Enzo Esposito

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Enzo Esposito nasce a Benevento nel 1946, dal 1980 vive e lavora a Milano. Dopo una fase di maturazione in un clima di arte concettuale e di rigore formale, è uno tra i primi artisti a intuire, alla fine degli anni ’70, il ritorno alla pittura attraverso gli “ambienti”. Al 1977 risalgono le prime installazioni, pitture eseguite direttamente sulle pareti delle gallerie, dove l’imponenza del colore crea forti coinvolgimenti emozionali. In quegli anni il suo lavoro viene notato da Renato Barilli che inserisce Esposito nel gruppo dei “Nuovi Nuovi”, coi quali negli anni ’80 parteciperà a numerose esposizioni collettive nei più importanti musei internazionali. Il periodo successivo è segnato da un espressionismo astratto fatto di accese luminosità e campiture sempre più ampie e dilaganti. Le dimensioni quasi sempre monumentali delle sue opere servono all’artista per sottolineare il valore oggettivo della pittura come esperienza impegnativa e totalizzante, tanto per chi la crea quanto per chi la osserva.

Ora alla Fondazione Mudima nell’occasione della presentazione del volume Corpo a corpo con la pittura a cura di Francesco Tedeschi.

Io di Tedeschi ho grande stima, ma i lavori di Esposito non mi scaldano il cuore... pur essendo luminosissimi e per nulla scontati.

Aspetto di vedere qualche lavoro anni 70 dal vivo!
 
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Nell'attesa ne vediamo qualcuno sul www...
:):p Ciao!!

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A mio avviso Palese operazione commerciale...

Esteticamente comunque a me piace: ha uno spiccato senso del colore e usa i colori, anche puri, con energia
 
@Marione_ sì, può essere, ma faccio fatica a pensare il prof.Tedeschi in una cosa solo commerciale... è vero che bisogna pure campare, ma secondo me bisogna davvero vedere i lavori anni 70... poi che di sia un po’ ripetuto etc etc ci può stare.
 
Nella mia collezione è presente un lavoro di Esposito 2 metri per 3, anni 80. Lo trovo molto piacevole, a prescindere da qualsiasi altra considerazione storico/artistica.


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Pur riconoscendo che per impatto soprattutto le opere di grandi dimensioni vadano viste dal vivo non è nelle mie corde a livello cromatico e compositivo, piuttosto prevedibile credo.
 
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