Lawrence Weiner

Alessandro Celli

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tanto per cambiare aria:angel:

Lawrence Weiner
Nel 1978 scrisse su una parete del Centre Pompidou di Parigi "Various liquids carried by virtue of their own weight from various points to form a pool of various liquids at a point of accumulation", scrisse la stessa frase anche in francese.

(per non farvi andare sul traduttore di google: Diversi liquidi portati da diversi punti, in virtù del loro singolo peso, per formare un insieme di diversi liquidi a un punto d'accumulazione).

“L'opera non ha bisogno di essere costruita”, una famosa dichiarazione di Laurence Weiner, fa molto per spiegare l'Arte concettuale, di cui ne è un guru fondatore. Uno dei primi artisti americani ad abbandonare la visione stantia dell'arte come oggetto materiale, smise di dipingere nel 1968 e iniziò ad usare un quaderno, dove "smaterializzò" la visione creando un oggetto del linguaggio stesso.
La lingua, nel suo modo di pensare, può essere considerata come una scultura al livello di quella realizzata con materiali e metodi più tradizionali. Uno degli scopi del suo lavoro è quello di utilizzare materiali comuni e universali per un'arte più legata all'uomo, senza la necessità di una conoscenza approfondita per decifrarla.
Sei libero, ad esempio, di giocare con la sua affermazione “MANY COLORED OBJECTS PLACED SIDE BY SIDE TO FORM A ROW OF MANY COLORED OBJECTS”, una versione del 1982 dipinta a caratteri cubitali lungo la parte superiore di un vecchio muro di mattoni sul terreno di una collezione privata a Gent, in Belgio. Prendila, modificala, in qualsiasi modo ti piaccia.

Pensa all'ingegnoso signor Weiner, più ricercato in Europa di quanto non sia qui, come a un bizzarro poeta-designer con un imperativo morale. È difficile fare una critica al suo lavoro; per parafrasare Gertrude Stein, c'è un lì lì, ma analizzarlo non ti porterà da nessuna parte.”

Tradotto da NYT, Grace Glueck 18 marzo, 2005.

Peraltro segnalo sue presenze a Documenta Kassel nel 1964, 1978 e 2012:o


Per gli amanti del mercato:cool::cool:
Lawrence Weiner | Gagosian
Lawrence Weiner - Galerie Thaddaeus Ropac
Lawrence Weiner | Marian Goodman
Lawrence Weiner | Artists | Lisson Gallery
Lawrence Weiner | Giorgio Persano
http://www.alfonsoartiaco.com/web/index.cfm?id=899FEE82-1F2D-4390-B5809E85A2AA671B
 

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A proposito del non bisogno di costruire...
:):p Ciao!!

I principi del proprio lavoro artistico enunciati nel 1969 sono:
1 L’artista puo’ costruire l’opera.
2 L’opera puo’ essere fabbricata.
3 L’opera non deve essere necessariamente costruita.

Ciascuna proposizione essendo pari e conforme all’intenzione dell’artista, la decisione sulle condizioni compete a chi riscuote il compenso non appena avvenuta la riscossione.

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Il tutto nasce da...

"Non ho avuto il vantaggio di una visione tipica della classe media.
Per me l'arte erano le notazioni sul muro, oppure i messaggi lasciati dai passanti nei luoghi pubblici.
Sono cresciuto in una città in cui abitualmente c'erano scritte sulle pareti.
E ho letto le pareti."

Weiner considera la sua pratica come scultura, " poiché anche il linguaggio è un materiale da costruzione."

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Di Weiner ne parliamo poco xk è difficile da collezionare, come ha gia anticipato Antipole, essendo un artista che lavora su certi presupposti..

