20 nomi per il 2020

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

20 nomi per il 2020


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blackcity

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Su quali di questi nomi puntare nel 2020 per una crescita nella prossima decade?

Ho scelto 20 artisti di cui si parla molto o moltissimo qua dentro e le cui quotazioni potrebbero ancora riservare sorprese, naturalmente a mio insindacabile giudizio.
Inevitabilmente qualcuno è rimasto fuori ma non ve ne abbiate a male, è un gioco.

24 ore per votare, riservato quindi agli assidui del FOL.
Scelta multipla fino a 4.
 
Se si guarda solo alla rivalutazione economica,
la scelta migliore sarebbe comprare tutti gli artisti indicati (ne escluderei al massimo 2-3)

selezionarne solo qualcuno, sperando di fare meglio,
è un po’ un’illusione, una speranza molto improbabile,
in cui la componente casuale assume un’importanza primaria

Ovvio, che se uno, invece, ha informazioni riservate,
o fonti privilegiate, in anticipo ecc...ecc...
allora il discorso cambia del tutto,
ma allora non si tratta più di fare previsioni
 
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Io ne avevo 3-4 in mente e in questa lista non ci sono e non posso che rallegrarmene.
 
Arcangelo SASSOLINO
Antonio CALDERARA
Mirella BENTIVOGLIO
Claudio OLIVIERI
Maurizio NANNUCCI
Giorgio GRIFFA
Luigi ONTANI
Nanni VALENTINI
Sergio FERMARIELLO
NUNZIO
Carol RAMA
Ettore SPALLETTI
SALVO
Michele ZAZA
Irma BLANK
Gianfranco BARUCHELLO
Nicola DE MARIA
Giuseppe PENONE
Getulio ALVIANI
Paolo ICARO

Questi sono quelli del gruppetto che "seguo".
Ho escluso nomi importanti, rimasti fuori solo per scelte collezionistiche o di budget.
 
Tre nomi sono già nella mia collezione e per un’altro sono già in trattativa... per il resto mi piacciono molto e mi incuriosiscono i lavori di Nunzio, Spalletti, Alviani e Icaro... fuori da questo gruppo però due giganti come Calzolari e Paolini ... poi al posto di De Maria che proprio non mi piace avrei messo Cucchi ma va bene così... saluti a tutto il FOL.
 
... dei 20 citati ci sta un intruso che non c'entra una beata mazza:D

vero, Black?:p
 
Un voto alla memoria per Nanni Valentini, poco conosciuto ma a mio giudizio più meritevole di parecchi altri nomi menzionati nel sondaggio. Il che, ovviamente, con le future quotazioni non c'entra niente.

p.s. - chissà come mai, essendo tra i più assidui frequentatori del forum, Antipole e Accipicchia non hanno (ancora?) espresso il loro parere. Forse per distacco da "noblesse oblige" nei confronti di un mezzo così nazionalpopolare?
:)
 
Chiamato in causa rispondo...
Per lasciare il segno ci vuole tempo...
:):p Ciao!! a tutti.

Il “tempo”, l’importanza del “tempo” quale dimensione ultima dell’opera.
Nel 1968, installa gabbie metalliche attorno agli alberi o inserisce a viva forza dita in acciaio o cunei metallici nel tronco, predisponendosi all’attesa.

Sarà l’albero, non l’artista, a completare l’opera, a dilatarne l’estensione temporale, la durata.
Sorprende però che il “tempo” esplorato da tali opere sia duplice.
Esiste il tempo virtualmente infinito della crescita e della trasformazione arborea, che unisce progressivamente e in modo inestricabile arte e natura: è il tempo di cui l’opera si appropria.

Ma esiste anche il tempo dell’autore, ed è questo a uscire più segretamente potenziato dalla promiscuità di pianta e opera.

Michele Dantini - giuseppe penone, continuerà-a-crescere-tranne-che-in-quel-punto,-1968_20.jpg
 
p.s. - chissà come mai, essendo tra i più assidui frequentatori del forum, Antipole e Accipicchia non hanno (ancora?) espresso il loro parere. Forse per distacco da "noblesse oblige" nei confronti di un mezzo così nazionalpopolare?
:)

Acci non vota al mio sondaggio perché mi ignora, se lo lanciava qualcun altro probabilmente avrebbe partecipato.
 
Acci non vota al mio sondaggio perché mi ignora, se lo lanciava qualcun altro probabilmente avrebbe partecipato.

Ok che sei "nero" ma niente sindrome da Calimero, :) a sensazione credo Acci non partecipi a questo genere di sondaggi, come non commenta cataloghi d'asta e si tiene a debita distanza.

Di me credo freghi poco a tutti ma scanso equivoci mi astengo per non andare a muzzo. Non seguendo artisti e dinamiche di mercato sarebbe come sparare nel mucchio.
 
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Sondaggio chiuso.

Podio:
1) Ontani
2) Penone
3) Baruchello
 
Ontani me l’aspettavo ma sinceramente Penone e Baruchello no e non lo dico perché non abbiano tutte le carte in tavola x un exploit ma perché non sono tra quelli più commerciali...
 
Una curiosità, avete tenuto conto solo dell'artista o lo avete inquadrato all'interno del movimento, valutando anche le prospettive di quest'ultimo?
 
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Una curiosità, avete tenuto in conto solo dell'artista o lo avete inquadrato all'interno del movimento, valutando anche le prospettive di quest'ultimo?

Io personalmente ho valutato gli artisti in prospettiva di rivalutazione nel prossimo decennio ovviamente seguendo anche i miei gusti personali... i miei voti sono andati a Ontani, Baruchello, Fermariello, Zaza...
 
Non ho fatto a tempo ma, se limitato al 2020, avrei votato Spalletti (che mi piace) e Salvo (che non incontra i miei gusti).
 
Un terzo degli artisti che leggo sono "sotto operazione commerciale" mentre altri hanno già con il fuoco sotto la pentola a scaldare la minestrina che qualche gallerista o gruppo di galleristi vorrà somministrarci. Alcuni non hanno un curriculum degno di competere nè come storia nè come prezzi con i grandi italiani del post war con i quali qualche gallerista azzarda ridicoli confronti (...). Detto ciò molti son dei fuochi di paglia che adesso "vanno" perchè sostenuti, li in mezzo c'è un esempio clamoroso che nonostante le spinte di nota galleria americana è ancora li che arranca ed inevitabilmente tra qualche anno tornerà ai prezzi di 4-5 anni fa che rano 1/3 di quelli di oggi.
 
Non avevo letto decade sorry solo 2020.... allora avrei votato diversamente!
@smw85 non esser sempre pesante è un gioco dai...
 
Non avevo letto decade sorry solo 2020.... allora avrei votato diversamente!

@smw85 non esser sempre pesante è un gioco dai...

Pesante? Io ho votato ed ho esposto la mia opinione. Pesante è chi deve sempre giudicare l'opinione degli altri.
 
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