi.
Questo non vuol dire che uno non possa prediligere il secco bianco e nero, ma certamente vuol dire che siccome le opere concettuali colorate esistono, non solo gli artisti concettuali le hanno praticate, ma c'è chi da collezionista anche può prediligere queste.
Ecco Robert Barry, e i suoi colori