... I suoi lavori più conosciuti consistono in interventi testuali sulle pareti dello spazio espositivo. In essi i testi descrivono processi, materiali e strutture che ogni spettatore può immaginare liberamente. Le sue parole – diversamente dalla letteratura che descrive stati esistenziali – fanno riferimento alla realtà oggettiva, a materiali esistenti in natura, ma eludono qualsiasi definizione specifica identificabile. A partire dal 1969 egli accompagna i suoi lavori con la seguente dichiarazione: 1) l’artista può realizzare l’opera; 2) l’opera può essere realizzata da altri; 3) l’opera non ha bisogno di essere eseguita. E’ dunque l’acquirente dell’opera a scegliere tra le tre possibilità che rispondono in maniera equivalente alla volontà dell’artista. L’esecuzione materiale dell’opera non è necessaria, l’originale dell’opera consiste nell’idea, nella formulazione linguistica che, una volta pubblicata, diventa di dominio pubblico.:cool::cool::cool:
 
Vi ringrazio:bow::bow::bow:


ecco qualche scatto di Giorgio Colombo
 

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eppure quello dell'altro giorno ha fatto gara :angry:
 
my fault :bow:
quello era più datato
 
Buonasera. Sono nuovo del forum e vorrei dare un mio piccolo contributo.
Weiner è, certamente, un grande dell'arte concettuale, basti pensare alle diverse partecipazioni a Documenta ( io ho la fortuna di possedere un piccolo lavoro su carta), ed ha raggiunto anche delle buone quotazioni anche se ancora al di sotto del suo effettivo valore ma ci sono anche altri grandi nomi come Robert Barry e Dan Graham ancora abbondantemente sottostimati dal mercato. Voi che ne pensate?
 
Buonasera. Sono nuovo del forum e vorrei dare un mio piccolo contributo.
Weiner è, certamente, un grande dell'arte concettuale, basti pensare alle diverse partecipazioni a Documenta ( io ho la fortuna di possedere un piccolo lavoro su carta), ed ha raggiunto anche delle buone quotazioni anche se ancora al di sotto del suo effettivo valore ma ci sono anche altri grandi nomi come Robert Barry e Dan Graham ancora abbondantemente sottostimati dal mercato. Voi che ne pensate?

Penso che sono grandissimi artisti con poche speranze di rivalutarsi in maniera significativa in un prossimo futuro.
 
Buonasera. Sono nuovo del forum e vorrei dare un mio piccolo contributo.
Weiner è, certamente, un grande dell'arte concettuale, basti pensare alle diverse partecipazioni a Documenta ( io ho la fortuna di possedere un piccolo lavoro su carta), ed ha raggiunto anche delle buone quotazioni anche se ancora al di sotto del suo effettivo valore ma ci sono anche altri grandi nomi come Robert Barry e Dan Graham ancora abbondantemente sottostimati dal mercato. Voi che ne pensate?

Ciao;)

tutti calibri da novanta anche se poco chiacchierati dal rumore assordante di un mercato che si poggia sugli andamenti delle case d'asta.
Un mercato spesso inquinato da facili giochetti di mercanti e galleristi.

Resta il fatto che questi calibri da novanta sono gestiti comunque da galleristi che per ora preservano le quotazioni e non entrano nel perverso meccanismo delle aste.

Cosa penso? Se ti piacciono e trovi buoni lavori sottostimati (ma dubito) non esitare a metterli in collezione. :o

ciao e buona domenica;)
 
Ciao;)

tutti calibri da novanta anche se poco chiacchierati dal rumore assordante di un mercato che si poggia sugli andamenti delle case d'asta.
Un mercato spesso inquinato da facili giochetti di mercanti e galleristi.

Resta il fatto che questi calibri da novanta sono gestiti comunque da galleristi che per ora preservano le quotazioni e non entrano nel perverso meccanismo delle aste.

Cosa penso? Se ti piacciono e trovi buoni lavori sottostimati (ma dubito) non esitare a metterli in collezione. :o

ciao e buona domenica;)

Buonasera.
Ho preso una foto di Dan Graham (la 27 di 30) dimensione 46x30 pubblicata
ad un prezzo che me ne vergogno(1000 eurini) e sono felicissimo.
 
Mostra da Gian Enzo Sperone 1975
 

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Credente fermamente che un'idea da sola possa costituire un'opera d'arte, ha stabilito una pratica che si distingue per la sua coerente incarnazione della sua famosa "Dichiarazione d'intenti" del 1968:


L'artista può costruire il pezzo.
Il pezzo può essere fatto.
Il pezzo non deve essere costruito.
Ciascuno è uguale e coerente con l'intento dell'artista, la decisione di condizionare spetta al ricevitore in occasione della ricezione.
 

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“in un certo senso, una volta che sai di una mia opera, la possiedi”.

Weiner.
 

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